mercoledì 16 dicembre 2009

Davide Fabbri e la sua battaglia giudiziaria

Ricevo e pubblico da Davide Fabbri un aggiornamento sulla sua vicenda giudiziaria che sta tenendo impegnato il combattivo ex consigliere comunale dei Verdi di Cesena, non rieletto nelle ultime elezioni. E' stato infatti querelato poche settimane fa per una vicenda di diffamazione a mezzo stampa a proposito di presunti abusi edilizi da lui scoperti e risalenti al lontano 2006, quando era ancora consigliere comunale.

Ovviamente esprimo piena solidarietà per una persona che ha spesso osato sfidare i poteri forti e denunciare vicende sotto gli occhi di tutti, anche con toni duri, ma che nessuno si sentiva di affrontare. Non ho il minimo dubbio che Davide abbia sempre agito con l'obiettivo della tutela della legalità e il rispetto intransigente per l'ambiente. Ecco il suo messaggio:

Sono stato rinviato a giudizio per il reato di diffamazione a mezzo stampa, per una vicenda legata alla mia attività politica di consigliere comunale: nel 2006 avevo denunciato pubblicamente una potenziale speculazione edilizia in area fluviale, a rischio di esondazione del Torrente Cesuola, nel Comune di Cesena.

La notizia di questo mio rinvio a giudizio, non fa che aumentare la mia rabbia, la mia indignazione per il senso di ingiustizia di questo paese, un paese con la p minuscola, governato da mediocri - incompetenti - affaristi, che hanno disprezzo per il valore della legalità, della moralità e della tutela dell'ambiente, dove giustamente, secondo la logica del rovesciamento dei valori, vanno processate le persone scomode che raccontano fatti che altri trascurano.

In vista dell'inizio del processo - ore 11 del 13 gennaio 2010 in Tribunale a Cesena -occorre allora organizzare la resistenza e l'azione politica. Il mio desiderio è quello di affrontare il processo, non in solitudine, ma con l’appoggio di cittadini, gruppi, partiti, associazioni, comitati.

Auspico che questi gruppi si facciano vivi in città (in molti già lo stanno facendo, la notizia è stata pubblicata sui quotidiani locali, su diversi siti internet e blog italiani), inviando lettere ai giornali, comunicando la solidarietà e l'azione possibile.

Propongo una linea processuale offensiva, e non solo difensiva; credo che sia utile ed opportuno scegliere una strategia processuale politica e pubblica: l'idea è quella di organizzare assemblee pubbliche, conferenze stampa, iniziative politiche sul tema della cementificazione dei suoli, presidi con cartelli in Tribunale, ne faremo cioè un caso politico.

Cercheremo di evidenziare come il forte potere di un grande costruttore ed immobiliarista tenti di colpire una voce libera dell'ecologismo cesenate, con tentativi di intimidazione mirante a distogliere l'attenzione sulla sua vicenda, colpendo il sottoscritto con una querela per diffamazione.

Il mio caso, politicamente parlando, meriterebbe di più di una generica solidarietà, con iniziative non solo a difesa della mia persona, ma dello stesso diritto di essere liberi di dire le cose come stanno, senza dover temere ritorsioni e vendette più o meno trasversali. In difesa non solo del singolo cittadino, ma di tutti i cittadini che non vogliono vivere nel timore ma nella fiducia del diritto.

Davide Fabbri

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