lunedì 31 dicembre 2007

Scoperta una nuova batteria rivoluzionaria

I ricercatori della Stanford University hanno trovato il modo di reinventare le batterie a ioni di litio ricaricabili che attualmente sono diffuse per l’alimentazione di computer portatili, telefoni cellulari e videocamere.

Sviluppata da Yi Cui, docente di scienza e ingegneria dei materiali, il cuore di questa nuova batteria, che produce una quantità di energia 10 volte maggiore rispetto alle batterie a ioni di litio esistenti, è la sua architettura microscopica, costituita da un intreccio di nanocavi di silicio.

La capacità d’immagazzinamento dell’energia elettrica è limitata dalla quantità di litio conservato nell’anodo della batteria, tipicamente realizzato in carbonio. Il silicio offre una capacità maggiore del carbonio, ma ha anche alcuni inconvenienti. La batteria di Cui aggira tali problemi grazie alla nanotecnologia: in breve, il litio viene immagazzinato in una “foresta” di sottili nanocavi di silicio, ciascuno dei quali ha un diametro pari a un millesimo dello spessore di un foglio di carta.

I nanocavi si rigonfiano fino a quattro volte le loro dimensioni via via che assorbono il litio, ma non si rompono. Nel corso della loro sperimentazione Cui e colleghi - che firmano l'articolo High-performance lithium battery anodes using silicon nanowires pubblicato online su “Nature Nanotechnology” - hanno fatto crescere i nanocavi su un substrato di acciaio inossidabile, in grado di assicurare un'eccellente connessione elettrica.

"Poiché l’infrastruttura di produzione del silicio è già matura, questa nuova tecnologia potrà essere presto trasferita alla vita reale”, ha concluso Cui. (Le Scenze - Espresso)

Il 2007 è terminato, volevamo concludere con un articolo pieno di speranza per il nostro prossimo futuro, fatto di auto elettriche non inquinanti, di energie rinnovabili, della fine dalla dipendenza dal petrolio, di pace, di benessere, di salute, e perché no di tanta tanta felicità.

* * * UN SERENO E FELICE 2008 A TUTTI * * *

domenica 23 dicembre 2007

BUON NATALE !!!!


Tutti i ragazzi del MIZ vi augurano un FELICE NATALE.
Andateci piano con il panettone e ricordatevi di essere più buoni e rispettosi sia degli uomini che dell'ambiente!
Ci si risente dopo le feste.

mercoledì 19 dicembre 2007

Fondato a Rimini il Movimento della Decrescita Felice

Dopo tanta attesa e qualche prova generale è stato finalmente fondato a Rimini, in data 15 dicembre 2007 alla presenza di un notaio, il Movimento della Decrescita Felice (MDF), associazione presieduta da Maurizio Pallante. Partendo dai soci fondatori, fra i quali anche esponenti del MIZ e del Clan-Destino di forlì, verranno organizzati dei circoli territoriali (subito ribattezzati gruppi o tavoli perché circoli sa troppo di Brambilla la rossa!) dislocati sul territorio italiano. Il Movimento della Decrescita Felice si è dotato di uno statuto (che presto sarà diffuso online sul sito della decrscita) in cui si afferma come non si intenda fondare un partito tradizionale ma un movimento di opinione culturale e politico, con il quale gettare il seme di un modo nuovo di organizzare la società del nuovo secolo. Questa alternativa "narrazione" del mondo, invisa e contrapposta alla dominante liturgia capitalistica che imperversa sui mezzi di informazione ufficiali, intende partire da una critica sistematica al desiderio di crescita del PIL come mezzo principe per garantire il livello di "salute" di un paese. Il reale significato e la grande portata del movimento va però ben oltre, lancia un monito alla società intera sulla inevitabile prospettiva di declino che si prefigura perseguendo ciecamente lo sfruttamento sistematico e senza responsabilità delle risorse naturali. L'aggettivo "felice" accanto alla parola "decrescita", di per se stessa connotante qualcosa di negativo, si giustifica proponendo una via alternativa in grado di consentire un "atterraggio morbido" verso una civiltà post-capitalistica e post-petrolifera. L'idea riformatrice è quella di rifondare le regole di una nuova comunità sociale dove si otterrà benessere non solo grazie al denaro e alla mercificazione della natura, ma coltivando pratiche oramai in disuso, come l'autoproduzione alimentare, la riscoperta della solidarietà fra le comunità locali, la riscoperta del valore del tempo, l'utilizzo di una tecnologia rivolta al risparmio energetico, la crescita dei beni e dei servizi a discapito delle merci. Non so quanto questa prospettiva futura diverrà davvero "felice" nel senso stretto del termine, considerata l'inerzia incredibile della classe politica mondiale, so però che praticamente non abbiamo molte altre alternative rispetto ad un forzoso cambio radicale delle nostre abitudini di vita. La prospettiva sarà inevitabilmente quella di dedicare ogni energia residua a fare in modo che le brusche trasformazioni imminenti causate dal razionamento del bene "ambiente" non ci colgano impreparate. I gruppi territoriali di lavoro saranno suddivisi in aree tematiche, le quali si occuperanno di produrre "best pratices" ed indirizzi culturali sui seguenti argomenti: Stili di vita, politica, lavoro ed economia, decrescita e povertà infine scienza e tecnologia. Auguriamo lunga vita a questo giovane movimento (di cui noi ci sentiamo parte integrante) auspicandoci che tutte le scelte politiche future delle nostre amministrazioni ne tengano conto e ne traggano una influenza positiva. Se proprio decrescita dovrà essere per giocoforza, facciamo almeno in modo che sia "felice".

martedì 18 dicembre 2007

TROVATA !!!

Grazie alla segnalazione di un cittadino Cesenate (che ringrazieremo personalmente) è arrivata la notizia che Camilla era stata vista aggirarsi sperduta presso il parcheggio dell'ospedale di Cesena. E' partita subito una caccia all'uomo (anzi al cane) con Paolo, Barbara e Stefano. Mezzo ospedale si è mobilitato (sentendo i nostri urli) e di tanto in tanto incontravamo qualcuno che l'aveva vista andare su verso la collina sopra l'ospedale. Dopo 2 ore di ricerche, già stava facendo buio... una SAETTA MARRONE che ci salta addosso, con delle feste che forse avrà dato fondo a tutte le sue energie residue, quasi pisciandosi addosso dalla contentezza (anche io e la Barbara, non solo lei). L'abbiamo finalmente ritrovata, dopo due notti al gelo, dietro un cespuglio nella collinetta erbosa sopra il pronto soccorso dell'ospedale Bufalini di Cesena ;o))))))

Voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro che ci sono stati vicini in questa breve brutta vicenda, adesso si che E' VERAMENTE NATALE!! ;o))))))))))))

lunedì 17 dicembre 2007

Camilla ci manca tantissimo

Mi dispiace di essere un po off-topic, purtroppo ci è capitata la sventura di smarrire sabato scorso la nostra amata cucciola Camilla, che ben conoscono i vari sostenitori del MIZ ed i ragazzi del Clan Destino, considerata quasi da tutti la vera mascotte ufficiale dei movimenti. Protagonista al V-Day, protagonista alle raccolte di firme per il porta a porta, ha presenziano a così tante conferenze sull'ambiente quante neppure Bazzani forse c'è stato. Ce la portevamo ognidove proprio per la paura di perderla, lasciarla a casa per una mezza giornata custodita da parenti anaffettivi si è rivelata per noi una scelta fatale. Purtroppo si è smarrita. Sperando di ritrovarla presto rinnovo un appello appeso a Cesena in varie strade del centro, zona porta trova: Ai loro padroni manca tantissimo e speriamo fino all'ultimo di ritrovarla. Paolo e Barbara, CELL: 338 7280586.

venerdì 14 dicembre 2007

Se l'HERA vendesse gelati

G - "Cosa desidera signore ?"

C - "Un gelato per favore!"

G - "Ecco il suo gelato ..."

C - "Quanto mi costa ?"

G - "Non si preoccupi, lei lo mangi, poi gle lo dico"

C - "slurp.. slurp.. buono, quanto le devo ?"

G - "Vede, oggi c'è una novità, il gelato l'ha fatto il mio garzone, mi dovrebbe 2 euro"

C - "mhhh, mi sembra appena un po caro, ma ecco i suoi 2 euro!"

G - "Ma che sta dicendo!! IO sono il GRANDE GELATAIO, se l'avessi fatto io, un gelato così, gle lo avrei fatto pagare almeno 3 euro !!!"

C - "Mi scusi, non mi ha appena detto che lo ha fatto il suo garzone, e che pertanto vuole 2 euro ?"

G - "Guardi, facciamo così, lei mi dia 2,5 euro e non ci pensiamo più !!"

C - "Ma come, se fatto dal suo garzone costa 2 euro, perchè dovrei pagarlo di più ?"

G - "Vede, se il mio garzone venisse a sapere che i suoi gelati io riuscissi a venderli a 3 euro, poi mi chiederebbe subito un aumento, perciò gle li faccio pagare un po di più per stare tranquillo !"

C - "Lei è davvero un furbacchione!"

G - "E' il mercato, bello! A proposito, se vuole il gelato anche domani, si prepari a darmi 3 euro!"



Istruzioni per l'uso: Sostituire il (G)elataio con Hera, il (C)liente con il comune di Forlimpopoli, e il garzone con la cooperativa sociale che gestisce il servizio di ritiro della raccolta differenziata domiciliare.

lunedì 10 dicembre 2007

Porte aperte al PORTA A PORTA


Giovedì 13 dicembre 2007
alle ore 20.45

presso la sala del Quartiere Oltresavio
in Piazza Anna Magnani, 143 - Cesena

8 quartieri hanno chiesto l’avvio di un sistema domiciliare per la raccolta dei rifiuti, i cittadini hanno raccolto oltre di 1.500 firme per chiedere il raggiungimento degli obiettivi minimi di legge di raccolta differenziata. Con la serata si concluderà la campagna di raccolta firme del MIZ per la raccolta differenziata porta a porta e sarà presentata una proposta:

Incominciamo dall'Oltresavio !

INTERVENTI

Introduce e coordina
Rappresentante del quartiere oltresavio

Le raccolte domiciliari, sistemi consolidati con risultati di qualità
Mario Truglia
- Movimento Impatto Zero -

L’incidenza della raccolta differenziata spinta sulle abitudini domestiche
Testimonianza di un cittadino di Forlimpopoli

Il ruolo dei quartieri, tra residenti e gestione dei servizi
Massimo Calbucci
- Presidente del Consiglio dei Quartieri – Presidente Quartiere Fiorenzuola -


LA CITTADINANZA E' INVITATA

Durante la serata sarà possibile ricevere informazioni sulla raccolta differenziata domiciliare e firmare la petizione per l’avvio del “porta a porta” anche a Cesena


sabato 8 dicembre 2007

Come salteremo il dosso ?

Questo breve e simpatico cortometraggio ottenuto per gentile concessione di The Oil Drum (sito in inglese) fornisce un ottimo esempio di come sia possibile comunicare in maniera sintetica ed efficace un concetto difficile da digerire ma fondamentale: Lo sviluppo economico e tecnologico come noi oggi lo conosciamo non è stato creato dal nulla ma indotto dall'enorme disponibilità di energia concentrata a basso prezzo (leggi petrolio). Le conseguenze prossime venture sono inquietanti e facilmente prevedibili, rimane solo da capire ... come salteremo il dosso. Possiamo forse auspicarci una transizione morbida grazie alle "vere" energie rinnovabili capillarmente distribuite sul territorio e non farci così cogliere completamente impreparati.


Aggiornamento: Ieri ed oggi c'è stato il blocco degli autotrasportatori, le stazioni di servizio sono rimaste pressoché tutte a secco, appena due giorni e già siamo in preda al panico, i camionisti precettati.... potete solo avere una pallida idea di cosa succederebbe se il carburante finisse davvero e non si potesse più confidare in un salvifico gesto del governo per "ricominciare finalmente a consumare carburante"

venerdì 7 dicembre 2007

Il MIZ incontra il sindaco Conti

Dopo avere battuto in lungo e in largo il territorio ed incontrato i rappresentanti di tutti i quartieri è finalmente giunta per il MIZ l'attesa udienza privata con il sindaco di Cesena Giordano Conti. A grandi linee il tutto si è svolto come ci aspettavamo. Nella sua lunga premessa il sindaco Conti difende la sua amministrazione -sempre estremamente attenta- sia individualmente che in ambito ATO al bilancio ed allo spulciamento sistematico dei "conti" (se mi perdonate il giro di parole). Conti ha però in qualche modo dato l'impressione di avere già messo le mani avanti, esplicitando in forma morbida il conflitto di interessi inevitabile che si manifesta dal momento in cui in un ambito (ATO) partecipa ad un organismo di controllo e decisione politica, dall'altro (Comune) partecipa come "proprietario" in compartecipazione azionaria dell'azienda Hera. Dovrà necessariamente a seconda delle circostanze (per sua stessa ammissione) cambiare la giacchetta ed optare per l'uno o per l'altro obiettivo, (spendere per migliorare il servizio e/o risparmiare per remunerare gli azionisti). In questa ottica tutto è pensabile e possibile purché i "conti" siano sempre rispettati, nonché soprattutto siano garantite le esigenze economiche imprescindibili di Hera, nella quale il comune ha diretti ed evidenti interessi. In ogni caso il Sindaco ha accolto con estremo interesse il nostro progetto, sottolineando come il rapporto con i movimenti e le associazioni, una volta tanto, si sia svolto con un dialogo "ragionato" e rispettoso delle istituzioni, piuttosto che scendere nel terreno impervio delle accuse qualunquiste o dei proclami ideologici da atteggiamento muro-contro-muro. Ci ha fatto piacere sapere che questo nostro modo di porci, ragionevole e razionale, sia stato percepito e riconosciuto dal sindaco. Non possiamo non notare però come nel suo discorso sia stato difeso il tentativo maldestro e prevedibile da parte di Hera di improntare la gestione della raccolta differenziata spinta in maniera "mista", cosa che noi aborriamo in maniera categorica. Secondo incontri preliminari che già sono intercorsi fra la giunta ed Hera, è emerso il tentativo di Hera, nel caso in cui la giunta si impunti per avviare una sperimentazione in piccola scala del metodo "porta a porta", di adottare un nuovo progetto senza rinunciare al sistema tradizionale, pur nella stessa unità territoriale. Per motivi che abbiamo più volte spiegato, sostenuti da documentazione inattaccabile, laddove l'amministrazione per paura di una scelta radicale affronti la via di un discorso "misto", il sistema è destinato inesorabilmente a fare lievitare i costi e quindi al fallimento completo. La nostra proposta presentata al sindaco Conti è stata precisa ed essenziale, iniziare da subito una fase di studio per un progetto che porterà auspicabilmente alla fine del 2008 all'inizio della sperimentazione della raccolta domiciliare al Quartiere Oltresavio (quello da noi scelto come quartiere pilota), attuando una scelta radicale in quella zona, salvo estendere successivamente l'esperienza agli altri quartieri. Ovvero rimuovendo completamente tutti i cassonetti, come già successo a forlimpopoli, dopo un mese dall'inizio della sperimentazione, condizione essenziale e non prescindibile per avere tutti i vantaggi che il sistema domiciliare comporta: Crescita culturale, riduzione totale del rifiuto, aumento della raccolta differenziata sia in quantità che in qualità, decoro urbano, tariffa puntuale, crescita occupazionale, ed infine riduzione netta dei costi di esercizio. Presto presenteremo in consiglio le 1500 firme di cittadini che abbiamo raccolto, consapevoli che una grossa spinta per l'avvio della sperimentazione non avverrà grazie alle firme stesse, ma grazie al convincimento reale degli amministratori, cosa che stiamo cercando di attuare in tutti i modi possibili, nella maniera più educata e corretta. Ci siamo infine candidati come possibili rappresentanti nella ipotetica commissione di controllo che verrà istituita quando il progetto sarà posto in attuazione. Dobbiamo stringere i tempi, altrimenti fra un anno e poco più si vota, e non ci sarà giunta che tenga in grado di mantenere un qualsiasi impegno, qualora già completamente assorbita dall'assicurare l'esercizio democratico del diritto di voto.

mercoledì 5 dicembre 2007

Che ARIA tira a Cesena

A Forlì i comitati cittadini stanno ipotizzando azioni legali a carico del sindaco (Nadia Masini) e della sua amministrazione (per la legge il sindaco è il responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini) per il continuo sforamento dei PM10 nell'aria della città. La costruizione del nuovo inceneritore non può che peggiorare la situazione, in quanto autorizzato per stessa ammissione della ditta costruttrice non considerando come vincolo la parità di emissioni rispetto al precedente impianto da smantellare (cosa irraggiungibile tecnicamente) quanto la parità diluizione al suolo degli inquinanti stessi. Come hanno risolto il problema ? Semplice, aumentando l'altezza del camino, con un "comignolo" più alto la dispersione aumenta, pertanto nei dintorni le rilevazioni al suolo rientrano ai livelli dell'impianto precedente. Questo però non succederà per le rilevazioni "in aria", dato che le polveri sottili hanno la capacità di percorrere anche decine se non centinaia di chilometri prima di depositarsi al suolo. Se tutto questo non bastasse, ci giungono le dichiarazioni dei medici x l'ambiente (quelli tanto sbeffeggiati da Bersani secondo il quale dovrebbero occuparsi solo di curare e non di prevenire) i quali attestano che il 30% delle morti per tumori é correlato direttamente all'inquinamento nell'aria (6000 casi ogni anno in Italia di tumori di cui 1500 solo a Forlì -25%- e 1000 a Cesena -17%-). Le cose a Cesena non sono migliori, anzi la situazione è semmai decisamente peggiore, pur non avendo inceneritori: è notizia di ieri che l'aria di Cesena è tra le più inquinate della regione (Domenica scorsa é stata la peggiore in assoluto). Gli sforamenti sono all'ordine del giorno, ce ne sono stati 7 consecutivi nell'ultimo periodo (non dovrebbero superare i 35 totali in un anno mentre già dai primi 3 mesi non li si contava nemmeno più tanto erano quotidiani). Quello che è peggio, è il fatto che i dati sono molto più correlati alle fluttuazioni casuali degli eventi atmosferici che non ai provvedimenti di limitazione del traffico, veri e propri palliativi. Se il fatto è vero, cioè che l'aria di Cesena è mediamente più inquinata di quella di Forlì, (lo dicono i dati delle centraline dell'ARPA), cosa dovremmo fare ? Almeno a Forlì hanno la scusa della battaglia contro l'inceneritore, ma a noi che ci resta ? Stare a guardare mentre il resto della romagna ci riversa addosso ogni genere di veleni finemente dispersi nell'atmosfera ? Non possiamo certo erigere dei muri in aria. I venti ahimè tirano spesso in direzione sud-est, per cui sono molti i casi registrati di gente a Pievesestina e Cesena che respira le emissioni dell'inceneritore di Forlì che dista solo una ventina di km in linea d'aria (fra poco -gennaio- si costruisce l'inceneritore di Riccione e quando i venti tireranno a nord avremo pure quelle). Mi sembra evidente come la prossima emergenza a Cesena, dopo il problema dei rifiuti che ci auspichiamo verrà affrontato introducendo il metodo "Porta a Porta", sarà l'ARIA e di conseguenza l'ACQUA. Nell'uffico ambiente del Comune di Cesena operano solo 3 tecnici (mentre la media per città come la nostra sono 10-13 tecnici) gli unici progetti per l'ambiente elaborati al momento sono la eterna lotta alla zanzare tigre, per la qualità dell'aria ci si limita alle lodevoli piste ciclabili e pochi autobus a metano, che rimangono per la gran parte sulla carta... Intanto si costruiscono nuovi mega parcheggi e si edifica una intera zona di Cesena con un progetto decennale ad alto impatto ambientale (vedi la zona di via Europa a lato della stazione). Noi del MIZ siamo pochini e praticamente tutti assorbiti dalla conclusione della nostra petizione per incentivare il porta a porta, difendere il territorio necessita di impegno e di risorse, non possiamo che confidare negli amministratori che ancora hanno una sana etica ambientale, e che per fortuna non mancano. Non vogliamo diventare i prossimi candidati alla lotteria della salute: a Cesena si rimane in salute per fortuna, non ancora per diritto.