giovedì 20 maggio 2010

Tentando di fermare la marea nera

Un disastro di proporzioni ciclopiche, non ne ho ancora parlato sul blog perchè l'argomento è stato già battuto in rete da innumerevoli siti, con aggiornamenti continui, ad esempio qui, qui, qui, ...

Questa ultima informazione però mi sembra originale e ancora poco battuta, mi riferisco all'ultima strategia che sta tenendo impegnata la BP (British Petroleum) co-responsabile della piattaforma esplosa Deepwater Horizon, per tentare di arginare la falla. La BP ha recentemente chiesto aiuto sul da farsi al popolo del web sul loro sito (significa che sono proprio alla frutta).

Alla fin fine alla BP hanno scelto questa strategia, seguendo l'unica cosa che in effetti sa fare: buchi. Proverà a scavare altri due buchi paralleli che confluiranno verso quello centrale, e quindi cercheranno di succhiare via il petrolio senza disperderlo. In parallelo una nave ha calato un "sondino" del diametro di 15 centimetri per succhiare fuori quanto più petrolio possibile dalla falla, contestualmente si sta cercando di coprire la bocca di "eruzione" principale iniettando sopra di essa dei detriti tritati, per tappare temporaneamente la falla fino a che i pozzi laterali non arriveranno al "rendevouz" e ridurranno la sua pressione di uscita.

Hanno già iniziato a farlo, ho trovato al riguardo una immagine molto esplicativa, basta fare click per ingrandire. (fonte)


 Ci riusciranno ?

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