tag:blogger.com,1999:blog-15234959757757176732024-03-27T07:37:49.787+01:00Movimento Impatto Zero (MIZ)Associazione cittadina di volontariato per promuovere la raccolta porta a porta (PaP)<br>
a Cesena ed incentivare politiche di salvaguardia e tutela razionale dell'ambiente.Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.comBlogger929125tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-43254910983240851082012-12-31T18:38:00.002+01:002012-12-31T18:42:27.845+01:00Buon Anno 2013 da MIZ Cesena<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://alemastronardi.com/wp-content/uploads/2012/12/buon-2013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="199" src="http://alemastronardi.com/wp-content/uploads/2012/12/buon-2013.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quest'anno 2012 che volge al termine ha visto rallentare molto l'attività della nostra associazione di volontariato ambientale. Le persone cambiano, nascono nuovi progetti, si affrontano nuove sfide, non ultima quella di far confluire molte delle nostre energie dentro il progetto di <a href="http://www.borgoetico.it/" target="_blank">Borgo Etico</a>, prodotti e servizi alla spina.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Chissà che il 2013 non porti <b>nuovo entusiasmo</b> per affrontare tanti altri progetti di sensibilizzazione ambientale come aiutare l'estensione del porta a porta verso <a href="http://www.romagnamamma.it/cesena-porta-a-porta-anche-per-valle-savio-e-borello/" target="_blank">altri quartieri della città</a>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pur non potendo garantire in futuro aggiornamenti costanti del nostro piccolo blog, dobbiamo riconoscere che dagli inizi della nostra avventura, nel 2007, tante cose sono migliorate, il Comune di Cesena ha fatto davvero un salto di qualità in materia di attenzione all'ambiente e al territorio, a partire dalla campagna <a href="http://www.comune.cesena.fc.it/ioriduco" target="_blank">io riduco</a>, fino ad arrivare alla recente ordinanza del sindaco di Cesena <b>Paolo Lucchi</b>, che prevede la <a href="http://qn.quotidiano.net/lifestyle/2012/12/17/818353-animali-cesena-botti.shtml" target="_blank">messa al bando dei botti di capodanno</a> in centro storico. Cosa giustissima, e che salverà molti nostri amici animali da stress, impazzimenti, che talvolta possono portare a conseguenze fatali, soprattutto per i quadrupedi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Certo, la crisi avanza, le risorse sembrano scarseggiare, la disoccupazione arriva lentamente a intaccare strati interi della società che sembravano precedentemente immuni al fenomeno, ma non perdiamo mai l'ottimismo, ci aspettano tempi difficili ricchi di sfide che dobbiamo vincere.<br />
<br />
Vorrei terminare con una bella frase tratta da una intervista fatta circa un decennio fa a <b>Rita Levi Montalcini</b>, recentissimamente scomparsa, che condivido pienamente:</div>
<blockquote class="tr_bq">
«Non si può andare avanti così! Se le cose non cambieranno, la nostra generazione non lascerà alla prossima la stessa terra che ha ricevuto dai padri.
<br />
<br />
Piogge acide, venti contaminati, fiumi sterili, mari avvelenati sono le tessere di un mosaico allarmante.
<br />
<br />
Iniziamo con imporci tre obblighi.
<br />
<br />
E' importante che le popolazioni ricche che costituiscono un decimo dell'umanità si ricordino di quelle povere.
<br />
<br />
E poi gli adulti devono fare conoscere ai giovani il senso dei valori. La gioventù è obiettivo del consumismo: conosce il prezzo di tutto, ma il valore di niente.
<br />
<br />
E' nostro obbligo infine preservare la biosfera: dobbiamo studiare e conoscere i diritti delle altre specie, di tutti gli altri esseri viventi che condividono con noi questa meravigliosa esperienza della vita.
<br />
<br />
Questi doveri sono molto più importanti dei diritti.»
<br />
<br />
- Rita Levi Montalcini</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un felice e sereno 2013 a tutti voi.</div>
Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-37420156996742837792012-10-01T12:53:00.004+02:002012-10-01T12:58:47.190+02:0055%: nuova guida dall'Agenzia delle Entrate<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
<img alt="risparmio energetico" height="130" src="http://www.verde-oro.it/files/image/normal_casa-ecologica-1.jpg" width="200" /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'Agenzia delle entrate ha aggiornato la <b>Guida sulla detrazione fiscale del 55% per gli interventi di efficientamento energetico degli immobili</b>.
Il documento (vedi allegato) fornisce tutte le risposte ai dubbi dei
cittadini in merito all'agevolazione fiscale, dal tipo di interventi che
danno diritto al bonus, alla documentazione da presentare, dalla
modalità di recupero dello sgravio alle tipologie di edifici che
rientrano nell'agevolazione.<br />
<br />
L'ultima versione della Guida, aggiornata al mese di agosto 2012, tiene conto delle novità introdotte dal cosiddetto <a href="http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=112943" target="_blank"><b>Decreto sviluppo</b></a>, che ha <b>prorogato la detrazione del 55% fino al 30 giugno 2013</b>.
Inizialmente ridotto al 50%, è stato riportato al 55% grazie a un <a href="http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=112943" target="_blank">emendamento in extremix</a> del deputato <b>Alessandro Bratti</b> del PD. Successivamente, il bonus sarà sostituito con lo sgravio del 36%,
attualmente riconosciuto per le ristrutturazioni generiche, senza
riqualificazione energetica.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/972de1004cb4440e8ce4adee74cdf8bd/GUIDA+Risp_Energetico.13.09.per.internet.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=972de1004cb4440e8ce4adee74cdf8bd" target="_blank">SCARICA LA GUIDA</a></div>
<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><i>Fonti:</i> </span><a href="http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=112943" style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;" target="_blank">Eco delle citta</a><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">, </span><a href="http://www.comunivirtuosi.org/index.php/news/impronta-ecologica/38-news-dal-mondo/1842-55-nuova-guida-dallagenzia-delle-entrate" style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;" target="_blank">Comuni Virtuosi</a><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"> </span></span>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-42949832332809218772012-08-27T10:29:00.004+02:002012-08-27T10:51:31.514+02:00Comunicato MIZ su Savio Beach<div style="clear: both; text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAwjqlMUjwOHDMNPf3_yPukzxyY0Q1pEZJLLSemsqV4s3hY7G2_QgzY2DEpYbldnSn5grBBnMwHYeu1xyhjw4yrUKpFGUb-7I0UlyMl27yCm7eY04d-IEAcT-mVK3W4dJ0KmMCqZFhPhJK/s1600/Savio+Beech+Party.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAwjqlMUjwOHDMNPf3_yPukzxyY0Q1pEZJLLSemsqV4s3hY7G2_QgzY2DEpYbldnSn5grBBnMwHYeu1xyhjw4yrUKpFGUb-7I0UlyMl27yCm7eY04d-IEAcT-mVK3W4dJ0KmMCqZFhPhJK/s400/Savio+Beech+Party.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Movimento Impatto Zero, nel
merito della vicenda Savio Beach, sostiene che un <b><u>bene pubblico</u></b>
così unico e prezioso come la golena naturale del fiume Savio non possa subire ipotesi
di sfruttamento commerciale se non tramite un <b><u>adeguato percorso partecipativo
dei cittadini</u></b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Evitiamo di accodarci con chi sostiene: <i>"non abbiamo visto il progetto,
non si possono esprimere opinioni"</i>, in quanto i dati che abbiamo suggeriscono
come un progetto in realtà già esista, crediamo non venga reso noto ora per
evitare di <b>coinvolgere i cittadini nel processo decisionale</b>. Il comitato Savio
Beach, di cui anche il MIZ fa parte integrante, intende adoperarsi per
rimuovere questa distorsione di democrazia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fin dal 2010, è stato dato affidamento al consorzio di bacino (ex genio civile)
la realizzazione di uno studio preliminare (ben 400.000 euro messi a bilancio) comprendente
in forma esplicita interventi che si spiegano esclusivamente con il desiderio
di offrire ai privati una <b>occasione di remunerazione</b>, come l'installazione di
paratie mobili per trasformare quel tratto di fiume in un lago di pesca
sportiva e l'installazione di "gradoni" per “attività ricreative”
(leggi spiaggette prendisole).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il consorzio di bacino, dovrebbe essere interessato esclusivamente alla regimentazione dell'assetto idrogeologico del fiume e al suo mantenimento in
condizioni di fruibilità senza pericoli di inondazioni da piene. Fornire ad
esso indicazioni esplicite sul suo sfruttamento commerciale (così da avere un
nullaosta) fa pensare che <b><u>il progetto savio beach esista già, tenuto in
cassetto fino alla sua presentazione definitiva</u></b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Al contempo, l'amministrazione vocifera di bandi di gara, selezioni di idee, progetti
da valutare, che riteniamo siano solo fumo negli occhi. Da quanto ne sappiamo,
il progetto è quello dell'imprenditore Aldini (che ha recentemente
sponsorizzato, guarda caso, una tre giorni di festa sul fiume), che con la
formula del project-financing si appresta a trasformare il tratto di fiume dal
ponte vecchio al ponte nuovo (800 metri) <b><u>in uno spazio privato da
valorizzare</u></b> (il solito eufemismo). Questo non può che significare ristorantini,
barrettini, spiaggette, pesca sportiva, praticello all'inglese, ombrelloni,
magari pedaggio di ingresso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il progetto dovrebbe essere presentato ufficialmente a metà ottobre, in
occasione del momento di incontro con i cittadini che si terrà al palazzo del
capitano, quindi appare evidente l'effetto "show"... ovvero mettere i
cittadini di fronte al fatto compiuto, marketing insomma. Privatizzare un
territorio demaniale pubblico in realtà non è cosa semplice, occorre concedere
i diritti di superficie, temiamo che per anticipare la <a href="http://www.diritto.net/avvocato-chiara-consani-blog-giuridico/17111-la-direttiva-bolkestein-e-le-concessioni-demaniali.html" target="_blank">direttiva Bolkestein</a> <b><u>occorra
farlo subito</u></b>, altrimenti ci sarà l'obbligo di andare a gara sul serio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Quali sarebbero i corrispettivi offerti dai privati in cambio dell'uso
commerciale della golena del fiume ?<br />
<ol>
<li>Rimborso delle spese di progettazione preliminare già sostenute (400.000 euro)</li>
<li>Spostamento degli attuali scarichi a monte del pt.Vecchio fino ad arrivare a
valle del pt.Nuovo</li>
<li>Installazione a valle del pt.Nuovo di un tratto di fitodepurazione per
gli scarichi fognari</li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
A fronte di una privatizzazione così spinta di un bene naturale, alla
collettività <b><u>sembra arrivare poco</u></b>,
perché spostare gli scarichi 800 metri più a valle serve solo alla balneabilità
di quel tratto, il vantaggio ambientale sarebbe davvero minimo.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Per tali motivazioni, il Movimento Impatto Zero <b><u>si opporrà</u></b>
al progetto denominato Savio Beach.<br />
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--></div>
<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Paolo Marani</span></i><br />
Movimento Impatto Zero</div>
<br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: x-small;">N.B. <i>Immagine di <b>Pier Paolo Turchi</b>, consigliere comunale di Cesena e noto appassionato di fotografia di luoghi in attesa di essere "riqualificati"
</i></span>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-12032817996611197692012-06-16T17:00:00.001+02:002012-06-16T17:04:54.937+02:00Che il comune non paghi per smaltire acqua<br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2GQbq7pe8WUiOW2G3T4WHDiGVzEkdnOtC4i4Neg-hAivecxswULQwg0slxKg-t8RuoW0x2Ew7hdP3KfwEwWDrqwfDQwWX-6HTEfdcS8hafmDRXgmiHdKTixA1sKXCnG3YvdtwX3z0rrT4/s1600/EPV0057.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2GQbq7pe8WUiOW2G3T4WHDiGVzEkdnOtC4i4Neg-hAivecxswULQwg0slxKg-t8RuoW0x2Ew7hdP3KfwEwWDrqwfDQwWX-6HTEfdcS8hafmDRXgmiHdKTixA1sKXCnG3YvdtwX3z0rrT4/s200/EPV0057.JPG" width="150" /></a></div>
Il trattamento della frazione organica, separata all'origine, sia con raccolta stradale che con raccolta differenziata, <b>si paga a peso</b>.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Appena entrato all'interno del'impianto di trattamento (compostaggio o digestione anaerobica) il camion carico di organico viene pesato e una volta scaricato l'organico nella fossa lo stesso mezzo viene ripesato all'uscita: la differenza di peso corrisponde all'organico conferito e in base al prezzo pattuito (circa 80 euro a tonnellata) viene emessa <b>una fattura a carico del Comune</b>.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E' riconosciuto come la caratteristica, e un problema, della frazione organica è di avere un <b>alto grado di umidità</b> (di acqua) compreso tra il 45% e il 65%. Insomma su <u>1.000 chili di "organico fresco", tra 450 e 650 chili sono fatti di sola acqua.</u></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dovrebbe essere una questione di buon senso evitare di trasportare, conferire agli impianti e pagare per il trattamento di tutta quest'acqua! La <b>raccolta differenziata dell'organico</b>, permette di ridurre drasticamente la quantità di acqua presente negli scarti raccolti, senza consumare energia, riducendo in proporzione i costi di trasporto e trattamento.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il segreto? Usare per lo stoccaggio domestico <b>cestelli areati e idonei sacchetti compostabili e traspiranti</b>.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Oggi, il mercato offre due tipi di sacchetti compostabili per la raccolta della frazione organica: quelli fatti con bio-polimeri e quelli fatti con <b>carta riciclata</b>. Con qualche attenzione, possono anche essere riutilizzati i sacchetti di carta per il pane.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Un piccolo consiglio ai Comuni che si apprestano a organizzare la raccolta porta a porta dell'umido: nella gara di appalto <b>date la preferenza al sacchetto che garantisca la più elevata traspirazione</b>, ossia la perdita di umidità (acqua) per evaporazione a temperatura ambiente.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Prove condotte dalla <a href="http://www.aspicsrl.com/images/Sumus-sperimentazioni.pdf">Scuola Agraria di Monza</a> hanno ampiamente dimostrato che è la carta il materiale più traspirante, che permette una<b> riduzione del peso dell'organico di oltre il 30%</b> nei sette giorni che normalmente intercorrono, dal momento in cui l'organico è messo nel suo mastellino areato nel sotto lavello, fino al momento in cui il camion adibito al suo trasporto è pesato nel centro di compostaggio.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nell'ipotesi che venissero usati solo sacchetti di carta, 1<u>000 chili di organico separati all'origine, diventano 700 chili, sulla bilancia dell'impianto</u>. Prima della raccolta Porta a Porta dell'organico, i 1000 chili messi in sacchetti di plastica impermeabili restavano 1000 chili al conferimento. Quindi se prima pagavano 90 euro per il conferimento dell'organico indifferenziato in discarica, <b>oggi potremmo pagare 56 euro</b> per la quantità di organico "secco" realmente conferito all'impianto di compostaggio.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nei conti è opportuno anche valutare il fatto che un "organico" più secco, puzza molto meno dell'organico "bagnato".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><i>Fonte: <a href="http://federico-valerio.blogspot.it/2012/06/differenziata-low-cost-2_15.html" target="_blank">Federico Valerio</a></i></span></div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-25489460730207295122012-05-22T18:39:00.000+02:002012-05-22T18:47:35.671+02:00Tutta la burocrazia del fotovoltaico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.consorzioparsifal.it/public/content/burocrazia_530.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="299" src="http://www.consorzioparsifal.it/public/content/burocrazia_530.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Quando ho letto questo <a href="http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2012/05/21/burocrazia-e-entropia-contro-il-fotovoltaico/" target="_blank">post di Ugo Bardi</a> sono rimasto sbalordito, ingenuamente convinto come ero che l'avanzata dei piccoli impianti fotovoltaici (inferiori ai 3KWp) fosse stata favorita negli anni dallo snellimento sistematico delle procedure burocratiche. Daltronde, la tecnologia è diventata affidabile e a buon mercato, oggi un comune impianto da installare sul tetto della propria abitazione può comodamente costare meno di <b>2500€ / KWp chiavi in mano</b>, quindi alla portata di (quasi) tutti. Ebbene, mi sbagliavo, queste sono ancora le medievali vicende di chi si avvicina a questo investimento, e che rende di fatto impossibile il <i>"fai da te"</i> pur acquistando materiale perfettamente certificato e installato a regola d'arte.</div>
<br />
<br />
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<em style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Il faticoso percorso burocratico per la realizzazione di un piccolo impianto fotovoltaico è la dimostrazione di come in Italia burocrazia e rinnovabili siano ormai un binomio indissolubile. Nonostante la montagna di documenti da produrre e iter defatiganti oggi nel nostro Paese ci sono quasi 350mila impianti fotovoltaici. Come si è riusciti ad arrivare a questi risultati? Leggete fino in fondo questo interessante, utile e paradossale viaggio nella burocrazia e forse lo capirete.</em></div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Il signor Rossi decide di installare 3 kWp sul tetto della propria abitazione. Deve presentare il <strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">titolo abilitativo</strong>. E allora si inizi il viaggio con le <strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">autorizzazioni comunali</strong>.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Ogni Comune ha una propria regola e ovviamente una propria modulistica; oneri amministrativi diversi per non meglio precisati diritti di segreteria, diverse tempistiche e modalità di richiesta e di rilascio.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
C’è spesso una notevole confusione nell’interpretare le linee guida nazionali sulle fonti rinnovabili e sul tipo di autorizzazione/abilitazione effettivamente idonea al tipo di impianto e di installazione da effettuare. Per esempio la CIL (Comunicazione Edilizia Libera) e titolo abilitativo “tipo” per una piccola installazione a uso domestico e che per legge dovrebbe potere essere presentata “anche per via telematica” (se solo i Comuni fossero TUTTI muniti di Pec che, sempre per legge, dovrebbero avere…) viene spesso complicata da esosissime richieste di documentazioni di ogni genere. Trattandosi di una “comunicazione che non richiede risposta” non si capiscono l’esigenza e la logica della presentazione di tali aggravi documentali.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Nel link “Rinnova” reperibile sul sito del GSE sono facilmente rintracciabili le vari tipologie di titoli autorizzativi/abilitativi necessari all’installazione di ogni tipologia di impianto. Perché i Comuni non vengono indirizzati al sito del GSE per la consultazione?</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Se ci addentriamo nei meandri di tipologie di impianti leggermente più complicati, ci imbattiamo in una serie di Autorizzazioni più o meno originali che spaziano dalla SCIA (Segnalazione Certificata Inizio attività) alla PAS (Procedura Abilitativa Semplificata) alla DIA (Dichiarazione Inizio Attività). Veramente un percorso complicato e di difficile gestione da parte sia dei Comuni che dei tecnici che, troppo spesso, si ritrovano a perdere ore e ore nel drammatico tentativo di interpretare le logiche distorte di tecnici comunali che, persi nella non chiarezza delle direttive … interpretano a proprio modo.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Nel caso di vincoli di qualsiasi genere la situazione si complica oltremodo e occorre presentare ulteriore documentazione alle Sovrintendenze che impiegano tempi lunghissimi per esprimere il proprio parere. Spesso sfavorevole o con originali richieste.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Ma torniamo al Signor Rossi. Il suo tecnico è stato bravo e ha quindi presentato tutte le documentazioni e può quindi passare allo step successivo.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Il Comune che ha accettato la presentazione della CIL dovrà ora rilasciare un documento nel quale attesti che essa è “titolo idoneo” all’installazione dell’impianto. Un vero controsenso nel caso di edilizia libera, ma anche in tutti gli altri casi. Tra l’altro i Comuni hanno deciso di fare pagare il rilascio di questo documento attribuendone i costi all’apertura di una relativa istruttoria che in realtà non ha ragione alcuna di venire aperta. Crediamo che ogni commento in proposito sia assolutamente superfluo.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Questo rende impossibile per un comune cittadino districarsi da solo in questa selva oscura di carte, bolli e incertezze ed è quindi costretto a rivolgersi a un tecnico specializzato e molto agguerrito e da solo, questo, potrebbe essere sufficiente a demoralizzare buona parte dei clienti e degli stessi tecnici.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Ma andiamo avanti. Superato il primo scoglio delle abilitazioni/autorizzazioni ci troviamo a fronteggiare il gestore di rete (spesso ENEL Distribuzione SPA, ma non sempre).</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">ENEL/Ente gestore della rete. </strong>La procedura ENEL/gestore di rete è composta di tre passaggi:</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
1) richiesta di preventivo (mediamente 4 documenti) si invia mediante posta elettronica certificata / portale Enel / raccomandata e serve per ottenere un semplice sopralluogo (che spesso non viene neppure fatto soprattutto quando la potenza dell’impianto è inferiore alla potenza già disponibile del cliente). Ovviamente questa richiesta si paga e molto: per i nostri 3 kWp sono 121 € iva compresa.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
2) A seguito del sopralluogo (o non sopralluogo) viene rilasciata la TICA ovvero il preventivo di connessione vero e proprio che deve essere accettato dal cliente pagando ovviamente il corrispettivo relativo (altri 121 € ) .</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Possiamo ora installare l’impianto FV da 3 kWp del nostro eroe. Ma per farlo funzionare il nostro gestore di rete dovrà allacciarlo.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
3) Installato e allacciato, ora l’impianto è funzionante. Siamo a posto? Nemmeno per sogno. Dobbiamo tenerlo staccato perché ancora è necessario inviare un’altra decina di documenti al gestore di rete affiché venga a montare i gruppi di misura (i contatori) e ci rilasci l’agognato verbale di allaccio.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Tra i passaggi 2 e 3, intercorre una registrazione sul portale Terna (gestore della rete di trasmissione nazionale) da fare esclusivamente on-line. Le eventuali richieste di integrazione dell’ente distributore per i motivi più svariati e a volte fantasiosi sono dissimili tra Ente ed Ente in quanto ovviamente ogni distributore ha una propria modulistica e abitudini, anche semplicemente per interfacciarsi. E questo nonostante l’Autorità per l’energia abbia cercato di mettere inutilmente un po’ di ordine.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Questi passaggi necessitano da un minimo di 60 giorni circa per utenze domestiche sino a uno-due anni per grandi impianti localizzati in zone sfortunate.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Adesso che il nostro impianto funziona, e lo fa in modo egregio, resta da vincere la sfida dell’incentivo. Vediamo cosa dobbiamo fare con l’ente preposto, cioè il GSE.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Gestore dei servizi energetici. </strong>Con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) si raggiunge la vetta della burocratizzazione del sistema. Procediamo alla registrazione sul portale GSE ed entro 15 giorni (solari, e ci mancherebbe altro) si deve caricare (assolutamente in PDF):</div>
<ol style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; margin-left: 3em; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">richiesta di concessione delle tariffe incentivanti</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">certificato antimafia</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">scheda tecnica dell’impianto</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">schemi elettrici di sistema</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">elaborati grafici di dettaglio</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">cinque fotografie (ben fatte e da diverse angolazioni)</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">elenco delle matricole dei moduli</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">elenco delle matricole degli inverter</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">dichiarazione di proprietà dell’immobile</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">autorizzazione alla costruzione dell’impianto</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">dichiarazione di idoneità del titolo autorizzativo</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">comunicazione del POD</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">verbali di istallazione dei contatori</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">certificato Censimp rilasciato da TERNA</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">certificati di ispezione di fabbrica per prodotti UE</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">fatture di acquisto</li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">documento di identità del richiedente</li>
</ol>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Tutto ciò per un impianto fotovoltaico da 3 kWp!</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
In tutto questo le autocertificazioni, pur previste per legge come strumento di semplificazione, sono considerate prive di ogni validità, così come rimane lettera morta il divieto da parte di un ente pubblico di richiedere documenti già in possesso di un’altra amministrazione.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Ora, armati di pazienza, dobbiamo aspettare l’esito da parte del GSE. E questo sarebbe un lungo capitolo da affrontare in separata sede.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Il filo diretto con il GSE dura poi 20 anni non solo per la ricezione degli incentivi, ma anche per i rapporti di qualsiasi altra natura e non sempre risultano essere, come chi opera nel settore ben sa, assolutamente agevoli.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Se poi avessimo osato fare <strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">un impianto più grande, per esempio da 6,1 kWp, </strong>avremmo dovuto aggiungere altri documenti e se fosse stato da più di 20 kWp allora saremmo entrati nel girone dei dannati dell’UTF e delle Officine Elettriche (agenzia delle dogane) con tarature dei contatori e registri quotidiani da compilare copiando per benino (a mano su di un registro timbrato ) i dati dei contatori, pagamento dei diritti di licenza annuale, e pagamenti di addizionali sulle accise per tutta l’energia autoconsumata.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Poi per <strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">gli impianti in sola vendita o di potenza rilevante sopra i 20 kWp </strong>una volta all’anno saremmo costretti a compilare il cosiddetto “Fuel Mix” che altro non è che una comunicazione di produzione e/o per la comunicazione di “consumo” che altro non è che la trasmissione delle produzioni e consumi fatti alle Dogane (altro ente con cui si instaura un rapporto a vita, solo per impianti sopra i 20 kWp).</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Conclusioni</strong></div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Il nostro eroe ha ora il suo impianto fotovoltaico e ha avuto la fortuna di avere dei tecnici che sapevano cosa fare e che si sono fatti in quattro per rispettare tempi e leggi. A chi sostiene che la burocrazia è necessaria e serve per evitare “furbate“ vorremo domandare se dopo aver letto quanto riportato continui a ritenere che un Paese possa sostenere tanta inutilità per fare un prodotto di pubblica utilità come un impianto di produzione energetica alimentato da fonti rinnovabili.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
E se facessimo <strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">lo “spread” reale tra Italia e Germania sulla burocrazia </strong>potremmo vedere che in Italia servono (mal contati) circa 40 documenti diversi per un impianto da 3 kWp, mentre in Germania sono di fatto 2 (avete letto bene 2). Per non parlare del contenimento dei costi.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
E per controbattere alla tesi di chi asserisce che se la burocrazia fosse effettivamente troppo onerosa e di difficile attuazione non si sarebbero installati così tanti impianti e così tanta potenza, la risposta è che solo con l’incredibile determinazione, la costanza e la capacità di tecnici e di aziende riunitisi in gruppi nati sul web a margine di uno stato di necessità si è stati in grado di far fronte alle mutevoli e repentine variazioni legislative e normative (a volte anche in corso d’opera). Si è creata una rete di collaborazione e di supporto quotidiani a titolo assolutamente gratuito e volontario stravolgendo le normali regole di concorrenza a favore di una solidarietà mai vista prima d’ora.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
Le proposte di semplificazione sono state fatte a più riprese in tutte le sedi, ma a oggi anche per il futuro quinto conto energia paiono rimanere lettera morta (anzi con il registro si ottiene un’ulteriore devastante complicazione), ma si sente soprattutto la mancanza di un coordinamento generale o ancor peggio si percepisce la netta volontà di frenare questo settore con innumerevoli ostacoli che rallentano la corsa ma che alla lunga uccidono il corridore.</div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; margin-bottom: 1.5385em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<em style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Gruppo MSA, Movimento per lo Sviluppo Energie Alternative (tecnici e installatori del settore delle rinnovabili)</em></div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-72226131327215233352012-05-12T15:28:00.000+02:002012-05-12T23:34:23.088+02:00Presentazione cooperativa Borgo Etico ai soci sovventori<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.borgoetico.it/" target="_blank"><img border="0" height="130" src="http://sites.google.com/site/borgoetico/_/rsrc/1334952942893/config/customLogo.gif" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="color: #006800; font-size: 10pt;">BORGO ETICO Società Cooperativa a
prevalenza femminile</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 9pt;">Prodotti e Servizi alla spina per una spesa a
impatto zero a Cesena</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 9pt;">Progetto di sensibilizzazione all'acquisto e al vivere consapevole per nuovi stili di vita responsabili</span></b></div>
</div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">"Oggi il contadino è
la sintesi tra un filosofo e un tecnico. Senza conoscenza ti consegni in mano
alla chimica, ma senza filosofia
non capirai mai di avere in mano in ogni zolla la responsabilità del
futuro</span></i><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"> </span><i><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">di
tutti"</span></i><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">. </span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt;"></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 10pt;">(Giovane agricoltore
sardo, laureato in scienze politiche)</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="color: #007a00; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 20pt;">INVITO</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<h2 style="color: red;">
Venerdì 18 e 25 maggio 2012 ore 20.45</h2>
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">presso</span><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 10pt;"></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;"><a href="http://g.co/maps/nrzq6" target="_blank">Sala Assiprov in Via Serraglio, 18</a><br />di fianco al centro Avis, a Cesena</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">per</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Presentazione del
progetto <a href="http://www.borgoetico.it/">BORGO ETICO</a> Società
<br />Cooperativa a prevalenza femminile</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b style="color: red;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Modalità di sottoscrizione quote
sociali <br />per soci
sovventori</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Saranno
presenti</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">I soci fondatori di
BORGO ETICO</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Barbara Martini presidente Borgo Etico</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Simone Ferri
direttore Ce.Se.Co.</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Tema
dell’incontro</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">Sarà possibile
conoscere il progetto BORGO ETICO, approfondirne i
temi, conoscere la figura del socio sovventore, acquistare quote
sociali e divenire socio sovventore della cooperativa BORGO
ETICO!</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 10pt;">La partecipazione è
libera e aperta a tutti!</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 10pt;">Per partecipare non
è vincolante diventare soci</span></b></div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-28452119404645177712012-04-15T18:59:00.002+02:002012-04-15T19:00:53.123+02:00Festa della terra a Cesena il 22 Aprile<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.uwosh.edu/today/wp-content/themes/uwot-theme/images/latest/EarthWeek2012_360.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="http://www.uwosh.edu/today/wp-content/themes/uwot-theme/images/latest/EarthWeek2012_360.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho sempre adorato il vecchio adagio, talvolta abusato, che recita <b><i>"Pensare globalmente ma agire localmente"</i></b>, come dire che i grandi cambiamenti nascono solo da tante piccole cose messe assieme e coerenti con un progetto comune. Non oso però immaginare pensiero globale più grande di quello rivolto alla cosa più enorme che esiste, cioè la nostra Terra stessa. Cade infatti dal 16 al 21 Aprile la <b>Settimana della Terra</b>, che culminerà Domenica 22 Aprile con una grande festa all'aperto, che si celebrerà anche a Cesena (tempo permettendo). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tante associazioni ambientaliste, fra cui anche il MIZ, contribuiranno ad <i>"agire localmente"</i> presentando le proprie piccole iniziative, sempre rivolte alla <b>sostenibilità ambientale</b>, per quello che si rivela un programma davvero ricco di appuntamenti. Quest'anno le istituzioni si sono davvero fatte partecipi attivi dell'evento, patrocinando le varie iniziative nelle pagine del <a href="http://www.comune.cesena.fc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8339" target="_blank">Comune di Cesena</a>, della <a href="http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/notizie/2012/aprile/cesena-celebra-la-settimana-della-terra" target="_blank">Regione Emilia Romagna</a>, cosi come anche nel sito ufficiale <a href="http://www.giornatamondialedellaterra.it/terra/?p=2635" target="_blank">Giornata della Terra</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="clip: rect(0pt, 0pt, 0pt, 0pt); height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;"><b>Cesena celebra la "Settimana della Terra"</b><br />
„</span>La parola d'ordine della Giornata mondiale della Terra 2012 è <i>"Mobilitare il Pianeta"</i> per dire una sola cosa: <b>la Terra non aspetta</b>. L'invito è quello di una mobilitazione concreta attraverso <i>"Azioni del Buon Senso"</i> per mettere in evidenza l'importanza del comportamento dei singoli sul miglioramento dei problemi ambientali. Le Azioni (locali) del Buon Senso sono quell'insieme di azioni che <b>ognuno di noi può compiere quotidianamente</b> per dimostrare il proprio amore per la natura e per il Pianeta che lo ospita, o magari solo per risparmiare del denaro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Movimento Impatto Zero sarà presente con un suo tavolo informativo in cui verranno distribuite stampe gratuite del <a href="http://www.italianostra.org/?p=6602" target="_blank">Corso di Compostaggio</a> scritto dal <b>Prof. Federico Valerio di Italia Nostra</b>, che è stato <a href="http://mizcesena.blogspot.it/2011/05/cesena-un-corso-sul-compostaggio.html" target="_blank">nostro ospite</a> l'anno scorso in occasione del ciclo di incontri <i>"Non siamo nati per rifiutare"</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da sottolineare la <a href="http://www.comune.cesena.fc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8327" target="_blank">convocazione all'aperto</a> del <b>quartiere centro urbano di Cesena</b>, del quale sono il coordinatore per la commissione ambiente, che si svolgerà il pomeriggio del 22 e che rappresenterà una occasione di incontro e di ascolto per avvicinare i cittadini alle politiche di quartiere. E' previsto inoltre sempre nel pomeriggio un dibattito del <a href="http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/" target="_blank">forum salviamo il paesaggio</a>, al quale seguirà un intervento dell'attore <b>Roberto Mercadini</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Elencare tutte le altre attività è pressochè impossibile, pertanto vi rimando al <a href="http://www.comune.cesena.fc.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/0%252Ff%252Fc%252FD.5675ac10343ba1bdf8b3/P/BLOB%3AID%3D8339" target="_blank">VOLANTINO</a> dell'iniziativa, ricordandovi che la Festa della Terra si svolgerà nell'intera giornata di <b>Domenica 22 Aprile presso il Parco Darwin di Cesena</b>, area ex Zuccherificio, dietro il centro commerciale LungoSavio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi aspettiamo numerosi.</div>
<span style="clip: rect(0pt, 0pt, 0pt, 0pt); height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;"> </span><span style="clip: rect(0pt, 0pt, 0pt, 0pt); height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;">Il movimento impatto zero ee“<br />
<br />
</span><br />
<address>
Potrebbe interessarti: <a href="http://www.cesenatoday.it/cronaca/cesena-celebra-settimana-terra-ambiente-riduco.html">http://www.cesenatoday.it/cronaca/cesena-celebra-settimana-terra-ambiente-riduco.html</a><br />
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La val di Susa <b>ha vinto!</b> Il famoso e costosissimo progetto europeo denominato <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Speciali/2007/tav/tav-corridoio-V.shtml?uuid=ef26aa94-199f-11dc-ac19-00000e251029" target="_blank">corridoio 5</a>, quello che avrebbe dovuto portare le mozzarelle da Lisbona a Kiev, <b>non si farà più</b>. Già la prima avvisaglia di un cambio di rotta la si è avuta il mese scorso, quando il Portogallo ha deciso di <a href="http://www.senzasoste.it/economia/portogallo-governo-decide-stop-a-tav-lisbona-madrid" target="_blank">stralciare la tratta di sua competenza</a> dal faraonico progetto, mentre a Kiev in Ucraina già lo si era fatto da tempo, preferendo la costruzione di un <a href="http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/russia-e-ucraina-unite-dal-treno-ad-alta-velocita-528288/" target="_blank">nuovo tratto</a> ad alta velocità verso la più vicina Russia, piuttosto che il resto dell'Europa.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ma la vera notizia, è come saranno destinati gli <b>8 miliardi di euro</b> di costi che <a href="http://www.pressante.com/politica-e-ordine-mondiale/1823-il-tav-perde-i-pezzi-linsostenibile-costo-tav" target="_blank">erano stati previsti</a> come costo di pertinenza italiana per il totale dell'opera. Saranno investiti in un <b>progetto a scala nazionale per la mobilità elettrica</b>.<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/sRf-oE-iBVU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E' infatti di pochi giorni l'accordo che l'Italia ha siglato con <a href="http://www.nissan-europe.com/" target="_blank">Nissan Europe</a> per l'acquisto di <b>4000 autovetture elettriche Nissan Leaf</b>, da destinare a <b>tutti i comuni italiani con oltre 20.000 abitanti</b>, che secondo i <a href="http://www.comuniverso.it/index.cfm?Comuni%20maggiori%20di%2020%20mila%20ab.&menu=48" target="_blank">dati</a> della associazione comuni italiani sono esattamente <b>516</b> su un totale di 8101. Ora, l'unica speranza è che vengano date realmente in dotazione ai cittadini, secondo una formula di <b>noleggio e car-pooling</b>, piuttosto che andare a rinnovare le migliaia di <a href="http://www.omniauto.it/magazine/12481/auto-blu-record-italia-" target="_blank">auto blu</a> dei nostri cari amati politici.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le autovetture saranno dislocate in tutti i comuni che <b>avvieranno un progetto di mobilità sostenibile</b> sul proprio territorio, in particolar modo riguardante la realizzazione di <b>colonnine di ricarica pubbliche</b> alimentate ad energia elettrica da fonti rinnovabili. I cittadini potranno "noleggiare" a prezzi concordati le auto elettriche comunali per i loro spostamenti, così da <b>incentivare la mobilità sostenibile</b> e magari convincere qualcuno che, per pochi spostamenti all'anno fuori città, non conviene più dotarsi di una costosa e inquinante auto privata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/PoF8aaciV_8/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/PoF8aaciV_8&fs=1&source=uds" />
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<br />
<div style="text-align: justify;">
Al momento, gli aderenti al progetto sono il <b>comune di Firenze</b>, che ha già realizzato la <a href="http://www.colonnineelettriche.it/index.php?z=FI" target="_blank">straordinaria quantità</a> di 124 colonnine elettriche su tutto il suo territorio, e il comune di Milano, dove il <a href="http://www.autoblog.it/post/40681/nissan-leaf-lauto-elettrica-da-provare-alla-triennale-di-milano" target="_blank">progetto Leaf</a> verrà presentato in occasione della <b>Triennale di Milano</b>, con tanto di <a href="http://blog.milano-italia.it/2012/03/29/triennale-milano-nissan-leaf-zero-emission/" target="_blank">testdrive</a> aperto per tutti i cittadini. Nell'area di Milano inoltre, in collaborazione con Renault, c'è anche il progetto <a href="http://www.marcodemitri.it/auto-elettriche-veicoli-ecologici/" target="_blank">e-moving</a>, che prevede la realizzazione di un centinaio di colonnine di ricarica fra Milano e Brescia.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
I conti ? Sono presto fatti.... 4000 auto elettriche, del valore di circa 35.000 euro l'una, fanno esattamente <b>140 milioni di euro</b>, al quale aggiungere i costi per le stazioni di ricarica, del costo ci circa 15.000 euro l'una. Supponiamo che in ognuno dei 516 comuni vengano realizzate 10 stazioni di ricarica (più capillari di analoghi impianti a GPL sul territorio), si aggiungono altri <b>80 milioni di euro</b>. Raddoppiamo il tutto per tenere conto dei costi di manutenzione, assicurazione, bollo, arriviamo a un totale di circa <b>500 milioni di euro</b>. Una piccola frazione del costo totale del TAV.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il costo di ricarica (compreso nel noleggio) sarà di circa <b>2 euro per ogni 100Km</b>, quindi una frazione rispetto a quanto costa la benzina, oggi vicinissima ai 2 euro al litro (con i quali si percorrono a malapena 20Km). I proventi di noleggio delle autovetture costituiranno un fondo nei vari comuni per finanziare ulteriori progetti di mobilità sostenibile, compreso il passaggio ad autobus elettrici o l'allargamento del parco macchine a disposizione dei cittadini. Nissan Europe si impegna a ritirare le autovetture a fine vita per un corretto smaltimento o recupero dei pacchi batterie, nonché offrire una completa garanzia per i primi 4 anni di servizio, in modo da avere costi certi di manutenzione. </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Finalmente Mario Monti ne ha azzeccata una, <b>risparmiare 8 miliardi di euro</b> spesi in un progetto inutile, e destinare <b>un ventesimo </b>della stessa cifra per incentivare la mobilità sostenibile elettrica in tutti i comuni italiani, speriamo solo non si accorga che oggi è il primo di aprile!</div>
<br />Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-86676074687787568592012-03-20T22:57:00.001+01:002012-03-21T14:52:00.084+01:00Forum STOP al Consumo di Territorio: Si parte!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.terranauta.it/foto/stop_consumo_territorio1259234408.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="166" src="http://www.terranauta.it/foto/stop_consumo_territorio1259234408.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche nella provincia di Forlì/Cesena si è deciso di dar vita ad un
comitato locale per sviluppare la campagna nazionale <b>"Salviamo Il
Paesaggio, Difendiamo i Territori"</b> lanciata dal Forum Italiano dei
Movimenti per la Terra e il Paesaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sabato
17 marzo si è tenuta a Cesena l'Assemblea Costituente del Forum
provinciale: un'assemblea molto partecipata, un denso dibattito pieno di
proposte volte a contrastare il processo di alterazione del paesaggio e
di consumo di territorio causato dalla cementificazione del suolo
provocata – spesso e volentieri – da plateali speculazioni edilizie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.democraziakmzero.org/files/2011/11/Logo-Salviamo-il-Paesaggio1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="140" src="http://www.democraziakmzero.org/files/2011/11/Logo-Salviamo-il-Paesaggio1.jpg" width="200" /></a></div>
All'incontro
– coordinato dagli ecologisti Giovanni Biondi di Cesenatico e da Davide
Fabbri di Cesena – hanno partecipato tanti soggetti, singoli e
associati: WWF di Cesena, Italia Nostra di Cesena, Ecologisti e Civici
di Cesena - Gambettola – Forlì, Osservatorio Urbanistico del Rubicone,
Movimento Cinque Stelle di Cesena e Cesenatico, Progetto Spazi Indecisi
di Forlì, GRTA e Ecoistituto di Cesena, Pro Natura di Forlì, Comitato
Cesena per Chi, Comitato Lasciateci l'Aria per Respirare di Cesena,
Movimento Impatto Zero di Cesena, Lista civica Aria Fresca di Longiano, e
tanti cittadini. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Forum ha avviato
recentemente il primo "tempo" di questa importante campagna, con la
spedizione a tutti i Comuni italiani di una richiesta: la compilazione
di una particolare <b>scheda di Censimento</b>, in grado di mettere in luce
quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma
attualmente non utilizzati, vuoti, sfitti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E’
la precisa proposta di un metodo di pianificazione, che andrebbe
adottato con immediatezza nei nostri territori romagnoli, per
scongiurare ciò che sta purtroppo accadendo, ovvero che i piani
urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle
comunità locali, e prevedano nuovo consumo di suolo nonostante l’ampia
disponibilità edilizia già esistente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Forum
Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio è un aggregato di
associazioni e cittadini di tutta Italia (sul modello del Forum Italiano
dei Movimenti per l’Acqua), che, mantenendo le peculiarità di ciascun
soggetto aderente, intende perseguire un unico obiettivo: salvare il
paesaggio e il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento
selvaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da qui la necessità urgente di un
Comitato Locale della Provincia di Forlì-Cesena, come luogo aperto ad
una partecipazione diffusa, nel quale i cittadini diventano custodi
attivi del proprio territorio e intraprendono le azioni popolari
necessarie per preservarne il pubblico interesse, ovvero i diritti delle
future generazioni. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le prime azioni da intraprendere sono le seguenti: </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
*Sollecitare
e coadiuvare i Comuni della Provincia di Forlì-Cesena nella
compilazione del Censimento degli immobili vuoti e non utilizzati.</div>
<div style="text-align: justify;">
*Collaborare nell'elaborazione di una proposta di legge di iniziativa popolare per contrastare il cemento selvaggio. </div>
<div style="text-align: justify;">
*Promuovere una campagna di comunicazione e sensibilizzazione su questi temi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A
fronte di una carenza politica e istituzionale nei confronti della
tutela del paesaggio come bene comune in grave pericolo, il Forum di
Forlì-Cesena sullo Stop al Consumo di Territorio si propone di creare
una rete di soggetti – singoli e associati - con una visione progettuale
condivisa e una varietà di attitudini e competenze, in grado di
lavorare assieme per concretizzare gli obiettivi. Per saperne di più: <a href="http://www.salviamoilpaesaggio.it/">http://www.salviamoilpaesaggio.it</a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Cesena, 18 marzo 2012 - </div>
<div>
<br /></div>
<div>
A nome del Forum di Forlì-Cesena:</div>
<div>
<b>Davide Fabbri</b> – tel 333.1296915</div>
<div>
<b>Giovanni Biondi</b> – tel 333.7980469</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-71197317650634459552012-03-05T14:51:00.000+01:002012-03-05T14:54:35.375+01:00Fabbriche di uova in Emilia Romagna<div align="center">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="225" mozallowfullscreen="" src="http://player.vimeo.com/video/37624687?title=0&byline=0&portrait=0" webkitallowfullscreen="" width="400"></iframe><br />
<a href="http://vimeo.com/37624687">Le GALLINE negli allevamenti intensivi</a> from <a href="http://vimeo.com/essereanimali">essereAnimali</a> on <a href="http://vimeo.com/">Vimeo</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Più che l'orrore di come sono trattati gli animali in questa videoinchiesta, mi spaventa <b>l'ipocrisia</b>, quella che si respira negli ipermercati, dove <b>tutto è pulito e lucente</b>, e ben pochi si rendono conto del prezzo di sofferenza che sta dietro al nostro insostenibile modello di consumo.
Anche noi in fondo siamo come polli in allevamenti intensivi, privati della nostra libertà di sapere. </div>
<br />
Fonte: <a href="http://www.cadoinpiedi.it/2012/03/05/fabbriche_di_uova_la_video_inchiesta_che_svela_cosa_accade_negli_allevamenti_-_video.html">Blog CadoInPiedi</a>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-1856091473206695872012-03-02T02:02:00.000+01:002012-03-02T02:02:49.045+01:00Domenico Finiguerra a Cesena<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://rete.comuni-italiani.it/blog/wp-content/uploads/2009/07/cassinetta-sindaco.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://rete.comuni-italiani.it/blog/wp-content/uploads/2009/07/cassinetta-sindaco.jpg" width="160" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Cesena ha ospitato il 28 febbraio scorso all'Ecoistituto di Cesena un bell'incontro con <a href="http://domenicofiniguerra.it/">Domenico Finiguerra</a>, sindaco di Cassinetta di Lugagnano. E' un personaggio molto noto nel mondo ambientalista per aver proposto una idea che fino a pochi anni fa sembrava eretica, disegnare un metaforico <b>cerchio rosso sulla piantina della città</b> e stabilire un piano urbanistico a crescita di urbanizzazione pari a zero.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per riuscire nell'intento ha dovuto ingegnarsi per sconfiggere il <a href="http://mizcesena.blogspot.com/2009/07/gli-oneri-di-urbanizzazione-un-ricatto.html" target="_blank">ricatto degli oneri di urbanizzazione</a>, causa principale dell'insostenibile desiderio di <b>consumo di suolo</b> tipico di molti comuni italiani. L'intero dibattito di circa 2 ore è stato registrato in audio e potete ascoltarlo utilizzando il player qui sotto.
</div>
<br />
<div align="center">
<embed height="27" src="http://www.google.com/reader/ui/3523697345-audio-player.swf?audioUrl=http://www.atuttogas-online.it/Files/Domenico%20Finiguerra%20Ecoistituto%20Cesena%2028-2-12.mp3" type="application/x-shockwave-flash" width="420" wmode="transparent"></embed></div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-86602605077599283622012-02-25T18:01:00.004+01:002012-02-25T18:05:01.714+01:00Intervista a Dennis Meadows<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='420' height='300' src='https://www.youtube.com/embed/Xum5K5-lQLg?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa breve intervista a <b>Dennis Meadows</b> è datata nel 2009, ma si rivela pienamente in tutta la sua profetica forza, adattandosi alla perfezione ai nostri giorni di crisi. Fin nel loro libro fondamentale degli anni 70, <a href="http://crisis.blogosfere.it/2008/07/link-per-scaricare-limiti-dello.html" target="_blank">i limiti dello sviluppo</a>, Denis e Donella Meadows (lei scomparsa da qualche anno), hanno teorizzato quello che è il grosso limite della società attuale, <b>confondere la crescita con lo sviluppo</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io ritengo che ciò che sostiene Meadows sia tristemente vero, ci stiamo avvicinando a passi da gigante verso una forma di collasso dovuto a una <b>eccessiva domanda di crescita</b>, che si riflette sia nell'incremento della popolazione sia nell'utilizzo irrazionale delle limitate fonti fossili a nostra disposizione. Questo atteggiamento suicida, è <i>"il vero problema"</i>, mentre prezzi dei generi alimentari, disponibilità di petrolio, cambiamenti climatici, inquinamento, diseguaglianze sociali, crisi economiche, ne sono solamente i sintomi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vale la pena qualche volta soffermarsi su elementari principi di saggezza, <b>ci occorre sviluppo e non più crescita</b>. Attivate i sottotitoli dato che l'intervista è in lingua originale inglese.</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-23982880250107800602012-02-06T17:41:00.000+01:002012-02-06T17:41:25.278+01:00Incapaci di difenderci davanti agli eventi naturali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.atuttogas-online.it/img/cesena_pinguini_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="http://www.atuttogas-online.it/img/cesena_pinguini_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Così all'improvviso, l'intera Italia ma la Romagna in particolare, si è trovata ricoperta da una spessa coltre nevosa, manco fossimo in Lapponia. Immediatamente ci si interroga sui disagi e su come evitarli, come fare a portare i bambini a scuola ? Come fare per le provviste ? E la scuola di ballo, la palestra, il ristorantino del sabato sera, devo proprio saltarlo ? L'effetto di smarrimento però dura poco, lentamente ci si abitua alla "nuova normalità" e si scopre una cosa che avevamo oramai dimenticato: <i>"Si può vivere anche con lentezza e i vicini di casa esistono davvero!"</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si perché, abituati ad una <b>vita frenetica fatta di consumi illimitati e dissennati</b>, abbiamo dimenticato di vivere in una comunità, cosa superflua forse quando disponiamo di tutto ciò che ci serve, indispensabile quando emergono le prime difficoltà. E allora ecco che i condòmini, che prima si guardavano in cagnesco anche solo per banali motivi di parcheggio, adesso li vedi a scambiarsi la pala per liberare assieme il selciato. Si riscopre <b>cosa significa solidarietà</b>, socialità, aiutarsi l'un l'altro per fare fronte a una difficoltà comune. La differenza fra la Romagna e quanto è successo a Roma, ad esempio, è <a href="http://www.ecoblog.it/post/14479/neve-a-roma-e-cittadini-incapaci-di-arrendersi-agli-elementi-naturali">ECLATANTE</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A Cesena la neve ha superato abbondantemente il metro, e tutto sommato si riesce a resistere, pur con qualche evidente difficoltà, <b>a Roma appena 20 cm hanno mandato tutto completamente in tilt</b>. Questo non tanto perché sono disorganizzati, quanto perché a nessuno viene in mente di rinunciare all'auto, chiunque persevera nel voler continuare la vita al quale è stato abituato; il risultato è quello di passare il tempo a maledire e imprecare contro il comune che non ha mezzi sufficienti per fronteggiare una nevicata (che a Roma, come si afferma nella <a class="link" href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-04/mercalli-replica-alemanno-previsioni-155245.shtml?uuid=AanGr7mE">bella intervista a Luca Mercalli</a>, capita circa ogni 20 anni!).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Eccolo allora il <b>distillato del <a href="http://www.gasmalatesta.net/" target="_blank">pensiero gasista</a></b>, coltivare e fare affidamento su una rete sociale e solidale in grado di renderci resilienti anche ad avvenimenti un po' avversi come quello di una nevicata improvvisa. Rimbocchiamoci quindi le mani e <a href="http://leonardo.comunita.unita.it/2012/02/03/la-neve-tante-foto-poche-pale/">aiutiamo a spalare</a>, perché se non ci diamo da fare per socializzare e saper convivere con queste piccolezze momentanee, non so proprio cosa potrà mai capitarci nel momento in cui una <a href="http://crisis.blogosfere.it/2012/02/neve-a-roma-alemanno-non-centra-la-colpa-e-nostra.html"> vera crisi</a> arrivasse davvero.</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-86889443638176403032012-01-28T15:02:00.000+01:002012-01-28T15:02:08.301+01:00Presentazione della cooperativa Borgo Etico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh587-4yEcAltDr9Jxnqyd7lDk8VkWy17lp5ToX0hzYO9PcGwaOHNWzx_XxNvWOoZc4VHJnZbt4QYs4KQbqFtHh-48gyQvbqZh-mgmlMcOFjYXSA-vFMNpTE0NtLydQ7B24e1_wHvZ7_zvF/s1600/Fragile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh587-4yEcAltDr9Jxnqyd7lDk8VkWy17lp5ToX0hzYO9PcGwaOHNWzx_XxNvWOoZc4VHJnZbt4QYs4KQbqFtHh-48gyQvbqZh-mgmlMcOFjYXSA-vFMNpTE0NtLydQ7B24e1_wHvZ7_zvF/s320/Fragile.jpg" width="285" /></a></div>
<div align="center" style="text-align: center;">
<b><span style="color: #33cc33; font-family: "Blackoak Std"; font-size: 34pt;"><span style="font-size: x-large;">Borgo Etico</span> </span></b></div>
<div align="center" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 12pt; text-align: center;">
<span style="font-size: small;">Negozio e Servizi alla spina per una spesa consapevole e a impatto zero</span><br />
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt; text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;">Vogliamo dimostrare che etica, rispetto dell’ambiente ed economia possono andare finalmente d’accordo!</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif";"></span></b><br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt; text-align: center;">
<b><span style="color: #00cc00; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 36pt;">INVITO</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12.0pt; text-align: center;">
<b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 26pt;">Lunedì 30 gennaio 2012</span></b><b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 22pt;"></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Arial","sans-serif";"><a href="http://g.co/maps/xasta">Via Serraglio, 18 Cesena</a> </span><span style="font-family: "Arial","sans-serif";">presso ASSIPROV</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="color: #10a013; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 20pt;">ore 20.30</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 14pt;">I fondatori di Borgo <span style="color: black;">Etico presenteranno e approfondiranno i</span> temi del progetto: finalità,
obiettivi, piano economico, promotori, sovventori, prodotti, fornitori, servizi degli sportelli e remunerazione del capitale.</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="color: #00cc00; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 14pt;">Cerchiamo persone, produttori ed imprenditori interessati al progetto!</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Borgo
Etico attraverso i suoi fondatori approfondirà il proprio progetto,
che consiste nella realizzazione di uno spazio commerciale e sociale
innovativo, volto alla vendita di prodotti alimentari e non, di
altissima qualità, biologici, ecocompatibili, alla spina, sfusi, a
filiera corta con la presenza di sportelli di servizi di utilità
sociale.</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Borgo
Etico non è solo un negozio alla spina, ma anche un progetto di
sensibilizzazione all’acquisto consapevole, principalmente attraverso
l’eliminazione di inutili imballaggi, favorendo così il riuso e il
riciclo dei materiali.</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">L’iniziativa si rivolge a coloro che cercano uno stile di vita più sobrio e responsabile, vicino alla filosofia dei <a href="http://www.retegas.org/">Gruppi di Acquisto Solidale</a> e attenti al rispetto della genuinità e tipicità dei prodotti del nostro territorio.</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">La
parte innovativa del progetto consiste nella sinergia fra offerta di
prodotti e proposta di servizi coerenti all’iniziativa, quali sportello
ambientale, negozio giuridico, finanza etica, nutrizionista e turismo
responsabile.</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif";">Il Comune di Cesena aderisce al progetto.</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="color: #02b202; font-family: "Arial","sans-serif";">Saranno presenti i fondatori di Borgo Etico</span></b><span style="color: #02b202; font-family: "Arial","sans-serif";"></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial","sans-serif";">e del </span><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><a href="http://www.movimentoimpattozero.it/">Movimento Impatto Zero</a></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Conosci
produttori, fornitori o persone che possono essere interessate al
progetto? Segnalaci il loro nome verranno invitate ai prossimi incontri!</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 14pt;">Aiutaci a diffondere l’invito!</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 14pt;">Eco saluti</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i><span style="color: #1f497d; font-family: "Tekton Pro Ext"; font-size: 11pt;">Barbara Martini</span></i></b><b><i><span style="color: #009900; font-family: "Tekton Pro Ext"; font-size: 11pt;"> </span></i></b><span style="color: #1f497d; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11pt;">per</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="color: #009900; font-family: "Tekton Pro Ext"; font-size: 22pt;">Borgo Etico</span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="color: #1f497d; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 9pt;">progetto di sensibilizzazione all'acquisto consapevole per nuovi stili di vita responsabili</span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #1f497d; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 8pt;">in collaborazione con l'associazione M.I.Z<b>.</b></span><b><span style="color: #1f497d; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 9pt;"> </span></b><b><span style="color: #1f497d; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 8pt;"><a href="http://www.movimentoimpattozero.it/">movimento impatto zero</a> </span></b><span style="color: #1f497d; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 8pt;">e il periodico<b> <a href="http://www.atuttogas-online.it/">Romagna e dintorni... A TUTTO GAS</a></b></span></div>
<span style="color: #1f497d; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 8pt;">Cesena (FC) tel. 331.3344352 skype:barbara-martini</span>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-2619729176152336442012-01-17T16:59:00.004+01:002012-01-17T17:00:42.358+01:00Incontro sui rifiuti a Villa Verucchio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9tfX_3BINVJ3OWxbpb5BXTFDPCDxwt1ChLeGPGloVGd50QN0GO_4M9nd5_2pHUUBecgmiAMGfkvDAdnQAj_qCxHJ-bgVO-2Z_irs30a6GTAttEdoOQKXHNgR-vf1sI-LxvJniLO1zCYSd/s1600/Locandina+dove+vanno+i+tuoi+rifiuti.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9tfX_3BINVJ3OWxbpb5BXTFDPCDxwt1ChLeGPGloVGd50QN0GO_4M9nd5_2pHUUBecgmiAMGfkvDAdnQAj_qCxHJ-bgVO-2Z_irs30a6GTAttEdoOQKXHNgR-vf1sI-LxvJniLO1zCYSd/s200/Locandina+dove+vanno+i+tuoi+rifiuti.gif" width="141" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ospiti del gruppo <a href="http://www.vivegas.it/" target="_blank">ViVèGaS</a> di Villa Verucchio, il MIZ è stato invitato come ospite relatore alla seconda serata del loro ciclo di incontri "<b>DOVE VANNO I TUOI RIFIUTI</b>". (<a href="http://www.atuttogas-online.it/pdf/volantino_4_incontri_villaver.pdf" target="_blank">Scarica locandina</a>).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si parlerà in maniera approfondita e per quanto ci è possibile scientificamente accurata del <b>riciclo di materia</b> (con riferimento specifico agli imballaggi e alle materie plastiche post consumo), sottolineando l'importanza che questa pratica riveste in una società che si avvia lentamente ad <b>esaurire la disponibilità</b> (a basso prezzo) delle proprie risorse naturali non rinnovabili.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'industria e in generale l'economia produttiva possono fare molto in termini di riciclo delle risorse, attraverso una <b>ingegnerizzazione dei prodotti</b> affinchè possano essere smontati, riparati, riciclati, ma non potrà mai essere abbastanza se non si va ad incidere anche negli <b>stili di vita di noi cittadini</b>, ridotti al rango di semplici consumatori.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo motivo era prevista la partecipazione della interessantissima esperienza della <a href="http://mizcesena.blogspot.com/2011/09/il-bilancio-del-bidone.html" target="_blank">Famiglia Montevecchi</a> di Cesena, che da parecchi mesi sta compiendo un <b>esperimento di <i>"vita a impatto zero"</i></b>, cercando nella quotidianità di ridurre i rifiuti e gli imballaggi, tramite <a href="http://ilbilanciodelbidone.blogspot.com/" target="_blank">tanti piccoli accorgimenti</a> e ricorrendo alla autoproduzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo <b>Paolo Montevecchi</b> ci informa che non potrà essere presente dal vivo per una pesante influenza, ma tenteremo comunque di <b>collegarci a casa sua tramite skype</b> per farci raccontare qualcosa della sua esperienza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se l'argomento è per voi interessante, vi aspettiamo a Villa Verucchio alla <b>sala del centro civico</b> dalle ore 21.</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-54452670664823372872012-01-14T13:21:00.003+01:002012-01-14T20:01:46.102+01:00Mangereste mai un maialino vivo ?<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/oUoCZOOxgv8" width="420"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
C'è un video che in questi giorni sta impazzando in rete, divulgato da un sito animalista (<a href="http://meat.org/">meat.org</a>, promosso da Paul McArtney), che denuncia in modo divertente il <b>consumo smodato e insostenibile di carne</b>. Filmato apparentemente in un supermercato brasiliano, mostra un commesso intento a pubblicizzare la bontà di una<i><b> "spremuta di porco fresco"</b></i>, sotto lo sguardo sbigottito dei clienti, mentre in realtà una animalista di PETA, nascosta dentro la macchina, alimenta la bocca di uscita con normali salsicce. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una <b>candid camera</b> che rende molto bene l'idea, soprattutto dal punto di vista psicologico, di come il consumo di carne sia comunemente accettato da tanti consumatori inconsapevoli di <b>cosa c'è realmente dietro il piatto che mangiamo</b>. Preferiamo tutti pensare alla carne come a un prodotto alimentare come tanti altri, sappiamo che è di provenienza animale, ma <b>non ne percepiamo la sofferenza</b> perchè nulla sappiamo di come è arrivata nel nostro piatto. Se la sofferenza degli animali la percepissimo, smetteremmo immediatamente di mangiarla (una cliente del video addirittura la sputa, appena resasi conto che si trattava di un animale vivo). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In realtà, al di la di considerazioni animaliste sul maltrattamento, il consumo di carne rappresenta oggi <b>una delle minacce più rilevanti all'equilibrio degli ecosistemi</b>. Basti pensare che oltre il 40% delle proteine vegetali vengono sottratte all'alimentazione umana per realizzare mangimi destinati agli allevamenti di carne. Per ogni kg di carne si consumano in media <b>12.000 litri di acqua potabile</b>, e si stima che ogni caloria ottenuta dalla carne necessiti dalle 5 alle 13 calorie <b>in forma di combustibili fossili</b>, per le coltivazioni, gli allevamenti, e tutto quanto ruota attorno alla filiera della alimentazione a base di carne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella sostanza, un ettaro di terreno fertile, è in grado di produrre oggi <b>oltre 2500Kg di proteine vegetali</b>, oppure <b>solo 300Kg di proteine animali</b>, questo in un mondo sovrappopolato che si sta affacciando a una <b>crisi energetica e quindi alimentare</b> oramai certa. In un futuro non lontano quindi, il consumo di carne ai ritmi attuali rischia di diventare un <b>insostenibile peso</b> per l'ambiente. (<a href="http://www.vegetariani-roma.it/documenti/category/3-articoli-di-franco-libero-manco.html?download=23%3Acarne-e-impatto-sull-ambiente." target="_blank">fonte</a>)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Probabilmente direte voi, un certo consumo di carne è fisiologico e <b>possiamo permettercelo</b>, magari assicurandoci che gli animali vengano trattati con dignità e rispetto, magari uccisi con metodi non cruenti e che limitino al minimo la sofferenza loro provocata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si, la penso anche io così, sono sicuro che <b>scene come quella del maialino spremuto fresco</b> siano solo frutto di una provocazione un po sopra le righe, e che queste cose non accadano realmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Invece, <a href="http://blogeko.iljournal.it/2009/pulcini-tritati-vivi-video-girato-di-nascosto-in-un-allevamento-di-galline-ovaiole/41717" target="_blank">mi sbagliavo</a> (guardate il link solo se avete lo stomaco forte).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Forse non esiste davvero, in un mondo globalizzato dove la carne o suoi derivati sono nascosti in qualsiasi anfratto dei nostri cibi, una maniera sicura per <b>garantire che gli animali non subiscano sofferenze</b> e siano trattati in maniera degna. In una <b>piccola realtà locale</b> però, a filiera corta, dove posso <a href="http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2011/18-novembre-2011/the-pig-brother-reality-maiali-porcile-salume-vita-morte-via-web-1902218598083.shtml" target="_blank">letteralmente vedere</a> come sono trattati gli animali e accertarmi di persona su come sono allevati, <b>forse potrebbe diventare possibile</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io non mi considero un animalista integralista, non sono ancora pronto a <b>rinunciare alla carne</b>, non mi sento ne vegano ne vegetariano, ma come consumatore responsabile cerco di approvvigionarmi presso <b>aziende locali e verificabili</b> (soprattutto per la carne). Se ne guadagna in qualità, in salute, e anche in senso di colpa per la triste sorte a cui tanti animali sono destinati.</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-20135299221122581772011-12-31T11:13:00.000+01:002011-12-31T11:13:21.852+01:00Buon anno ed ecoauguri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-1TyzCnD44VY/Tv7f0Uk1qdI/AAAAAAAAAHc/fdkgzRGzd4Y/s1600/gaiamaia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="http://1.bp.blogspot.com/-1TyzCnD44VY/Tv7f0Uk1qdI/AAAAAAAAAHc/fdkgzRGzd4Y/s320/gaiamaia.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>Il MIZ augura un felice 2012 a tutti!!</b></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-65194554158021843522011-12-20T18:32:00.001+01:002011-12-20T18:54:33.439+01:00Il Tecno-ottimista del terzo millennio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.nanopress.it/450X0/www/pourfemme/it/wp-galleryo/essere-ottimisti/ottimismo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="http://static.nanopress.it/450X0/www/pourfemme/it/wp-galleryo/essere-ottimisti/ottimismo.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
L'essere umano è, intrinsecamente e necessariamente, <b>limitato</b>. Questo lo capiamo presto da bambini: non possiamo correre tanto quanto vorremmo, non possiamo sollevare cose molto pesanti, non possiamo volare... E nemmeno possiamo fare ciò che crediamo, nel contesto dei nostri limiti fisici, per via di altri limiti intangibili ma ugualmente inflessibili: la famiglia, la società, la scuola...
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia, questa evidenza si va disperdendo con l'età, nella misura in cui si insedia un'altra idea, non tanto naturale ed evidentemente fallace, che dice che è possibile ottenere qualsiasi cosa, <b>con i giusti mezzi</b>. La nostra società dei consumi ci sta permeando con l'idea che con sufficiente denaro si può ottenere tutto e dove la nostra capacità fisica non può arrivare, sarà capace di arrivare <b>l'onnipotente tecnologia</b>. Questa nuova realtà prefabbricata risulta essere molto comoda e conveniente; elimina l'incertezza del mondo reale, rende più rarefatta la più terribile di tutte le certezze, quella della propria morte, e spinge le persone a <a href="http://eccocosavedo.blogspot.com/2009/12/lepoca-del-consumismo.html" target="_blank">consumare senza riflettere</a>.
</div>
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<div style="text-align: justify;">
Tuttavia, occasionalmente, la disgrazia arriva comunque, la gente muore in incidenti, terremoti, malattie.... L'economia ha problemi, la
disoccupazione aumenta, l'insicurezza cresce... Per lottare contro questa realtà spigolosa, che intacca la nostra cortina di illusioni, abbiamo il <b>tecno-ottimismo</b>, vale a dire la rigida credenza nel fatto che la tecnologia possa risolvere qualsiasi problema, se solo siamo disposti ad investire a sufficienza nel suo sviluppo. Questo sta alla base di molte politiche che sono in corso di attuazione oggigiorno, man mano che si comincia a percepire il fatto che <b>abbiamo un problema intrinseco col modello attuale</b>: che, eventualmente, dobbiamo cercare energie alternative; che, eventualmente, l'auto elettrica ci potrà aiutare a superare la nostra dipendenza dal petrolio, ecc.
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L'infantilismo nel quale ci ha gettati il consumismo ci porta a credere che tutti i problemi si possono risolvere e che <b>Papà-Stato-Autorità-Tecnologia-Scienza-Chiperloro</b>, in ogni caso l'autorità superiore e responsabile, non solo può, ma addirittura <b>ha l'obbligo di risolvere i problemi</b>. Trovo frustrante che, in tutti gli incontri che vado proponendo sull'Oil Crash, quando arriva il momento delle domande ci sia sempre qualcuno che ci chiede, quasi esige da noi – noi che siamo scienziati e che pertanto siamo parte di questo <b>establishment onnipotente</b> – che risolviamo un problema tanto complesso come quello di adattare una società autistica ed egoista ad uno scenario di diminuzione dell'energia; <b>fuori le soluzioni, forza!</b>
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Il problema veramente grave è che le diverse amministrazioni accettano questo ruolo di <b>fornitori di soluzioni</b> che, in realtà, non possono ricoprire. Non si vendono più automobili? <i>“Non vi preoccupate, metteremo sovvenzioni per fare in modo che si continuino a vendere”</i>, anche se entro tre anni non si sa da dove estrarremo il petrolio, non tanto a buon mercato, ma a <b>qualsiasi prezzo</b>. La gente si preoccupa perché il prezzo del petrolio sale? <i>“Non vi preoccupate che con l'auto elettrica il problema del petrolio scompare”</i>, ignorando il fatto che il petrolio non si usa solo per le auto, ma per <b>quasi tutto</b> e che in ogni caso non abbiamo idea da dove verrà l'energia per ricaricare queste auto e per la costruzione delle quali non abbiamo, in ogni caso, sufficienti materiali (per esempio le terre rare, ndT).
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La domanda di petrolio per gli altri usi energetici, oltre alle auto, continua? <i>“Non vi preoccupate, che possiamo moltiplicare per due o per tre la produzione di energia rinnovabile attuale”</i>, ma ignorando che questo è molto lontano dal moltiplicare il suo potenziale per 20, che è quello di cui <b>avremmo bisogno</b> per eguagliare il consumo attuale. Fra l'altro perché è impossibile, perché l'energia rinnovabile <b>non ha un tale potenziale</b> e questo senza parlare della mancanza di materiali per le installazioni e della loro scarsità associata all'aumento del prezzo del petrolio (perché serve petrolio, ed in quantità ingenti, per estrarre, raffinare e processare tutti i materiali).
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La gente ha paura della disoccupazione? <i>“Non vi preoccupate e consumate, consumate, maledetti, che dobbiamo far crescere il PIL fino al magico 2,6% che farà in modo che la disoccupazione torni a scendere”</i>, anche se questo non è possibile, visto che il nostro consumo di petrolio <b>scende ad un ritmo medio del 3% </b>ogni anno.
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Essere <b>tecno-ottimisti</b>, credere che la tecnologia risolverà tutto, è un modo socialmente accettabile di essere suicidi. </div>
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<br /></div>
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In realtà una vera soluzione non esiste, poichè noi stessi, con i nostri consumi forsennati e incuranti dei limiti di sostenibilità del pianeta, <b>siamo parte del problema</b> che vorremmo risolvere, esiste quindi una sola via, <a href="http://ugobardi.blogspot.com/2011/11/costruire-il-futuro-dallalto.html" target="_blank">abbandonare l'ideologia della crescita</a>, infine <b>prepararci e adattarci</b> ad un inevitabile cambiamento, ma con ottimismo!
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<br />
Fonte: <a href="http://ugobardi.blogspot.com/2011/12/lirresponsabilita-di-essere.html">Cassandra</a>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-42379938573750512542011-12-11T22:48:00.001+01:002011-12-11T23:38:17.977+01:00Nasce la cooperativa "Borgo Etico"<div style="text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmNOQAEferi4p9Vlht826q6b8IICvLpHHzPUk4lVOsFvhy19B78s2XCOC-bkugJq2KPBYMk9ERMG4-Ymee8rtQfeg5ac_IkwmCUNennVBYNoUaovZr6MT7MV12W_OhKHKsK40H0RNloXDu/s1600/BorgoEtico.png" style="border-style: none;" /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #274e13; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 250%;"><b><i>Borgo Etico</i></b></span> </div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><b>Negozio e servizi alla spina per una spesa responsabile a impatto zero</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #274e13; font-family: inherit; font-size: x-large;">INVITANO TUTTI</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
alla presentazione del progetto “<span class="Apple-style-span" style="color: #274e13; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i><b>Borgo Etico</b></i></span>”</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #990000; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Vogliamo dimostrare che etica, rispetto dell’ambiente, economia, possono finalmente andare d’accordo!</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #274e13; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;"><b>Lunedì 19 dicembre 2011</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
Via Serraglio, 18 - Cesena - presso la sala ASSIPROV<br />
alle ore <b>20:30</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La cooperativa Borgo Etico presenterà il proprio progetto, che consiste nella realizzazione di uno spazio commerciale e sociale innovativo, volto alla vendita di prodotti alimentari e non, di altissima qualità, biologici, ecocompatibili, alla spina, sfusi e a filiera corta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Borgo Etico non è solo un negozio alla spina, ma anche un progetto di sensibilizzazione all’acquisto consapevole, principalmente attraverso l’eliminazione di inutili imballaggi, favorendo così il riuso e il riciclo dei materiali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’iniziativa si rivolge a coloro che cercano uno stile di vita più sobrio e responsabile, vicino alla filosofia dei <a href="http://www.retegas.org/">Gruppi di Acquisto Solidale</a> e attenti al rispetto della genuinità e tipicità dei prodotti del nostro territorio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La parte innovativa del progetto consiste nella sinergia fra offerta di prodotti e proposta di servizi coerenti all’iniziativa, quali sportello ambientale, negozio giuridico, finanza etica e turismo responsabile.</div>
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<br /></div>
<br />
<div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Interverranno:</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Simone Ferri</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;">Direttore di Ce.se.co. – Confcooperative Cesena</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><b>Paolo Marani, Barbara Martini, Samantha Suzzi</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;">Cooperativa Borgo Etico e <a href="http://www.movimentoimpattozero.it/">Movimento Impatto Zero</a></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Federica Neri</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;">Referente ViveGas, fondatrice del periodico <a href="http://www.atuttogas-online.it/">Romagna e dintorni .. A TUTTO GAS</a></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Bio-Buffet conviviale a fine serata!</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">E’ gradita la conferma all'indirizzo <a href="mailto:borgoetico@gmail.com">borgoetico@gmail.com</a>, ma soprattutto la vostra presenza! ... </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Aiutaci a diffondere questo invito :-)</span></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #274e13; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><b><i><br /></i></b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #274e13; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><b><i>Borgo Etico</i></b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><b>Negozio e servizi alla spina per una spesa responsabile a impatto zero</b><br />è una iniziativa dell'associazione M.I.Z. e del periodico <a href="http://www.atuttogas-online.it/">Romagna e dintorni .. A TUTTO GAS</a><br /><i>Per info:</i> Barbara Martini, Samantha Suzzi - Cesena (FC) - <b>Tel. 331.3344352</b></span><br />
<div class="MsoNormal">
<b><span style="color: #1f497d; font-size: 8pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
</div>
</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-32552838863538788522011-11-26T21:14:00.001+01:002011-11-26T22:41:38.593+01:00Luca Mercalli a Cesena per la settimana europea della riduzione dei rifiuti<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="275" mozallowfullscreen="" src="http://player.vimeo.com/video/32700486?byline=0&portrait=0&color=ff9933" webkitallowfullscreen="" width="366"></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nell'ultima penultima settimana di Novembre si tiene come di consueto la <a href="http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/">SERR</a>, <b>Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti</b>, che vede molti comuni italiani impegnarsi concretamente nella promozione di politiche orientate alla riduzione dei rifiuti alla fonte. Quest'anno a Cesena abbiamo avuto per l'occasione un ospite di assoluta eccezione,<b> Luca Mercalli</b>, meteorologo e studioso dei cambiamenti climatici, volto noto della TV per le sue frequenti partecipazioni alla trasmissione <i>"Che Tempo che Fa"</i> di Fabio Fazio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il 25 novembre scorso <b>Lia Montalti</b>, assessore alla sostenibilità ambientale di Cesena, in una sala comunale davvero gremita di gente, ha <a href="http://vimeo.com/32699853">brillantemente introdotto</a> una <b>gran bella serata informativa</b> presentando <a href="http://www.comune.cesena.fc.it/ioriduco">io riduco</a>, progetto europeo di cui il comune di Cesena è capofila. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'occasione era anche quella di <b>premiare le associazioni</b> che hanno preso parte al progetto <a href="http://www.comune.cesena.fc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6249">Differenziamoci</a>, a cui anche il Miz ha partecipato sul versante dell'informazione con il ciclo di incontri <a href="http://mizcesena.blogspot.com/2011/04/ciclo-di-incontri-non-siamo-nati-per.html">Non siamo nati per rifiutare</a>, che ha introdotto nel quartiere Oltresavio di Cesena la raccolta differenziata porta a porta. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A Cesena si producono troppi rifiuti, <b>ben oltre 700 kg pro capite all'anno</b>, ma non è solo responsabilità del cittadino, un intero sistema economico orientato al profitto ci inonda di beni composti dai materiali più strani, proposti in <b>forme difficili da riciclare</b>, riusare, riparare, differenziare. Occorrono serie politiche di <b>riduzione alla fonte</b> che passano necessariamente da leggi che tassano pesantemente o vietano la realizzazione di prodotti che non contemplano un efficace sistema di riciclo a fine vita.</div>
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<br /></div>
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Mercalli ci spiega che <b>riciclare bene è necessario ma non basta</b>, specialmente in un mondo finito dove fin nell'angolo più remoto si estraggono risorse spesso non rinnovabili. Servono davvero azioni drastiche <b>alla fonte</b>. Quello delle risorse finite è un <b>problema enorme</b>, che fa impallidire qualsiasi altro, perché incide direttamente su ciò che realmente interessa al genere umano e alle future generazioni, una <b>migliore qualità della vita</b>, sostenibile nel tempo, espressa in una comunità resiliente ai cambiamenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Consumi insostenibili, petrolio in esaurimento, problema energetico, climatico, alimentare, economico, tutto si fonde in un<b> inestricabile gomitolo</b>, dove in discussione sono oggi i modelli stessi che ci hanno portato, in pochissimi anni, una grande crescita, soddisfacimento dei bisogni primari, salute e prosperità diffusa, ma a un costo <b>che oggi non vogliamo vedere</b> e che pagheranno duramente le generazioni future.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel nostro sistema economico<b> votato alla crescita infinita </b>(con consumi di risorse conseguenti), abbiamo infatti <b>privatizzato i tanti benefici</b>, ma al contempo ne abbiamo <b>socializzato i costi</b>, nessuno pagherà oggi per i danni prodotti dai cambiamenti climatici, l'inquinamento dell'acqua che beviamo, dell'aria che respiriamo, del cibo che mangiamo. Sono costi socializzati, <b>cioè di tutti</b>, mentre i profitti sono alla fine appannaggio solo dei pochi fortunati che dispongono della maggior parte delle risorse economiche e fossili del pianeta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non è solo il nostro benessere ad essere a rischio, ma l'equilibrio complessivo di un sistema composto da <b>7 miliardi di esseri umani</b>, che desiderano avviarsi in massa verso<b> consumi di livello occidentale</b>, cosa purtroppo impossibile in quanto le risorse semplicemente <b>non sono sufficienti per tutti</b>, e senza un cambiamento di rotta ci aspetta un <b>inevitabile collasso </b>(con conseguente diminuzione della popolazione fino a ritornare nell'alveo della sostenibilità).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Che fare allora ? Il suggerimento di Mercalli è<b> cominciare da se stessi</b>, riscoprendo il <b>senso del limite</b>, orientandosi verso<b> l'autosufficienza alimentare ed energetica</b>, investendo sulla cultura e sulla conoscenza, utilizzando l'economia solo per quello che è, uno strumento per lo scambio reciproco di beni durevoli. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non so se scherzando o meno, Mercalli sostiene anche che qualche risorsa dovrà essere necessariamente destinata alla protezione personale e <b>alle armi</b>, non tanto per conquistare risorse altrui ma soprattutto per <b>difendere le proprie</b>, poiché quando la crisi si farà drammatica, chi ha raggiunto un certo grado di autosufficienza rischierà di essere assalito da coloro che nel frattempo si sono lasciati cogliere impreparati.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pertanto, occorre fin da subito fare proprio il titolo del suo ultimo libro: <a href="http://mizcesena.blogspot.com/2011/06/prepariamoci-il-nuovo-libro-di-luca.html">prepariamoci</a>.</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-40497366645444143282011-11-16T14:04:00.001+01:002011-11-17T21:09:53.738+01:00Corrado Clini nuovo ministro dell'ambiente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.marchenotizie.net/wordpress/wp-content/uploads/2011/04/CorradoClini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.marchenotizie.net/wordpress/wp-content/uploads/2011/04/CorradoClini.jpg" width="168" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Come <a href="http://www.ecoblog.it/post/13741/habemus-nuovo-ministro-allambiente-corrado-clini">correttamente pronosticato</a> ieri da EcoBlog, sarà <b>Corrado Clini</b> il nuovo ministro dell'ambiente nominato da <b>Mario Monti</b>, in sostituzione della dimissionaria <b>Stefania Prestigiacomo</b>, più nota per le sue <a href="http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/news/prestigiacomo-azione-auto/">sortite in mercedes</a> piuttosto che per un reale impegno a favore della sostenibilità ambientale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Chi è dunque <a href="http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/corrado-clini-ministro-dellambiente-abituato-ai-tavoli-onu-1019001/">Corrado Clini</a> ? Quale sarà il suo mandato principale ?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Innanzitutto, il suo <a href="http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/curriculum/CV_Clini.pdf">curriculum vitae</a> (di tutto rispetto) ne delinea una figura tecnica e competente, anche in virtù delle numerose collaborazioni che può vantare in passato con ONU, Agenzia europea dell'ambiente, e lo stesso ministero dell'ambiente italiano, del quale è stato direttore generale nei lontani anni 90'.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si trattò di ratificare nel 2007 gli accordi europei che imponevano la riduzione della <b>produzione di anidride carbonica</b>, l'Italia si mise un po di traverso tentando di negoziare il minimo intervento possibile, Corrado Clini (negoziatore climatico per l'Italia) era dell'opinione che questo percorso andasse compiuto ma <b>senza eccessiva burocratizzazione</b> e senza soluzioni uguali per tutti, come risulta da <a href="http://video.repubblica.it/copertina/troppo-sporca-intervista-a-corrado-clini-direttore-generale-ministero-dell-ambiente-prima-parte/9965/11625">questa intervista video</a> molto interessante resa a repubblica tv.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un tecnico puro abituato ai tavoli internazionali e un conoscitore profondo delle <a href="http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=8715">leggi comunitarie in materia</a>, specialmente riguardo ai cambiamenti climatici, ma vittima (come del resto gran parte dei burocrati di stampo europeo) di quel vizio di <i>"sviluppismo ottimista"</i> che lo porta ad esempio ad essere un <a href="http://www.agienergia.it/NewsML.aspx?idd=101899&id=66&ante=0">grosso sostenitore</a> dell'utilizzo dei <b>biocarburanti </b>(che scopriamo oggi essere una pessima idea), nonchè delle <b>tecniche CCS</b> (Carbon Capture and Storage) per ripulire gli impianti esistenti a carbone (il famigerato <b>carbone pulito</b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Votato all'ecologia, all'economia, <b>ma anche alla crescita a tutti i costi</b>, dimostrandosi fin troppo sensibile alla facile argomentazione per cui, dato che le economie emergenti <a href="http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=5867">continueranno ad inquinare allegramente</a>, tanto vale <b>non essere troppo ligi con il protocollo di kyoto</b>, se ciò rappresentasse un freno per lo sviluppo dell'Europa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo, il super manager <a href="http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=158568">Corrado Passera</a> è stato nominato ministro sia dello <b>sviluppo economico</b> che delle <b>infrastrutture</b>, e questo la dice lunga sulla volontà dell'Italia guidata da Mario Monti di proseguire sulla strada dello sviluppo delle grandi infrastrutture, in primis temo <b>l'inutile e imbarazzante TAV</b> in val di susa.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Update:</i></b> Dopo aver valutato le sue esternazioni <a href="http://www.ecoblog.it/post/13751/corrado-clini-neo-ministro-per-lambiente-sostiene-inceneritori-e-nucleare">qui</a>, <a href="http://www.ecoblog.it/post/13763/corrado-clini-ritorno-al-nucleare-con-lo-spritz">qui</a> e <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/16/ministro-dellambiente-indagato-inquinamento/171116/">qui</a>, mi sono reso conto che il neo ministro Clini sta alla tutela dell'ambiente come lo strabismo sta a polifemo ... solo che essendo un professionista competente è potenzialmente in grado di compiere <a href="http://petrolio.blogosfere.it/2011/11/governo-monti-clini-passera-era-meglio-berlusconi.html">molti più danni</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-35431329731733068142011-11-04T14:51:00.003+01:002011-11-04T14:51:56.124+01:00Il colpevole sono io<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://m2.paperblog.com/i/14/145671/basta-dissesto-idrogeologico-ridiamo-spazio-a-L-DqfJCG.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://m2.paperblog.com/i/14/145671/basta-dissesto-idrogeologico-ridiamo-spazio-a-L-DqfJCG.jpeg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa lettera è stata inviata recentemente al presidente <b>Giorgio Napolitano</b> da parte di un assessore di un piccolo comune del Torinese (Sant'Ambrogio) a seguito delle devastanti alluvioni che si sono verificate in Liguria nelle scorse settimane. Vale qualche riflessione.</div>
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
Egregio Sig. presidente della Repubblica <b>Giorgio Napolitano</b>,</div>
<div style="text-align: justify;">
sono
un amministratore comunale di un piccolo paese all’imbocco della Valle
di Susa in Piemonte e le scrivo in merito alle sue dichiarazioni che ho
avuto modo di leggere in merito alla <a href="http://www.ilcambiamento.it/territorio/emergenza_maltempo_liguria_tragedia_annunciata.html" target="_blank"><b>disastrosa alluvione</b></a>
che ha colpito il levante ligure e la lunigiana. Lei attribuisce i
morti ai <b>cambiamenti climatici</b>. Purtroppo non sono d’ accordo con Lei.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il <b>responsabile</b> di quella tragedia <u><b>sono io</b></u>: amministratore, cittadino italiano nonché elettore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono io amministratore quando sono costretto ad ampliare le <b>aree edificabili</b>
e quindi a cementificare il territorio che non è più in grado di
assorbire l’acqua piovana che così 'scivola' altrove, per poter
incassare oneri di urbanizzazione e quindi mantenere sano il bilancio
del Comune.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando non so urlare abbastanza la mia rabbia per i soldi che mancano per le <b>piccole cose</b>:
mantenere puliti i canali, i torrenti di montagna, mettere in sicurezza
gli argini, monitorare le frane ma che miracolosamente piovono dal
cielo per le grandi, grandissime opere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando imploro l’aiuto dei volontari della protezione civile che sostituiscono le gravi lacune delle <b>Istituzioni pubbliche</b> anziché pretendere con ancora maggior forza (se mai fosse possibile) i fondi necessari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando i <b>fondi</b> me li procuro, ma con gli oneri di urbanizzazione creando così un circolo viziato senza fine.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono io <b>cittadino italiano</b>
quando per pigrizia, disinformazione, troppa fiducia nei miei
rappresentanti evito la partecipazione diretta, la cittadinanza attiva e
lascio che presunte “scelte strategiche” quali TAV, ponte sullo
stretto, rigassificatori, inceneritori sottraggano denaro alla
manutenzione del territorio, delle sponde dei fiumi, alla messa in
sicurezza delle scuole, alle energie alternative, tutte cose che
creerebbero moltissimi posti di lavoro immediati e diffusi su tutto il
territorio nazionale, ma soprattutto controllabili dagli enti locali e
non fagocitati dalle scatole cinesi del General contractor o peggio
dalla criminalità organizzata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando non faccio sentire la mia <b>voce</b>,
quando resto a casa perché macinare km in un corteo è faticoso,
rischioso o peggio sconsigliato a parteciparvi dagli stessi politici (se
non sono stati loro a organizzarlo e promuoverlo!) o peggio ancora
perché minacciato di essere “radiato” dal mio partito di riferimento se
vi partecipo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono io <b>elettore</b>, il responsabile, quando non
vigilo sull’operato degli eletti, non li stimolo, controllo, quando
dopo aver espresso il mio voto delego ad altri in toto e mi allontano
per 5 anni (o quanto dura la legislatura) dalla cosa pubblica, dalla
vita associativa, dal volontariato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando mi lascio: abbindolare dai <b>media</b>
e fatico a farmi una mia opinione, terrorizzare dal voto utile (per non
lasciare il paese in mano alle destre dicono gli uni o alle sinistre
dicono gli altri), ingannare dagli apparentamenti di coloro che parenti
stretti non potranno mai esserlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando non mi accorgo che miliardi di euro vengono impegnati e promessi nei programmi elettorali per l’acquisto di <b>aerei da combattimento</b>
(ma l’Italia non ripudia la guerra?) o per un inutile buco in valle di
Susa mentre una dopo l’ altra le regioni italiane si sgretolano sotto
frane, alluvioni, terremoti (non sempre così intensi rispetto ai danni
arrecati anche agli edifici pubblici che dovrebbero essere i più
sicuri).</div>
<div style="text-align: justify;">
In una <b>democrazia 'imperfetta'</b> quale la nostra, la
responsabilità è sempre mia, cioè di tutti i cittadini che liberamente e
senza condizionamenti dovrebbero scegliere il meglio. Secondo me i
cambiamenti climatici, purtroppo, non c’entrano o c’entrano poco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non
so se questa lettera giungerà a destinazione, sicuramente arriverà
nelle mani di chi la giudicherà inopportuna, infarcita di demagogia e
populismo sostenendo che il Presidente della Repubblica ha sempre
ragione. Io posso solo immaginare i motivi profondi della sua
dichiarazione in cui cita i cambiamenti climatici come responsabili
della disastrosa ultima alluvione. In questo caso è da ringraziare, per
la sua prudenza e grande senso di <b>responsabilità</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
La saluto cordialmente.</div>
<i><div style="text-align: justify;">
<i>Mauro Galliano, Assessore Comune di Sant’Ambrogio di Torino (valle di Susa), Comune di 8,59 kmq. con 4.843 abitanti</i></div>
</i></blockquote>
<br />
Fonte: <a href="http://www.ilcambiamento.it/territorio/alluvioni_liguria_lettera_assessore_napolitano.html">Il Cambiamento</a><br />Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-87094076541844904992011-10-22T00:18:00.000+02:002011-10-22T12:11:34.468+02:00Il teorema del tacchino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.summagallicana.it/lessico/t/tacchino%20acquarello%20Aldrovandi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="268" src="http://www.summagallicana.it/lessico/t/tacchino%20acquarello%20Aldrovandi.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-style: italic;">Un tacchino con indole filosofica era
giunto ad un'importante conclusione. Il mondo era imprevedibile: può far
caldo o freddo, esserci il sole o piovere, le giornate essere lunghe o
corte, ma tutti i giorni, al massimo a mezzogiorno, <b>nel pollaio entra un
bipede molto alto che riempie la ciotola di mangime</b>. È un fatto
verificato innumerevoli volte, e quindi è una <b>solidissima base per una
teoria socioeconomica delle granaglie</b>. E sicuramente il fatto che oggi, 24 dicembre, ritardi un po', è un'anomalia trascurabile.</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Questa è più o meno la filosofia imperante fra gli economisti (non solo in Italia) denominata convenzionalmente <b>BAU (Business As Usual)</b>, ovvero fare come si è sempre fatto, dato che fino ad oggi ha sempre funzionato. I segnali di <b>anomalie trascurabili</b>, cioè che questo sistema così come è non può reggere a lungo, si moltiplicano a dismisura (li chiamiamo crisi), ma la soluzione è sempre invariabilmente la stessa: <b>crescita, nuove infrastrutture, sostegno ai consumi, aumento di produttività, sviluppo </b>(sostenibile o meno non importa). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nessuno può garantire che il 24 dicembre del tacchino sia davvero così vicino, ma una cosa è certa, se gli auspici degli economisti si dovessero realmente realizzare, cioè acquisire una <b>crescita stabile del pil anche solo di pochi punti percentuali all'anno</b>, in tempi brevi questo potrebbe rivelarsi un <b>vero disastro</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non sarebbe meraviglioso, non so, avere una crescita stabile del pil italiano del <b>3% ogni anno</b> ?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Assolutamente no! Capirlo però non è facile, occorre innanzitutto considerare che una <b>crescita a percentuale costante è in realtà una crescita esponenziale</b>. Un approccio intuitivo può essere quello di applicare la cosiddetta <b>"regola empirica del 70"</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se dispongo un patrimonio, mettiamo caso, di 1000 euro, che cresce del <b>3% all'anno</b>, quanto tempo devo aspettare per vederlo raddoppiare ? Basta fare <b>70 diviso 3</b>, ottenendo circa 23, la risposta è quindi <b><i>"circa 23 anni"</i></b>. Se aggiungo altri 23 anni saranno diventati 4000, dopo altrettanti saranno 8000, una tipica <b>crescita esponenziale</b>. (In realtà è solo una buona approssimazione per piccole percentuali, vedi <a href="http://www.studiamo.it/pages/statistica-e-matematica-raddoppio-del-capitale">qui</a> per una trattazione esatta).<br />
<br />
Il problema è che <b>una crescita del 3% non può durare "per sempre"</b>. Con quella crescita i consumi raddoppiano ogni 20 anni circa. Il consumo di risorse pure. Significa che <b>nei prossimi 20 anni consumeremmo tante risorse quante ne abbiamo consumate in tutta la storia passata dell'umanità</b> (almeno, da quando il PIL è cominciato a salire del 3% l'anno). Ma abbiamo GIÀ consumato metà di molte delle risorse disponibili, ad esempio del petrolio, non siamo distanti per il <a href="http://www.technologyreview.it/index.php?p=article&a=2060">neodimio</a> (una terra rara che permette di costruire altoparlanti, motori elettrici e hard disk da 1 terabyte invece che da 10 megabyte del mio primo PC), la produzione d'oro e di piombo sono in calo da anni. <b>Non ne abbiamo per altri 20 anni, punto.</b><br />
<b><br /></b>L'unica maniera per rendere possibile una crescita modesta, e intendo proprio <b>l'unica maniera</b>, è quella di <b>riciclare efficacemente la maggioranza dei materiali post consumo</b> con cui realizziamo i nostri prodotti, cosa che purtroppo non si può fare con il petrolio, dato che l'estrazione da esso di energia <b>è un processo irreversibile</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
La Terra è ovviamente finita, <b>uno sviluppo esponenziale in un mondo finito è semplicemente impossibile</b>, quindi una crescita modesta e sostenibile è possibile solo attraverso un riciclo spinto di tutti i materiali, cosa che permette anche di risparmiare parecchia energia per produrli.</div>
<br />
<div style="color: blue; font-family: Verdana,sans-serif; text-align: center;">
<b>N</b><b>iente riciclo = Niente crescita economica</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="color: blue; font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<br />
Si può migliorare l'efficienza? Certo, <b>raddoppiamola, si va avanti altri 20 anni</b>. Si possono cercare altre risorse? Certo, troviamo (se ci riusciamo) un'alternativa al petrolio che valga per ALTRETTANTO petrolio rispetto a quello mai trovato, sono altri 20 anni. Insomma, <b>si arriva a metà secolo e stiamo comunque facendo fantascienza</b>. È il problema delle crescite esponenziali, puoi aumentare a piacere le risorse, ma se cresci ad un tasso costante <b>le finisci in un tempo che è alcune volte il tempo di raddoppio</b>, 20 anni nel nostro caso. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed anche con risorse infinite, <b>esiste il problema dell'inquinamento</b> (soprattutto l'effetto serra, oggi). O dove metti tutti quei beni prodotti. Persino guardando solo ai bisogni energetici, <a href="http://www.energybulletin.net/stories/2011-07-18/galactic-scale-energy">in soli 400 anni</a> arriveremmo a consumare <b>tutta l'energia che la Terra riceve dal Sole</b>. L'unico modo per far durare la civiltà più a lungo di qualche decennio è NON crescere esponenzialmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: blue; font-family: Verdana,sans-serif; text-align: center;">
L'unica maniera di uscire dalla crisi è iniziare a <b>ragionare in termini di decrescita</b>. </div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per un discorso più approfondito, vai a <a href="http://giannicomoretto.blogspot.com/2011/10/il-teorema-del-tacchino.html">questo link</a>, dove larga parte di questo post è stato liberamente tratto.</div>Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-41761514881783429612011-10-06T00:45:00.001+02:002011-10-06T01:59:42.631+02:00Festa del consumo critico all'ipercoop di Cesena<div class="separator" style="clear: left; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjesvRCKStPiDvM9JVUcL01kdbQjiTegz0Rh8P1X8IruZZyDGt9JlD9_bMz7g5-a00v7juUTRm4KZaSsJ6JZwyB2lqd81ccghrlquD8v6pVogtJzWwEp-pwuGK7iZcjExy4jdgTBiEqdQE/s1600/Volantino-fronte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjesvRCKStPiDvM9JVUcL01kdbQjiTegz0Rh8P1X8IruZZyDGt9JlD9_bMz7g5-a00v7juUTRm4KZaSsJ6JZwyB2lqd81ccghrlquD8v6pVogtJzWwEp-pwuGK7iZcjExy4jdgTBiEqdQE/s200/Volantino-fronte.jpg" width="142" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu7qAOC-P_Lou6UHf-Gls4dxNmT4-wL4c1Z0yG00bjwJoR-2ApEJ3rqAbRaG5X_CFvcf8od2ewvTlcowf3n2lr2qFBwYxjn0OV5fnfu_fVoxdI-OzfXl4-xEHSqMxXb4MBspcPIiQkRpVt/s1600/Volantino-retro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu7qAOC-P_Lou6UHf-Gls4dxNmT4-wL4c1Z0yG00bjwJoR-2ApEJ3rqAbRaG5X_CFvcf8od2ewvTlcowf3n2lr2qFBwYxjn0OV5fnfu_fVoxdI-OzfXl4-xEHSqMxXb4MBspcPIiQkRpVt/s200/Volantino-retro.jpg" width="142" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Chi l'ha detto che i centri commerciali debbano essere luoghi completamente alieni a concetti come il <b>consumo critico</b> e la <b>sostenibilità ambientale</b> ?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'abitudine di frequentare i grandi ipermercati invita sovente <b>all'acquisto compulsivo</b> e alla spesa superflua, spesso sono luoghi accusati di <b>danneggiare la piccola economia locale</b>, poichè permettono economie di scala irraggiungibili dal piccolo negozio di periferia, ma esistono altri fattori di cui non si tiene quasi mai debitamente conto. Il principale è che sono <b>dannatamente comodi</b>, trovi il parcheggio facilmente, accedi ad una <b>gamma infinita di prodotti</b> concentrati in un unico luogo, in poche parole sembrano essere assai apprezzati e desiderati dai consumatori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi sempre più ambientalisti amano invece pensare in termini di GAS (<b>gruppi di acquisto solidale</b>), prodotti locali a chilometri zero, <b>filiera corta</b>, biologico ed equosolidale, ma non esistono solo persone attente a questi aspetti, una larga fascia di comuni mortali utilizzeranno sempre (ahimè) le strutture commerciali con l'unico intento di <b>soddisfare le proprie necessità di consumo</b>, senza minimamente pensare all'impatto che i loro stili di acquisto hanno sugli ecosistemi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il problema è <b>prevalentemente culturale</b>, infatti da diverso tempo molti ipermercati (talvolta appropriandosi dei vocaboli cari agli ambientalisti) stanno già inseguendo questa nuova <b>tendenza del marketing</b> di offrire sempre maggiore attenzione al problema della sostenibilità. Un esempio fra tutti, l'invasione dei prodotti della <b>filiera del biologico</b> negli scaffali dei supermercati, per i quali il consumatore è disposto a pagare un sovrapprezzo per la maggiore qualità percepita. Gli ipermercati, <b>crisi permettendo</b>, saranno destinati volenti o nolenti ad accompagnarci a lungo, quindi vanno incentivati nella transizione verso <b>corretti modelli di consumo</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con questo spirito, quello di educare al concetto di sostenibilità anche in luoghi dove per troppo tempo è stato un tema trascurato, abbiamo accettato di <b>collaborare alla realizzazione di una grande eco-festa al centro commerciale LungoSavio</b>, in occasione dell'anniversario del centro. Una intera giornata di incontri in cui esprimere progetti culturali, fare festa ma al contempo anche educare al <i><b>"consumo critico"</b></i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'evento che il MIZ ha deciso di organizzare prende il nome <i>"Sosteniamo la Sostenibilità, giornata del consumo critico"</i> e si svolgerà <b>Sabato 8 ottobre dalle ore 9 alle 19</b>, al centro commerciale LungoSavio di Cesena, con la collaborazione di tantissime associazioni.<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSa8nPeXkFrp4jvx7d8CGI02_e8wVG-zxHt2wHTA78KRdigzWLnCA8rRtqtV2MclfVveW3-DP74scbeqD7ULXG6ckyve4yT9Ab5C41qwGbJOdlr3bQ5wmDOokIIqHs14dzarQtJUdvIkoN/s1600/CartaBianca+Ipercoop.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSa8nPeXkFrp4jvx7d8CGI02_e8wVG-zxHt2wHTA78KRdigzWLnCA8rRtqtV2MclfVveW3-DP74scbeqD7ULXG6ckyve4yT9Ab5C41qwGbJOdlr3bQ5wmDOokIIqHs14dzarQtJUdvIkoN/s400/CartaBianca+Ipercoop.gif" width="281" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
L'intera giornata sarà dedicata alla presentazione di <b>tante eco iniziative per grandi e piccini</b>, con attività ludiche culturali e creative, fra le quali vorrei segnalare in particolare:</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Laboratori educativi per bambini (Ass.Cartabianca, giochi con materiale riciclato)</li>
</ul>
<ul>
<li>Ogni ora esatta, proiezione di filmati e documentari in saletta riservata:<br />- <span class="Apple-style-span" style="color: #cc0000;">La storia delle cose</span> (Annie Leonard)<br />- <span class="Apple-style-span" style="color: #cc0000;">Vivere senza petrolio</span> (DVD)<br />- <span class="Apple-style-span" style="color: #cc0000;">Il Suolo Minacciato</span> (DVD)<br />- <span class="Apple-style-span" style="color: #cc0000;">Home </span>(Bellissimo documentario naturalistico)<br />- Documentari e brevi filmati su riciclo e autoproduzione</li>
</ul>
<ul>
<li>Il tavolo della <b>SPESA SOSTENIBILE</b> (confronto di prodotti e consumo critico)</li>
<li>Mostra fotografica di <b>Rosanna Maiolino</b> (cibo e imballaggi)</li>
<li>Utilizzo dei <b>pannolini lavabili</b> (Associazione NonSoloCiriPà)</li>
<li>Progetto volontariato <b>"Spesa a domicilio"</b> (COOP/AUSER)</li>
<li>Animazioni e <b>giocoleria per bambini</b> (Mago Catorcio)</li>
<li>Street Band <b>CORRIDORE CON MEGAFONI</b> (Ass.Aidoru, Musica itinerante)</li>
<li>Rassegna <b>AD ALTA VOCE</b>, presentazione di libri e dialogo con gli autori</li>
<li>Speaker corner con le mitiche <b>poesie di PELO</b></li>
<li>Torta "sostenibilità di gusto" e <b>buffet</b> per festeggiare l'anniversario del centro</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Se passate quindi dalle parti del <b>centro commerciale Lungosavio</b>, sabato 8 ottobre, <b>portate i vostri bambini</b> perché si divertiranno un mondo, mentre gli adulti saranno intrattenuti con le tante iniziative culturali in programma! Vi aspettiamo tutti per <b>sostenere assieme la sostenibilità</b> e trascorrere un piacevole sabato di festa, ma non esagerate con lo shopping! Per info: <i><b>Paolo Marani 338.7280586</b></i></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana,sans-serif;">Scarica il <a href="https://sites.google.com/site/mizcesena/documents/Volantino_15x21_LGS.pdf">volantino completo</a></span></div>
Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1523495975775717673.post-87660768405169778342011-09-30T21:35:00.000+02:002011-09-30T21:39:35.047+02:00Il bilancio del bidone<div class="separator" style="clear: left; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ooOdOX82usdjx2VTxzYpVmw1rT5xRYd5QJMrQm4jVtqnMMPAfIxK2gkV4qCA_tvKtJSTAJetD8ePjLyYLkJtKXh8B-8yMODaOTnGNC2_0cBWWJPgWhZCRfoksoyTQlpP_Ti3GJ3h1K8Z/s1600/Chiara+Benedetti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 0.5em; margin-right: 0.5em;"><img border="0" height="157" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ooOdOX82usdjx2VTxzYpVmw1rT5xRYd5QJMrQm4jVtqnMMPAfIxK2gkV4qCA_tvKtJSTAJetD8ePjLyYLkJtKXh8B-8yMODaOTnGNC2_0cBWWJPgWhZCRfoksoyTQlpP_Ti3GJ3h1K8Z/s200/Chiara+Benedetti.jpg" width="200" /></a><a href="http://1.bp.blogspot.com/-eQlFStfLrt4/Tn9BUVh8xkI/AAAAAAAAADs/d8nsZ2YuYNQ/s400/farsi+prestare.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 0.5em; margin-right: 0.5em;"><img border="0" height="150" src="http://1.bp.blogspot.com/-eQlFStfLrt4/Tn9BUVh8xkI/AAAAAAAAADs/d8nsZ2YuYNQ/s200/farsi+prestare.JPG" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono persone che predicano la sostenibilità e i buoni stili di vita, ce ne sono altre invece che davvero <b>tentano di mettere in pratica nel quotidiano</b> le cose in cui credono. Dal gennaio del 2011 una giovane coppia di Cesena, <b>Chiara Benedetti</b> e <b>Paolo Montevecchi</b> con i loro due figlioletti <b>Davide</b> e <b>Matteo </b>ci stanno davvero provando, a vivere ad impatto zero!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da quasi un anno mantengono infatti un blog dal nome <a href="http://ilbilanciodelbidone.blogspot.com/">Il Bilancio Del Bidone</a>, dove settimana dopo settimana raccolgono le loro esperienze sul tentativo di <b>vivere per quanto possibile senza produrre rifiuti</b>. Il blog è davvero ben fatto e pieno di consigli utili, dai <a href="http://ilbilanciodelbidone.blogspot.com/2011/01/pannolini-lavabili.html">pannolini lavabili</a> alla <a href="http://ilbilanciodelbidone.blogspot.com/2011/01/pane.html">autoproduzione del pane</a>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per ogni attività casalinga (da loro direttamente sperimentata) c'è una interessante valutazione di <b>quanto rifiuto viene realmente risparmiato</b>, i pro e i contro, come sono cambiate le loro abitudini, quali sacrifici sono stati realmente necessari. Il loro obiettivo è di arrivare a una <b>riduzione dell'80%</b> sull'ammontare totale dei rifiuti prodotti in un anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi sono arrivati alla 38-esima settimana della loro battaglia,e la loro tenacia ci ha incuriosito al punto da decidere di <b>rivolgere loro una breve intervista</b>, che gentilmente ci hanno concesso. Vi avviso che è un po lunghetta, ma ne vale veramente la pena. L'intervista è a cura degli amici <b>Gabriella Severi</b> e <b>Stefano Fabbri</b>. </div>
<br />
<div style="text-align: center;">
---- O ---- </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Come’è venuta l’idea? </i></b></div>
<div class="MsoNormal">
Siamo partiti da percorsi mentali differenti. L’idea ci è
venuta due anni fa, quando sono nati i nostri due figli, Davide e Matteo. Paolo
voleva utilizzare i pannolini lavabili, per una questione esclusivamente
ecologica, visto che non comporta un grande risparmio economico (la famiglia Montevecchi
possiede 20 pannolini, che di solito è il quantitativo per un solo bambino,
ndr). L’utilizzo dei pannolini lavabili è stato sicuramente l’aspetto più
traumatico della nostra esperienza; sono dotati di un velo protettivo, che in
realtà protegge ben poco; il pannolino, infatti, si sporca parecchio e deve
essere lavato a mano (sul blog il commento di Paolo è scuramente esaustivo!).
Questo ci ha creato qualche problema all’asilo, dove ci è stato chiesto di
utilizzare i pannolini usa e getta. Abbiamo deciso di accettare la richiesta,
senza fare troppe resistenze.</div>
<div class="MsoNormal">
La nostra idea è quella di portare avanti questi
comportamenti per sempre, anche perché le scelte troppo complicate le abbiamo
scartate a priori, come per esempio staccare il frigorifero. </div>
<div class="MsoNormal">
Un’altra ragione che ci ha spinto a provare questa
esperienza è stata la buchetta della posta sempre piena di pubblicità: ogni
famiglia è bombardata quotidianamente da
una quantità eccessiva di messaggi pubblicitari. Non credo che esistano
famiglie che vogliano comprarsi un televisore nuovo ogni mese!? Abbiamo
conservato la pubblicità di una settimana e l’abbiamo pesata: mezzo chilo di
carta! Ci è sembrata un’esagerazione! </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">E’ un progetto
indipendente? </i></b></div>
<div class="MsoNormal">
La nostra è stata un’idea assolutamente indipendente. L’idea
di fare il blog, di sistematizzare le nostre idee e le nostre esperienze è nata
dalla puntata di Report sulle transition towns.</div>
<div class="MsoNormal">
Quindi, abbiamo cercato su internet quello che si poteva
fare per modificare i nostri stili di vita; molte idee sono nate leggendo forum
vegani e blog tematici. Abbiamo confrontato le soluzioni e abbiamo cominciato a
sperimentare, un esperimento a settimana.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Come vi organizzate?
Avete un planning?</i></b> </div>
<div class="MsoNormal">
Abbiamo preparato un piano di sperimentazione, trovando 30
argomenti, poi portati a 52, per completare l’anno. Questa esperienza ci ha
fornito diversi spunti, permettendoci di scoprire tante cose, che riguardano la
nostra salute, e di modificare alcune nostre abitudini, alimentari e non, come
per esempio la riduzione del consumo di carne.</div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Dal punto di vista
economico avete notato qualche cambiamento? </i></b></div>
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Prima di iniziare il nostro percorso, volevamo fare il
calcolo delle spese, ma purtroppo siamo riusciti a farlo solo per il primo
mese; quindi, non avendo stilato un vero e proprio bilancio, non abbiamo la
percezione di quanto si possa risparmiare. Di certo, abbiamo apportato
sensibili riduzioni di consumo al nostro stile di vita: io (Paolo), per
esempio, ho smesso di andare a lavorare in auto; da diversi mesi non
acquistiamo vestiti, non compriamo giocattoli da Natale. Le persone che ci
stanno accanto, amici e parenti, continuano a fornirci qualsiasi tipo di bene,
credendo di farci un piacere, ma in realtà la nostra è una scelta volontaria e
consapevole. </div>
<div class="MsoNormal">
Acquistiamo materie prime, in grandi quantitativi, perché
costano meno e producono meno rifiuti. Ogni tanto, per esempio, compriamo il
latte direttamente in fattoria e lo utilizziamo sia per il consumo tradizionale
sia per fare formaggi. Anche se il fatto di avere due bambini piccoli ci porta
a consumare moltissimo latte, almeno un litro al giorno, e a volte siamo
costretti ad acquistare il latte al supermercato qui vicino.</div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Fino ad ora come sta
andando? </i></b></div>
<div class="MsoNormal">
In questi mesi è aumentata in noi la consapevolezza di cosa
mangiamo e di cosa produciamo in termini di rifiuti. I miei nonni (Chiara)
facevano il formaggio in casa; i miei genitori lo hanno sempre visto fare, ma
non hanno appreso questa tradizione e soprattutto non l’hanno tramandata a me.
Il fatto di dover apprendere tramite internet come produrre del formaggio,
quando nella famiglia dei miei veniva fatto in casa, la considero una grossa
perdita dal punto di vista culturale. Ora i miei nonni non ci sono più e mi
piacerebbe perlomeno imparare dai miei genitori come coltivare l’orto.</div>
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<br /></div>
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<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Avete “contagiato”
qualcuno a voi vicino? </i></b></div>
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La nostra esperienza ha contaminato poco chi ci sta intorno.
Ci sono persone che sono già predisposte a un certo genere di comportamento
consapevole, alcune coppie ci hanno seguito, mentre da parte delle nostre
famiglie abbiamo avuto un po’ di ostruzionismo. Ci piacerebbe parlare e
condividere la nostra esperienza anche con i vicini di casa e le famiglie del
nostro quartiere, ma ancora non lo abbiamo fatto. </div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Cosa non è andato a
buon fine cosa invece vi ha dato grande soddisfazione? </i></b></div>
<div class="MsoNormal">
La cosa che ci è venuta peggio in assoluto è stato il
gelato. Quello continueremo a comprarlo in gelateria. E un altro tentativo
fallimentare è stato quello della coppetta mestruale: su internet ho letto
moltissime recensioni positive, ma io non mi sono trovata per niente bene.</div>
<div class="MsoNormal">
Mentre, per quanto riguarda le cose che ci sono venute bene,
abbiamo provato grande soddisfazione nel fare il pane e i detersivi. Siamo
molto contenti di utilizzare prodotti che non intossicano, come per esempio
l’argilla che utilizziamo come shampoo.</div>
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<br /></div>
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<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il ruolo di Internet è
stato importante?</i></b></div>
<div class="MsoNormal">
E’ stato fondamentale. Si possono ottenere informazioni e
conoscenze immediate e, nel nostro caso, ci hanno permesso di soppiantare la
mancanza di trasmissione di tradizioni, come quella del formaggio.</div>
<div class="MsoNormal">
Esistono tantissimi siti che parlano di esperimenti ed
esperienze simili alla nostra, ma ci sembravano quasi tutti scatole vuote, dove
sembrava più importante il messaggio dell’azione. Noi, invece, abbiamo provato
a comunicare con l’esterno a modo nostro: il nostro blog è costituito da schede
tematiche, che chiunque può leggere e mettere in pratica. L’obiettivo del blog
è quello di dare spunti alle persone. </div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Cosa acquistate? </i></b></div>
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Non facciamo molti acquisti, anche se è difficile organizzare
la spesa a lungo termine. Per noi è più importante la riduzione del rifiuto
rispetto all’alimento biologico. Compriamo pasta, poca, cereali come riso e
farro, e un po’ di carne; nel corso del bilancio del bidone abbiamo appreso
quanto spreco di acqua sia necessaria
per l’industria durante macellazione e quanti danni arrechi alla salute
l’utilizzo frequente di questo alimento, siamo quindi diventati più
responsabili nell’acquisto e nel consumo di carne. Il resto, pane e formaggio,
lo produciamo in casa. Coltiviamo un piccolo orto ad uso personale e
acquistiamo i legumi al mercato, purtroppo non li abbiamo ancora trovati sfusi.
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<br /></div>
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<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">I G.A.S.: Avete
qualche consiglio o critica costruttiva rivolta ai Gruppi di Acquisto Solidale?
</i></b></div>
<div class="MsoNormal">
Troppi rifiuti ed imballaggi. Abbiamo acquistato due chili
di parmigiano e ci sono stati dati due tocchi separati, ognuno con il proprio
imballaggio. Ci è sembrato uno spreco. Indubbiamente, il fatto che la nostra
priorità sia la riduzione dei rifiuti piuttosto che il mangiar sano non implica
che tutti debbano pensarla come noi, però ci sembra giusto farlo presente e
condividerlo con gli altri. Il Gas ha potenzialità incredibili; si vede che c’è
fermento. Sono organizzazioni che hanno un’architettura molto solida e secondo
noi la riduzione dei rifiuti e il mangiare biologico sono due aspetti che
possono coesistere. </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Se il vostro
esperimento finisse oggi, l’obiettivo di riduzione si potrebbe considerare
raggiunto? </i></b></div>
<div class="MsoNormal">
Siamo partiti dicendoci “peseremo tutto”. In realtà non lo
facciamo quasi mai. Produciamo ancora troppi rifiuti di carta, per via degli
imballaggi del cibo, come il latte o le pubblicità in buchetta! Nel periodo dal
12 luglio al 12 agosto abbiamo prodotto 447 gr di indifferenziata e ci sembra
un buon risultato, mentre di umido ne produciamo ancora tanto, in quanto gli
scarti di frutta e verdura pesano molto, ma ci stiamo attrezzando per
richiedere una compostiera.</div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Per quali motivi
consigliereste ad una famiglia di seguirvi nella riduzione dei rifiuti
domestici? </i></b></div>
<div class="MsoNormal">
Riteniamo che sia umanamente degradante buttare via
dell’immondizia. Ogni volta che buttiamo qualcosa nel bidone pensiamo sempre
che possa far male a qualcuno! Produrre rifiuti ci sembra una cosa troppo
complessa; sembra assurdo, ma il nostro comportamento semplifica la vita.</div>
<div class="MsoNormal">
Quando si acquista un prodotto, bisogna pensare di
adottarlo, di doversene prendere cura e di non poterlo portare al bidone. In
questo modo si diminuirebbe l’acquisto. Per esempio, noi donne siamo
incentivate all’acquisto di riviste che prevedono un regalo. Se penso di
dovermelo tenere per i prossimi 60 anni e che posso tranquillamente farne a
meno, probabilmente eviterei di comprarlo. Bisogna pensare come se non
esistessero bidoni in strada.</div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #cc0000;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Voi non guardate </i><i style="mso-bidi-font-style: normal;">la TV</i><i style="mso-bidi-font-style: normal;">, è utile per acquistare meno? </i></b></div>
<div class="MsoNormal">
Non guardare la tv può sicuramente influire. La tv induce
all’acquisto. Ridurne il consumo ha lasciato più posto alla spazio relazionale.
Si sente meno bisogno del consumo, un po’ come la passeggiata al parco anziché
in centro, con tutte le vetrine che invogliano inevitabilmente il consumatore.</div>
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<br /></div>
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---- O ---- </div>
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La conclusione di questa intervista è che <b>ridurre i rifiuti è possibile ed anche piacevole</b>. In casa Montevecchi i giocattoli spesso vengono creati con materiali di riciclo, come ad esempio i cartoncini del cibo per gatti, dove sono raffigurate sagome rappresentanti la quotidianità di questa famiglia ( loro stessi, la bici con carrellino per bimbi, i rifiuti ed i loro contenitori), in questo modo si dà <b>maggiore consapevolezza ai bambini </b>circa l’importanza delle scelte che vengono fatte. </div>
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L’idea di ridurre i rifiuti, lentamente li ha portati a conoscere meglio cosa mangiamo e consumiamo ogni giorno, per indurli a <b>scelte consapevoli nell’acquisto di alimenti sani e qualitativamente migliori</b> e ad utilizzare ciò che è strettamente necessario e compatibile con l’ambiente. </div>
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Il loro stile di vita sobrio ci ricorda i saggi consigli di <a href="http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=37570">Serge Latouche</a>, spesso citato anche da Paolo e Chiara. I Montevecchi sono davvero un <b>esempio da emulare</b> sotto molti punti di vista e consultando il loro sito sicuramente troverete degli spunti di riflessione per il vostro futuro. </div>
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<br /></div>
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Visita il sito <a href="http://ilbilanciodelbidone.blogspot.com/">ilbilanciodelbidone.blogspot.com</a></div>
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Paolo Maranihttp://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.com1