sabato 30 giugno 2007

CESENA: dal Comune 138mila euro a favore dei 12 quartieri

Una bella notizia per i cittadini e i quartieri di Cesena: sono in arrivo 138 mila euro a favore delle attività dei 12 quartieri della città. Il comune di Cesena ha infatti approvato i finanziamenti a sostegno delle iniziative sociali, culturali e sportive organizzate dai consigli di quartiere per tutta la cittadinanza. Quasi 150 iniziative e progetti saranno sostenuti grazie alla somma stanziata: si va dalle feste di quartiere alle iniziative di aggregazione per le famiglie e i giovani, dalle serate di promozione della lettura ai convegni e alle assemblee sui temi della prevenzione e della salute, per passare a rassegne di poesie dialettali, ai concerti d’estate, ad attività per anziani e a collaborazioni con centri sportivi, fino ad eventi più rilevanti che coinvolgono tanti cittadini, anche provenienti da altri quartieri, quali la Sagra del Minatore di Borello e quella della Ciliegia del Valle Savio. E noi del MIZ ci auguriamo che i quartieri continuino anche a organizzare dibattiti pubblici di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata domiciliare.

“Con questa operazione - spiega il sindaco Giordano Conti - riconfermiamo il nostro appoggio ai quartieri, che da sempre costituiscono per tutta l’Amministrazione Comunale un punto di riferimento e di confronto sulle diverse realtà cittadine. La collaborazione instauratasi negli ultimi anni ci ha permesso, infatti, non solo di poter monitorare in maniera attenta le diverse aree di Cesena, ma anche di creare appuntamenti importanti per tutta la cittadinanza e che favoriscono l’incontro di tutti i membri della comunità.”

In particolare la somma sarà così distribuita: al Centro Urbano andranno 8400 euro, al Cesuola 11400 euro, al Fiorenzuola 11000 euro, al Cervese Sud 11120 euro, all’Oltresavio 16800 euro, per il quartiere Valle Savio sono stati destinati 10900 euro, a quello di Borello 12mila euro, al Rubicone 11500 euro, per il quartiere Al Mare la cifra si attesta a 11500 euro, al Cervese Nord 11900 euro, al Ravennate 10130 euro e infine al Dismano 11350 euro. Mediamente, quindi, ogni circoscrizione ha ricevuto una somma tra i 10 mila e gli 11 mila euro. Supera questa cifra l’Oltresavio (a cui saranno destinati 16800 euro) tenuto conto che, oltre alle numerose iniziative in cantiere (come “La biblioteca di Howgards” per la promozione della lettura fra i piccoli e il Telefono amico per gli anziani) ha in carico il centro d’aggregazione giovanile Garage, un punto d’incontro per molti adolescenti non solo del quartiere ma di tutta la città. A seguire si trova il quartiere Borello che riceverà 12mila euro che saranno impiegati in parte a sostegno della Sagra del Minatore, per le attività dell’associazione Società mineraria nonché per iniziative rivolte agli anziani e collaborazioni con le scuole del quartiere.

“Questi finanziamenti - aggiunge l’Assessore al Decentramento Maria Grazia Zittignani - saranno impegnati dai quartieri anche per le spese di gestione dei servizi base come: centri civici, biblioteche, centri culturali e sociali, attività socio-culturali e ricreative, impianti sportivi e verde. La somma è stata distribuita tenendo conto dei vari progetti e attività presentati dai 12 consigli di quartiere”.

(Fonte: sestopotere)

venerdì 29 giugno 2007

INCENERITORE FORLI: Consiglio di stato respinge sospensiva clan-destino

Vogliamo dare spazio ad una notizia del 27 giugno che riguarda la salute di tutti noi romagnoli, purtropppo anche il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza cautelare promossa tra gli altri dall’Associazione Clandestino contro la realizzazione dell’Impianto di termovalorizzazione di rifiuti solidi urbani in Forlì, situato a Coriano. Questa è la seconda bocciatura in sede giudiziaria delle richieste dell’Associazione Clandestino e degli altri oppositori al progetto, in quanto il Tar aveva già dichiarato inammissibile per carenza di legittimazione attiva il loro ricorso. L'impianto è già in costruzione e prevede il raddoppio della capacità di smaltimento da 60mila a 120mila tonnellate l'anno. Clan-destino da anni oramai si batte contro tale costruzione poichè considerata inopportuna, l'associazione - lo ricordiamo - si è da sempre opposta alla sua costruzione in quanto rispetto al PPGR (Piano Provicniale Gestione Rifiuti) che prevede una riduzione della produzione dei rifiuti per rientrare nelle direttive europee, non è stata attuata nessuna pratica di Raccolta Differenziata a Forlì atta alla diminuzione dei rifiuti e che quindi abrebbe potuto rendere inopportuna la costruzione del 3° forno inceneritore. Recentemente l'associazione ha presentato una proposta di conversione di tale impianto in un centro di riciclaggio dei rifiuti invece che di incenerimento. Consideriamo che la cosa veramente triste di questa vicenda, oltre al danno ambientale e sanitaro che oramai tutti gli scienziati confermano e che solo gli amministratori comunali continuano ad ignorare, sia la totale assenza di ascolto dell'amministrazione dei cittadini che con ben 17.000 firme presentate non sono stati mai ricevuti dal Sindaco Nadia Masini, non si è mai aperto un tavolo di discussione comune per concordare una mediazione tra gli interessi del Comune (che dovrebbero essere quelli del cittadino) e quelli della popolazione (che purtroppo non sono quelli del Comune). La costruzione di tale impianto riguarda tutti i cittadini e la provincia e dovrebbe essere concordata in accordo fra tutte le parti che le rappresentano. La chiusura totale di questo dibattito da parte del Comune è il segnalo chiaro che la politica è fatta da personalismi egoistici ed è lontana anni luce dal suo significato più vero. Noi del MIZ utilizzeremo tutte le nostre risorse affinchè a Cesena si attivi la Raccolta Differenziata domiciliare e un dibattito democratico con l'amministrazione, che ci auguriamo, non ricalchi lo stile di quella forlivese.

Aggiornamento: In realtà il contenuto dell’articolo non è esatto. Il Consiglio di Stato ha respinto la sospensiva dei lavori, quindi il ricorso continua il suo percorso ma i lavori all’impianto continueranno. Leggete altre informazioni quì.

giovedì 28 giugno 2007

Rifiuti elettrici, un ulteriore rinvio

Come volevasi dimostrare, della serie "si spendono parole al vento", siamo malauguratamente di fronte ad un ulteriore rinvio per l'entrata in vigore della raccolta differenziata per i rifiuti elettrici che è stata trattata in uno dei nostri precedenti post. Sembra proprio che il sistema di gestione di rifiuti elettrici ed elettronici RAEE, previsto dalle direttive comunitarie addirittura fin dal 2005, non entrerà in funzione nei tempi previsti: il Governo ha provveduto a varare un ulteriore rinvio contro il quale si è scagliata ANCI, l'Associazione nazionale dei comuni italiani.

Con quella del primo luglio - denuncia ANCI - se confermata, sono tre le proroghe dell'avvio del sistema (...) che viene posticipato a dopo la pausa estiva". "Sembra che il Governo - continua ANCI - non sia in grado di sbrogliare la matassa dei RAEE e nel frattempo il costo della gestione di questi rifiuti continua a gravare sui bilanci dei Comuni, nonostante una direttiva europea imponesse già dal 13 agosto 2005 una ripartizione delle spese di gestione tra enti locali e produttori di elettrodomestici, in base ai principi del chi inquina paga e della responsabilità condivisa. E così mentre il Governo non decide e il sistema non parte, i comuni da soli continuano a farsi carico dei costi delle operazioni di trasporto dei RAEE e del loro trattamento che poi inevitabilmente ricadono su tutta la collettività attraverso la tassa o la tariffa rifiuti.

Per saperne di più consultate la notizia su punto informatico.

Beppe Grillo al parlamento europeo

Invitato da Giulietto Chiesa, Beppe Grillo si siede al parlamento europeo e prova a spiegare la catastrofica situazione italiana, portando con sè l'esperto Luca Mercalli. Il tema della serata era "L'Europa è sostenibile?" e lo scopo dichiarato di Beppe era, da una parte, capire cosa si fa a Bruxelles, cosa succede nei palazzi del potere e, dall'altra, spiegare a qualche amico europeo la situazione italiana, per lui così tragica da essere vicina all'esplosione. Proprio per questo, Grillo ha lanciato il suo Vaffanculo Day - fissato per l'8 settembre - che vedrà manifestazioni in tutta Italia organizzate dai suoi Meet Up (ci saremo anche noi del MIZ/Meetup di Cesena). I temi affrontati sono stati quelli da sempre a lui cari: ambiente energia, informazione ed etica in politica sopra tutti. Per parlare di riscaldamento globale il Grillo parlante si è portato dietro il meteorologo Luca Mercalli, che dirige il sito Nimbus.it. Mercalli ha presentato con grande efficacia comunicativa, una serie di fatti sui cambiamenti climatici, che messi in fila ed accompagnati da grafici e foto fanno rabbrividire... Per quanto noti, quando ben spiegati, i dati sul riscaldamento globale diventano ciò che gli anglosassoni chiamano hard facts: fatti incontestabili, dati grezzi ma oggettivi.
Qui la presentazione del Dott. Mercalli, che ha acconsentito alla pubblicazione del video prodotto da Ecoblog. Al minuto 22 Mercalli rimprovera la stampa italiana di non aver parlato della "fine del petrolio facile", come invece ha fatto la stampa estera.Solo in rete se ne parla come ha fatto ecoblog che ne ha parlato (ad esempio qui e qui)-e che noi ringraziamo vivamente per le fonti-.
Beppe Grillo ha anche svelato chi - secondo lui - si cela dietro al famoso colpo di mano che nel 1992 tramutò la delibera numero 6 del Comitato Interministeriale Prezzi (la famosa CIP6) in un'enorme fonte di rendite pubbliche per petrolieri come Massimo Moratti.
Il CIP 6 nel 1992 avrebbe messo l'Italia all'avanguardia mondiale nel campo delle energie rinnovabili: prevedeva che il 7% delle bollette Enel degli italiani andasse a finanziare l'energia pulita. Gli italiani avrebbero pagato la propria energia il 7% in più, ma si sarebbero costruiti un futuro sostenibile insieme a tecnologie esportabili ovunque. Peccato che all'ultimo momento qualcuno aggiunse una "parolina" nella fatidica delibera. Venivano finanziate le fonti rinnovabili e "assimilate". Grazie a questa parolina magica, 3/4 delle risorse dragate dai portafogli degli italiani sono andate e vanno a finanziare la produzione elettrica non rinnovabile (es. da scarti del petrolio o da rifiuti)....e tutti noi ci siamo sempre chiesti: CHI CE L'HA MESSA, QUELLA PAROLINA?

Andate a vedere il filmato di Grillo.

(fonti:ecoblog, blog di Grillo)


mercoledì 27 giugno 2007

Articolo su La Voce di Romagna

La voce di Romagna ha appena pubblicato un ottimo articolo che ci riguarda, la nostra conferenza stampa è arrivata prima che il quartiere Cesuola aderisse approvando la nostra petizione, pertanto ai quartieri Centro Urbano e Fiorenzuola che già hanno aderito completamente occorre ora aggiungere anche il quartiere Cesuola, pur se la sua adesione non è stata all'unanimità ma solo a maggioranza. Sappiamo benissimo che avere un riscontro entusiasta e interessato dai quartieri è tutto sommato piuttosto facile, data la intrinseca bontà del progetto, la parte difficile è che questo entusiasmo conduca poi ad azioni politiche conseguenti. Senza un appoggio completo ed esplicito dei quartieri la nostra iniziativa non avrebbe molto seguito una volta sul tavolo degli amministratori comunali (notoriamente pigri e refrattari a qualsiasi cambiamento). Pertanto, continueremo nell'opera di contattare uno ad uno tutti i 12 quartieri di Cesena. Alla prossima riunione dei presidenti di quartiere confidiamo apparirà all'ordine del giorno uno spazio per la nostra iniziativa, poichè desideriamo che i quartieri collaborino fra loro in maniera unitaria e non si instaurino forme competitive o peggio divisioni contrapposte. Il nostro obiettivo è che la sperimentazione parta contemporaneamente su tutti i quartieri che desiderano proporsi per incominciare il Porta a Porta, chi non desidera partecipare alla fase iniziale per lo meno appoggi e sostenga l'iniziativa in maniera congiunta, in vista di una adozione completa distribuita su tutto il territorio cittadino. L'elenco dei quartieri contattati e le loro relative posizioni aggiornate in tempo reale potete trovarlo quì. L'articolo già anticipa la nostra prossima iniziativa, inviare a tutti gli assessori e consiglieri una lettera di introduzione e sostegno alla nostra iniziativa. Come movimento MIZ ci proporremo per partecipare attivamente al comitato di "monitoraggio" e controllo della sperimentazione, raccogliendo i problemi dei cittadini ed agendo affinchè la sperimentazione del porta a porta risulterà in un successo completo. Gli amministratori sono avvisati... non molleremo tanto facilmente.

-- Paolo Marani

martedì 26 giugno 2007

Dal 2007 parte la differenziata per i rifiuti elettrici

Sapevate voi che già da 6 mesi abbiamo bella che pronta un'ottima legge sullo smaltimento dei rifiuti Hi-Tech (grazie all'UE) ? Ebbene sì, l'Italia è il paese in cui è prioritario parlare di gossip piuttosto che di leggi, persino i sassi in questi giorni sapevano della detenzione della povera Paris Hilton, ma solo chi usa la rete o qualche fortunato che si collega a Rainews 24 la mattina presto ha saputo di questa legge. Con l'anno nuovo va attuata tassativamente la direttiva europea per la spazzatura elettronica. Lavatrici, computer, televisori vanno smaltiti e riciclati secondo un protocollo comunitario comune. Fra le novità é previsto il ritiro a rendere per l'acquisto di prodotti nuovi. Pecoraro Acanio ha affermato pubblicamente:

«Entro il 2007 la raccolta del materiale elettrico deve partire».

Dal primo gennaio 2007 il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia deve quindi partire. Il ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio é intervenuto a Milano a un incontro promosso da Ecoqual.it e dalla camera di commercio. La scadenza del 2007 riguarda l'attuazione di una direttiva europea recepita in Italia con il decreto legislativo 151 del 2005, che inizialmente sarebbe dovuto entrare in vigore il 13 agosto 2006 e che poi è slittato al 31 dicembre 2006. Tutti i materiali legati a vecchi computer, televisori, lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, ecc. che vengono buttati, devono essere smaltiti tramite un apposito piano di raccolta differenziata e successivo riciclaggio. Nel nostro caso, in Romagna da dove scriviamo, se vogliamo smaltire un elettrodomestico senza acquistarne uno nuovo è necessario chiamare il numero verde di Hera 800-500-999, se sono ingombranti li prelevano da casa gratuitamente loro, se sono di medie dimensioni li si deve recapitare alla più vicina stazione ecologica, tuttavia se si acquista un elettrodomestico nuovo lo smaltimento è a carico gratuito del produttore, fin'ora questo era scontato solo per lavatrici e frigoriferi, mentre ora sappiamo che si estende a tutti gli elettrodomestici, questo per la parte del consumatore. Per il produttore viene introdotto il principio del "vuoto a rendere" anche per la cosiddetta spazzatura elettronica, il che obbliga le aziende produttrici ad attrezzarsi per organizzare il ritiro delle merci finite in disuso contestualmente al momento dell'acquisto di un prodotto nuovo da parte del consumatore. In pratica, per i produttori, la direttiva impone l'obbligo di finanziare sistemi di trasporto, trattamento, recupero e smaltimento finale dei rifiuti hi-tech pena l'attribuzione di pesanti sanzioni amministrative, fino a 100.000 euro.

«Eventuali slittamenti dell'entrata in vigore del nuovo sistema di smaltimento - ha aggiunto il ministro - porterebbero a una ennesima procedura di infrazione europea verso il nostro Paese. Sarebbe invece auspicabile un accordo di programma tra comuni e produttori per facilitare e accelerare il sistema di raccolta dei Raee».

Oltre alla Direttiva Raee, il D. lgs 151/05 ha recepito la Direttiva RoHS sulla restrizione di utilizzo di sostanze pericolose (mercurio, piombo, cadmio, cromo esavalente e alcuni ritardanti di fiamma) nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche a partire dal 1° luglio 2006. Questo perché alcune componenti, come cadmio, cromo esavalente e ritardanti di fiamma, possono danneggiare uomo e pianeta.

lunedì 25 giugno 2007

Risposta da Tetrapak Italia

Il nostro articolo sul tetrapack pubblicato sul blog del miz il 18 giugno scorso ha ricevuto la cortese risposta dell'ufficio stampa di Tetrapak Italia, per dovere di correttezza riportiamo quanto scritto dalla sig. Maria Grazia Attianese in forma integrale:

Gentile Barbara,
Quello del riciclo dei contenitori Tetra Pak è un tema di cui si deve parlare: oggi non possiamo più prescindere da comportamenti virtuosi quali la separazione ed il recupero dei rifiuti. Siamo quindi soddisfatti che questo tema sia entrato fra gli argomenti del vostro movimento e desideriamo dare il nostro contributo, con l’unico obiettivo di informare i cittadini dei progressi fatti nella raccolta differenziata dei cartoni per alimenti in Italia. La campagna di comunicazione che è in onda in questi giorni ha lo stesso scopo: informare, porre l’attenzione sul fatto che queste confezioni hanno una matrice rinnovabile, la cellulosa, che proviene da foreste sottoposte ad un programma di tutela. L’utilizzo di fonti rinnovabili è ormai una necessità riconosciuta a livello mondiale ed è importante diffondere questa cultura nell’opinione pubblica. Venendo alla raccolta differenziata dei cartoni per alimenti, segnaliamo innanzitutto che la normativa vigente attribuisce ai Comuni la responsabilita’ della raccolta differenziata dei rifiuti. Sono i Comuni a scegliere il sistema di raccolta piu’ idoneo, valutando le caratteristiche urbanistiche, sociali ed economiche nonché le realtà impiantistiche presenti e disponibili a ricevere e valorizzare le frazioni oggetto di raccolta differenziata. Cio’ ha prodotto in Italia un panorama gestionale decisamente variegato, in cui ad esempio ci sono realta’ che effettuano la raccolta della frazione organica dei rifiuti (la cosiddetta raccolta dell’umido) ed altri che non hanno attivato tale servizio, comuni dove le lattine si raccolgono insieme al vetro e altri dove vengono raccolti con la plastica, comuni che prediligono la raccolta multimateriale ed altri dove e’ presente la raccolta monomaterile spinta. La scelta di operare con un sistema di raccolta piuttosto che un altro non ha quindi un legame diretto con la riciclabilita’ o recuperabilita’ di un rifiuto. I cittadini pertanto hanno la possibilita’ di raccogliere in maniera differenziata un rifiuto riciclabile in funzione del sistema adottato dal proprio Comune. Il riciclo del cartone per alimenti non richiede “accordi di smaltimento particolari” ed e’ una realta’ oggi per oltre 15 milioni di italiani, distribuiti in oltre mille comuni. Il sito web di Tetra Pak Italiana – www.tetrapak.it - alla pagina “Protezione integrale” elenca tutti i comuni in cui è possibile fare questa raccolta e tra questi spiccano citta’ come Roma, Milano, Torino, Firenze. Dal 2002 ad oggi per fortuna i numeri della raccolta differenziata dei cartoni per alimenti che lei ha citato sono cambiati: nell’anno 2006 il 50,3% dei cartoni per alimenti immessi al consumo in Italia – circa 5 miliardi - sono stati recuperati e riciclati. Risultato che si avvicina moltissimo a quelli raggiunti da altri rifiuti di imballaggio e la cui raccolta e’ una realta’ consolidata gia’ da molti anni. E’ vero pero’ che in molti Comuni italiani, ed in Romagna in particolare, questa raccolta non e’ attiva. Ma confidiamo possa esserlo presto! Grazie al protocollo d’intesa con Comieco siglato nel 2003 e volto a diffondere la raccolta differenziata del cartone per alimenti, tante sono ormai le cartiere che riciclano il cartone per alimenti insieme alla carta e molti sono gli Enti di programmazione e controllo della gestione dei rifiuti che invitano i Comuni ad adottare questa raccolta. Tra questi l’Osservatorio Rifiuti della Provincia di Bologna, che nel proprio Rapporto 2005 evidenziava come “la raccolta dei cartoni per bevande rappresenta una concreta opportunita’ per incrementare i quantitativi di raccolta differenziata e conseguentemente ridurre gli smaltimenti in discarica.” Concordiamo con lei sul fatto che non sia appropriato raccoglierli separatamente ma le assicuriamo che una volta raggiunto il cassonetto opportuno non proseguono verso un termovalorizzatore. Restiamo a Sua completa disposizione per approfondire ulteriormente questi temi e per rispondere su eventuali dubbi.

-- Maria Grazia Attianese, ufficio stampa di Tetrapak Italia.

Ringraziamo Tetrapak italia per averci chiarito le posizioni dell'azienda, verificheremo e vigileremo affinchè i protocolli di corretto smaltimento di questa tipologia piuttosto "difficile" di rifiuti siano sempre presi in seria considerazione da parte delle amministratori locali, trattandosi di una parte rilevante del totale dei rifiuti prodotti da imballaggio. Come movimento, desideriamo porre l'attenzione su come a nostro parere sia opportuno realizzare, su scala nazionale e non lasciando l'iniziativa ai singoli comuni, direttive e metodologie condivise su come trattare questi particolari tipi di materiali. I "poliaccoppiati" come il tetrapak non sono carta, non sono alluminio, non sono plastica, ma sono una particolare combinazione a strati degli stessi che necessitano di attrezzature specializzate per essere correttamente smaltiti. Una corretta strategia di differenziazione deve essere eseguita in sinergia con una corretta tecnologia di smaltimento, altrimenti si rischia di differenziare qualcosa che poi non è realmente riutilizzabile dal mercato come materia prima secondaria. A nostro parere Tetrapak stessa dovrebbe in prima persona spingere sulle amministrazioni per adottare globalmente tali strategie, solo successivamente vantarsi di promuovere l'utilizzo a larga scala di un prodotto vantandone le intrinseche caratteristiche ecologiche.

domenica 24 giugno 2007

Centrale solare termodinamica in Calabria

Siamo contenti di segnalare una buona notizia da una regione martoriata da molti, troppi problemi, spesso ultima, in coda rispetto ad altri tipi di sviluppo, ora invece in primo piano per un bel primato: la costruzione della prima centrale solare termodinamica in Calabria. Esempio di energia rinnovabile e pulita, in Calabria si inizia a costruire la prima centrale solare termodinamica d'Italia, voluta dal ministro dell'ambiente Pecorare Scanio e declamata dal Nobel Carlo Rubbia.Secondo lo scienziato gli impianti a concentrazione solare (Csp) possono diventare competitivi con i combustibili entro il 2020. Basti pensare all’esempio dell’Arabia Saudita che, ha sottolineato Rubbia, riceve sotto forma di sole un’energia mille volte superiore a quella che produce con il petrolio e il gas:un millesimo di superficie a specchi potrebbe produrre lo stesso petrolio che si estrae oggi. Un barile di petrolio corrisponde a un metro quadro di impianti solari.La Spagna ha attualmente 30 centrali di 50 megawatt ciascuna: il progetto calabrese è il primo passo che dimostra che si può produrre energia solare. Secondo Rubbia il sole è “l’unica sorgente compatibile e rappresenta l’unica alternativa dal momento che petrolio e fonti fossili sono destinate ad esaurirsi; i costi del petrolio e dell’uranio non sappiamo quali saranno - ha aggiunto - mentre i costi del Csp sono calcolabili.

(Fonte: il giornale di calabria)

sabato 23 giugno 2007

Cesena: energie rinnovabili aperte al pubblico

L’Ises Italia promuove “I giorni delle rinnovabili”, aprendo ai cittadini le porte di alcuni impianti eolici, idroelettrici, centrali geotermiche e a biomasse, sistemi solari termici e fotovoltaici. A Cesena sabato 23 e domenica 24 giugno i cittadini potranno visitare il parco educativo sperimentale delle energie alternative (Pesea) che si trova a Bagnile in via San Giorgio 5755.
“L’argomento delle energie alternative – sottolinea l’assessore all’Ambiente Severino Bazzani – è sempre più attuale. Le energie non rinnovabili sono in via di esaurimento mentre i consumi continuano a crescere, sia nel mondo industrializzato sia nei paesi in via di sviluppo come Cina e India.

In pochi decenni queste fonti energetiche, che contribuiscono non poco all’inquinamento, sono destinate a finire. E’ una via obbligata perseguire la strada delle fonti energetiche alternative, che non inquinano e sono inesauribili (sole, vento). Anche i singoli cittadini hanno la possibilità di operare in questa direzione, tramite l’installazione di pannelli solari per la produzione dell’acqua calda, pannelli fotovoltaici in grado di produrre energia elettrica per il fabbisogno della propria abitazione, oppure ricavare l’energia elettrica sfruttando il vento. Tutto questo si potrà osservare direttamente al
Parco Pesea, dove nelle due giornate saranno fornite informazioni utili sulle energie rinnovabili e il loro sfruttamento. Nella mattinata di sabato 23 giugno saranno presenti al Parco Pesea, insieme all’assessore Bazzani, anche l’assessore provinciale all’Agricoltura Gianluca Bagnara e il suo collega all’Ambiente Roberto Riguzzi.

venerdì 22 giugno 2007

Autori sotto le stelle a Cesena


Il MIZ promuove la cultura a Cesena, specie se si occupa di informazione, per questo oggi vi segnaliamo la presenza di autorevoli scrittori e giornalisti ospiti questa estate a Cesena. In particolare segnaliamo i nostri preferiti: Erri De Luca per la poesia e Marco Travaglio per l'informazione.

Chiostro di San Francesco a Cesena
(dietro la Biblioteca Malatestiana)
Dal 27 giugno al 25 luglio ore 21.15
ingresso gratuito

mercoledì 27 giugno
SALVO SOTTILE
Maqeda
(Baldini e Castoldi Dalai, 2007)

venerdì 6 luglio
"A che serve la poesia?"
dialogo e letture di
Erri De Luca e Ennio Cavalli

mercoledì 11 luglio (Autori sotto le Stelle e Teatro Civile insieme)
Massimo Carlotto in
La terra della mia anima
Massimo Carlotto – voce narrante
Ricky Gianco – voce e chitarra
Patrizio Fariselli – pianoforte
Maurizio Camardi – sassofoni
Regia di Velia Mantegazza

mercoledì 18 luglio
MARCO TRAVAGLIO
La scomparsa dei fatti
Si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni
(Il Saggiatore, 2006)

mercoledì 25 luglio
LIRIO ABBATE E PETER GOMEZ
I Complici. Tutti gli uomini di Bernando Provenzano da Corleone al Parlamento.
(Fazi Editore, 2007)

Ingresso gratuito
Una collaborazione tra Libreria Mondadori e Assessorato alla Cultura

giovedì 21 giugno 2007

G8 e obiettivi ambientali

Mentre noi stiamo qui a combattere "piccole" informazioni scorrette sul Tetrapak e sulla migliore gestione dello smaltimento dei rifiuti al G8 di Heiligendamm, in Germania, apparentemente non si è perso tempo sull'impegno della tutela ambientale secondo i notiziari, ma come commentare i risultati raggiunti?
Gli unici due punti fissati, sui numerosi proposti sono stati:
1.obiettivo minimo condiviso di riduzione del 50% delle emissioni climalteranti globali entro il 2050, rispetto ai livelli del 1990. 2.finalmente sono riusciti a far ammettere e mettere nero su bianco da Bush che i mutamenti climatici sono prodotti dell'attività umana. Doveva essere il G8 dell'Africa e dei cambiamenti climatici, invece rischia di essere ricordato come il summit dello scudo spaziale e delle nuove tensioni tra Stati Uniti e Russia. Direi che sono davvero pessimi risultati, dopo anni e fior di scienziati che segnalano il grave problema dell'inquinamneto da parte dell'uomo, "l'allievo" ripetente Bush (al 2° mandato) ha riconosciuto solo ora che tutto ciò è vero, dopo anni di negazione ad oltranza del problema. Forse sarebbe il caso che più che organizzare G7,8,9, si iscrivesse qualcuno ad un corso di laurea ambientale e soprattutto si insegnasse agli altri, che se sono accorti prima, di essere un pò più sinceri e di indignarsi di fronte a tanta "ignoranza/omissione". Ma veniamo al secondo punto, la riduzione del 50% delle immissioni inquinanti rispetto al 1990 entro il 2050: praticamente facciamo in tempo a distruggere il pianeta non una, ma anche due volte di seguito, oltre alla non troppo pessimistica previsione che potranno già essere morte migliaia di persone a causa delle conseguenze del cambiamento climatico, noi occidentali forse di morte lenta (tumori e affini) le popolazioni povere di fame per la desertificazione e l'impoverimento del territorio.Anche Bono Vox e gli altri vip che hanno partecipato come ospiti al G8 han detto che è stata tutta una farsa. Che dire? Quasi quasi è meglio essere colpiti dal famoso meteorite che dovrà passare vicino alla Terra fra qualche decennio, almeno potremmo sempre dire che non è stata responsabilità nostra, è più dignitoso.(Fonte: GREEN TG)

mercoledì 20 giugno 2007

La tutela ambientale schizofrenica

Fonte il blog di ASPO Italia, questo articolo sulle lavatrici autosterilizzanti illustra (come Ugo Bardi e pochi altri sanno fare) le eterne contraddizioni di coloro che pretendono di agire nel nome del progresso ed al contempo vantano la tutela dell'ambiente e della salute. La sintesi è questa, se focalizziamo l'analisi su un punto particolare di una qualsiasi tecnologia innovativa, perdiamo di vista l'interesse generale. Tecnologia ed ambiente non vanno daccordo se ci si limita all'analisi delle prestazioni di un oggetto. Leggendo l'articolo queste contraddizioni emergono in tutta la loro realtà. Siamo il popolo che spende miliardi in armi sofisticatissime per fare la guerra e poi chiede miliardi per gli aiuti umanitari. Siamo il popolo che costruisce auto velocissime e poi si adopera per limitarne la velocità sulle strade. Siamo il popolo che reclamizza un bene vantandone le proprietà mirabolanti di igiene e tutela della salute (come nel caso della lavatrice illustrata nell'articolo) e poi si disinteressa di quanto questo stesso bene sia in realtà fonte di inquinanti. Siamo il popolo che gioisce di fronte all'inceneritore che ci affranca dal problema dei rifiuti e al contempo grida a gran voce l'indignazione di vivere una vita sotto la spada di damocle del cancro. Vogliamo il petrolio e le tecnologie derivate a buon mercato, poi ci lamentiamo del riscaldamento globale e della siccità. Forse è davvero il caso di cominciare a porre argine a queste schizofrenie e adoperarci per usare la "vera" tecnologia al servizio dell'ambiente, per vivere in un ambiente globalmente più sano, per prevenire i tumori, per salvaguardare la salute della collettività a lungo termine (non solo quella dei singoli). Non è possibile andare oltre a lungo su questa strada, occorre usare le fonti energetiche rinnovabili al servizio di un nuovo tipo di sviluppo, non per sostituire le fonti fossili credendo così di allungare in continuità il corrente modello di sviluppo. In poche parole, forse quello che ci serve è un pò di sana decrescita.

martedì 19 giugno 2007

Primi bilanci sulla petizione

Siamo a giugno, al 4° mese dall'avvio della petizione a favore della raccolta "Porta a Porta" dei rifiuti a Cesena promossa dal MIZ, con orgoglio e soddisfazione stiliamo un primo bilancio positivo: 1350 firme di cesenati all'incirca, 6 firme tra assessori e consiglieri comunali, l'adesione di due quartieri Fiorenzuola e Centro Urbano (che ringraziamo vivamente), la cordialità e disponibilità (in attesa di risposta) dei quartieri: Oltresavio, Vallesavio, Dismano, Ravennate, Cesuola. Ancora da incontrare i consigli di: Borello, Cervese Nord, Rubicone, Al Mare. Indisponibilità invece del Cervese Sud. Sappiamo bene che il problema della raccolta domiciliare non è di tipo tecnologico, dal momento che in america viene effettuata da 20 anni, in Europa da dieci e nel Nord Italia da diversi anni, tutte con successo, quindi non si può più parlare di sperimentazione poichè è ampiamente verificabile la sua efficienza. La sostanza del problema è di tipo culturale e sociale, perchè va a toccare una consapevolezza del rifiuto a noi ancora estranea, che crea come tutte le cose nuove timori e diffidenze. L'esperienza di Forlimpopoli, nostri vicini di casa, ci dovrebbe rassicurare, ma non sempre è così, per questo siamo contenti di aver incontrato nei quartieri persone attente e sensibili ai bisogni della collettività, desiderose di adoperarsi positivamente a prescindere delle singole posizioni politiche. Desideriamo in questa sede ringraziarle attendendo fiduciosi un loro riscontro, anche se sappiamo bene che il riscontro più arduo sarà quello dei nostri amministratori, ma anche su questi riponiamo la nostra massima fiducia. Crediamo che il momento di fare delle scelte davvero importanti e lungimiranti per il benessere della collettività sia maturo, a cominciare dalle politiche sui rifiuti.

lunedì 18 giugno 2007

Come si ricicla il Tetrapak?

Visto che il tetrapak è riciclabile, come ci martella incessante la pubblicità di questi ultimi giorni in tv, perchè in molti comuni dicono di buttarlo nel secco (indifferenziato)? Il Tetrapak è solo potenzialmente riciclabile: Se nel vostro comune si possono buttare i tetrapak insieme alla carta, è perchè esiste un accordo di smaltimento particolare. Nella maggior parte dei comuni italiani questo accordo non c'è, quindi in questi Comuni di fatto non è considerato riciclabile e finisce o nelle discariche o negli inceneritori. Solo 300 circa su un totale di 8ooo comuni italiani ha questo accordo di smaltimento particolare del Tetrapak, da noi in Romagna purtroppo (o per fortuna?) non c'è, quindi cari consumatori attenzione a ridurre i vostri acquisti in questo materiale.. Le aziende che lo producono stanno solo cercando di conquistarsi una nuova verginità spacciandosi per ecologiche. Il Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) riporta che nel 2002 solo il 35% degli imballaggi per bevande immessi sul mercato è stato avviato al recupero, parliamo di 38.000 tonnellate di tetrapak. Tetrapak stessa, da analisi di flussi merceologici, è arrivata a stimare che "il 23% dei cartoni per bevande riesce ad arrivare al cassonetto della carta" e da lì noi temiamo prosegua egualmente in larga misura verso alcuni dei 35 termovalorizzatori attivi in Italia. I cartoni poliaccoppiati (carta + plastica + alluminio) rappresentano circa lo 0.4% dei rifiuti prodotti da una persona, per questo è antieconomico (e antiecologico) raccoglierli separatamente e dividerli in maniera appropriata. Il vostro tetrapak, dal cassonetto della raccolta differenziata o va ad un termovalorizzatore o va alla cartiera di Santarcangelo per il recupero o al centro di compostaggio di Modena, ma se abitate in romagna sappiate che in massima parte va, se differenziato, praticamente solo all'inceneritore, perchè non ci sono strutture idonee a separarne in maniera efficace i materiali costituenti.

domenica 17 giugno 2007

Il MIZ sempre in ascesa

E' con una malcelata punta di orgoglio, unita al desiderio di ringraziare tutti coloro che ci seguono, il mio desiderio di mostrare l'andamento dei contatti ricevuti dal blog del MIZ a 4 mesi esatti di inizio della nostra attività. Nel lontano 16 Febbraio 2007 decidemmo di aprire questo spazio online allo scopo di informare la popolazione locale di cesena (e non) rispetto all'andamento delle nostre attività sul territorio, prima fra tutte la raccolta di firme per la petizione sul Porta a Porta a Cesena. Come potete notare anche voi, in occasione della visita di Beppe Grillo a Forlì, il 15-16 marzo, abbiamo avuto un grosso (almeno per noi movimento appena nato) picco di visite grazie allo spazio che Grillo ci ha concesso durante lo spettacolo (e relativa pubblicità alle nostre iniziative). Certo sapevamo già che dopo poco tempo l'improvviso impulso di notorietà sarebbe scemato, nonostante ciò siamo sempre stati più o meno in crescita e ... finalmente questo mese abbiamo raggiunto stabilmente la stessa quantità di contatti avuta appena dopo lo spettacolo di grillo. Circa 30 accessi al giorno, ancora un po pochini in verità, ma sempre in costante crescita. Di ciò volevamo pubblicamente ringraziare tutti coloro che ci seguono, ci impegneremo ad essere sempre più attivi e cercare di offrire quotidianamente qualche novità. Invito pertanto un appello, a chi è già aderente al gruppo dei mizzini oppure anche a chi ritiene di potersi impegnare nel comunicarci interventi interessanti, a collaborare al nostro Blog. Cerchiamo nuovi autori stabili per i nostri post. Chi è interessato e vuole prendersi questo impegno, per ora portato avanti stoicamente solo da me e Barbara, può scriverci direttamente a mizcesena@fastwebnet.it

sabato 16 giugno 2007

Le biforcazioni dei sistemi complessi

Colgo l'occasione di questo spazio per segnalare un blog che considero veramente interessante, gestito e scritto da Ugo Bardi di ASPO Italia. Non fa che darmi tantissimi spunti di riflessione. In particolare vi invito a leggere questo articolo che, a dispetto dell'apparente introduzione nella quale si parla quasi esclusivamente di emicrania, delinea in realtà alcuni principi generali realmente importanti sui sistemi "complessi". In sintesi, l'articolo dimostra come non esistano scelte semplici e indolori quando si è di fronte a sistemi complessi, come il global warming (riscaldamento globale), il picco del petrolio, oppure la gestione integrata dei rifiuti urbani. Ogni sistema che presenta un elvato livello di complessità tende tipicamente ad essere non lineare, cioè presentare effetti di "biforcazioni" molto evidenti del suo comportamento a fronte di cause di entità modesta se non minima. Pensateci, quando vi dicono che certi comportamenti vanno proseguiti perchè così si è fatto da sempre e non è mai successo nulla di grave, come continuare questo dissennato sperpero di risorse naturali, oppure bruciare qualsiasi combustibile che abbia un qualche ritorno economico. L'effetto farfalla potrebbe già essere in agguato. Oggi apriamo un nuovo inceneritore, domani ci troviamo un uragano in polonia, piuttosto che una tromba d'aria in trentino.. la natura va rispettata! Altrimenti le sue biforcazioni non lineari non è detto che vadano tutte a nostro favore.

venerdì 15 giugno 2007

Resoconto assemblea pubblica al quartiere cesuola

Sotto un caldo che non esiterei a definire "dantesco" si è tenuto il 14 giugno nella sede del quartiere cesuola l'atteso dibattito sul tema della raccolta differenziata porta a porta. Gli interventi sono stati tutti molto autorevoli, con la presenza di personaggi di assoluto rilievo anche nazionale del calibro della dottoressa Patrizia Gentilini presidente dell'ISDE e del Dott. Natale Belosi del comitato scientifico ecoistituto di Faenza. Di fronte a cotanti relatori, essere posizionati in mezzo per il nostro breve discorso ci ha riempito di orgoglio, anche se devo sottolineare come ciò che veramente ci interessava, ossia il coinvolgimento diretto del pubblico, praticamente non c'è stato, dato che i relatori erano tanti e lo spazio per gli interventi da parte del pubblico molto esiguo. Da parte nostra abbiamo ribadito il nostro impegno a perseguire democraticamente l'obiettivo di ottenere una larga base di consenso presso tutti i quartieri, nessuno escluso, continueremo la nostra raccolta di firme e continueremo, ove possibile, a mandare nostri rappresentanti a tutti gli incontri che portano sul tavolo il tema di una corretta gestione dei rifiuti. Il Dott.Belosi ha illustrato in maniera esemplare come il porta a porta é conveniente sia sotto il profilo ambientale sia sotto quello dei puri "costi" di gestione. La dottoressa Gentilini, pur nel suo necessariamente sintetico intervento, ha "tuonato" contro i rischi che stiamo correndo sotto il profilo della salute pubblica, e come anche l'ambiente medico a lei più vicino si sia appiattito su posizioni che "cronicizzano" malattie come i tumori, anzichè lavorare attivamente sulla loro prevenzione, ad esempio eliminando ogni ricorso a forme di incenerimento. Noi abbiamo mostrato alcuni dati del consorzio Priula e soprattutto abbiamo cercato di evidenziare il "passaggio culturale" radicale che l'impiego del porta a porta necessita per fare crescere la coscienza civile di una comunità e per fare fronte al degrado urbano, citando il paradosso concettuale delle "finestre rotte". C'è stato pure qualche personaggio bizzarro dell'imprenditoria locale che si è intrufolato fra i relatori (pur non invitato) per pubblicizzare i vantaggi del proprio impianto. Di carne al fuoco ce n'era fin troppa... la sala, pur se di capienza limitata, era pressochè al completo, direi che tutto sommato la serata si è rivelata un successo. Continuate a seguire il nostro calendario degli appuntamenti, non mancheremo di fare sentire la nostra voce per difendere il benessere della collettività, con sempre maggiore entusiasmo.

mercoledì 13 giugno 2007

Incontro al quartiere Dismano

Il quartetto composto da Barbara, Paolo, Mario, Daniela ha avuto ieri sera un importante incontro con il quartiere dismano. L'accoglienza è stata buona, abbiamo ricevuto tutto il tempo che ci siamo voluti permettere (e forse anche di più a causa del nostro entusiasmo) per illustrare le posizioni del miz sul tema della raccolta porta a porta. Abbiamo scoperto come loro stessi avessero già in programma di organizzare a breve una serata sul tema della raccolta differenziata, alla quale parteciteranno due personaggi molto noti in Hera (L'ing. Gabellini responsabile ambiente di hera innanzitutto, che già abbiamo incontrato al quartiere cesuola). Purtroppo, la loro assemblea tematica si svolgerà il 18 in svrapposizione ad un altro nostro incontro, pertanto seppur malvolentieri non potremo esserci neppure fra il pubblico. Ad ogni modo, i consiglieri presenti sono sembrati molto disponibili ad appoggiare le nostre richieste, accettando in toto le nostre argomentazioni. Il quartiere dismano si caratterizza per l'elevata incidenza di aziende e insediamenti industriali, i quali trarrebbero immediato vantaggio dal porta a porta, dato che le aziende in primis sono i soggetti più indicati per una efficace raccolta differenziata di materiale di alta purezza e qualità. Ci attendiamo da loro una delibera per avere formalmente un pieno appoggio verso la nostra petizione.

martedì 12 giugno 2007

Assemblea pubblica sul "porta a porta" a Cesena


COMUNE DI CESENA

QUARTIERI CENTRO URBANO, CESUOLA E FIORENZUOLA

I Consigli di Quartiere Cesuola, Fiorenzuola e Centro Urbano

invitano la cittadinanza

GIOVEDI’ 14 GIUGNO 2007 - ore 20.45

presso la sede del Quartiere Cesuola

(via Ivo Giovannini, 20 PONTE ABBADESSE)

all’INCONTRO DIBATTITO sul tema:

RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA




Analisi delle strategie vincenti, già operanti in diversi ambiti per il raggiungimento degli obiettivi della riduzione e del riciclo dei rifiuti. Proposte operative per l’organizzazione di un efficace sistema di raccolta differenziata.

INTERVERRANNO:

  • Dott. Patrizia Gentilini – Presidente dell’ISDE Ass. Medici per l’Ambiente – sez. Forlì

  • dott. Natale BelosiCoordinatore Comitato scientifico degli Ecoistituti di Faenza

  • Dott. Marongiu Presidente A.R.R.T. Cesena
  • MIZ CesenaMovimento cittadino per la promozione della raccolta porta a pota a Cesena e l’incentivazione di politiche di salvaguardia e tutela ambientale

la cittadinanza é invitata


lunedì 11 giugno 2007

Appello del Tavolo delle Associazioni per il "porta a porta"

Lunedì 4 giugno 2007 è stata approvata durante la seduta del Consiglio Comunale di Forlì una mozione presentata da Verdi e Margherita affinché la Giunta Comunale, “al fine di raggiungere almeno l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata entro la fine del mandato, proceda a valutare tutte le iniziative utili, anche presso HERA, all’avvio della raccolta differenziata porta a porta in alcune realtà del territorio comunale.”
Il Tavolo delle Associazioni (che rigetta il progetto di potenziamento dell'inceneritore pubblico di Hera e del privato Mengozzi) replica spiegandosi:
"pur apprezzando il fatto che finalmente le parole “raccolta differenziata Porta a Porta” per la prima volta vengono pronunciate in maniera propositiva in Comune, dobbiamo prendere atto della vaghezza della mozione e del fatto che ritorna un passo del PPGR che avremmo voluto non vedere più, e cioè il pensare di raggiungere una percentuale del 50% di raccolta differenziata solo alla fine del mandato (2009); Forlimpopoli insegna, infatti, che si può raggiungere una percentuale molto più elevata in pochi mesi, basta volerlo".

Il Tavolo delle Associazioni vuole ricordare che:
"siamo già in netto ritardo rispetto agli obiettivi fissati dalla legislazione in materia e che quindi sarebbe stato più opportuno chiedere l’immediata applicazione del metodo Porta a Porta a partire da quelle Circoscrizioni che ne hanno già fatto richiesta, come ad esempio la 4, per poi estenderlo a tutte quelle che ne richiedessero l’attivazione".

Con queste valutazioni il Tavolo delle Associazioni chiede che la Giunta comunale deliberi al più presto, almeno entro il mese di giugno, di estendere il Porta a Porta nel territorio del Comune di Forlì, partendo operativamente nei prossimi mesi, visto che è già possibile sfruttare il protocollo in uso a Forlimpopoli, apportando ovviamente le dovute modifiche.
"Riteniamo - conclude il Tavolo delle Associazioni - che sia chiaramente finito il tempo delle valutazioni circa le iniziative utili e che sia giunto il momento di partire concretamente con un metodo di raccolta dei rifiuti che permetta di riciclarli nella maggior quantità possibile, per evitare sprechi di risorse e riducendo i rischi per la salute".

E si aggiunge che venga anche convertito l'impianto di ampliamento dell'inceneritore in un impianto di Trattamento Meccanico Biologico o affine al riciclo degli stessi rifiuti.
(Fonte: SESTOPOTERE)


Aggiornamento: Per correttezza e completezza, riportiamo un articolo di Alessandro Ronchi sul suo blog che chiarisce la reale portata di quanto è stato deciso in sede di consiglio comunale in merito al porta a porta a Forlì.

domenica 10 giugno 2007

Comune di Argelato: avvio del "porta a porta"

Assistiamo giorno dopo giorno, all'avvio in moltissimi comuni italiani della raccolta domiciliare dei rifiuti, ecco l'ennesimo il comune di Argelato. Gli obiettivi sono gli stessi medesimi nostri, adeguamento a PPGR e alla normativa nazionale, ma loro partono e la nostra provincia rimane al palo, ancora titubante, ancora diffidente nonostante questi esempi più che positivi, anche se a Forlì la mozione è passata per la domiciliare, si aspetterà forse (ci auguriamo di no) fino al 2009, si temporeggia sempre e comunque, perchè?
Dal 30 giugno 2007 Argelato passa alla raccolta domiciliare i rifiuti: i cassonetti stradali vengono sostituiti da bidoncini e sacchi domestici.

Il nuovo servizio riguarda

- carta, cartone e cartoni per bevande
- imballaggi in plastica
- vetro, alluminio e metalli
- organico (residui da cucina)
- rifiuto secco non riciclabile
Ogni utenza dovra', quindi, separare i propri rifiuti e differenziarli negli appositi contenitori domestici che dovranno essere esposti per il ritiro, quando sono pieni, solo nei giorni stabiliti in base alla zona di appartenenza; per organizzare il servizio di raccolta, infatti, il territorio comunale e' stato suddiviso in 4 zone.
E’ stato predisposto un pieghevole (465 KB PDF) dove sono elencate le vie per zona di appartenenza ed i giorni di raccolta dei materiali in relazione alle zone.
I bidoncini e i sacchi domestici dovranno essere esposti, all'esterno della propria abitazione, dalle 20.00 della sera precedente il giorno di raccolta alle 5.00 del giorno stesso.
Nei mesi di maggio e giugno 2007 ciascun utente (famiglia, attivita' commerciale e artigianale) ricevera' a domicilio i propri bidoncini e sacchi assieme ad un eco-calendario che specifica i giorni di raccolta per ogni tipologia di rifiuto.
E’ attiva inoltre, per i rifiuti riciclabili, la Stazione Ecologica Attrezzata, dove e' possibile conferire anche le tipologie di rifiuti che non possiamo mettere nei cassonetti: pneumatici, elettrodomestici, ingombranti ecc.

sabato 9 giugno 2007

Anche il Comune di Albenga parte col "porta a porta"

Per quanto la provincia di Forlì-Cesena arranchi e fatichi ad oltranza a promuovere e applicare una politica di riduzione dei rifiuti, nonostante la normativa nazionale, c'è chi invece non perde tempo e prende sul serio la legislazione, come il Comune di Albenga uno dei tanti che ha apllicato la raccolta domiciliare. Da lunedì 19 giugno 2007 il Comune di Albenga ha avviato in modo sperimentale il servizio di raccolta domiciliare differenziata dei rifiuti con il sistema "porta a porta" nelle frazioni Bastia, Campochiesa, Leca, Lusignano, San Fedele, Salea e San Giorgio. Per informazioni sulle modalità di raccolta e di espletamento del servizio possono essere contattati direttamente il gestore del servizio, la società Ecoalbenga, al Numero Verde 800126436, e/o l'Ufficio Relazioni con il Pubblico Comunale al Numero Verde 800126434.
Questo cambiamento rappresenta la prima fase di un progetto messo a punto per consentire alla città di adeguarsi agli obiettivi strategici posti dal “Piano Provinciale Gestione Rifiuti” e dalla normativa nazionale in merito alla necessità di ridurre la quantità di rifiuti conferiti in discarica, aumentando la raccolta differenziata e incentivando il recupero attraverso riutilizzo e riciclaggio. Dà inoltre la possibilità al Comune di Albenga di partecipare al bando della Provincia di Savona per ottenere un finanziamento relativo agli investimenti per cassonetti, materiali e campagne di comunicazione.

venerdì 8 giugno 2007

Un patto per il clima: le buone pratiche


Segnaliamo con vero piacere questo bell'incontro che si svolge proprio "a casa nostra" a Forlì.

Coordina: Sen. Sauro Turroni

Questo è l’elenco dei partecipanti al convegno:
Ronchi Rocco Ordinario di filosofia teoretica/Univ.tà dell’Aquila
Balzani Vincenzo Professore di chimica all’Università di Bologna specializzato in nanotecnologia
Francescato Grazia Deputata Verde
Loredana De Petris Senatrice Verdi e membro Commissione Ambiente Senato
Rubboli Enrico Econaturale/artigiano-falegname
Falletta Franco Ditta Falletta Sistemi alternativi riscaldaldamento
Marconi Mauro Ecosfera/Raccolta diff.ta porta a porta Forlimpopoli
Gianpreti Ennio Soems/turbine elettriche
Cortesi Erica Ing.- Cclg- pannelli fotovoltaici
Mariotti Renato Pres. prov.le-Cna eco naturale
Goffredo Lino - Pirrini Paola Energie rinnovabili
Ricci Renzo Dir. tecnico - E.s.co.cre srl efficienza energetica edifici (ESCO)
Michele Mordenti - Software libero nel Comune di Imola
Max Barzanti - Impianti solari termici
Romeo Giunchi - Gruppi di acquisto solidale
Dall’Aglio Massimo Dir. soc. E-gas- e Florgas impianti conversione gpl
Graziano Rinaldini Formula Servizi
Green line mobility Bici elettriche e altri mezzi ecologici
Mosti Marco Pres. Bioplanet- strategie di controllo biologico(allevamento di insetti utili)

giovedì 7 giugno 2007

Un morto su cinque in italia è per lo smog

Notizia del 5 giugno , giornata mondiale per l'ambiente che in Italia un morto su cinque è riconducibile a cause legate all'inquinamento dell'ambiente, come afferma Roberto Bertollino direttore del programma salute per l'OMS:
«In Italia il 20% della mortalità è riconducibile a cause ambientali prevenibili», ha spiegato Bertollini ricordando che sono le aree della Pianura Padana, insieme ad alcune zone di Olanda e Belgio, ad essere tra le più soggette all’inquinamento, in particolare delle polveri sottili. «Milano e Torino - ha sottolineato - oltre a alcune zone nel Sud della Polonia, sono tra i centri in Europa caratterizzati dai più alti valori di concentrazione di Pm 2,5, ossia il particolato fine».
Particolato che entra subito in circolazione nel sangue: «Secondo le linee guida dell’Oms - ha ricordato Bertollini - il Pm 2,5 dovrebbe attestarsi sui 10 mg per metro cubo, mentre a Milano e Torino tocca regolarmente i 35/40 mg per metro cubo».

Non vogliamo fare terrorismo informatico, ma solo aumentare il livello di consapevolezza della situazione sanitaria, poi chi vuole praticare la tecnica dello struzzo faccia pure.
. (Fonte:LA STAMPA)

mercoledì 6 giugno 2007

Una lettera di Davide Fabbri

Inoltriamo una (lunga) lettera, spedita al MIZ dal Consigliere Comunale per i Verdi Davide Fabbri, che commenta il Progetto "Concretamente" presentato in Comune qualche giorno fa da Anima Mundi. Ci auguriamo che si apra un dialogo con i cittadini su questi temi di gestione alternativa dei rifiuti. La lettera è riportata in veste integrale. Perdonate l'eccessiva lunghezza.

Cari amici del MIZ, vorrei inserire il qui presente commento sul blog del MIZ, riprendendo il documento che ho presentato e distribuito nella serata di presentazione del progetto "Concretamente" di Animamundi, che si è svolta nella sala del Consiglio Comunale il 30 maggio scorso. Nel mio intervento ho detto che ero estremamente soddisfatto sul fatto che altri interlocutori - oltre ai Verdi, alle Associazioni Ambientaliste, al Movimento Impatto Zero - si occupassero di miglioramento delle politiche di gestione dei rifiuti. Infatti i responsabili e i soci di Animamundi non si sono mai fatte vedere ai diversi incontri pubblici che ci sono stati nella nostra città - una ventina negli ultimi 2 anni - sul tema dei rifiuti. Non solo: non si sono mai visti ai tavoli del MIZ sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Quale è quindi il loro reale interesse sul tema? Solo adesso, a finanziamento pubblico ricevuto da parte dell'Amministrazione Provinciale, Animamundi si fa viva con noi chiedendoci l'indirizzario prezioso delle persone interessate al tema, per evitare un nuovo "buco nell'acqua" dal punto di vista delle presenze agli incontri da loro organizzati: all'incontro del 30 maggio, erano presenti solo una ventina di persone: pochi cittadini, molti addetti ai lavori (tecnici e amministratori pubblici). La loro pretesa è letteralmente inaccettabile: noi facciamo i volontari senza risorse pubbliche, ci spendiamo come dei dannati per sensibilizzare i cittadini e le Istituzioni sul tema della raccolta differenziata, Animamundi non si è mai vista a tali iniziative, presenta e ottiene un finanziamento pubblico sul tema senza citare il porta a porta, illustra il proprio progetto senza fare riferimenti alle diverse esperienze di porta a porta in Italia, e ora Animamundi desidera collaborare con noi chiedendoci i nomi dei firmatari la petizione. Come chiamarlo questo comportamento: ambiguo? opportunista? Animamundi ha invitato la cittadinanza all'acquisizione di una responsabilità condivisa, e cioè a collaborare con le Istituzioni per migliorare le politiche di gestione dei rifiuti: il dramma è che ha trascurato due aspetti per me fodamentali:
a) non ha citato quello che la Provincia ha in mente di fare sulla programmazione dei Rifiuti.
b) non ha citato appunto le esperienze positive, presenti in Italia, di raccolta differenziata porta a porta.
Animamundi omettendo questi dati fondamentali, corre il rischio di assumere una posizione ipocrita, doppia, sponsor di politiche ambientali di facciata. Come si fa a trascurare il nuovo Piano dei Rifiuti? tale Piano non promuove un cambiamento del registro nelle politiche sui rifiuti. Il Piano, valevole per un decennio, si caratterizza infatti sui seguenti aspetti (in sintesi i contenuti e gli obiettivi di rilievo):
- Realizzazione immediata di un inceneritore a Coriano di Forlì da 120.000 t/anno: si ritiene ingiustificato l'assunto della necessità di un inceneritore di tale potenzialità, che si sta costruendo senza aver atteso i risultati di un più efficiente sistema di raccolta differenziata;
- Incremento della produzione dei rifiuti (aumento dell'1% annuo), in netto contrasto con i principi di "Agenda 21", in direzione opposta rispetto agli obiettivi indicati nel protocollo di Kyoto, in direzione opposta rispetto al progetto di Animamundi;
- Aumento conferimento rifiuti presso inceneritori;
- Stabilità nei conferimenti rifiuti presso discariche;
- La previsione di incremento della raccolta differenziata prevista nel Piano si limita pertanto ad una dichiarazione di intenti, poiché prevalgono in tale Piano da un lato politiche di forte incenerimento, e dall'altro è carente la strategia per il perseguimento delle percentuali previste di raccolta differenziata;
- Non viene fatta una valutazione attenta relativa agli aumenti degli impatti ambientali degli inceneritori per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico.
Tale gestione dei rifiuti, basata sulle modalità di smaltimento attraverso l'incenerimento e la discarica, ignora colpevolmente che esse deprimono e rendono ancora più difficile il perseguimento di politiche di prevenzione, riduzione, riciclo e recupero dei materiali presenti nelle diverse frazioni dei rifiuti; tale politica la reputo inaccettabile, letteralmente tossica per la salute e per l'ambiente. E pensare che una svolta delle politiche sui rifiuti sarebbe necessaria e indispensabile. La nostra Provincia - con il 30,3% nel 2006 - percentuale da verificare che è stata fornita da Hera spa per i soli Comuni a gestione Hera - è agli ultimi posti nella graduatoria della nostra Regione per quanto riguarda le percentuali di raccolta differenziata. Non è un buon risultato, come afferma invece Animamundi, sostenuta in questa affermazione dalle Amministrazioni Pubbliche del territorio. Da ecologista convinto dico che è indispensabile opporsi alla costruzione di sovradimensionati inceneritori come quello di Forlì, che, se realizzati, metteranno in un angolo le politiche di raccolta differenziata, anche nel nostro Comune di Cesena: far prevalere l'incenerimento dei rifiuti significa contrastare nettamente le politiche di raccolta differenziata e il loro riciclo; è inammissibile e ingiustificabile sostenere che sia compatibile sviluppare elevati livelli di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e contestualmente promuovere il loro inquinante incenerimento. Desidero con forza riconoscere:
a) La incompatibilità e intrinseca contrapposizione fra riciclo e incenerimento; l'inceneritore frena fortemente la raccolta differenziata, poiché il fatturato è in funzione della quantità: viene così incenerito tutto, anche se la materia è riciclabile o riutilizzabile.
b) L'inceneritore è fonte di pesante inquinamento dell'atmosfera: la miscela di materie incenerite è imprevedibile e mutevole nel tempo, varia a seconda del processo di separazione, il che rende continuamente variabile e imprevedibile la composizione dei gas che escono dai camini e inefficace qualsiasi operazione di abbattimento dell'inquinamento atmosferico.
In un inceneritore ogni 100 tonnellate che si bruciano - oltre a ciò che si immette in aria sotto forma di nanopolveri prodotte dalle alte temperature, diossine e altre sostanze nocive - rimangono circa il 30% di ceneri tossiche da stoccare in discariche speciali per i rifiuti tossiciPropongo per Cesena e per tutto il territorio provinciale, alla luce della interessante sperimentazione del Comune di Forlimpopoli della raccolta domiciliare "porta a porta", di trasformare l'attuale sistema di raccolta (fatto con cassonetti stradali, che ha un limite strutturale di raccolta differenziata non superiore al 30-35%), in una raccolta "porta a porta", raccolta domiciliare, con l' eliminazione di tutti i contenitori stradali, valorizzando e potenziando l'impianto di compostaggio collocato in adiacenza alla discarica della Busca, per recuperare ulteriormente il materiale organico che diventa poi compost di qualità per l'agricoltura. Un sistema tramite un ciclo integrato che, ovunque applicato, ha dato risultati anche superiori al 60% - 70% di materiale inviato a riciclaggio, oltre ad indurre ad una diminuzione della produzione di rifiuti del 20%, il tutto agli stessi costi complessivi attualmente sostenuti dai cittadini. Occorre inoltre promuovere i comportamenti virtuosi dei cittadini, la riduzione dei rifiuti attraverso il compostaggio domestico, la riduzione dei beni usa e getta, specie nelle iniziative pubbliche, la definizione di accordi di programma per ridurre l'uso degli imballaggi negli esercizi commerciali, l'uso della distribuzione alla spina per detersivi e bevande, e qualsiasi altra azione che si traduca in una riduzione concreta della quantità dei rifiuti. Proposte quindi, capaci di incentivare la riduzione effettiva dei rifiuti prodotti, e il deciso aumento delle quote di rifiuti avviati a riciclaggio, soluzioni che rappresentano i cardini della nuova politica di gestione dei rifiuti. Alla luce del quadro definito dalla nuova normativa nazionale e regionale in tema di gestione dei rifiuti, si propone all'Amministrazione della città di Cesena (e all'intera Provincia) l'assunzione di alcuni impegni precisi relativamente a:
- La riduzione dei RSU prodotti;
- La raccolta differenziata dei RSU;
- La valorizzazione, sia in termini commerciali che a scopi di tutela ambientale, di tutte le frazioni utilizzabili ricavate dai RSU raccolti;
- L'occupazione, la creazione di impresa e la sostenibilità delle imprese impegnate nella gestione dei rifiuti;
- Un rapporto tra Amministrazione e cittadinanza basato sul principio della responsabilità condivisa, su una attenzione maggiore per le esigenze specifiche di ogni categoria, sulla collaborazione il più possibile diretta tra utenti e addetti al servizio; Seguendo l'ordine di priorità indicato dalla normativa europea, nazionale e regionale, si chiede di dare la massima priorità alle iniziative tese alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti urbani e assimilati prodotti. Proposte e azioni concrete - accordi di programma - da proporre, possibilmente, a livello provinciale o regionale - con le associazioni dei ristoratori, dei gestori di pubblici esercizi, dei commercianti, della grande distribuzione e della distribuzione organizzata, per promuovere la riduzione degli imballaggi superflui e la sostituzione degli imballaggi a perdere con imballaggi a rendere, utilizzando protocolli di comportamento concordati e premiando i comportamenti virtuosi, e tradursi anche in beneficio finanziario attraverso uno sconto sulla tariffa;
- Maggiore controllo sui conferimenti di rifiuti speciali e assimilabili al circuito di raccolta dei RSU da parte di piccole e medie imprese industriali, artigiane o commerciali, anche attraverso la promozione - insieme ad altri soggetti - di servizi di raccolta di queste tipologie di rifiuti specificamente rivolte a questa categoria di utenza;
- Promozione di un'indagine su tutte le forniture utilizzate dagli uffici e dai servizi comunali e, eventualmente anche da altre amministrazioni pubbliche o private che ne facciano richiesta, per studiare le possibilità di una loro sostituzione con prodotti che generino meno rifiuti, o rifiuti più facilmente gestibili a livello di raccolta differenziata e di recupero;
- Potenziamento delle stazioni attrezzate per la raccolta, il recupero e l'eventuale re-immissione su mercati paralleli dell' usato, di una vasta tipologia di rifiuti ingombranti, o di loro componenti ancora utilizzabili;
- Promozione di servizi di assistenza a feste e manifestazioni pubbliche che mettano a disposizione stoviglie pluriuso evitando - contestualmente ad una sua penalizzazione in sede di tariffazione del servizio di nettezza urbana;
- Il ricorso a stoviglie usa-e-getta;
- Promozione e incentivazione, secondo modalità da individuare e da definire con i rappresentanti delle popolazioni interessate, del compostaggio domestico;
- Campagne di educazione ambientale indirizzate alle scuole, alle associazioni professionali e volontarie, agli operatori della comunicazione, volte a diffondere una maggiore conoscenza delle origini, della destinazione finale, degli impatti ambientali e delle possibilità di recupero degli articoli di maggiore uso corrente; in modo da rendere i cittadini-utenti più responsabili nei confronti delle proprie scelte di acquisto. In questa direzione andrà valorizzata al massimo le opportunità offerte dalla raccolta differenziata come occasione per riflettere sui propri consumi e sui vantaggi e i costi, economici e ambientali, di ogni singolo acquisto. Le Amministrazioni dei Comuni più importanti in questo territorio (Cesena e Forlì) e l'Amministrazione Provinciale, si devono riappropriare delle proprie prerogative, dando un alt al concessionario del servizio Hera spa, che finora ha preteso di far adeguare le politiche dei Comuni al proprio Piano Industriale, e di dettare le politiche "ambientali" e dei servizi degli Enti Locali. Il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti si è adeguato e appiattito pertanto sul Piano Industriale del gestore Hera spa, mirato a fare business coi rifiuti che, attraverso la distorta interpretazione del Decreto "Ronchi", prevede la moltiplicazione dello smaltimento tramite inceneritori e una politica di raccolta finalizzata a questo obiettivo, senza alcun impegno rivolto alla qualità del servizio ed alla salvaguardia della salute dei cittadini e dell'ambiente. E' evidente che una società multiutility come Hera spa, incenerire i rifiuti rappresenta un grande affare in termini economici, perché produce energia elettrica che gli utenti - cittadini pagano sulla bolletta quattro volte di più rispetto al prezzo normale, scambiando quell' energia per rinnovabile: niente di più falso.

Saluti ecologisti.

Cesena, 2 giugno 2007
Davide Fabbri
Consigliere Comunale dei Verdi di Cesena
e-mail: davide.fa@virgilio.it
www.verdicesena.it


martedì 5 giugno 2007

Anche a forlì finalmente qualcosa si muove

Grazie al blog di Alessandro Ronchi capogruppo dei verdi di Forlì abbiamo appreso in questo articolo che finalmente qualcosa di importante sta succedendo a Forlì nel fronte della raccolta differenziata Porta a Porta. E' stata portata in consiglio comunale all'ordine del giorno una mozione per avviare il sistema PaP anche a forlì.... ebbene, la mozione è stata approvata. Una bella vittoria, ottenuta, come riportato dall'intervento di Alessandro in consiglio, grazie al lavoro di molte persone. Questo ordine del giorno è importante. Innanzi tutto perché fissa la necessità di procedere con l'avvio del porta a porta anche a Forlì, per raggiungere e superare gli obiettivi che ci eravamo proposti sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre, se Il porta a porta è uno strumento, un mezzo e non un fine, è anche vero però che ad oggi è l'unico strumento in grado di garantire in primo luogo una riduzione dei rifiuti, ed in secondo luogo percentuali consolidate oltre il 70% di differenziata senza l'uso strumentale dell'assimilazione dei rifiuti industriali per aumentare le quantità solo sulla carta.
- Grazie ad Alessandro Ronchi per la segnalazione

Il "porta a porta" spopola anche a Reggio Emilia

Solo a Cesena e in poche altre città del Nord Italia ancora si è poco disponibili alla raccolta domiciliare, leggete che succede a Reggio Emilia.
Dal 27 aprile 2007 si continuerà a raccogliere i rifiuti seguendo il progetto introdotto nell’anno appena trascorso, inserendo le necessarie modificazioni del servizio, individuate grazie al periodo sperimentale e alle segnalazioni dei cittadini.

I risultati raggiunti con il sistema di raccolta rifiuti Porta a Porta nella settima Circoscrizione, realizzati nell’arco di un anno, hanno permesso di conseguire un obiettivo di raccolta differenziata superiore al 60%, collocando il territorio di Reggio Emilia a livelli di eccellenza, confermando l’esperienza maturata nella Circoscrizione 7 e indicando il percorso per la messa a sistema di un nuovo progetto integrato di raccolta rifiuti, che consentirà di raggiungere obiettivi di raccolta differenziata superiori al 65%.
Il nuovo progetto prevede l’unione di diversi sistemi analizzati nel periodo di sperimentazione appena trascorso, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini: il sistema di raccolta domiciliare spinto, simile a quello attuato dal 26 aprile 2006 al 26 aprile 2007 (ovvero conferimento e raccolta domiciliare, porta a porta, delle frazioni di rifiuto secco residuo, rifiuto organico, carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro, lattine e banda stagnata, sfalci e potature, cartone utenze commerciali), il sistema prioritario con eco-punti domiciliari di raccolta per plastica e vetro (raccolta monomateriale di vetro, lattine e barattolame e imballaggi in plastica con contenitori specifici dedicati da dislocare in area urbana) e il sistema esclusivo con la realizzazione di oasi ecologiche dedicate (postazioni dedicate ad un numero predeterminato di utenze, flessibili ed efficaci per tipologie urbane concentrate, grandi condomini e densità abitative elevate, atte al raggiungimento delle migliori performances di raccolta differenziata, con la valorizzazione di processi di gestione automatizzati, avanzati ed economici).
Inoltre, per migliorare il servizio di raccolta vengono introdotte le seguenti modifiche gestionali: raccolta tre volte per settimana dell’organico nei mesi estivi (giugno-settembre), raccolta una volta per settimana della plastica, piano annuale di lavaggi per i contenitori carrellati delle tipologie di rifiuto umido, secco e vetro con calendarizzazione in funzione della stagionalità e introduzione ed utilizzo per la raccolta del vetro di contenitori dotati di oblò di inserimento.

lunedì 4 giugno 2007

Boom della raccolta differenziata grazie al servizio domiciliare

Balzo in avanti dell’8% in pochi mesi a Parma. Il servizio sarà esteso anche ad altri Comuni della Bassa Ovest. Castellani: "I dati ci incoraggiano a proseguire. Gli obiettivi del Piano provinciale sono più vicini". Stabile nel 2005, con una percentuale media del 32%, in netta crescita nell’anno in corso, con dati vicini al 40%. Sono queste le indicazioni sull’andamento della raccolta differenziata dei rifiuti in provincia di Parma diffusi oggi nel corso dell’incontro promosso dalla Osservatorio provinciale per la gestione dei rifiuti. Un incremento tanto deciso è il frutto della sperimentazione della raccolta porta a porta avviata in alcune frazioni del capoluogo e in diversi Comuni della Bassa (Salsomaggiore Terme, Fidenza, Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile) per un totale di quasi centomila cittadini coinvolti.
"Siamo molto soddisfatti di questi primi dati – ha spiegato Giancarlo Castellani, assessore all’Ambiente della Provincia di Parma – anche se non ancora definitivi, infatti, danno comunque il senso di un forte incremento nelle aree interessate, che conferma la validità della nuova modalità di raccolta che sarà estesa anche ad altri Comuni della Bassa Ovest. Queste indicazioni, inoltre, ci fanno essere ottimisti sugli obiettivi indicati nel Piano provinciale per la gestione dei rifiuti (Ppgr), al centro del quale c’è la riduzione della produzione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata".

Le nuove modalità di raccolta porta a porta hanno visto la diffusione, con modalità differenti, presso ogni abitazione monofamiliare o condominio di raccoglitori dedicati a indifferenziato, umido, carta, vetro plastica e barattolame, vegetale. Questi, nel dettaglio, i risultati fatti riscontrare nei principali Comuni coinvolti: a Salsomaggiore da luglio 2005 ad agosto 2006 la raccolta differenziata è passata dal 15 al 40%. A Fidenza, che già a fine 2005 aveva una percentuale intorno al 40%, si è arrivati molto vicini al 60% nell’agosto di quest’anno. A Colorno, dove il servizio è entrato a regime appena nel giugno scorso, si è passati dal 30% di media del 2005 a quasi il 70% registrato nell’agosto di quest’anno. Andamento molto simile a Torrile, che da una percentuale già alta intorno al 40% è balzato al 70% nell’estate di quest’anno. Complessivamente sono 97.200 gli abitanti serviti dalla raccolta porta a porta, così suddivisi: 33 mila nelle frazione del capoluogo, 8.700 a Colorno, 20 mila a Fidenza, 3.000 a Mezzani, 16 mila a Salsomaggiore, 9.300 a Sorbolo e 7.200 a Torrile.
Ulteriori dati e informazioni sono disponibili sul portale www.provincia.parma.it