giovedì 27 novembre 2008

L'alba dei morti dementi, dal piano anticrisi alla social card

Berlusconi annuncia pubblicamente il suo nuovo "new deal" per uscire dalla crisi, sostenendo che stanzierà oltre 16 miliardi di euro per spese in infrastrutture, allo scopo di rilanciare l'economia in piena recessione.

Quali infrastrutture ?

Ovvio, quelle quasi tutte inutili e impattanti per il territorio, purché assai remunerative per gli amici imprenditori, come i trafori del Frejus, TAV, Ponte sullo stretto, Expo di Milano, i soliti piani di cementificazione selvaggia e devastazione del territorio. Nonché spreco totale di soldi pubblici. Tanto valeva allora pagare gente per scavare buche e altra gente per riempirle, come forma di finanziamento pubblico senza fare troppi danni.

Anche in Inghilterra hanno in mente provvedimenti simili, un piano anticrisi di investimenti per rilanciare l'economia, ma loro come dichiarano di spenderli tutti questi soldi ?

Creando migliaia di posti di lavoro nel settore del risparmio energetico, coibentazione delle case, infrastrutture energetiche rinnovabili. Ci rendiamo conto che in Spagna, ad esempio, grazie agli investimenti fatti, riescono già ad ottenere in condizioni favorevoli fino al 40% di energia elettrica dal solo eolico ?

C'è arrivato persino Obama!

Ma ci pensate che contemporaneamente si potrebbe aiutare tantissime persone dando lavoro qualificato e dignitoso, ed al contempo fare un favore enorme all'ambiente ? Anzi più di un favore, poiché investire sul risparmio e riduzione dei consumi energetici ci affranca dalla dipendenza del petrolio, ci consente di risparmiare nella bolletta, diminuisce le emissioni di CO2, sbloccando risorse preziose per tante altre attività. Questo si che rimetterebbe in moto l'economia reale, quella che davvero serve al paese per migliorare il proprio status riallineandolo a quello degli altri paesi europei.

Certo che se però guardiamo nel resto dell'Europa le cose sono comunque sconfortanti, il piano anticrisi del G15 è totalmente orientato a salvare gli istituti di credito, niente di più.

Poi arriva Bertolaso che denuncia la situazione disastrosa delle scuole italiane ed afferma che occorrerebbero oltre 10 miliardi di euro (che non si trovano) per ristrutturare i fatiscenti edifici scolastici (oltre 40.000 stabili).

Se proprio in Italia rimanesse un barlume di buon senso, anziché finanziare pedemontane, viadotti, parcheggi smisurati, trafori infiniti, ponti, non sarebbe meglio spendere parte di quei fondi per ristrutturare le scuole italiane, ed il resto per coibentare le case (come vorrebbero gli inglesi) e fare così un grosso favore all'ambiente ? Macché, riescono pure ad intralciare il conto energia per l'incentivazione del fotovoltaico.

Introduciamo per legge la raccolta domiciliare in tutti i comuni al di sotto dei 100.000 abitanti, vincolando i gestori a reinvestire gli enormi utili accumulati con le tariffe dei cittadini ad assimere personale utile per il Porta a Porta, anche usando in parte gli incentivi statali una-tantum se servono. Questo si che creerebbe posti di lavoro stabili e migliorerebbe la gestione del rifiuto e dell'ambiente! Investiamo in centri del riciclo di eccellenza come quello di Vedelago, finanziamo i progetti più avanzati dei nostri ricercatori come il KiteGen di Massimo Ippolito, o il solare termodinamico di Rubbia. Dubito che si possa finanziare seriamente la ricerca scientifica, dato che i fondi per l'istruzione sono stati appena tagliati per l'ammontare di 8 miliardi di euro in 3 anni dal de-ministro Gelmini, salvo poi dichiarare che forse un po di questi soldi andrebbero restituiti ai ricercatori.

Sono convinto dall'evidenza che i provvedimenti di questo "pseudo" governo siano più rivolti ai prenditori alla Ligresti, (chiamarli imprenditori mi é sembrato troppo) piuttosto che a supporto del volgo (ex classe media) che stenta a mantenere un tenore di vita decente. Tutto quello che sanno ipotizzare è la "social card", una sorta di paghetta del babbo tirchio (40 euro al mese) regalata al solo scopo di incentivare i consumi (e fare bella figura in TV). Impossibile anche volendo non considerarla una presa per i fondelli.

La solita Italietta governata da una masnada di furbastri, speriamo la storia li spazzi via senza pietà al più presto. Si confidava in un nuovo rinascimento, potremo invece assistere in diretta al film "L'alba dei morti dementi".

1 commento:

  1. Vedo un 2009 molto funesto in una Italietta che inneggia al suo nuovo Re. Il prossimo referendum sarà fatto per abrogare la Democrazia e proclamare la nostalgica Monarchia, che fa così tanto "chic" nella nostra vecchia Europa!

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