mercoledì 17 novembre 2010

Al via la settimana europea per la riduzione dei rifiuti


Anche Cesena aderirà alla settimana europea per la riduzione dei rifiuti, che si terrà da Sabato 20 Novembre a Domenica 28 Novembre in tantissime città Italiane ed Europee. Per questa occasione il comune di Cesena ha preparato una nutrita serie di iniziative, che vedranno fra le tante realtà partecipanti anche alcune proposte della nostra associazione di volontariato MIZ. 

L'appuntamento è per il pomeriggio di Domenica 21 Novembre, al Palazzo del Capitano in pieno centro storico, a partire dalle ore 15:30. La nostra intenzione è quella di bissare e se possibile superare il successo che abbiamo ottenuto lo scorso anno, sempre in occasione della edizione 2009 della settimana europea per la riduzione dei rifiuti.

Questo il nostro programma in breve:

RIVESTITI e RIUSAMI
Mercato del Baratto e scambio di vestiti. (MIZ in collaborazione con il Campo EMMAUS)

ECOSPESA
La spesa sostenibile e il suo impatto sull'ecosistema e sulla produzione dei rifiuti. (MIZ)

LABORATORIO DI CUCINA "RIUSO DEL CIBO"
Come ridurre i rifiuti cucinando e ricucinando cibo sano. (Gruppo Dai Gas Malatesta)

COSA RESTA DEL TUO PASTO
Mostra fotografica comparativa sull'utilizzo di imballaggi nella spesa per alimentari, in raffronto alla reale quantità di cibo utilizzato per un pasto. (MIZ e Magazzino parallelo)

VIDEOPROIEZIONI
Filmati educativi sul riuso e la riduzione dei rifiuti nelle attività quotidiane. (MIZ)

ACQUA PUBBLICA
Riduzione degli sprechi nei consumi casalinghi e industriali di acqua. (Senso Civico Cesena)

PANNOLINI LAVABILI
Informazione di base sul corretto uso dei pannolini lavabili. (Gruppo Nonsolociripà)


Scarica il volantino completo delle iniziative in programma a Cesena.

Per ulteriori informazioni: http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/

venerdì 12 novembre 2010

Niente più detrazioni del 55% sui lavori di ristrutturazione energetica

E' impossibile continuare ancora a parlare di risparmio energetico, riqualificazione energetica in edilizia, emersione del lavoro sommerso, in generale di green economy, se anche le iniziative dimostratesi più virtuose nel tempo vengono sistematicamente boicottate per fare cassa

Stavolta la scure della finanziaria ha intaccato le detrazioni irpef del 55% per i lavori di ristrutturazione energetica degli edifici, volute dall'allora "decreto Bersani" nell'aprile del 2007, forse una delle poche cose realmente importanti che sono state approvate dal parlamento italiano in tema di risparmio energetico.

Tra l'altro, la proroga degli incentivi era stata assicurata per certa anche dall'attuale governo in carica, che a questo punto si è letteralmente rimangiato la parola.

Nel maxi-emendamento alla finanziaria, dove la proroga agli attuali incentivi in vigore doveva prendere posto, la copertura è risultata solo di 5,5 miliardi anziché dei 7 necessari. Quindi ZAC! Saltano le voci di spesa "inutili".

Non so dire se si aprirà comunque uno spiraglio, accettando magari ulteriori emendamenti proposti dai Verdi, dal PD, e da FLI, per rifinanziare questo importante strumento, ma la situazione è comunque grottesca. Proprio in un momento dove occorre rilanciare una economia realmente utile al paese si preferisce tirare i remi in barca e fare dietrofront, magari continuando a perseguire il sogno delle grandi opere e dei mega-impianti nucleari.

Qualcuno sosterrà: "ma queste cose costano all'erario"... invece costoro si sbagliano, poiché oltre al risparmio energetico accertato e alla riduzione netta reale di CO2 (ci siamo già dimenticati il protocollo di Kyoto?), sembra che considerando anche i ricavi indiretti, dovuti all'emersione del lavoro nero e quindi al maggior gettito fiscale, il saldo sia stato addirittura positivo, con un movimento complessivo di oltre 11 miliardi di euro a fronte dei 6 investiti in totale dallo stato.

Lasciate che esprima la mia profonda amarezza e frustrazione per tutto questo, sia il problema ambientale che il problema energetico sono strettamente correlati fra loro, ed entrambi influenzano in maniera determinante le residue possibilità di una reale crescita economica che assomigli a qualcosa di sostenibile. Così non si può andare avanti.


Update: Visto il coro unanime di sdegno delle opposizioni e delle associazioni di categoria, sembra che la proroga per le detrazioni fiscali verrà inserita in extremis nel decreto milleproroghe di fine anno, ma si tratta per ora solo di una dichiarazione di intenti, di un governo comunque a termine.


Update2: La pressione verso il governo ha funzionato, ma solo a metà. Il provvedimento per la detrazione irpef del 55% è stato reintrodotto direttamente nella legge di stabilità (finanziaria), però il rimborso è diluito in ben 10 anni, un bel deterrente verso chi intende sostenere una spesa per ristrutturare energeticamente il proprio stabile.

martedì 2 novembre 2010

Padova, si comincia a pagare per quanto si produce


Bacino Padova 3, parte il nuovo sistema "RDIF" a basso costo per identificare e conteggiare gli svuotamenti del porta a porta, in modo da poter pagare effettivamente per il servizio fruito, e non più utilizzando parametri indiretti e iniqui come la dimensione dell'appartamento o la composizione dei nuclei familiari. 

Come funziona il sistema ? Molto semplice, l'operatore del porta a porta arriva sul posto per prelevare il bidoncino, con in tasca un piccolo palmare in grado di leggere una "card" personalizzata a distanza di un metro o poco più. Se il palmare emette un BIP, significa che il cliente è stato riconosciuto, e lo svuotamento può avere luogo. Il tutto senza fili tramite WiFi, senza perdite di tempo per l'operatore, senza rischio di doppi conteggi.

In questo modo è possibile informatizzare tutto il processo, fino al pubnto da poter offrire direttamente su un portale internet la situazione in bolletta della famiglia, la quale conosce in tempo reale quanto sta pagando, e potrà quindi valutare di conseguenza la propria convenienza nel cercare di produrre meno rifiuti.

Questo è l'unico sviluppo possibile in tema di raccolta industriale dei rifiuti, l'uovo di colombo che aiuta l'ambiente garantendo un alto tasso di recupero (e quindi si spera di riciclo), è equo perchè chi più produce più paga, è conveniente per le famiglie, è educativo, e sembra al contempo essere anche conveniente per le casse del comune, come l'esperienza di Padova sta dimostrando, imboccando questa strada.

Se vuoi saperne di più su questa importante innovazione visita il sito dei comuni virtuosi.