mercoledì 21 novembre 2007

Livia Turco si fuma il futuro

Vi ricordate quando all'inaugurazione dell'IRST di Meldola l'abbiamo avvicinata consegnandole un documento che attestava i rischi della salute da incenerimento dei rifiuti firmato dai medici per l'ambiente? Beh, pare che la signora Turco se lo sia letteralmente fumato il nostro documento, perchè nella sua risposta ai medici asserisce di non avere mai avuto la documentazione specifica attestante i rischi palesati. Quando si dice memoria corta! Intanto però ogni giorno 3.5 persone mediamente si ammalano di tumore con 6000 neoplasie l'anno e i dati sono in netta crescita, così come anche la correlazione fra tumori e impatto ambientale che determina al 30% lo stato di salute (OSM). Nonostante ciò, continuano imperterrite le serie di prese di posizione dei Ministri nei confronti della lettera scritta dall'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri dell'Emilia Romagna a difesa della salute e a tutela della salubrità dell'aria che respiriamo (vera prevenzione primaria). Qui di seguito alcuni passaggi della lettera che il Ministro alla Salute Livia Turco ha inviato ai medici. I commenti a voi dopo aver letto...

Il ministro della Salute, Livia Turco, si schiera dalla parte del collega Pierluigi Bersani e risponde 'picche' ai medici dell'Emilia-Romagna che avevano fatto appello a ragioni di salute per intimare alle istituzioni di fermare ogni progetto di realizzazione di nuovi inceneritori. La Turco, in una lettera inviata al presidente della Federazione regionale dell'Emilia Romagna, boccia l’intervento dei camici bianchi a invita a “non ostacolare aprioristicamente” le norme. La Turco nel documento inviato al presidente regionale dei medici, Giancarlo Pizza, scrive anche: “Considero assolutamente giusta e addirittura doverosa la rivendicazione della classe medica di esercitare uno specifico ruolo anche in tutte le attivita' di prevenzione dell'insorgenza di malattie e di contrasto dei fattori di rischio per la popolazione”. “E' del tutto evidente – prosegue la Turco - che laddove, come avviene nel campo dell'attivazione dei termovalorizzatori, il legislatore mostra di aver già tenuto conto dei rischi ambientali e di salute che un determinato intervento sul territorio puo' provocare. Chi ha compiti istituzionali che attengono alla salvaguardia della salute dovrebbe controllare la corretta applicazione della norma ma non- attacca Turco- gia' ostacolarne aprioristicamente l'attuazione". La Turco, schierandosi di fatto sulle posizioni del ministro Bersani che aveva duramente attaccato l’intervento dei medici, confessa al presidente dei medici che “mi sarei eventualmente attesa dalla sua federazione una contestazione puntuale delle valutazioni tecniche, con particolare riferimento a quelle di rilevanza sanitaria”. Parere negativo, invece, da parte del ministro sulla scelta della federazione regionale dei medici di sollevare “una sorta di generale intimazione a bloccare tutte le nuove autorizzazioni, non accompagnate da una spiegazione che faccia comprendere per quali ragioni queste, al contrario di quelle gia' concesse (su cui nessun rilievo critico viene formulato) dovrebbe rappresentare uno specifico pericolo per la salute". Detto questo, il minstro ha chiesto ai medici dell’Emilia-Romagna di poter prendere visione della “documentazione scientifica che, a suo avviso, legittimava il perentorio invito alle amministrazioni”. Come a dire: se avete le prove che quegli impianti erano dannosi, fatecele avere.

Fonte: Emilia Romagna News

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