Incapaci di difenderci davanti agli eventi naturali
Così all'improvviso, l'intera Italia ma la Romagna in particolare, si è trovata ricoperta da una spessa coltre nevosa, manco fossimo in Lapponia. Immediatamente ci si interroga sui disagi e su come evitarli, come fare a portare i bambini a scuola ? Come fare per le provviste ? E la scuola di ballo, la palestra, il ristorantino del sabato sera, devo proprio saltarlo ? L'effetto di smarrimento però dura poco, lentamente ci si abitua alla "nuova normalità" e si scopre una cosa che avevamo oramai dimenticato: "Si può vivere anche con lentezza e i vicini di casa esistono davvero!".
Si perché, abituati ad una vita frenetica fatta di consumi illimitati e dissennati, abbiamo dimenticato di vivere in una comunità, cosa superflua forse quando disponiamo di tutto ciò che ci serve, indispensabile quando emergono le prime difficoltà. E allora ecco che i condòmini, che prima si guardavano in cagnesco anche solo per banali motivi di parcheggio, adesso li vedi a scambiarsi la pala per liberare assieme il selciato. Si riscopre cosa significa solidarietà, socialità, aiutarsi l'un l'altro per fare fronte a una difficoltà comune. La differenza fra la Romagna e quanto è successo a Roma, ad esempio, è ECLATANTE.
A Cesena la neve ha superato abbondantemente il metro, e tutto sommato si riesce a resistere, pur con qualche evidente difficoltà, a Roma appena 20 cm hanno mandato tutto completamente in tilt. Questo non tanto perché sono disorganizzati, quanto perché a nessuno viene in mente di rinunciare all'auto, chiunque persevera nel voler continuare la vita al quale è stato abituato; il risultato è quello di passare il tempo a maledire e imprecare contro il comune che non ha mezzi sufficienti per fronteggiare una nevicata (che a Roma, come si afferma nella bella intervista a Luca Mercalli, capita circa ogni 20 anni!).
Eccolo allora il distillato del pensiero gasista, coltivare e fare affidamento su una rete sociale e solidale in grado di renderci resilienti anche ad avvenimenti un po' avversi come quello di una nevicata improvvisa. Rimbocchiamoci quindi le mani e aiutiamo a spalare, perché se non ci diamo da fare per socializzare e saper convivere con queste piccolezze momentanee, non so proprio cosa potrà mai capitarci nel momento in cui una vera crisi arrivasse davvero.
Ma perchè sei sempre il solito disfattista, una crisi vera non arriverà mai e cmq la ricerca scientifica troverà un modo per farmi vivere nel mio bunker a prova di tutto, i cavoli crescono nei supermercati e la benzina non finirà. L'unico problema sarà sempre e cmq il parcheggio..... e con la neve il problema peggiora!!! :-)
RispondiEliminaGillo