domenica 3 luglio 2011

Decolonizzare l'immaginario


"L'intelligenza, la bellezza, l'amore, la poesia sono i valori da opporre 
alle bassezze del mondo, sono le armi che abbiamo a disposizione"
(Salman Rushdie)



"Chi e' cittadino? Colui che e' capace di governare ed essere
governato e' cittadino."
(Aristotele)



Per essere cittadini consapevoli dobbiamo uscire dalla morsa che monetizza il tempo e condiziona i nostri comportamenti. I desideri indotti fanno parte del nostro immaginario collettivo, non riusciremo mai a liberarcene se non con un salto culturale. Forse basterà a malapena una seria crisi economica, per indurci a pensare che il sale della vita è incrociare il massimo della qualità con il minimo dispendio di energia e denaro.

Per raggiungere questo risultato serve decolonizzare l'immaginario con una economia della felicità, così come suggerisce Serge Latouche nei suoi ottimi libri.

Si può coniugare il mondo moderno con una frugalità felice ?

Certo che si può, c'è un lungo percorso da compiere,  qualcuno anzi ci sta già provando, vale la pena di leggerlo con attenzione.

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