venerdì 24 dicembre 2010

Buon natale ecologico


Il MIZ e tutto lo staff vi augurano un buon natale ecologico e un felice anno nuovo. 

E mi raccomando non esagerate con le abbuffate!

venerdì 17 dicembre 2010

Il MIZ incontra il massimo dirigente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano

Questo vuole essere un breve resoconto dell'incontro avuto con Tomaso Tommasi di Vignano, il chairman top-manager presidente di Hera, arrivato ai vertici della Multiutility nel 2002 dopo una carriera da alto dirigente Telecom Italia.  L'occasione è stata un evento organizzato dal comune di Cesena, svoltosi il 15 Dicembre al Teatro Verdi, in cui il "gotha" dei dirigenti Hera e gran parte dello staff tecnico hanno incontrato la cittadinanza. 

In realtà di cittadini ce n'erano assai pochi, la stragrande maggioranza erano amministratori, sia di Hera che delle varie società partecipate, non mancavano diversi componenti del CdA e numerosi amministratori locali. Nei fatti mi sentivo quasi un infiltrato, ma tant'è mi è stato possibile avere un garbato colloquio personale con colui che tiene saldamente in mano il timone di Hera! Ringrazio pertanto il Comune di Cesena e il sindaco Paolo Lucchi per avere offerto alla cittadinanza questa opportunità.

Tomaso Tommasi (mi raccomando il nome con una sola emme) ha l'aspetto di un banchiere un po serioso, con la voce flebile e modi garbati e gentili. Non si scalda, non si agita, in quell'atteggiamento un po rassegnato e sorridente tipico di colui che sa di dover compiere al meglio un gesto dovuto, una missione diplomatica. Un lavoro raffinato di "pubblic relation". 

Il colloquio si è svolto in forma diretta (senza domande dalla platea ma faccia a faccia seduti su un divanetto). Non ho avuto modo di registrare alcunché, pertanto mi scuserete se vado un po a memoria raccontando il succo delle risposte che ha fornito, senza avere nessuna pretesa di essere preciso parola per parola. 

Segue una breve trascrizione dell'intervista che mi ha gentilmente concesso:

PM: Con la soppressione totale degli ATO a causa della legge finanziaria, come intendete ristrutturare il servizio d'ambito per il monitoraggio del territorio e i rapporti con le pubbliche amministrazioni ? Quale organo deciderà con voi le politiche sulle tariffe ?

TT: Questa nuova situazione crea in effetti un vuoto legislativo, che la Regione Emilia Romagna dovrà colmare introducendo un qualche nuovo istituto territoriale che sopperisca alla funzione degli ATO, seguendo i contatti con le pubbliche amministrazioni locali. Ho modo di ritenere che le funzioni fino ad oggi svolte dagli ATO saranno completamente assolte dalle provincie.

PM: Per la gara di appalto del 2012, se mai la politica decidesse di separare il bando per la raccolta dal bando per lo smaltimento, come vi comporterete ? Presenterete progetti per entrambi i servizi ? Non trovate che ciò costituisca un GIGANTESCO conflitto di interessi dato dal fatto che in questo modo vorrete ricavare sempre più rifiuto (da smaltire) mandando a ramengo qualsiasi seria iniziativa che incentivi il riciclo e il riuso di materiale ?

TT: In verità tale separazione è già avvenuta, mentre infatti il bando per l'affidamento dello smaltimento avverrà entro il 2012, ed Hera è ottimamente in grado di svolgere il suo servizio con gli impianti dislocati sul territorio, per quanto riguarda il bando per la raccolta e lo spazzamento si prevede un rinvio verso Giugno 2013, anche per dare in modo ai territori di riorganizzarsi in vista delle modifiche legislative in programma, in particolare riguardanti gli ATO. Il nostro interesse non è contrario all'ottenimento di una sempre maggiore quota di raccolta differenziata, già oggi trattiamo raccogliamo e ricicliamo oltre il 90% del materiale conferito (Ndr: Magari!), riducendo l'utilizzo delle discariche. Io non vedo alcun conflitto di interessi nel gestire il servizio di raccolta, anzi stiamo compiendo investimenti importanti per garantire una sempre maggiore efficienza ed efficacia.

PM: E' vera la notizia che il prossimo bando di affidamento dei servizi pubblici primari, acqua e rifiuti, vincola le amministrazioni per 15 anni ?

TT: Lei pensa che sia stato facile investire così tanti soldi per realizzare le infrastrutture ? Dovremmo forse cederle ad altri casomai vincessero la gara ? Comunque l'affidamento del servizio si prevede abbia una durata minima di 12 anni, tempo che serve per ammortizzare gli investimenti di centinaia di milioni di euro che abbiamo fatto.

PM: Non pensate che realizzare il Porta a Porta, quindi includerlo nel bando, dovrebbe essere un obiettivo obbligatorio per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata previste per legge, che arriveranno al 65% nel 2012 ? Pensate davvero che con i cassonetti stradali e gli sgravi in tariffa, questi obiettivi siano raggiungibili ? In che modo ?

TT: Nel 2009 siamo arrivati in diverse realtà molto vicini all'obiettivo del 50% di raccolta differenziata che ci eravamo prefissi, e le prospettive sono di ulteriore miglioramento grazie al potenziamento degli impianti. Investiamo in formazione dei cittadini, confidiamo di raggiungere obiettivi ambiziosi. Prima del 2002, quando Hera non c'era, abbiamo trovato una situazione in cui la raccolta differenziata si faceva poco e male, al di sotto del 25%, mentre oggi è praticamente raddoppiata, continueremo questa strada.

PM: In varie realtà europee (Friburgo, Hannover), le stazioni ecologiche ospitano attività di recupero e riutilizzo dei materiali riciclabili e degli ingombranti, sottraendoli dalla tipologia "rifiuto" e dando loro una nuova possibilità di non finire in discariche o inceneritori. E' vero che ciò non può essere realizzato sul nostro territorio a causa delle leggi in materia ? Non pensa che sia un buon esempio da imitare ?

TT: Noi rispettiamo le leggi vigenti, i terreni dove costruiamo le stazioni ecologiche sono di proprietà pubblica (Ndr: dei comuni), affidate a privati che hanno l'obbligo di recintarle e di gestirle come proprietà privata. Quando il rifiuto entra nelle nostre strutture noi ne diventiamo responsabili, come prescrive la legge. Se i comuni vogliono costruire strutture esterne affiancate alle isole ecologiche possono già farlo, ma se i materiali entrano all'interno delle nostre strutture diventano rifiuto di nostra proprietà. Tuttavia abbiamo avuto già diverse richieste di questo tipo, e stiamo valutando alcune possibilità, in accordo con cooperative sociali, per attrezzarci a tal scopo, ma la legge non lo impone.

PM: Sa come si dice... Fatta la legge, trovato l'inganno, se desiderate affrontare un reale percorso verso l'obiettivo di incrementare i distretti del riciclo, come stabilisce il decreto Ronchi, potreste sfruttare la vostra influenza per un miglioramento delle normative vigenti, non le pare ?

TT: Non siamo noi a stabilire le norme di legge, la ringrazio per il colloquio.

PM: Grazie a lei della sua cortesia.

sabato 4 dicembre 2010

A tutto gas, il giornale dei gruppi di acquisto solidali

Nasce in romagna un nuovo giornale "freepress", pensato e realizzato con la collaborazione dei gruppi di acquisto solidale sul territorio. Si chiama: "A Tutto Gas, Romagna e Dintorni ...".

E' il primo bimestrale gratuito in Romagna (in formato tabloid) dedicato interamente alla informazione eco-sostenibile.

A settembre, in occasione del DECRESCIFEST 2010 (Ecohappening della Romagna), è stato presentato in anteprima il numero zero, ed ora siamo già alla sua terza uscita! Il giornale nasce dall'idea di alcuni GAS-isti del territorio romagnolo, con la partecipazione attiva sia del Movimento Impatto Zero che del Gruppo Macro come supporto editoriale e grafico.

Il giornale è interamente realizzato con carta riciclata e inchiostri alimentari (non significa che sia commestibile, ma solo che intende conseguire un ridotto impatto ambientale). Tratterà approfonditamente di nuovi stili di vita alternativi, attraverso un’informazione capillare sulle buone pratiche di cui la redazione verrà a conoscenza sul territorio, grazie anche alle segnalazioni e ai reportage dei gruppi GAS. 

Il km 0, l’agricoltura biologica, la qualità del cibo e dell’acqua, l’utilizzo razionale delle risorse, tutti i consigli sul corretto impiego di prodotti naturali e poco inquinanti, la salvaguardia dell’ambiente e la qualità della vita sono i cardini su cui si fonda questo periodico. Non mancheranno esempi pratici di ciò che ognuno di noi può fare subito fin da ora a livello individuale, familiare o di piccola comunità.

Infine, ogni numero presenterà una rubrica di nome VISPO (Very Important Sustainability PersOn), sotto forma di intervista a personaggi più o meno noti del territorio, tali da essersi distinti per la loro capacità di rappresentare efficacemente la filosofia del mondo dei GAS in Romagna.

La distribuzione del giornale interessa attualmente il territorio romagnolo (province di Ravenna, Forlì, Rimini)  fino a lambire le province di Pesaro-Urbino e la Repubblica di S. Marino. I gruppi di acquisto sparsi sul territorio saranno il principale veicolo di diffusione. 

Questa testata rappresenta anche un ottimo veicolo di promozione delle aziende fornitrici dei G.A.S., così come di tutte quelle realtà commerciali e non attente ai principi etici e di solidarietà. In ogni numero si potranno trovare infatti articoli dettagliati sulle visite che i gasisti fanno ai loro fornitori, motivando il perchè delle loro scelte.

I numeri già usciti, in attesa di un sito web dedicato (previsto a breve), sono consultabili in rete:


L'uscita del prossimo numero è prevista per Gennaio 2011. Se intendete segnalare eventi, notizie, prodotti, buone pratiche quotidiane che pensate possano essere di interesse per i lettori del giornale dei GAS, potete contattare la redazione al seguente indirizzo: redazionetuttogas@gmail.com.

venerdì 3 dicembre 2010

L'incompetenza rassicurante al comando


Certo che parlare di indipendenza energetica garantita dal nucleare ha poco senso, quando sappiamo benissimo che in Italia non esistono miniere di uranio ne infrastrutture tali da processare autonomamente il combustibile. Senza contare che l'uranio arricchito, la cui materia prima (esafluoruro di uranio) è decuplicata di prezzo nel giro di un decennio, seguendo le sorti del prezzo del petrolio, durerà ai consumi attuali non più di 40-50 anni. Già si parla di banca dell'uranio!

Ma non voglio parlare di questo. Come sapete l'illustre prof. Umberto Veronesi è stato nominato a capo dell'agenzia nazionale per la sicurezza atomica, sarà cioè diretto responsabile e garante del rispetto delle normative di sicurezza da parte delle nostre fiammanti nuove centrali nucleari, che vedranno la luce fra non meno di 8 o 10 anni. Cioè quando saranno stati spesi svariate decine di miliardi di euro (tutti ovviamente caricati sulle nostre bollette), proprio mentre il combustibile uranio inizierà il suo lento e irreversibile declino.

Veronesi sostiene che di scorie nucleari non è mai morto nessuno. Qualcuno se la sentirebbe di sostenere gli stessi argomenti anche per i rifiuti tossici sversati in campania ? Eppure sembra accertato da diversi studi epidemiologici che chi vive nei pressi di discariche viene esposto a una maggiore incidenza di neoplasie e disturbi del sistema endocrino. La stessa cosa accade anche per le polveri sottili, difficili da mettere in rapporto di causa effetto con singoli decessi, ma correlabili con un aumento impressionante di disturbi cardio-circolatori, asma, ictus, infarti, malattie polmonari. Eppure, nonostante questo, esistono addirittura sentenze che lo negano! Analogamente, anche per i rischi connessi all'irraggiamento nucleare (accidentale), gli studi ci sono, ma c'è chi ha interesse a minimizzarne la portata.

Quindi, la nomina di Veronesi serve solo a "rassicurarci", lui non permetterà certo che noi ci ammaliamo. Se c'è lui possiamo stare tutti tranquilli! Il problema è che abbiamo una authority per la sicurezza gestita da un simbolo! E' come se a capo dell'agenzia per la sicurezza del volo ci mettessero un fabbricante di paracadute! (In realtà è Bruno Franchi, ex pilota ed esperto di diritto aeronautico).

Con tutto il rispetto per la buona fede e il prestigio del Dott.Veronesi, il direttore di una agenzia di sicurezza si deve occupare di sicurezza degli impianti e tutela dell'ambiente, non certo di rassicurare la popolazione riguardo ai rischi sanitari (talvolta irrazionali, talvolta no). Un medico generalmente non è tenuto a sapere nulla di impianti nucleari (così come infatti Veronesi non sa nulla di "termovalorizzatori", ma ne pontifica in tv la loro sicurezza). Non discuto che si possa intendere di medicina radiologica, ma che con l'agenzia nucleare non c'azzecca proprio nulla, direbbe qualcuno.

E nelle altre parti del mondo, chi mettono a capo delle agenzie di sicurezza nucleare ?

In Francia, la loro agenzia (ASN) è diretta da Jean Christophe Niel, 49 anni e laureato in fisica teorica, che ha ricoperto incarichi di vertice nel controllo sul ciclo del combustibile e dei rifiuti, ed è stato per anni capo del dipartimento per la sicurezza dei materiali radioattivi. Il presidente è Andrè-Claude Lacoste, 69 anni, ingegnere, da 17 anni con incarichi direttivi nel settore sicurezza nucleare.

In Inghilterra, la loro agenzia (HSE) è diretta da Mike Weightman, ingegnere esperto in ricerche atomiche.

In Usa l'agenzia si chiama (NRC), Nuclear Regulatory Commission, organismo responsabile della sicurezza nucleare, è diretta da un pool di cinque membri, uno dei quali nominato direttamente dal presidente, tutti fisici o ingegneri (inclusa una donna).

Non fatemi andare a ricercare le posizioni analoghe in Germania, Finlandia, Svezia, scommetto che sono tutti, credetemi sulla parola, illustri scienziati del settore o tecnici altamente specializzati.

Tornando agli studi epidemiologici, sembra che nei luoghi dove esiste un tasso più elevato di radioattività si verifichino, oltre a una incidenza  superiore di aborti, anche una minor nascita di femmine rispetto ai maschi, come si può leggere qui e qui.

Quindi, caro Veronesi, la invito a godersi la pensione da ex senatore, ma affidi la nostra sicurezza a qualcuno un tantino più competente di lei.

Update: Il geologo Mario Tozzi ha registrato in video una puntuale risposta alle affermazioni di Umberto Veronesi, in merito alla sicurezza e disponibilità futura di energia da fonte nucleare.