venerdì 1 aprile 2011

Ingegnosa idea per decontaminare il mare di Fukushima


E' risaputo come ai vertici delle catene alimentari le sostanze inquinanti si concentrino, così avviene ad esempio nei pesci, dove il tasso di mercurio può raggiungere valori molto elevati pur in presenza di basse concentrazioni nell'acqua di mare. Questo devono avere pensato i dirigenti dell'istituto radiobiologico giapponese quando hanno avuto la brillante idea di decontaminare il mare dal plutonio utilizzando i pesci.

Una particolare varietà ittica denominata "Carassius auratus", appositamente selezionata per resistere alle intense radiazioni, è stata coltivata in milioni di esemplari utilizzando enormi vasche, per essere poi liberata in mare nei pressi dell'impianto nucleare di Fukushima (vedi foto). I frequenti tentativi di raffreddare il reattore con l'acqua di mare ha contaminato infatti l'intera area marina di trizio, cesio, iodio, e plutonio radioattivo, con intensità almeno centomila volte superiore rispetto al tasso di  radioattività naturale. Si sperava che i pesci catturassero i radionuclidi nelle loro carni e ripulissero il mare.

Il sistema ha funzionato! Il plutonio si è accumulato nelle carni dei pesci fino a raggiungere l'incredibile concentrazione di 10 milligrammi di plutonio per ogni kg di carne. Tuttavia gli scienziati non avevano previsto un grave inconveniente, ripescando attraverso enormi reti il pesce con elevate concentrazioni di plutonio, questo si è concentrato a tal punto da raggiungere la massa critica, la temperatura del mare è aumentata bruscamente di decine di gradi centigradi sprigionando una enorme quantità di prodotti fissili. Così tanto pesce in poco spazio ha scatenato apparentemente una reazione nucleare secondaria!

L'intenso calore sprigionato ha purtroppo bollito gran parte degli esemplari, i quali sono stati portati sulla terraferma e stoccati all'interno di contenitori cilindrici per rifiuti nucleari radioattivi, in attesa di trovare un sito idoneo dove smaltirli definitivamente. I conti però non tornano, il governo ha ordinato controlli a campione all'interno dei fusti, e potete solo immaginare la sorpresa degli ispettori quando hanno constatato che molti di questi sono risultati assolutamente vuoti. Nel frattempo, nei migliori sushi bar di Tokio sembra dilagare la moda di servire un nuovo tipo di sushi molto apprezzato dalla clientela, il "Green Fukumaki", di cui abbiamo reperito una foto in assoluta anteprima.


3 commenti:

  1. Non mi piace scherzare su questi argomenti.

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  2. @mauro: Se hai provato un pizzico di disagio, allora ha funzionato, perchè in giappone non sanno davvero che pesci pigliare per rimediare al disastro, ed al contempo le notizie su fukushima sono relegate dalla nostra informazione malata dietro a quelle sulle ricette di cucina...

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