sabato 12 marzo 2011

La centrale nucleare 1 di Fukushima esplode in diretta TV


Il video mostra in tutta la sua drammaticità cosa sta succedendo all'impianto nucleare di Fukushima, dotato di 4 reattori BWR datati anni 70', di concezione appena più moderna di quelli in uso nel tristemente noto sito di Chernobyl. Quaranta anni di operatività sulle spalle sono davvero tanti, entro pochi anni questi impianti sarebbero stati smantellati comunque, oppure sostituiti.

Secondo quanto riportato dalle notizie frammentarie, l'esplosione è dovuta all'accumulo incontrollato di una quantità considerevole di idrogeno. Questo si è probabilmente ottenuto dalla reazione chimica fra lo zirconio surriscaldato (che protegge le barre di combustibile) con l'acqua di raffreddamento, quindi una dissociazione pirolitica dell'acqua nei suoi costituenti ossigeno e idrogeno. 

Anche il sistema di raffreddamento di emergenza non ha funzionato a dovere, per mancanza di energia elettrica, i generatori diesel erano infatti tutti fuori uso a causa del sisma+tsunami e non è stato possibile azionare le pompe se non con batterie di riserva, dall'autonomia di appena 8 ore (di ieri).

Dal video si intuisce la violenza esplosiva che ha letteralmente disintegrato l'involucro di cemento armato, esponendo il "vessel", una specie di enorme pentola a pressione di acciaio, che contiene il nocciolo con il combustibile. Al momento sembra che nonostante la deflagrazione dell'intero stabile il reattore all'interno sia rimasto strutturalmente integro, ma non arrivano ovviamente notizie certe.

La dinamica è comunque diversa da quella di Chernobyl, in cui si è avuto un vero e proprio "meltdown" (fusione) del nocciolo, ma resta e rimane, in attesa di ulteriori notizie, uno dei disastri potenzialmente più pericolosi della storia del nucleare nel mondo. In giappone é certamente il più grave incidente nucleare della storia del paese.

Ci ripetono all'infinito che il nucleare è ultra-sicuro, magari la futuristica tecnologia EPR che vorremmo impiegare in Italia offrirà sulla carta qualche garanzia in più (tipo il doppio guscio contenitivo a prova di impatto aereo), ma a quali costi ? Siamo davvero sicuri di poterli sopportare ? E soprattutto, pur ammettendo un rischio  statisticamente bassissimo di eventi catastrofici, ne vale realmente la pena ?


Update: Dagli ultimi eventi di questi giorni, si preannuncia una tragedia al rallentatore, dove gli impianti 1, 2, 3 sono saltati, mentre il 4 (già spento, ma che conteneva solo una piscina contenente barre esauste) ha preso fuoco. Penso che qualsiasi tentativo di minimizzare gli eventi ora sia fuori luogo.

1 commento:

  1. Anche le torri gemelle avrebbero dovuto resistere ad un impatto aereo.

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