sabato 30 aprile 2011

Ciclo di incontri "Non siamo ... nati per rifiutare"

"Non siamo … nati per ’Rifiutare’" è il ciclo di incontri a Cesena per conoscere e incentivare stili di vita sostenibili. È questo il contributo del Miz-Movimento impatto zero a supporto dell’avvio del sistema integrato di raccolta differenziata nel quartiere Oltresavio. Fu proprio il Miz a battersi per primo per l’attivazione del porta a porta in città, promuovendo nel 2008 una petizione che ha raccolto oltre 2600 firme.

Il primo appuntamento è il 6 maggio nella sede del quartiere Oltresavio (piazza Magnani 143) con Alessio Ciacci, assessore all’ambiente di Capannori (Lucca), primo comune in Italia ad aver aderito alla strategia internazionale "Rifiuti zero", iscritto a pieno titolo nell'elenco dei comuni virtuosi.


Il 13 maggio nella sala Auser (corso Ubaldo Comandini 7) Federico Valerio, docente di chimica ambientale all’Ist di Genova, illustrerà tutti i segreti del compostaggio domestico, incluso come fabbricarsi da soli una compostiera casalinga. Enrico Piraccini di Romagna Compost illustrerà invece il funzionamento dell'impianto di compostaggio industriale di Cesena, quello che accoglierà i rifiuti umidi della raccolta differenziata domiciliare.


Gran finale, il 7 giugno al San Biagio (via Aldini 24), con Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria di Bologna che parlerà di "Last Minute Market", innovativo progetto da lui ideato per trasformare lo spreco in risorsa. Interverrà anche l’attore Roberto Mercadini che si esibirà in pillole di teatro civile.


Tutti gli incontri inizieranno alle ore 20.30 precise e vedranno la partecipazione espositiva di alcune interessanti associazioni del territorio, in particolare il progetto compostuter per il riciclo creativo e la sezione cesenate del forum italiano dei movimenti per l'acqua, che promuoverà gli importantissimi referendum del 12-13 Giugno. 

Per info scarica il volantino

venerdì 29 aprile 2011

Un po di numeri sul porta a porta che partirà a Cesena

Il quartiere Oltresavio di Cesena è già interamente mobilitato per l'avvio a breve della raccolta differenziata porta a porta. Non è un esperimento da poco, dato che il quartiere è il più popoloso di Cesena, comprendendo all'incirca 20.000 abitanti. Sono quasi il doppio rispetto all'intera città di Forlimpopoli (circa 12000 persone), dove il servizio porta a porta è già entrato in funzione dal 2008, ed ha permesso alla città artusiana di raggiungere e superare la quota del 70% di raccolta differenziata.

Saranno gli addetti della cooperativa "Il Mandorlo" a girare casa per casa per raccogliere le due frazioni oggetto di raccolta domiciliare, l'organico (umido) e l'indifferenziato (secco). Le altre frazioni continueranno ad essere conferite su cassonetto stradale presso le isole ecologiche, che quindi non spariranno completamente ma si ridurranno solo di dimensioni, dovendo permanere il servizio per il vetro, la plastica e multimateriale, la carta.

Le case singole usufruiranno di un bidone da 30 litri per l’indifferenziato, di due per l’organico (di cui uno più piccolo per il sottolavello dove gettare i resti di cibo) con i sacchi compostabili e tre borse riutilizzabili per carta, plastica, lattine e vetro.

Chi vive nei condomini con sei o più utenze avrà comunque il bidone da 10 litri per l’organico e il kit di borse, mentre la dotazione condominiale comprende un carrello da 360 litri per l’indifferenziato e uno per l’organico.

Un ampia zona di campagna nella parte nord-ovest del quartiere, caratterizzata da case sparse, non sarà coperta dal servizio a domicilio, verranno però date a disposizione dei cittadini delle compostiere domestiche per smaltire in proprio la frazione organica. In campagna rimarranno quindi i cassonetti dell'indiferenziato, ma saranno chiusi a chiave per evitare fenomeni di migrazione. Solo le utenze limitrofe potranno aprire quei cassonetti

Anche la zona industriale nella parte nord del quartiere non sarà servita interamente a domicilio, saranno però razionalizzate le isole ecologiche separando carta e plastica/lattine rispetto al vecchio multimateriale. L'obiettivo è quello di superare il 60% di raccolta differenziata complessiva nel quartiere, pur utilizzando un sistema misto anziche un sistema integrale a 4 bidoncini, come succede invece a Forl'.

Apri la cartina PDF con la mappa delle varie zone coperte dal servizio.

Il comune di Cesena ha approntato un sito dove reperire tutte le informazioni sul progetto "differenziamoci", al quale parteciperanno varie associazioni del territorio per la parte informativa e di distribuzione dei kit, attività che durerà fino alla fine di maggio.

A partire dal 30 maggio, al termine di un breve periodo di due settimane in cui il sistema vecchio (a cassonetti) e nuovo coesisteranno, verranno definitivamente tolti i cassonetti per l'umido e l'indifferenziato dalle strade, e il bidoncino rimarrà l'unica alternativa a disposizione dei cittadini. Un piccolo cambio nello stile di vita, un passo importante per l'ambiente.

Il MIZ parteciperà alla parte informativa proponendo il 6 Maggio una serata dedicata alla cittadinanza del quartiere oltresavio, alla quale parteciperà Alessio Ciacci del comune di Capannori. In quella città, paragonabile come dimensioni alla metà di Cesena, il porta a porta già da parecchi anni sta dando prova di essere la soluzione migliore per quel tipo di territorio, in ogni quartiere ed in maniera integrale. A breve un post apposito sull'evento.


P.S. La cooperativa Il Mandorlo è composta da tanti ragazzi che fanno del loro impegno sociale una reale scelta di vita, tuttavia consiglio al loro staff di sostituire l'orrendo sito in flash, completamente inusabile, con qualcosa di più semplice e intuitivo.

mercoledì 27 aprile 2011

L'evoluzione della specie italica, ci mancano i fondamentali

Complice le distrazioni del periodo pasquale, sta succedendo davvero di tutto in Italia. Si affossano i referendum con l'imbroglio per evitare che vengano vinti, si dichiara guerra a un paese per "perfezionare" la risoluzione onu che stabiliva solo una no-fly-zone

Poi salta fuori Giovanardi a sostenere che Ustica è stata causata da una bomba, non pago di aver denunciato lo spot dell'Ikea che a suo parere offende la costituzione perchè ammicca ai gay, la stessa costituzione che sta per essere bombardata da una raffica di inutili modifiche a casaccio che nessuno ha chiesto e nessuno vuole. Nel frattempo si incita a sparare ai profughi del mediterraneo sull'onda del "fora da i ball". Potrei continuare all'infinito.

Ma cosa diavolo sta succedendo in Italia ? Quà mancano proprio i fondamentali della convivenza civile e un minimo di rispetto per la logica, non dico per i diritti umani.

Personalmente vorrei continuare ad occuparmi di sostenibilità ambientale, di buone pratiche, di ecologia, di comunità solidali, di pace, ma come si fa davanti al continuo dispiegamento di questi modelli culturali devastanti funzionali all'apparente scopo di distrarre l'opinione pubblica ad ogni costo ? Non si può che rimanere inebetiti guardando passare gli eventi. 

Io credo sempre più che ci stanno nascondendo qualcosa, evidentemente la coperta è troppo corta per poterlo ammettere pubblicamente e si fa a gara a chi la spara più grossa, tanto per poterla tirare impunemente verso il proprio angoletto quando la situazione economica si farà davvero pesante.

Abbiamo bisogno di modelli sociali nuovi, di reinventare un modo di fare politica che sia vicino ai bisogni reali della gente, fuori dalle logiche di un sistema nato per produrre a basso costo oggetti di cui la società non sente il bisogno, con consumi energetici forsennati che forse domani non ci potremmo più permettere, non ci stupiamo nemmeno più di come si possano affossare le energie rinnovabili inseguendo la chimera della crescita infinita.

Chiamatela decrescita, sobrietà, buon senso, politica dal basso, ispirazione cristiana, attivismo solidale, partecipazione responsabile, democrazia diretta, chiamatela come volete, ma qualcosa deve pur succedere, volenti o nolenti, perchè di questa strada non se ne può davvero più.

domenica 24 aprile 2011

Buona pasqua e un augurio di pace


Il MIZ augura Buona Pasqua a voi e a tutti gli abitanti della nostra nave terra, che mai come oggi ha disperato bisogno di cure e rispetto, ma anche e soprattutto di pace.

(In memoria di Vittorio Arrigoni, i cui funerali sono proprio oggi il giorno di pasqua, Restiamo Umani).

venerdì 22 aprile 2011

Finalmente il porta a porta anche a Cesena

Era l'anno 2007 quando il Miz a pochi mesi dalla sua nascita decide di dare un senso al suo impegno promuovendo una raccolta firme a favore della raccolta dei rifiuti domiciliare "porta a porta" a Cesena. La petizione corredata da oltre 2600 firme, presentata nei primi mesi del 2008, a causa della arretratezza politica dell'allora giunta Conti, fu incredibilmente bocciata in consiglio comunale, nonostante molti consiglieri dello stesso PD avessero firmato a favore. Ma noi non abbiamo desistito, anche grazie alla tenacia della nostra presidente paladina, decidendo di coinvolgere in modo diretto tutti i 12 quartieri di Cesena e pure i sindacati. Abbiamo infine rilanciato il tema alla nuova amministrazione Lucchi (quella dell'ambiente come faro di tutte le scelte), che pure non aveva il porta a porta nel suo programma.

I nostri sforzi sono finalmente stati premiati. Parte infatti in questi giorni al Quartiere Oltresavio la distribuzione dei primi bidoncini per il porta a porta (che l'amministrazione persevera nel considerare sperimentale). Si tratta di servire oltre 9000 famiglie del quartiere più popoloso di Cesena, banco di prova per estendere in futuro il servizio a tutta la città.

Per ora segnaliamo solamente alcuni articoli apparsi sulla stampa locale, a breve ulteriori approfondimenti e commenti sui dettagli che riguardano il progetto comunale differenziamoci.

mercoledì 20 aprile 2011

Google mi ha bloccato l'account, che fare ?

Ieri google mi ha riservato una sgradevolissima sorpresa. Ogni tentativo di accedere al nostro blog del MIZ su blogspot improvvisamente fallisce, ogni accesso ai servizi di google con l'account della nostra associazione produceva irrimediabilmente una scritta abbastanza inquietante che recitava più o meno: 

"Abbiamo rilevato delle operazioni sospette sul suo account di google. A causa di violazioni dei termini contrattuali, il suo account è stato sospeso, se ritiene che ciò sia frutto di un disguido ci scriva qui ..."

Ovviamente ho scritto innumerevoli volte nel form indicato, ma non ho mai ricevuto alcuna risposta. Google sembra un muro di gomma, non un numero telefonico, non una email per richieste di supporto, niente di niente.

Fortunatamente sono riuscito in qualche modo a rimettere online il blog e ripristinare l'account gmail, ma come potete constatare i link superiori per accedere allo statuto e alle informazioni sulla nostra associazione, essendo pagine ospitate su google sites, sono semplicemente scomparsi. Stessa sorte è avvenuta al sito del decrescifest, semplicemente volatilizzato nel cyberspazio.

Ciò mi porta a pensare che il famigerato "cloud computing" forse non è esattamente questa grande idea, visto che basta un bottone del gestore per spazzare via da remoto qualsiasi tuo dato, senza nemmeno il tuo consenso.

Ora, al di la della comprensibile arrabbiatura, anche considerando che si tratta pur sempre di un servizio gratuito, è ammissibile che le proprie pagine personali possano essere soppresse di punto in bianco ?

Google è una macchina fenomenale che se tutto funziona a dovere appare meravigliosa, ma al primo problema si mostra per quella che è, una oscura multinazionale impersonale, arrogante e priva di qualsiasi forma di trasparenza verso i propri utenti.


Update: Inutile sperare di ricevere aiuto compilando moduli di richiesta in italiano, sono riuscito a risolvere i problemi di blocco degli account solo scrivendo nei forum inglesi per le segnalazioni tecniche sui prodotti google. Di tanto in tanto passa da quelle parti qualche sviluppatore che offre il suo prezioso tempo per aiutare gli utenti rimasti incastrati, ed in particolare un dipendente Google di Wokingham (UK) è riuscito a sbloccare la mia situazione! Grazie Phil ...

domenica 17 aprile 2011

Avessero saputo ...



... delle magnifiche sorti e progressive (Leopardi, La Ginestra)

Update: Sembra che il governo abbia abrogato le norme sul ritorno del nucleare in Italia. Secondo il mio parere non sono mossi da convinzione ma da opportunismo, dato che in questo modo non si dovrebbe più sostenere il referendum sul nucleare, e senza di esso si rischierà di non riuscire più a raggiungere il quorum nemmeno sugli altri importanti quesiti. Inoltre, sono convinto che un minuto dopo il referendum-day potrebbero tornare sui loro passi e riprovarci.

venerdì 15 aprile 2011

Campagna porta la sporta, Luca Mercalli testimonial


In Italia, fino all'anno scorso, si consumavano oltre 20 miliardi di buste di plastica all'anno. Una quantità incredibile, che se andava di lusso finivano semplicemente sminuzzate e seppellite in discarica. Assai più di frequente subivano il destino di essere bruciate in un inceneritore, in minuscola parte recuperate, ed in generale disperse nell'ambiente, in laghi, fiumi, mari, davvero ovunque. Grazie alla campagna "porta la sporta", che anche il MIZ ha promosso, e grazie soprattutto a una legge che ha messo al bando l'utilizzo delle sportine di plastica su tutto il territorio nazionale, ora le cose stanno per cambiare.

Già dal primo gennaio di quest'anno gli esercizi commerciali della grande distribuzione non possono più ne acquistare ne vendere ai propri clienti le normali buste di plastica, ma solo ed esclusivamente prodotti realizzati per essere compostabili. In realtà pochi se ne sono accorti, dato il periodo di transizione che scadrà a fine aprile, durante il quale gli esercenti potranno continuare a "smaltire" lo stock di buste di plastica nei loro magazzini. La vera rivoluzione partirà quindi dal prossimo mese di Maggio, dove il sacchetto in MaterBi oppure (meglio) la sporta riusabile saranno le uniche opzioni consentite. 

Nella settimana che va dal 16 al 23 Aprile, partirà l'ultima campagna di sensibilizzazione per l'iniziativa porta la sporta, con Luca Mercalli testimonial di eccezione. E' un duro ma necessario colpo per porre un freno alla folle filosofia dell'usa e getta.

Fonte: ecoblog

mercoledì 13 aprile 2011

Andiamo tutti a votare i referendum del 12 e 13 Giugno


L'informazione "mainstream" non ne parla, presa com'è dalle grottesche vicende processuali del presidente del consiglio, al punto che secondo un recente sondaggio di Repubblica oltre il 50% dei cittadini non conosce i quesiti referendari, e addirittura un buon 20% non sa nemmeno che ci sarà un referendum!

Tra l'altro, sembra che questi ci costeranno qualcosa come 455 milioni di euro, oltre la metà dei quali sarebbero stati risparmiati se il PD fosse riuscito ad approvare la mozione per accorpare i referendum alle amministrative. Una dozzina di assenze (strategiche?) alle votazioni fra le file dell'opposizione, non tutte ben giustificate, hanno permesso al parlamento di separare i referendum dall'election day, cosa che probabilmente minerà alla radice la loro possibilità di raggiungere il quorum.

Dicevamo, l'informazione non ne parla, allora diciamo qualcosa anche noi, cerchiamo di presentare i quesiti referendari con i commenti dei loro promotori , in particolare quelli su acqua e nucleare:

Primo quesito: Privatizzazione dell'acqua

Finalità : fermare la privatizzazione dell’acqua
Si propone l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.
È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.
Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.
Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.


Secondo quesito: Tariffe del servizio idrico

Finalità : fuori i profitti dall’acqua
Si propone l’abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché la parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.
Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull’acqua.

Terzo quesito: Nucleare

Finalità : no al ritorno del nucleare in Italia
Il quesito referendario presentato per abrogare la norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare” è lungo e articolato. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno. Nella prima parte, recita:
«Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria”... seguono articoli e commi che si desidera abrogare.
Il testo completo del quesito può essere consultato sulla pagina di Wikipedia

Quarto quesito: Legittimo impedimento

Finalità : abrogare la norma sul legittimo impedimento
Si propone l'abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale:
« Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l’articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante “Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza”? »
Questa norma crea una evidente disparità fra i comuni cittadini, il cui legittimo impedimento è certificato da un giudice, e alcuni "privilegiati", i quali si autocertificano l'impossibilità di recarsi davanti a un giudice, cosa che appare in palese contrasto con l'articolo 3 della costituzione.

giovedì 7 aprile 2011

In viaggio verso Fukushima


Fukushima sembra un puntino lontano, a malapena identificabile sulla mappa. Il fatto che sia stato teatro di una delle più grandi tragedie dell'industria nucleare civile sembra non aver scalfito più di tanto (a distanza di poche settimane) le nostre coscenze intorpidite.

Su questo l'occultamento sistematico delle informazioni ha svolto un ruolo determinante, sollevandoci da ogni tipo di angoscia. Per troppi politici una pietosa bugia è ancora molto meglio di una scomoda verità.

Eppure in quel luogo abitavano tante persone (170 mila evacuati), c'erano belle case, strade, infrastrutture, posti in cui possiamo immaginare che la vita scorresse piacevole e tranquilla. Impressionante sapere che nel raggio di 20-30km ora è stato tutto abbandonato, non c'è più anima viva, nessuno che possa raccontare cosa il luogo è diventato.

Rimangono le strade lasciate in stato di abbandono post-terremoto, gli animali vaganti per le campagne in disperata ricerca di cibo, cani ritornati allo stato di branco, e soprattutto un livello di radiazioni nell'aria tale da rendere il luogo inabitabile per un tempo indefinito. Guardate il video sopra, é impressionante!

Fegato hanno avuto i giornalisti del filmato, pur costantemente monitorati da una serie di contatori geiger (che non hanno mai smesso di produrre allarmi per tutto il viaggio). Si sono avventurati fino alle porte di fukushima, beccandosi in poche ore tutte le radiazioni tollerabili in un anno. (Una dose di 112 microsievert-ora come mostrato nel filmato é tollerabile per un breve periodo, ma non sono propriamente uno scherzo)

Le immagini sono assolutamente inquietanti, ricordatevele quando il 12 e 13 giugno andrete a votare per i 4 referendum, in particolare quello sul nucleare.

Nota tecnica: Attenzione a non confondere i microsievert con i millisievert come unità di misura, (c'è un fattore mille di mezzo). Il fondo naturale, che è convenzionalmente pari a circa 2,4 milli-Sv-anno, dovrebbe corrispondere a circa 0,3 microSievert-ora (2.4 diviso 8760 ore in un anno, poi per 1000). E' una dose ancora non eccezionalmente alta ma pur sempre circa 300 volte superiore a quella naturale! Se si vivesse in quel luogo tutto l'anno ci si beccherebbe una dose di oltre 1 Sievert-anno, mentre la dose massima ammissibile per legge dovrebbe essere di soli 0.020 (20 mSv-anno).


Fonte: Crisis

lunedì 4 aprile 2011

Finalmente una Casa dell'Acqua a Cesena e Rimini!

Vi abbiamo già parlato della Casa dell'Acqua di Cesena (nella foto una analoga appena installata a Rimini), vorremmo integrare quanto già scritto segnalandovi un articolo realizzato dalla redazione di "ROMAGNA e DINTORNI ... A TUTTO GAS", il periodico territoriale di informazione ecosostenibile e dei Gruppi di Acquisto Solidale.

In molti ci hanno infatti chiesto se l'acqua distribuita in queste "colonnine" sia davvero al 100% di ridracoli, o al limite filtrata in qualche modo. Il sospetto è che si tratti di semplice acqua del rubinetto refrigerata. La redazione di A tutto gas ha compiuto una ricerca specifica per capire se l'acqua è davvero filtrata. Ed ecco cosa hanno scoperto (leggi parte evidenziata):

Nella giornata mondiale dell’acqua, il 22 marzo, anche Cesena e Rimini (il giorno successivo) hanno la loro Casa dell’Acqua. A Cesena si trova in via IV Novembre e a Rimini all’interno del Parco “Cervi”, vicino all’Arco di Augusto. Entrambe distribuiscono acqua pubblica, refrigerata e, volendo, anche gasata. L’erogazione è programmata per rilasciare 1 litro d'acqua. È vietato l'impiego di contenitori di capienza superiore a 2 litri, quali taniche o altro. L'acqua deve essere prelevata con bottiglie preferibilmente in vetro.

E’ possibile prelevare un massimo di 6 bottiglie. L'imbottigliamento, il trasporto e la conservazione dell'acqua sono a totale responsabilità dell'utente. L’impianto sarà attivo con orari diversi a seconda della stagione. Nel periodo dal 1 maggio al 30 settembre sarà aperta dalle 6 alle 24. L'acqua gassata refrigerata è l’unica ad aver un costo, pari a 5 centesimi a litro (fino al 31 marzo gratuita). La qualità dell'acqua erogata è garantita dal gestore (Hera) e, in questo caso, dalla proprietà delle reti (Romagna Acque), in virtu' dei circa 100 controlli giornalieri in Regione.

L’impatto ambientale dell’iniziativa è notevole. Si prevede l’erogazione di circa 2.500 litri di acqua al giorno, mediamente 600.000 bottigliette d’acqua in plastica in meno ogni anno. Con il progetto si ridurrà annualmente l’utilizzo di circa 150 tonnellate di plastica e 100.000 litri di petrolio per la produzione di bottiglie, oltre a 27 tonnellate di emissioni di CO2 nell’ambiente per la loro produzione e circa 40 tir in meno per il relativo trasporto.Il progetto si colloca, nel più ampio progetto di collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, Gruppo Hera e Romagna Acque Spa, per la promozione delle buone pratiche per la salvaguardia dell’ambiente e per la promozione dell’acqua del rubinetto, buona e sicura, sottoposta ad oltre 100 controlli al giorno. L’intervento offre un beneficio sociale, prospettando un risparmio per le famiglie che utilizzeranno la Casa dell’Acqua, pari a circa 250 euro all’anno rispetto all’acquisto delle normali acque minerali in bottiglia.

Il progetto, che fa parte dell’iniziativa “L’acqua dei Sindaci”, è promosso da Adriatica Acque e coinvolge già dieci città (oltre Rimini e Cesena), tra cui Forlì, Ravenna e Bologna. Ha l’obiettivo di creare un network per garantire la qualità dell’acqua erogata e a breve dovrebbe essere esteso anche a Santarcangelo, Riccione ed altre città della costa romagnola.

Noi della redazione ci siamo chiesti se questa acqua è filtrata da un qualche sistema brevettato. Abbiamo chiamato il numero verde, visto che nel sito non compaiono informazioni in merito e una gentile operatrice ci ha informato che l’unico filtro presente è quello antiparticolato. Trattasi unicamente di un filtro meccanico con tela in polipropilene 50 micron (conforme ex dm 443 del 1990), che trattiene micro particelle in sospensione (ferro, sabbia, limo, ecc...) e che può essere installato anche nel rubinetto della propria abitazione, quindi in pratica non esiste un sistema di filtraggio vero e proprio del termine.

In sintesi ben vengano le case dell’acqua che promuovono “l’acqua del sindaco” contro quella in bottiglia meno controllata e altamente inquinante per via dell’utilizzo della plastica, pensiamo sia comunque un atto di trasparenza doveroso verso il cittadino, pubblicare nella casa dell’acqua le analisi di riferimento, come fanno tanti altri Comuni (come quello di Capannori ad esempio www.comune.capannori.lu.it/node/3066 ) e di fornire col tempo un sistema di filtraggio vero e proprio, migliore di quello attuale.

Contatti utili: numero verde 800 323800 www.adriaticacque.it
Romagna e dintorni a tutto GAS
Periodico di informazione ecosostenibile e del gioioso coordinamento dei G.A.S.
Via V. Bachelet, 65 47522 Cesena
tel. 0547.345238
cell. 334.3661552

venerdì 1 aprile 2011

Ingegnosa idea per decontaminare il mare di Fukushima


E' risaputo come ai vertici delle catene alimentari le sostanze inquinanti si concentrino, così avviene ad esempio nei pesci, dove il tasso di mercurio può raggiungere valori molto elevati pur in presenza di basse concentrazioni nell'acqua di mare. Questo devono avere pensato i dirigenti dell'istituto radiobiologico giapponese quando hanno avuto la brillante idea di decontaminare il mare dal plutonio utilizzando i pesci.

Una particolare varietà ittica denominata "Carassius auratus", appositamente selezionata per resistere alle intense radiazioni, è stata coltivata in milioni di esemplari utilizzando enormi vasche, per essere poi liberata in mare nei pressi dell'impianto nucleare di Fukushima (vedi foto). I frequenti tentativi di raffreddare il reattore con l'acqua di mare ha contaminato infatti l'intera area marina di trizio, cesio, iodio, e plutonio radioattivo, con intensità almeno centomila volte superiore rispetto al tasso di  radioattività naturale. Si sperava che i pesci catturassero i radionuclidi nelle loro carni e ripulissero il mare.

Il sistema ha funzionato! Il plutonio si è accumulato nelle carni dei pesci fino a raggiungere l'incredibile concentrazione di 10 milligrammi di plutonio per ogni kg di carne. Tuttavia gli scienziati non avevano previsto un grave inconveniente, ripescando attraverso enormi reti il pesce con elevate concentrazioni di plutonio, questo si è concentrato a tal punto da raggiungere la massa critica, la temperatura del mare è aumentata bruscamente di decine di gradi centigradi sprigionando una enorme quantità di prodotti fissili. Così tanto pesce in poco spazio ha scatenato apparentemente una reazione nucleare secondaria!

L'intenso calore sprigionato ha purtroppo bollito gran parte degli esemplari, i quali sono stati portati sulla terraferma e stoccati all'interno di contenitori cilindrici per rifiuti nucleari radioattivi, in attesa di trovare un sito idoneo dove smaltirli definitivamente. I conti però non tornano, il governo ha ordinato controlli a campione all'interno dei fusti, e potete solo immaginare la sorpresa degli ispettori quando hanno constatato che molti di questi sono risultati assolutamente vuoti. Nel frattempo, nei migliori sushi bar di Tokio sembra dilagare la moda di servire un nuovo tipo di sushi molto apprezzato dalla clientela, il "Green Fukumaki", di cui abbiamo reperito una foto in assoluta anteprima.