mercoledì 31 dicembre 2008

Buon 2009 foderato di felicità e di sobrietà

Il mio nonno era un sarto, ed io passavo le giornate aggrappato sul bancone di legno grezzo chiaro e morbido, pieno di graffi come fossero antichi geroglifici, dove venivano stese le stoffe per il taglio dei vestiti. L'unico odore che permeava l'aria era quello fresco e pungente del gesso, in panetti rettangolari e affilati come rasoi, conservati in scatole come fossero reliquie.

Sotto le mani abili di mio nonno i gessi scivolavano rapidi in gesti netti e precisi, disegnando un panorama di contorni bianchi, pensavo fossero profili di prati e di fiori, col senno di poi scoprii con disappunto che erano solo i segni per le asole.

Poi quel suono feroce e dolce, come un colpo di sciabola che sibilando arrivava fino in fondo inesorabile, fendendo l'aria con uno stridore metallico acuto. ZZZzziiiiANNNngggggg, forbici di metallo duro e pesante come fossero spade, seguivano i contorni bianchi e staccavano dalla stoffa i prati e le colline, nei tratteggi arrivavano ondate di spilli come se fossero frecce scagliate da gnomi immaginari.

Un manichino nudo e nero rivestito di panno, senza testa, aspettava pazientemente il suo turno per regalarsi un vestito.

Diamo un taglio netto a questo 2008... ZZZzziiiiANNNngggggg, buon 2009 foderato di felicità e di sobrietà!

1 commento:

  1. Evviva il 2008 sta per finire...... prepariamoci ad accogliere l'anno nuovo con la volontà di migliorarci e migliorare tutto ciò a cui teniamo!
    P.S. mi piaci quando scrivi dei tuoi ricordi di bambino.............

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