domenica 4 novembre 2007

Fotovoltaico e Biomasse a confronto

Entro un periodo che va da ai 20 ai 30 anni l'economia mondiale riceverà una bella "smusata", ciò che oggi è insostenibile solo dal punto di vista ambientale, domani lo sarà anche dal punto di vista dei costi. In qualsiasi scelta economica in materia energetica, fra i principi della termodinamica e le "leggi" dell'economia queste ultime avranno sempre la peggio, in quanto mentre i principi della fisica non possono essere mutati, distorcere l'economia è invero assai facile, basta considerare le sovvenzioni, i finanziamenti, gli incentivi, e tutte le politiche che deviano i corsi economici dal loro alveo in funzione del perseguimento dei fini della politica. Ammettiamo quindi almeno per il momento che questa "smusata" dovuta all'esaurirsi delle risorse energetiche a buon mercato arrivi davvero, quali sono le prospettive per diversificare le fonti di approvvigionamento a breve periodo ? Allo stato attuale sono solamente due, il fotovoltaico e i biocombistibili. I primi riuniscono tutte quelle tecnologie che ricavano energia direttamente dal sole, incluso il solare termico, ed alla fin fine anche l'eolico il quale sfruttando il vento in realtà sfrutta lo spostamento di masse d'aria la cui energia cinetica é data dal sole. I secondi riuniscono invece tutti i tentativi di sfruttare la fotosintesi clorofilliana per imprigionare l'energia del sole in quelle che vengono chiamate biomasse, indifferentemente che si tratti di colza, soia, girasole, sorgo, mais, piante ricavate da bioingegneria. Chi vince allora fra fotovoltaico e biocombustibili ? Potete scoprirlo leggendo uno studio piuttosto dettagliato che ho trovato tramite gli amici del gruppo Aspo Italia.


In sintesi, anticipo i risultati dello studio, in termini di rendimento e produttività media stimata sul suolo italiano:

  • Fotovoltaico 119,8 kWh/(m2 anno)
  • Biomassa 1,84 kWh/(m2 anno)
Risulta quindi che il fotovoltaico è superiore alla biomassa di un fattore 65.

Per quanto riguarda il rendimento, le biomasse si attestano attorno ad un misero 1% e anche meno nelle condizioni ideali, mentre il fotovoltaico già oggi permette di superare il 5%. Come rendimento si intende il rapporto di perdita di energia su tutta la filiera dal sole fino all'utilizzatore, cioè includendo il rendimento dei motori a combustione interna per le biomasse e il rendimento dei motori elettrici per il fotovoltaico. Risulta quindi evidente che anche e soprattutto dal punto di vista termodinamico incentivare le biomasse è una scelta sciagurata e suicida, senza nemmeno considerare come coltivare biofuels entri in competizione con la coltivazione per uso alimentare etc. etc. Quindi, se c'è un soldo da spendere, investirlo sul fotovoltaico consente di farlo rendere 65 volte di più che investirlo sulla produzione di bioetanolo e/o assimilati. L'unica soluzione alla crisi energetica imminente è si diversificare e puntare tutto sulle fonti rinnovabili, senza però dimenticare che alcune hanno un elevato rendimento, altre rappresentano solo uno specchietto per le allodole. Meditate gente, quando vi raccontano che andremo tutti a biocarburante pur di continuare ad utilizzare le nostre adorate automobili!

3 commenti:

  1. @@@ E' vero che stai organizzando una manifestazione nazionale di tutte le comunità montane per poter vendere cippato di foglie a cartiere e inceneritori?---

    No. Non mi occupo di organizzazioni, di potere, gestione di insiemi umani, io offro la mia opinione e la mia buona volontà nel risolvere i problemi.

    Io sono il classico tipo del "chi mi ama mi segua", mi amano in tanti, ve lo assicuro.

    Non partecipo alle manifestazioni, però se senza spostarsi, in tutte le valli, ciascuno prendesse la palla al balzo, e tutti insieme si organizzasse un colpo di mano, e già quest'anno facessimo friggere foglie, alberi morti, aghi di pino, piante infestate da rampicanti, non so gli altri, ma con la carica che ho addosso, prima di Marzo io faccio 100 mila euro.

    Sono venuto a vivere in montagna per questo motivo, per diventare ricco.

    Se le istituzioni preposte non si muovono bisogna farle muovere, questo è fuori di dubbio. Io anche oggi sono povero e invece avrei potuto mandar via qualche camion di foglie e guadagnare almeno 500-1000 €uro.

    Foglie, rametti, canne, alberi morti, lasciati marcire naturalmente, si ossidano lentamente con un processo simile a quello che avviene bruciandole nella stufa o in una centrale a biomassa.

    Lasciandole decomporre, le foglie emettono comunque gas serra e quindi tanto vale la pena raccoglierle e bruciarle in una Serp,entina a biomassa, sono gratis!

    @@@Se applicassi alla caldaia a metano o dell'acqua calda del mio condominio una turbina per produrre energia elettrica quanti kwh potrei produrre?---

    Dipende dalla potenza della tua caldaia. Io in questo momento ho una stufa a legna ecologica piccolina da circa 5-7 kwh.

    Tenendola accesa circa 8 ore al giorno, potrei sfruttare il calore non solo per scaldare l'appartamento, ma anche per produrre energia elettrica.

    Butto via circa 300€ al mese di energia elettrica che potrei facilmente produrre con una Ser--pentina a Biomassa.

    Su grandi impianti consiglio il Motore Camera, però è la stessa cosa, è il concetto che conta, la tua caldaia a metano può scaldare gli appartamenti, produrre acqua calda, rigenerare acqua, e produrre energia elettrica.

    Se la tua caldaia fosse da 30 kwh, sarebbero circa 2000 € al mese che buttate via regalandoli ai nemici dell'umanità.

    Complessivamente in Italia applicando una turbina alle caldaie si raddoppierebbe la produzione di energia elettrica senza consumare un solo kg di metano in più.

    Se mi lasciassero produrre a mio nome in serie questo prodotto penso che ne potrei distribuire oltre 200 milioni, però purtroppo vivo in povertà perchè si tratta di un complotto globale e te lo devi autocostruire.

    Io di più non posso fare, ti sto regalando la felicità a costo della mia vita.

    100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/

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  2. La risposta di 100 milioni di tonnellate mi sembra veramente appropriata. Voglio però aggiungere:

    Devi rivolgerti ad un tecnico imparziale a conoscenza dei metodi free energy e scegliere il più adatto in base alle condizioni naturali ed alle disponibilità del tuo portafoglio.

    Il più economico è la biomassa, perchè se hai un giardino un seme non costa nulla e ogni inverno puoi dare una bella potatura alle piante. Un bosco di 10 mila mq costa 10 mila euro, ed ha la stessa resa di 10 mila pannelli solari, che però costerebbero 10 milioni di euro.

    Disponendo di un buon capitale ottimi sono i pannelli solari con le Celle di Peltier, la geotermia, la centrale a vento magnetico, l'impianto di riscaldamento Schietti-Camera, la piastra elettrica con Motore Stirling.

    Per l'acqua se dalle tue parti piove, l'ideale è costruire un impluvio di raccolta di quella piovana come facevano i ricchi patrizi romani.

    Altrimenti con una Serpentina a Biomassa puoi ricavarla dall'aria che è composta per lo 0,4% da vapore acqueo, oppure con una Serpentina low cost puoi far bollire e rigenerare quella usata, quella di mare, di fiume.

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  3. Credo non abbiate capito gran chè dello studio comparato, esso si riferisce al rendimento energetico, non all'opportunità o meno di utilizzare l'una o l'altra tecnologia.

    Lo studio afferma che dal punto di vista energetico, per produrre elettricità, il solare batte le biomasse di gran lunga, ed entrambe sono battute di STRA-GRAN lunga in efficienza dal bruciare fonti fossili (il petrolio ha una densità di energia enorme confrontata con quella fornita dalle piante e dal sole stesso), cosa che va benissimo fin che ce ne sono, non va più bene quando le fonti fossili saranno esaurite.

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