venerdì 20 agosto 2010

Anche Forlì inizia a fare la "differenza"

Pubblichiamo una lettera dell'assessore all'ambiente di Forli Alberto Bellini, che si sta battendo per l'introduzione a Forlì (auspicabilmente entro fine anno) della raccolta differenziata Porta a Porta. Auguriamo al comune di Forlì il pieno successo e la riuscita del progetto, in modo che si possa espandere questa esperienza virtuosa anche presso gli altri comuni romagnoli (inclusa Cesena) coinvolti a vario titolo in tante sperimentazioni, ma senza evidenziare ancora il necessario consenso unanime della politica locale.


La raccolta domiciliare (o porta a porta) è uno strumento, non un obiettivo. È uno strumento per aumentare la percentuale di materiale riciclato, rispetto a quello smaltito attraverso discariche o inceneritori. È lo strumento migliore, in quanto la raccolta differenziata “stradale” consente di riciclare solo una piccola parte del materiale, a causa delle contaminazioni tra porzioni diverse (es. parti di liquido nella carta, oppure ghiaia nell’organico).

La raccolta domiciliare, invece, produce differenziato di ottima qualità. Tre sono gli obiettivi che l’amministrazione persegue. Sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali, rendendo ciascuno responsabile e protagonista, al fine di ridurre le impronte che lasciamo in maniera indelebile alle generazioni future. La natura non produce rifiuti, ricicla tutto.
Rafforzare il senso di comunità, valorizzando l’impegno di ciascuno, per noi e per i nostri figli. È un percorso che comporta piccoli sacrifici individuali e grandi vantaggi per la collettività.
Realizzare un distretto del riciclo nel nostro territorio, per rilanciare lo sviluppo economico attraverso la realizzazione di impianti e il relativo indotto industriale.

Il progetto che è stato presentato è un progetto preliminare, aperto alle osservazioni e alla critiche dei cittadini, perché gli obiettivi si possono raggiungere solo con il contributo significativo di ciascuno di noi e non ci sono né ricette, né imposizioni. La raccolta domiciliare è utilizzata in molti comuni del nostro paese, in particolare in Veneto, Lombardia e Piemonte con alcune eccezioni significative, Salerno tra tutte.

Non esiste un unico modello e l’amministrazione è pronta a discutere con i singoli quartieri per adattare il sistema base alle caratteristiche e alle esigenze dei singoli territori.
La separazione alla fonte consente la riduzione di materiale per la parte di residuo, quindi riduce l’utilizzo di discariche ed inceneritore, e il riciclo quasi completo delle altre tre frazioni. I costi del servizio, a parità di materiale differenziato prodotto, non varieranno, anzi sono destinati a ridursi a regime, grazie ai ricavi ottenuti dalla vendita del materiale differenziato ai consorzi nazionali e alla naturale tendenza a ridurre la produzione di rifiuti.

Le critiche e i timori sono legittimi e comprensibili, perché un progetto che entra così profondamente nelle nostre abitudini quotidiane è sicuramente difficile da accettare, ma esistono soluzioni per ogni problema, e nel sito web del canale ambiente o presso URP sono disponibili le risposte alle “domande più ricorrenti” dove viene spiegato come gestire pannolini, scarti di cucina e come verrà applicata la tariffa puntuale (uno strumento per incentivare e premiare i cittadini che svolgono con cura la separazione dei rifiuti).

Gli incontri pubblici e gli incontri con le circoscrizioni, i quartieri e le associazioni di categoria serviranno a costruire un grande progetto partecipato: “Forlì fa la differenza”, dove saranno analizzate le singole situazioni.

Ciascun cittadino riceverà i contenitori a casa propria da un operatore che sarà a disposizione per fornire le principali informazioni. Particolare attenzione sarà destinata alle categorie deboli, quali bambini, anziani e diversamente abili, attraverso incentivi tariffari e soluzioni specifiche a problemi quali pannolini e difficoltà di accesso.

Mi sento di rassicurare tutti, perché cercheremo le migliori soluzioni ad ogni problema e non vi saranno imposizioni. Sicuramente un anziano solo non si deve preoccupare. La sua produzione di rifiuto è certamente al di sotto della media di un nucleo famigliare e, anche se, per legittime difficoltà, non dovesse differenziare nulla, è probabile che la sua tariffa puntuale sia minore di quella attuale e probabilmente troverà il servizio domiciliare un comodo ausilio alle sue necessità.

Alberto Bellini, assessore all'ambiente del Comune di Forlì.


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