sabato 29 gennaio 2011

Alessio Ciacci e la strategia Rifiuti Zero


Alessio Ciacci sta realizzando a Capannori quello che ogni assessore all'ambiente serio dovrebbe realizzare, perseguire la strategia Rifiuti Zero e coinvolgere direttamente le aziende per incentivare la produzione di merci e beni che non diventano rifiuto appena immesse sul mercato.

Un caso emblematico di intervento è quello che Capannori ha compiuto verso l'azienda Lavazza. Hanno istituito un centro di ricerca "rifiuti zero", basato sulla collaborazone fra volontari, ambientalisti, ricercatori del settore, in modo da compiere una analisi merceologica sul rifiuto che permane indifferenziato dopo la raccolta porta a porta. Hanno analizzato il materiale e trovato un enorme quantitativo di cialde del caffè non riciclabili (nove tonnellate all'anno). Hanno scritto alla Lavazza una lettera aperta, pubblicata anche sui giornali locali, e questi hanno risposto chiedendo un incontro con il comune, al fine da definire una strategia di commercializzazione dei loro prodotti con una maggiore attenzione ambientale.

Il concetto non è essere contro quella o quell'altra azienda, quanto rendere le aziende che producono rifiuti nella condizione di capire che avrebbero tutto l'interesse, anche come ritorno di immagine, nel collaborare per proporre beni più eco-compatibili. Speriamo che la lavazza colga questo segnale e dia l'esempio, speriamo anche che tanti altri amministratori pubblici riescano a compiere iniziative simili nei rispettivi comuni, perchè produrre in maniera sostenibile e nel rispetto dell'ambiente può solo favorire l'economia.

Alessio Ciacci verrà invitato a Cesena dal MIZ per una serie di conferenze, le cui date sono ancora da delineare, ma si parla di questa primavera. Ne riparleremo presto!

giovedì 27 gennaio 2011

Gli inceneritori e i fringuelli della società civile


Un video semplice semplice, ma ben fatto, per mostrare quanto la politica sia incerta e quanto manchi tra i suoi dirigenti una visione comune su come debbano essere smaltiti i rifiuti. In questo video gli incompetenti integrali sono del PD, ma è semplicemente un caso, potrebbero essere benissimo di qualunque altro schieramento politico. 

Basta però l'intervento di un cittadino bene infornato, per suonarle sonoramente a questi "soloni" della real politique, investiti di una autorevolezza totalmente ingiustificata. Dovrebbero sedersi ed ascoltare, anzichè pontificare.

Mi auguro, chiusa rapidamente la squallida parentesi Berlusconiana che sa tanto di decadenza da basso impero, che le forze politiche rimaste, tutte, ripresosi dallo stordimento che le attanaglia (e che spacciano per serietà), si decidano a guardare finalmente la realtà con occhi nuovi.

Le persone vanno valutate per quello che fanno e che dicono, non per la loro appartenenza culturale e ideologica. Poltici palesemente ottusi come il sindaco di Salerno De Luca potrebbero benissimo albergare nel PdL, nel PD, Fli, Udc, Idv, senza che nessuno colga differenza alcuna. 

Scelte culturalmente arretrate oggi le ritroviamo un po ovunque, fortunatamente ci sono anche tanti cittadini comuni che parlano con coraggio pur rimanendo fuori dall'agone politico. Purtroppo, appena accennano a dare il loro contributo, vengono spesso marginalizzati, bistrattati, derisi, considerati cortigiani di parte, solo perché hanno il coraggio di parlare in faccia al potere, verso coloro che confondono responsabilità per privilegio.

Il corretto trattamento dei rifiuti ad esempio è tema già chiaro oramai a tutti, eppure ci sono ancora coloro che credono nelle soluzioni tecnologiche miracolose, ignari che i tempi cambiano e che vecchie soluzioni forse non sono più adatte. Occorrerebbe solo una sana educazione ambientale per mettere in pratica le ricette migliori già disponibili sul territorio.

Ecco cosa manca oggi agli amministratori pubblici in genere, una sana educazione ambientale! E un po di ascolto verso chi sa ma non comanda.

martedì 18 gennaio 2011

"Ti Suggerisco Io", tre giorni sul riciclo a Savignano


Si svolgerà da Venerdì 21 a Domenica 23 Gennaio a Savignano sul Rubicone la terza edizione di Ti Suggerisco Io, rassegna di incontri culturali sul tema del riciclo e della economia equo-solidale, promossa dall'associazione "La Carovana". 

Il primo appuntamento è per venerdì 21 gennaio alle ore 21.15 alla Vecchia Pescheria (Corso Vendemini) con un incontro sul tema “La storia delle cose: verso una società del riciclo”, coordinato dai noi ragazzi del MIZ. 

Verrà proiettato il famoso video La storia delle cose di Annie Leonard, dal quale trarre spunto per analizzare le distorsioni consumistiche del mondo contemporaneo, con relativi costi ambientali e sociali, al fine di capire quanto sia necessario avviarsi velocemente verso una società basata sul riciclo.


Le nostre case sono talmente stracolme di oggetti da rischiare di rimanerne seppelliti, le risorse naturali non rinnovabili si stanno consumando a un ritmo allarmante, e sembra ormai pura utopia il solo pensare di sfuggire al paradigma della crescita come unico modo per ottenere sviluppo e progresso. 

Il primo passo per capire che esiste un reale problema è rendersene finalmente conto, il secondo è essere informati correttamente sulle sue probabili conseguenze, il terzo è ragionare con ottimismo cercando di utilizzare al meglio delle nostre possibilità le risorse che ci rimangono. 

Passando da concetti come il "picco di Hubbert" alle idee vincenti per migliorare la nostra impronta ecologica, scopriremo che la società del riciclo non è solo una utopia irrealizzabile ma una elementare necessità, verso la quale dovremo fare i conti molto prima di quanto ci possiamo aspettare.

Vi aspettiamo quindi Venerdì 21 Gennaio a Savignano, per ulteriori informazioni scaricate la locandina e il programma dell'evento.

sabato 8 gennaio 2011

Gli ATO all'amatriciana, tenerli o buttarli ?

Gli ATO, acronimo che sta per Ambito Territoriale Ottimale, sono entità territoriali che sovraintendono alla organizzazione dei servizi pubblici integrati, in particolare quello idrico e quello dei rifiuti, introdotti per i servizi idrici dalla L. 36/94 (legge Galli) e per i rifiuti dal Dlgs. 22/97 (decreto Ronchi), confermati poi nel Testo unico ambientale (Dlgs 152/2006). 

Gli ATO (nel senso di confini territoriali di competenza) sono individuati dalle Regioni con apposita legge, nel caso dei servizi idrici fanno generalmente riferimento ai bacini idrografici, nel caso dei rifiuti coincidono tipicamente con il territorio delle province. Su di essi agiscono le Autorità d'Ambito, strutture dotate di personalità giuridica che hanno il compito di organizzare, affidare e controllare la gestione del servizio. 

A rappresentare i cittadini negli ATO sono chiamati i Sindaci dei territori, che periodicamente stabiliscono e pianificano le tariffe di acqua e rifiuti, in accordo con il gestore del servizo (se soggetto privato). Sono quindi enti molto importanti, dai quali derivano scelte cruciali sia economiche che ambientali per la gestione del nostro territorio.

Lo scompiglio totale si è creato quando nel 26 marzo 2010 il Senato ha definitivamente convertito in legge un decreto (DL 25 gennaio 2010, n 2 conosciuto come decreto enti locali) mantenendo integro un emendamento presentato dalla Lega che sopprime gli ATO Ambiti Territoriali Ottimali su acqua e rifiuti.

Entro un anno dalla pubblicazione di detto decreto legge in Gazzetta ufficiale, «sono soppresse le autorità d'ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 e successive modificazioni»: così sta scritto al comma 1-quinquies. Quindi gli atti compiuti dagli Ato dopo quella data saranno da considerarsi nulli. Mentre entro quella data «le regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dagli Ato».

Rimane ora compito delle regioni non più definirne i confini ma redistribuire le funzioni, sino ad ora svolte dagli Ato, ad altri soggetti giuridici. Non è detto che le regioni optino necessariamente per assegnare queste funzioni alle province, come invece auspica il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, che ha dichiarato che con tale legge approvata «E' stato raggiunto un obiettivo importante: finalmente si è messa mano, attraverso la soppressione delle Autorità d'ambito territoriale, ad un reale contenimento del numero dei soggetti che operano sul territorio, al di fuori dei livelli di governo costituzionalmente previsti, le cui funzioni, relative alla programmazione e regolazione in tema di acque e rifiuti, possono, tramite le leggi regionali, essere ricondotte in capo alle Province»

Perchè la sto facendo tanto lunga ? Perchè come succede sovente in Italia, appena fatta la legge arriva sempre immediata la proroga, sembra infatti che grazie al recente "milleproroghe" di fine anno 2010 tale soppressione sarà rimandata nel tempo. Il testo prevede infatti una proroga generalizzata al 31-03-2011 (art. 1, comma 1) di tutti i termini in scadenza (tra cui anche la soppressione delle Ato), con la previsione della possibilità di una ulteriore proroga al 31-12-2011 che potrà essere disposta con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (art. 1, comma 2).

Non ci si capisce più nulla.

Il centrodestra vorrebbe sopprimere le ATO perchè considerati enti inutili e costosi, politicizzati e inefficienti (non ha però soppresso le provincie, come invece era scritto sul loro programma, che degli ATO dovrebbero addirittura ereditarne le funzioni).

Il centrosinistra vorrebbe mantenere le ATO, magari accorpandoli per conseguire un po di risparmio, per mantenere le scelte strategiche vicino ai territori, consentire ai comuni una partecipazione diretta nelle scelte decisionali, mantenere governabili le strutture di controllo e monitoraggio a tutela dei cittadini (salvo poi utilizzare le ATO a man bassa per garantirsi piena possibilità di intrallazzare con Hera e favorirla in ogni modo possibile).

Da loro dipende come dove e quando costruire inceneritori, in che modo avviare il porta a porta, come regolare le tariffe per acqua e rifiuti ... io personalmente li manterrei introducendo la presenza obbligatoria di rappresentanti delle associazioni di consumatori e delle principali associazioni ambientali no-profit.

In loro mancanza, potrebbe diventare impossibile per il comune cittadino avere voce in capitolo sulla gestione ambientale del proprio territorio, allontanandolo definitivamente dalla possibilità di influenzare, tramite le politiche locali, scelte come il mantenimento dell'acqua in mano pubblica o un servizio rifiuti orientato realmente verso il riciclo. Con buona pace del tanto sbandierato federalismo e grande godimento delle multiutility dei servizi, che rischiano di operare sotto il solo controllo di poche persone piazzate in regione.

Voi cosa ne pensate ? Gli ATO vanno salvati oppure vanno soppressi ? Ora la confusione è totale, sotto il cielo inquinato!

lunedì 3 gennaio 2011

La propaganda ingannevole del forum nucleare


Avrete senz'altro già visto in TV il famoso spot promosso dal Forum Nucleare Italiano di Chicco Testa, tramite il quale aprire presso l'opinione pubblica un dibattito sul ritorno del nucleare in Italia. Ovviamente lo spot è finanziato da coloro che con il nucleare prevedono di trarne grande profitto (non certo noi italiani), a promuovere la campagna sono state infatti Confindustria, Enel, Edf International, Ansaldo Nucleare, Sogin, grandi imprese interessate all’enorme giro di denaro che un investimento del genere in Italia comporterebbe. Dopo un po di apatia generale, ecco finalmente arrivare qualche sana reazione, bene hanno fatto alcuni blogger a denunciare pubblicamente all'antitrust questo ignobile spot.

Perchè ignobile ? Cerchiamo di arrivare ad una risposta convincente e condivisibile, senza entrare nel merito della discussione e senza tirare in ballo l'essere nuclearista o meno. Analizziamo lo spot!

Lo spettatore viene guidato attraverso la metafora di una partita a scacchi (che si scoprirà poi essere giocata contro se stessi) cercando di sottolineare una patina di imparzialità. I due alter'ego appaiono affrontarsi ad "armi pari" in una intensa sfida intellettuale, allo scopo di dipanare i dubbi circa i pro e i contro di una loro scelta importante. Chi vince la partita sconfiggerà l'avversario, la posta in palio è l'idea che una scelta sia vincente e l'altra sia (di contrappunto) inesorabilmente perdente.

Ed ecco come gli strateghi del marketing riescono con pochi semplici trucchi a creare l'imbroglio della suggestione, si tratta senza ombra di dubbio di esperti e professionisti della comunicazione emozionale. L'aspetto più divertente sta infatti nello scovare i loro trucchi e smascherarli.

La voce fuori campo

Il nuclearista ha una voce calda e suadente, decisa e rassicurante, quasi "professorale". L'antinuclearista ha una voce incerta, indecisa, esprime angoscia e perplessità, vibra di timore reverenziale. Lo spettatore si trova inconsciamente ad instaurare un legame empatico di fiducia con la voce più calda, che infonde un senso di sicurezza anzichè di paura.

La partita a scacchi

Il pezzo bianco è ovviamente a vantaggio del nuclearista, mentre il pezzo nero, culturalmente associato alla notte, alla morte, all'oblio, è del "perdente" antinuclearista. Il bianco gioca in maniera decisa e sicura, muovendo velocemente e con autorità i pezzi sulla scacchiera, mentre il nero è titubante e sembra quasi "trascinarli" verso la posizione prestabilita. Il bianco offre in sacrificio il suo alfiere all'alfiere nero, il quale abbocca e corre a mangiarselo, ma non si accorge che in questo modo libera la via al cavallo bianco, che avanza spavaldo verso il re avversario in maniera devastante, preludendo ad una rapida conclusione della partita a favore del bianco. Nel frattempo che il bianco muove il cavallo in maniera così fiera, la voce fuori campo recita "oppure è una grande mossa...". Il nero appare giocare solo di reazione, il bianco guida la partita con autorevolezza, e assai probabilmente vince!

L'aspetto dei giocatori

Nella partita contro se stessi, ci si aspetterebbe che i due giocatori fossero assolutamente identici, invece non è assolutamente così, provate voi stessi a verificare avanzando al rallentatore verso alcuni fotogrammi chiave nella parte conclusiva del filmato. Il viso del nuclearista è simmetrico, liscio, sorridente, mentre quello dell'antinuclearista ha il naso storto e con la gobba, una postura leggermente forzata, lineamenti più stanchi, associabili alla sensazione di sgradevolezza. I capelli del nuclearista sono lucidi e ben pettinati, i capelli dell'antinuclearista sono più grigi e spenti. Stesso discorso quando l'inquadratura si apre e si scorgono altre coppie intente allo stesso gioco, anche nella donna la parte che tiene il bianco (nuclearista) è più vivace e colorata, l'atra più scialba e trasandata. Il messaggio è che "nucleare è giovane", mentre "antinucleare è vecchio".

Se non sono professionisti questi....

Decisamente meglio sono le varie parodie che impazzano in rete in cui il filmato viene doppiato e i dialoghi ridiventano più corretti e accurati scientificamente. In rete di filmati ne potete trovare tanti, sia seri che semiseri, ne ho aggiunto solo uno per dovere di cronaca, perchè un serio dibattito sul nucleare preferirei vederlo fare con una informazione corretta, non con i volgari trucchi del marketing.