giovedì 2 aprile 2009

Dove non riesce la ragione riesce la crisi

Ci si è indaffarati tanto ultimamente, specialmente nel mondo ambientalista, per informare le persone di come sia assurdo vivere in un mondo fatto di sprechi e di bisogni superflui. Tante realtà di volontariato sul territorio hanno cercato di proporre modelli basati sulla sobrietà, rispetto della natura, buone pratiche e soprattutto sani stili di vita.

Tutto pressoché inutile! La relativa abbondanza di risorse di cui abbiamo goduto negli anni passati ci ha fatto perdere completamente di vista il concetto fondamentale di sostenibilità.

Dove non sono arrivate le prediche della ragione è riuscita però lo spauracchio della crisi, a quanto sembra dall'indagine di Repubblica dal nome "Racconta la crisi". Il quotidiano ha raccolto le opinioni dei tanti lettori ai quali è stato chiesto con quali cambiamenti pratici si stanno adattando a un mondo in cui le risorse sembrano essere in continua diminuzione. Le risposte sono state illuminanti.

- Tagliare il telefono fisso. Qualcuno racconta di aver optato per Internet via satellite, per risparmiare 150 euro di tasse a Telecom.

- Bere l'acqua del rubinetto. Ci siamo tanto sgolati per promuovere l'acqua der sindaco per motivi ambientali, ed ecco che i nostri concittadini scoprono che l'acqua in bottiglia è un costo inutile e basta.

- Pane, dolci, pizza fatti in casa. Triste rinunciare alla pizzeria, ma bello fare in casa il pane caldo e genuino. E lo fanno quasi tutti.

- Cena dagli amici. Tanti, tantissimi raccontano di aver rinunciato al ristorante ma di aver inaugurato un bel giro di cene a casa degli amici.

- Bicicletta. Molti raccontano una riscoperta della bici per i piccoli spostamenti, e ne sono inaspettatamente entusiasti.

- GAS. C'è chi si è iscritto ai Gruppi di Acquisto Solidale e racconta di risparmiare tantissimo e mangiare molto meglio.

- Orti. Alcuni confessano di aver inaugurato il primo orticello della loro vita, e attendono l'estate per raccogliere i frutti.

- Libri e cultura. Tantissimi hanno riscoperto le biblioteche comunali e ne sono contenti. Altri approfittano delle iniziative cittadine per teatri o spettacoli gratuiti o a prezzi popolari.

- Alimentazione. A fronte di tanta gente che ahinoi fa spesa al discount, molti portano da casa il pranzo in ufficio, con sicuro vantaggio per la salute. Altri lamentano di dover diminuire il consumo di carne... cosa che però fa bene a noi e al pianeta. Meno alcolici e bevande varie.

- Internet. Sembra che nessuno ci rinunci, e che sia una fonte di risparmio. Si usa per confrontare i prezzi, per informarsi dopo aver tagliato la spesa del giornale o l'abbonamento a Sky, si usa per scaricare libri e musica, e persino per far giocare i bambini coi videogiochi gratuiti.

- Abbigliamento. Molti ricorrono purtroppo alle bancarelle cinesi, ma altrettanti hanno riscoperto il gusto dello scambio tra amici e parenti e il riadattamento di capi di buona qualità.

- Centri commerciali. Tanti, tantissimi dichiarano di non andarci più. Meglio una passeggiata in campagna, dice qualcuno, e nell'insieme c'è la sensazione che agli shopping center gli italiani stiano di buon grado dicendo addio per sempre.

- Vacanze e weekend. I picnic ai bimbi piacciono! racconta una mamma. E poi, vacanze a casa dei nonni, a casa di amici, gite fuori porta.

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