sabato 16 giugno 2012

Che il comune non paghi per smaltire acqua


Il trattamento della frazione organica, separata all'origine, sia con raccolta stradale che con raccolta differenziata, si paga a peso.

Appena entrato all'interno del'impianto di trattamento (compostaggio o digestione anaerobica) il camion carico di organico viene pesato e una volta scaricato l'organico nella fossa lo stesso mezzo viene ripesato all'uscita: la differenza di peso corrisponde all'organico conferito e in base al prezzo pattuito (circa 80 euro a tonnellata) viene emessa una fattura a carico del Comune.

E' riconosciuto come la caratteristica, e un problema, della frazione organica è di avere un alto grado di umidità (di acqua) compreso tra il 45% e il 65%. Insomma su 1.000 chili di "organico fresco", tra 450 e 650 chili sono fatti di sola acqua.

Dovrebbe essere una questione di buon senso evitare di trasportare, conferire agli impianti e pagare per il trattamento di tutta quest'acqua! La raccolta differenziata dell'organico, permette di ridurre drasticamente la quantità di acqua presente negli scarti raccolti, senza consumare energia, riducendo in proporzione i costi di trasporto e trattamento.

Il segreto? Usare per lo stoccaggio domestico cestelli areati e idonei sacchetti compostabili e traspiranti.

Oggi, il mercato offre due tipi di sacchetti compostabili per la raccolta della frazione organica: quelli fatti con bio-polimeri e quelli fatti con carta riciclata. Con qualche attenzione, possono anche essere riutilizzati i sacchetti di carta per il pane.

Un piccolo consiglio ai Comuni che si apprestano a organizzare la raccolta porta a porta dell'umido: nella gara di appalto date la preferenza al sacchetto che garantisca la più elevata traspirazione, ossia la perdita di umidità (acqua) per evaporazione a temperatura ambiente.

Prove condotte dalla Scuola Agraria di Monza hanno ampiamente dimostrato che è la carta il materiale più traspirante, che permette una riduzione del peso dell'organico di oltre il 30% nei sette giorni che normalmente intercorrono, dal momento in cui l'organico è messo nel suo mastellino areato nel sotto lavello, fino al momento in cui il camion adibito al suo trasporto è pesato nel centro di compostaggio.

Nell'ipotesi che venissero usati solo sacchetti di carta, 1000 chili di organico separati all'origine, diventano 700 chili, sulla bilancia dell'impianto. Prima della raccolta Porta a Porta dell'organico, i 1000 chili messi in sacchetti di plastica impermeabili restavano 1000 chili al conferimento. Quindi se prima pagavano 90 euro per il conferimento dell'organico indifferenziato in discarica, oggi potremmo pagare 56 euro per la quantità di organico "secco" realmente conferito all'impianto di compostaggio.

Nei conti è opportuno anche valutare il fatto che un "organico" più secco, puzza molto meno dell'organico "bagnato".