venerdì 31 ottobre 2008

Convegno rifiuti di Gambettola, facciamo il punto

Si è conclusa domenica scorsa l'intensa due giorni di Gambettola interamente dedicata ai rifiuti e alle buone pratiche ambientali. I tanti relatori che sono intervenuti all'evento hanno dato, nessuno escluso, un importante contributo per esplorare ogni lato dell'argomento. L'evento è stato in buona parte coperto in diretta streaming.

Il titolo del convegno "RIFIUTO: RICICLO e RIDUCO, per vivere meglio" può essere letto con una duplice valenza, a seconda di intendere la parola RIFIUTO come sostantivo oppure come verbo. L'accezione come verbo è sicuramente la più importante, cosa dobbiamo quindi rifiutare ? Sicuramente vorremmo rifiutare l'idea che "i rifiuti" siano una parte inevitabile ed inamovibile del concetto che abbiamo di progresso, ossia un prezzo che dobbiamo obbligatoriamente pagare per perseguire la crescita ed il benessere dell'umanità. E' possibile sviluppo e benessere in assenza di rifiuti ?

Sia grazie agli interventi del prof. Tamino che di Stefano Montanari, ma soprattutto grazie all'intervento di Paul Connett, si è capito che quanto noi chiamiamo "rifiuto" in realtà non è altro che l'aspetto visibile di una nostra incapacità, di tipo tecnologico, politico, gestionale. Il rifiuto è indice di cattiva progettazione dei beni che utilizziamo, Una organizzazione sociale che possa definirsi ecologica dovrebbe impedire utilizzando le leggi la produzione di cose che non possono essere smontate, riparate, riusate, riciclate, adattate per il recupero di materia.

Il risultato della mancata applicazione di questi principi base, cioè dimenticare che la natura "non produce mai rifiuti" ma risorse da utilizzare in sistemi chiusi e circolari, porta alle deprecabili azioni che i nostri governi ci impongono, in nome di una visione dell'ecologismo completamente distorta da considerazioni economiche. Ad esempio il recente riavvio delle campagne di rottamazione, miranti a rimpiazzare prodotti perfettamente riusabili in merito a sovrastimati miglioramenti in termini di risparmio energetico, inquinamento, etc, rischiano di essere una soluzione assai peggio del male che si intende curare.

Riconvertire una automobile (con retrofit elettrico ad esempio) è sicuramente molto più ambientamente compatibile che non rottamarla per comprarne una nuova, magari più grande e con consumi maggiori, anche se relativamente meno inquinante. Analogamente utilizzare inceneritori a recupero energetico è in realtà un ottimo modo per sprecare energia, dato che si sottraggono materiali al vero riciclo, l'unico capace di restituire tutta l'energia del bene che non sarà più necessario rimpiazzare, riusandolo, senza dovere estrarre altre risorse dalle miniere.

Parlando più specificatamente del tema della raccolta differenziata, Natale Belosi ha sottolineato come l'attuale trend sia quello di avviare i comuni ad essere "RACCOGLIONI" anzichè "RICICLONI", ciò grazie a leggi poco ispirate che premiano quanto il gestore "raccoglie" anziche quanto realmente "ricicla". Ciò crea distorsioni come comuni che, accumulando macerie, ingombranti, assimilati, aumentano artificialmente le proprie performance in termini di raccolta differenziata, con l'effetto di aumentare in realtà il conteggio del rifiuto pro capite anzichè di ottenere un tangibile vantaggio ambientale.

Nella serata di Sabato si è dato inoltre ampio spazio ai dati specifici del territorio dell'Emilia Romagna (con un mio intervento), si è parlato anche di tutte le buone pratiche già presenti sul territorio, grazie ai video di Eddi Bisulli riguardanti l'esperienza di Mani Tese di Faenza e del Porta a Porta a Forlimpopoli. Molto interessanti anche gli interventi sul Compostaggio domestico, con l'esperienza di Marco Pagani di RavennaRifiuti.

Volevo ringraziare la MacroEdizioni per la impeccabile organizzazione dell'evento, piccolo editore di tanti libri molto interessanti ed istruttivi con ampia attenzione ai principi di sostenibilità ambientale. Consiglio di acquistare il calendario della decrescita da loro realizzato, come forma di sostegno verso questa ed altre manifestazioni di alto livello culturale che sicuramente verranno realizzate in futuro.

Allego alcuni dei documenti che sono stati presentati al pubblico nella serata di Sabato:



P.S. Stefano Montanari ha scritto qualche sua nota sul convegno in questo post.

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