domenica 10 luglio 2011

Il MIZ va in vacanza


Anche quest'anno sta arrivando la solita bolla africana di luglio, come ogni anno del resto, solo "un pelo" più calda. Nell'attesa che i climatologi ci capiscano qualcosa, il MIZ ne approfitta e va in vacanza per una settimana in Puglia, nelle stupende spiagge maldiviane del salento vicino a Porto Cesareo. Tenda basica con cane a bordo in camping economico, all'insegna del minimo impatto ambientale possibile. Speriamo di sfuggire all'afa!  

venerdì 8 luglio 2011

L'organico questo (semi) sconosciuto II parte


Ecco la II parte, la vendetta, suggerimenti e cosa di solito non si dice della raccolta dell'organico. Speriamo di essere stati utili, attendiamo commenti e suggerimenti su altri temi da approfondire. Ci sarà una III parte sui sacchetti la prossima settimana. Scriveteci su mizcesena@fastwebnet.it

martedì 5 luglio 2011

L'organico questo (semi)sconosciuto


PRIMA PARTE

Alcuni suggerimenti per una buona raccolta dell'organico (che non puzza!!). Cosa evitare e piccole strategie per vivere meglio con i nostri bidoncini in casa.

A breve la seconda parte.

lunedì 4 luglio 2011

Per questo vi dico... pensateci


Spegnete la TV e accendete Internet, vi renderete conto dove sta la vera società civile, quella che pensa ai beni comuni e così poco viene rappresentata nelle istituzioni. Il MIZ sta con loro.

domenica 3 luglio 2011

Decolonizzare l'immaginario


"L'intelligenza, la bellezza, l'amore, la poesia sono i valori da opporre 
alle bassezze del mondo, sono le armi che abbiamo a disposizione"
(Salman Rushdie)



"Chi e' cittadino? Colui che e' capace di governare ed essere
governato e' cittadino."
(Aristotele)



Per essere cittadini consapevoli dobbiamo uscire dalla morsa che monetizza il tempo e condiziona i nostri comportamenti. I desideri indotti fanno parte del nostro immaginario collettivo, non riusciremo mai a liberarcene se non con un salto culturale. Forse basterà a malapena una seria crisi economica, per indurci a pensare che il sale della vita è incrociare il massimo della qualità con il minimo dispendio di energia e denaro.

Per raggiungere questo risultato serve decolonizzare l'immaginario con una economia della felicità, così come suggerisce Serge Latouche nei suoi ottimi libri.

Si può coniugare il mondo moderno con una frugalità felice ?

Certo che si può, c'è un lungo percorso da compiere,  qualcuno anzi ci sta già provando, vale la pena di leggerlo con attenzione.

sabato 2 luglio 2011

L'alternativa alla TAV ? C'era già nel 1940


Ecco l'alternativa alla TAV, come suggerisce questo interessante post di MondoElettrico. Vantaggi evidenti e rapporto costo/benefici di un ordine di grandezza superiore alla TAV, con in più un bassissimo impatto ambientale.

E' arrivato il momento di fare un bel 'reset' nel nostro cervello, in quelle parti delle circonvoluzioni cerebrali atte a programmare il futuro in base alle esperienze della vita propria e quella degli ascendenti. I mezzi endotermici sono destinati a scomparire progressivamente in una, due generazioni? Forse alla terza generazione non arriveranno. Con che cosa li sostituiamo? Sicuramente con mezzi elettrici di tipo ibrido ovvero elettrici al 100% ma con la possibilità di trarre l'energia non soltanto dalle batterie o dai supercapacitori sempre più evoluti ma anche prendendo energia dalla rete elettrica direttamente. 

Per varie ragioni la rete elettrica sarà bifilare e i mezzi elettrici ibridi saranno filocarri, filobus, filomezzi specializzati e dedicati. Avremo una rete ferroviaria preziosissima per un certo tipo di trasporto promiscuo (passeggeri, merci) ma avremo anche ereditato una notevole quantità di strade (asfaltate e non), sia cittadine che statali, già esistenti da elettrificare in modo veloce ed economico.

Erano i lontani anni 40 e c'era già il filocarro della valtellina.


venerdì 1 luglio 2011

Conad di ponte abbadesse, il monumento allo sviluppo (dei rifiuti)

A ponte abbadesse di Cesena è nato un nuovo supermercato (Conad), "opportunamente" posizionato a pochi metri sia dal cimitero monumentale che da un convento di clausura, in piena violazione dei vincoli cimiteriali. Sarà mitigato da qualche albero in più (che ancora non si vede) anzichè da una opportuna distanza di rispetto dai luoghi di culto e di preghiera. 

Colta di sorpresa fra il sacro e il profano, la popolazione è pertanto divisa, conad si oppure conad no ?

Nel frattempo, l'imponente costruzione di cemento grezzo e acciaio, con annesso parcheggio a raso, è stata inaugurata ieri, ma solo stamattina sono riuscito a farci un salto per verificare di persona cosa hanno combinato.

Sgombriamo il campo da ogni possibile equivoco, il posto è davvero brutto, delirante di asfalto, con qualche sparuta strisciola d'erba e una scritta gigante al neon che grida vendetta ben visibile appena si esce dal cimitero. Insomma, per mitigarlo davvero, più che qualche alberello ci vorrebbe una mezza foresta ad alto fusto trapiantata di peso dai boschi dell'appennino casentinese!

Quello che più mi ha colpito, al di la dell'aspetto estetico comunque opinabile, è il peggioramento del servizio dal punto di vista della produzione dei rifiuti.

Ho visto in prima persona singole fettine di formaggio imballate e prezzate, disposte in perfetto ordine al banco frigo.

Al conad cittadino precedente (prima del trasferimento), che frequentavo essendo vicino al mio posto di lavoro, ero d'uso chiedere che mi facessero dei panini, indicandone il contenuto. La cordiale signorina gentilmente affettava il pane, pesava gli affettati, componenva il panino, e lo forniva con un singolo imballaggio indicando il prezzo totale. Veloce, comodo, pratico.

Ciò non è più possibile, devi prima passare a prendere il pane al reparto pane (meno di due metri a fianco dello stesso bancone, ma mi hanno spiegato che commercialmente è come se fossero su due pianeti diversi), poi passi alla fila per gli affettati. Il pane non lo possono più aprire... (al massimo te lo facevi tagliare in anticipo dall'altra addetta), quindi il contenuto va acquistato separatamente e ogni cosa imballata singolarmente.

Alle mie rimostranze rispetto a questa palese assurdità, moltiplicatrice di sprechi e di imballaggi, mi sono sentito rispondere con un laconico: "nuove norme igieniche imposte dall'alto" (non si sa se intendesse direzione conad, ausl, o chi per loro). 

Quindi niente più panino, oppure esci fuori, armeggi su una panchina davanti al cimitero, butti le cartacce (dove sono i bidoni?) e te lo fai da solo!

In compenso, hanno il vino sfuso alla spina che costa pochissimo (ma il contenitore lo devi prendere da loro).

Questa non è evoluzione del commercio, è regredire all'età della pietra... rivoglio il vecchio negozio sottocasa, quello che se al commesso gli scappava una fetta in più di quanto gli avevi chiesto, con un sorriso talvolta non te la faceva nemmeno pagare.