martedì 23 settembre 2008

Il MIZ reagisce alla legge regionale sugli hobbisti

Ne abbiamo parlato qualche settimana fa in questo post. Sembra che Confesercenti e Confcommercio siano riuscite a convincere gli amministratori regionali a promuovere una proposta di legge mirante a regolamentare (ingabbiare) il settore dei mercatini hobbistici. Il sospetto che tutto ciò sia ad esclusivo vantaggio delle categorie da loro rappresentate e null'altro appare evidente, basta elencare anche solo sommariamente le nuove misure che sarebbero previste "a tutela" del settore:

  • Tesseramento obbligatorio dei venditori al costo di 200€/Anno
  • Limite di partecipazione a 10 eventi in 5 anni, con un tetto di massimo 5 eventi all'anno, significa che bruciando il bonus nei primi due anni nei prossimi tre si sta a casa !!
  • Obbligo di esporre il prezzo su ogni oggetto venduto
  • Divieto di condividere lo spazio di vendita con amici
  • Limite di 250€ sul prezzo di ogni oggetto venduto
  • Impossibilità di concessione a chi non ha i requisiti per aprire una attività commerciale
  • Pene e sanzioni amministrative corrispondenti a quelle per le attività commerciali
Leggi come questa possono potenzialmente provocare danni enormi ad una economia di tipo solidale che in periodi di crisi economica potrebbe rappresentare un "ancora di salvezza" per molte persone, specialmente meno abbienti. Per quale motivo non posso vendere le mie cianfrusaglie in maniera semplice, diretta ed onesta, anziché portarle a smaltire in un inceneritore ? Ne ha parlato abbondantemente l'associazione Aspo Italia qui e qui.

L’intento evidente della normativa appare quello di ricorrere alla “iper regolamentazione” di un settore dalla valenza non solo prettamente economica ma anche sociale ed ecologica, che dovrebbe pertanto essere tutelato per le sue azioni positive nei riguardi della tutela dell’ambiente e del riciclo dei matriali.

Tentare di assoggettare i mercati non professionali alle stesse regole che valgono per chi fa di mestiere questa attività (e quindi lo fa per sopravvivere) rischia di avere il classico effetto di buttare via l’acqua con il bambino, al solo scopo di risolvere un problema secondario, ovvero la potenziale presenza di operatori professionali “mascherati” da hobbisti che snaturano la naturale eticità del fenomeno creando concorrenza sleale.

A Londra, il mercatino di Portobello Road, è liberamente accessibile a tutti coloro che ne fanno richiesta registrandosi per l'uso di una piazzola, alla cifra di 20 pound (circa 25€), ci sono intere microeconomie di sussistenza che permettono a persone di ogni estrazione sociale di arrotondare vendendo le proprie cianfrusaglie, in tutta sicurezza, senza danneggiare l'economia convenzionale ed anzi fungendo da incredibile attrazione turistica.

Per questo ed altri motivi, il MIZ denuncia con forza le storture che una legge simile provocherebbe al settore dei mercatini, avanzando una proposta di revisione della legge regionale, tale da inserire almeno qualche barlume di buon senso in tutta questa vicenda legislativa dalla gestione tipicamente italiana.

3 commenti:

  1. Complimenti! Ottimo documento, completo di controproposta, ben articolato....speriamo che sortisca i giusti effetti, la proposta di legge della lobby è scandalosa, chiaramente un tentativo di scoraggiare completamente fino ad annullare l'attività dei mercatini. Ma pensate a quei mercatini fatti dai bambini che vendono i loro giocattoli e fumetti, dovrebbero anch'essi ovviamente sottostare alla legge! Siamo al paradosso della prepotenza, che in questo paese è sempre rivolta verso i più deboli.
    Grazie.
    Claudio.

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  2. mi stupisce sempre vedere che chi non condivide e avrebbe modo di spiegare il dissenso non si impegna a motivare punti di vista differenti cfhe potrebbero aiutare TUTTI... sarà colpa della fretta del tempo che manca per poter scrivere , infatti molte volte ci si dimenti canche di firmarsi

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