giovedì 7 gennaio 2010

Il Crescione della Befana

La tradizione della Befana, quella che "vien di notte con le scarpe tutte rotte" (ma sempre rigorosamente piena di calze), mi ha sempre provocato una spiacevole conseguenza... crisi glicemica acuta da surplus di dolciumi e sensi di colpa striscianti! Se regali una calza a qualcuno, come fai poi a non metterci dentro ogni ben di dio comprese un po di quelle schifose leccornie che mai compreresti in vita tua se non nei momenti di più cupa depressione ?

Normalmente finiscono per condurre la loro triste esistenza adagiate sulla ciotola in salotto, occhieggianti per oltre un mese, implorandoti di cedere al loro zuccheroso squallido mondo e ricordandoti in eterno quanto sei sovrappeso. Ma ho deciso che quest'anno è ora di dire basta!

Mi sono girato tutti i chioschi di Cesena alla ricerca di qualcuno in grado di soddisfare il mio ambizioso progetto: lanciare la moda della vera befana romagnola, quella senza calze piene di dolciumi ma con i crescioni a forma di calza!

Sulle prime ho trovato parecchie piadinare scettiche, fra chi diceva "non tiene l'impasto, si romperà subito", oppure "dai patacca, che c'ho almeno 230 piadine da fare che me le vengono a prendere fra due minuti netti", oppure semplicemente "non l'abbiamo mica nel menù" (e grazie al c....).

Poi alla fine, dopo il quinto tentativo, ho trovato a Cesena il posto giusto.... Il Chiosco di Luca e Silvia, in Viale Matteotti 401 (via emilia vicino alla rotonda dell'ippodromo), che ha accettato la sfida. E a giudicare dall'aspetto del crescione direi che l'ha pure vinta.

Ovviamente meglio riempirlo con roba che non esplode o schizza via, quindi rigorosamente alle erbe oppure zucca e patate, ma alla fine non ho resistito e me ne sono fatto fare anche uno alla nutella, che a dire il vero sta bene proprio su tutto.

P.S. La foto non è della Befana ma di Barbara Martini, presidente del Movimento Impatto Zero, ce ne fossero di befane così ;o)

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