venerdì 12 novembre 2010

Niente più detrazioni del 55% sui lavori di ristrutturazione energetica

E' impossibile continuare ancora a parlare di risparmio energetico, riqualificazione energetica in edilizia, emersione del lavoro sommerso, in generale di green economy, se anche le iniziative dimostratesi più virtuose nel tempo vengono sistematicamente boicottate per fare cassa

Stavolta la scure della finanziaria ha intaccato le detrazioni irpef del 55% per i lavori di ristrutturazione energetica degli edifici, volute dall'allora "decreto Bersani" nell'aprile del 2007, forse una delle poche cose realmente importanti che sono state approvate dal parlamento italiano in tema di risparmio energetico.

Tra l'altro, la proroga degli incentivi era stata assicurata per certa anche dall'attuale governo in carica, che a questo punto si è letteralmente rimangiato la parola.

Nel maxi-emendamento alla finanziaria, dove la proroga agli attuali incentivi in vigore doveva prendere posto, la copertura è risultata solo di 5,5 miliardi anziché dei 7 necessari. Quindi ZAC! Saltano le voci di spesa "inutili".

Non so dire se si aprirà comunque uno spiraglio, accettando magari ulteriori emendamenti proposti dai Verdi, dal PD, e da FLI, per rifinanziare questo importante strumento, ma la situazione è comunque grottesca. Proprio in un momento dove occorre rilanciare una economia realmente utile al paese si preferisce tirare i remi in barca e fare dietrofront, magari continuando a perseguire il sogno delle grandi opere e dei mega-impianti nucleari.

Qualcuno sosterrà: "ma queste cose costano all'erario"... invece costoro si sbagliano, poiché oltre al risparmio energetico accertato e alla riduzione netta reale di CO2 (ci siamo già dimenticati il protocollo di Kyoto?), sembra che considerando anche i ricavi indiretti, dovuti all'emersione del lavoro nero e quindi al maggior gettito fiscale, il saldo sia stato addirittura positivo, con un movimento complessivo di oltre 11 miliardi di euro a fronte dei 6 investiti in totale dallo stato.

Lasciate che esprima la mia profonda amarezza e frustrazione per tutto questo, sia il problema ambientale che il problema energetico sono strettamente correlati fra loro, ed entrambi influenzano in maniera determinante le residue possibilità di una reale crescita economica che assomigli a qualcosa di sostenibile. Così non si può andare avanti.


Update: Visto il coro unanime di sdegno delle opposizioni e delle associazioni di categoria, sembra che la proroga per le detrazioni fiscali verrà inserita in extremis nel decreto milleproroghe di fine anno, ma si tratta per ora solo di una dichiarazione di intenti, di un governo comunque a termine.


Update2: La pressione verso il governo ha funzionato, ma solo a metà. Il provvedimento per la detrazione irpef del 55% è stato reintrodotto direttamente nella legge di stabilità (finanziaria), però il rimborso è diluito in ben 10 anni, un bel deterrente verso chi intende sostenere una spesa per ristrutturare energeticamente il proprio stabile.

4 commenti:

  1. Ma scusate da questi quattro malfattori cosa vi aspettate, visto che il loro santo preferito è marchionne

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  2. la Camera dei Deputati ha approvato l’emendamento che dà la possibilità di detrarre dall’Irpef il 55% delle spese sostenute ancora per tutto il prossimo anno.
    Il bonus fiscale, dunque, è salvo, ma la detrazione potrà essere recuperata non più in 5 anni, come accadeva finora, ma spalmata in 10 rate annuali.
    Per i molti, come il sottoscritto, che avevano caldeggiato la “salvezza” degli incentivi, si tratta dunque di una “vittoria a metà”, che consente di tirare il fiato ma solo fino a un certo punto.
    A rendere solo parziale la soddisfazione del fronte “pro eco-bonus” non è solo l'allungamento dei tempi di recupero della detrazione, ma anche il fatto che la proroga vale solo per il 2011, un anno solo.
    Si tratta di un orizzonte temporale troppo breve, se confrontato con i programmi di investimento dei privati cittadini ma soprattutto delle aziende.
    E spalmare su 10 anni la detrazione del 55%, anziché su 5 come attualmente, è un risultato deludente che indebolisce le politiche incentivanti, e renderà ancora meno conveniente gli investimenti.
    Ricordo che negli anni di applicazione 2007–2009, i risultati ottenuti sono stati estremamente positivi, e questa misura è stata utilizzata da oltre 800mila famiglie, ha prodotto un giro d'affari di oltre 12 miliardi di euro, e non solo l'edilizia ne ha beneficiato ma anche l'indotto, un settore enorme di piccole e medie imprese che si sono qualificate in un settore strategico come quello della “green economy”, producendo ogni anno circa 50 mila nuovi posti di lavoro.
    Pertanto, per il prossimo consiglio comunale proporrò un O.d.G. dove inviterò il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale:
    - a sollecitare il Capo del Governo ed i competenti Ministri affinché venga assicurata, ed inserita nella Legge di Stabilità 2011, una programmazione almeno triennale del suo funzionamento;
    - a richiedere l’istituzione di un Tavolo permanente di confronto, attraverso il quale individuare le opportune forme di collaborazione istituzionale per garantire tutte le iniziative di sostegno agli interventi di efficientamento energetico degli edifici.
    L’eco-bonus del 55% in edilizia è stata la misura sul piano economico ed energetico di gran lunga più importante ed innovativa che è stata attivata in questi ultimi anni.
    Evidentemente questo governo in evidente stato confusionale, sta imboccando la strada inversa.

    Pierpaolo Turchi

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  3. Spalmato su 10 anni, rischia paradossalmente di aggravare la situazione e disincentivarne ancora di più l'adozione da parte dei cittadini. Chi mi garantisce che fra 10 anni avrò reddito sufficiente per avvantaggiarmi delle detrazioni ? Chi mi garantisce che in un lasso di tempo tanto lungo il governo non si rimangi la parola ? In fondo, lo sta facendo anche con il 5x1000 che anzichè al volontariato andrà in larga parte a coprire buchi di bilancio. Io pensavo di fare qualche lavoro di isolamento del soffitto (facendo girare l'economia e il tutto rigorosamente non in nero), ma a questo punto penso che desisterò, magari fra qualche anno lo reintrodurranno con condizioni più vantaggiose.

    Questo governo non è in stato confusionale, è in coma vegetativo...

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