venerdì 3 dicembre 2010

L'incompetenza rassicurante al comando


Certo che parlare di indipendenza energetica garantita dal nucleare ha poco senso, quando sappiamo benissimo che in Italia non esistono miniere di uranio ne infrastrutture tali da processare autonomamente il combustibile. Senza contare che l'uranio arricchito, la cui materia prima (esafluoruro di uranio) è decuplicata di prezzo nel giro di un decennio, seguendo le sorti del prezzo del petrolio, durerà ai consumi attuali non più di 40-50 anni. Già si parla di banca dell'uranio!

Ma non voglio parlare di questo. Come sapete l'illustre prof. Umberto Veronesi è stato nominato a capo dell'agenzia nazionale per la sicurezza atomica, sarà cioè diretto responsabile e garante del rispetto delle normative di sicurezza da parte delle nostre fiammanti nuove centrali nucleari, che vedranno la luce fra non meno di 8 o 10 anni. Cioè quando saranno stati spesi svariate decine di miliardi di euro (tutti ovviamente caricati sulle nostre bollette), proprio mentre il combustibile uranio inizierà il suo lento e irreversibile declino.

Veronesi sostiene che di scorie nucleari non è mai morto nessuno. Qualcuno se la sentirebbe di sostenere gli stessi argomenti anche per i rifiuti tossici sversati in campania ? Eppure sembra accertato da diversi studi epidemiologici che chi vive nei pressi di discariche viene esposto a una maggiore incidenza di neoplasie e disturbi del sistema endocrino. La stessa cosa accade anche per le polveri sottili, difficili da mettere in rapporto di causa effetto con singoli decessi, ma correlabili con un aumento impressionante di disturbi cardio-circolatori, asma, ictus, infarti, malattie polmonari. Eppure, nonostante questo, esistono addirittura sentenze che lo negano! Analogamente, anche per i rischi connessi all'irraggiamento nucleare (accidentale), gli studi ci sono, ma c'è chi ha interesse a minimizzarne la portata.

Quindi, la nomina di Veronesi serve solo a "rassicurarci", lui non permetterà certo che noi ci ammaliamo. Se c'è lui possiamo stare tutti tranquilli! Il problema è che abbiamo una authority per la sicurezza gestita da un simbolo! E' come se a capo dell'agenzia per la sicurezza del volo ci mettessero un fabbricante di paracadute! (In realtà è Bruno Franchi, ex pilota ed esperto di diritto aeronautico).

Con tutto il rispetto per la buona fede e il prestigio del Dott.Veronesi, il direttore di una agenzia di sicurezza si deve occupare di sicurezza degli impianti e tutela dell'ambiente, non certo di rassicurare la popolazione riguardo ai rischi sanitari (talvolta irrazionali, talvolta no). Un medico generalmente non è tenuto a sapere nulla di impianti nucleari (così come infatti Veronesi non sa nulla di "termovalorizzatori", ma ne pontifica in tv la loro sicurezza). Non discuto che si possa intendere di medicina radiologica, ma che con l'agenzia nucleare non c'azzecca proprio nulla, direbbe qualcuno.

E nelle altre parti del mondo, chi mettono a capo delle agenzie di sicurezza nucleare ?

In Francia, la loro agenzia (ASN) è diretta da Jean Christophe Niel, 49 anni e laureato in fisica teorica, che ha ricoperto incarichi di vertice nel controllo sul ciclo del combustibile e dei rifiuti, ed è stato per anni capo del dipartimento per la sicurezza dei materiali radioattivi. Il presidente è Andrè-Claude Lacoste, 69 anni, ingegnere, da 17 anni con incarichi direttivi nel settore sicurezza nucleare.

In Inghilterra, la loro agenzia (HSE) è diretta da Mike Weightman, ingegnere esperto in ricerche atomiche.

In Usa l'agenzia si chiama (NRC), Nuclear Regulatory Commission, organismo responsabile della sicurezza nucleare, è diretta da un pool di cinque membri, uno dei quali nominato direttamente dal presidente, tutti fisici o ingegneri (inclusa una donna).

Non fatemi andare a ricercare le posizioni analoghe in Germania, Finlandia, Svezia, scommetto che sono tutti, credetemi sulla parola, illustri scienziati del settore o tecnici altamente specializzati.

Tornando agli studi epidemiologici, sembra che nei luoghi dove esiste un tasso più elevato di radioattività si verifichino, oltre a una incidenza  superiore di aborti, anche una minor nascita di femmine rispetto ai maschi, come si può leggere qui e qui.

Quindi, caro Veronesi, la invito a godersi la pensione da ex senatore, ma affidi la nostra sicurezza a qualcuno un tantino più competente di lei.

Update: Il geologo Mario Tozzi ha registrato in video una puntuale risposta alle affermazioni di Umberto Veronesi, in merito alla sicurezza e disponibilità futura di energia da fonte nucleare.

domenica 28 novembre 2010

Switch-off per il digitale terrestre, a Cesena è il 2 dicembre

Passeggiando per le vie periferiche di Cesena, scopro con raccapriccio la presenza di diversi televisori abbandonati accanto ai cassonetti stradali (le discariche pubbliche vicino a te e sempre al tuo servizio). 

Perchè questa emorragia improvvisa di televisori da smaltire ? Potrebbe essere per l'imminente switch-off al digitale terrestre, che impone a tutti l'acquisto di un decoder, oppure offre una occasione d'oro per disfarsi finalmente del vecchio e ingombrante TV, per acquistarne magari uno nuovo fiammante LCD 40" (dal consumo triplo) ma già dotato di ricevitore digitale terrestre integrato.

I cittadini devono essere informati (e non lo si sta facendo mai abbastanza), non solo che l'abbandonare rifiuti elettronici (RAEE) al cassonetto costituisce un reato, ma anche che esistono leggi che impongono agli esercenti il ritiro gratuito del vecchio elettrodomestico!

Tutti i commercianti sono tenuti infatti ad applicare il regime "uno-contro-uno", che impone il ritiro gratuito nei negozi dell'elettrodomestico al momento di acquistarne uno nuovo. Gli portate il vecchio, anche in condizioni penose, poi ritirate il nuovo, non importa se economico ... più semplice di così!

In alternativa, possono essere portati alle stazioni ecologiche, dove a fronte della consegna (udite udite) vi viene riconosciuto, portando una vostra vecchia bolletta rifiuti con il codice a barre, uno sgravio in tariffa, in virtù del peso del materiale conferito. Per gli anziani e i pigri, si può chiamare Hera al numero 800-999-500 per un ritiro a domicilio su prenotazione. Ma la cosa migliore, se sono ancora funzionanti, è quella di esporli in conto vendita a uno dei tanti mercatini dell'usato, dove auspicabilmente verranno sottratti alla discarica, e si può recuperare pure qualche soldo.

Il comune di Cesena ha aperto una apposita sezione sul sito dove imparare come comportarsi correttamente, mentre altre informazioni utili sono state distribuite mezzo stampa ai principali quotidiani locali.

Quindi, dal 2 dicembre prossimo, abbandonate pure ogni speranza di ricevere la tv analogica dal tinello smanettando l'antennina portatile, entrate fiduciosi nel girone dantesco del segnale digitale terrestre, e se proprio siete in seria difficoltà potrete sempre chiamare il numero verde del ministero, che risponde allo 800-02200.

E soprattutto, non lasciate mai TV a spasso per le strade, perché son multe salatissime!

lunedì 22 novembre 2010

Posteggio auto vs Salute

Nonostante gli ultimi dati allarmanti (anzi devastanti) sul tasso di inquinamento dell'aria della nostra città, è curioso vedere in giro ancora dei "paladini del posteggio auto in centro". Ma quando poi si legge cosa fanno costoro per guadagnarsi da vivere, un moto di compassione assale anche gli ambientalisti più duri e puri.

Nell'attesa vana che questi "posteggio dipendenti" riescano a mettere da parte i loro conflitti di interesse, ci auguriamo che almeno i comuni cittadini aprano gli occhi: L'equazione niente auto in centro uguale commercianti in crisi non regge. Senza scomodare le solite capitali europee (dal centro blindato), basta spostarsi a Cesenatico, dove non sembra che l'interdizione del centro alle auto abbia causato così tanti nefasti presagi, anzi ha restituito la città ai pedoni, e coloro che passeggiano hanno certamente più tempo e voglia di fermarsi in un negozio, di tanto in tanto.

Vi lasciamo con questa bella lettera che gli amici della bici hanno scritto al Sig. Patrignani presidente della Confcommercio di Cesena in risposta ad un suo articolo sul Carlino, in difesa a spada tratta dei posteggi auto ovunque. Nel frattempo l'Italia verrà deferita per l'ennesima volta alla corte di giustizia europea per il superamento dei limiti di PM10.

Ringraziamo gli Amici della Bici per il loro costante impegno a tutela della qualità dell'aria e quindi anche della nostra salute. Se siete d'accordo con loro sosteneteli. Farlo è molto semplice, basterà partecipare ai periodici Critical Mass (giro in bici in città bloccando il traffico e promuovendo l'uso della bici) ogni 2° sabato del mese alle ore 09.45 con partenza davanti al Duomo di Cesena. PS: la foto del post è dedicata al Sig. Patrignani, è una possibile soluzione per aumentare i posteggi auto in centro a Cesena!

Pregiatissimo Sig. Paolo Morelli Redattore del Carlino Cesena, il Gruppo Amici della Bici di Cesena scrive per chiederLe la possibilità di rivolgere, attraverso la sua rubrica “Noi Cesenati” alcune semplici domande al Sig. Corrado Augusto Patrignani Presidente della Confcommercio di Cesena. Questo a seguito dei numerosi articoli apparsi di recente, e non solo, sulla stampa locale.

Vorremmo chiedere al Presidente Sig. Partigiani quali sono le motivazioni vere che lo spingono, come rappresentante della Confcommercio a questa irriducile ed “insaziabile” battaglia per un posto auto in più in centro, nel centro storico della città più piccola in Italia (in rapporto ai suoi abitanti) con un parco macchine di quasi 90.000 veicoli in circolazione (9 ogni 10 abitanti). In un centro storico che con 500 auto si intasa escludendo fisicamente gli altri 89.500 cittadini che – in base alla sua battaglia – hanno l’identico “diritto” di andare in centro in auto percorrendo di media non più di 3 KM, distanza con la quale si attraversa in lungo ed in largo la nostra città. In una città che spesso è fra i primi posti in regione per inquinamento dalle micidiali polveri sottili ….. ecc.

Ma il Sig. Presidente Patrignani non ha figli o nipoti ai quali lasciar la sua città più vivibile e fruibile per loro ed i loro figli se possibile? Non lo sa il Sig. Patrignani che nelle città (e sono tante) dove pedoni e ciclisti possono muoversi sicuri e numerosi tutti vivono meglio, "anche i piccoli negozi",come ad esempio a Trento, Bolzano, Verona, Ferrara fino a Friburgo… ecc.. dove in centro, in aree ben più grandi della nostra piccola isola pedonale, hanno addirittura dei supermercati a tre o 4 piani e la gente ci va a piedi, bici o in tram anche con la neve, incredibile ma vero, facendo shopping con piacere (strano?)

Perché signor Patrignani dobbiamo continuare a sostenere costi enormi (un posto auto in centro costa dai 30 ai 40.000 euro che dobbiamo pagare anche noi che usiamo l’auto solo quando è utile..) perché Lei vuole riproporre un anacronistico modello di mobilità, adatto più ad una città del terzo mondo (tutti in auto, solo in auto) piuttosto che copiare quello che avviene nelle città più simili alla nostra?

Perchè qualsiasi amministratore che si alterni alla guida della città deve confrontarsi e/o subire questi suoi continui attacchi a qualsiasi decisione che in materia di mobilità non abbia al centro il suo esclusivo punto di vista: più parcheggi in centro, il resto è noia? Noi siamo (o saremmo) una città più fortunata e prospera se tutti, soprattutto i cittadini che occupano posti di responsabilità, prendessimo coscienza delle opportunità che abbiamo, siamo in pianura, abbiamo un buon clima ed una buona organizzazione e servizi e abbiamo tutte le opportunità di lasciare già a noi ma soprattutto a chi viene dopo di noi una piccola città non solo di parcheggi ed auto ma anche di verde, di isole pedonali, di percorsi ciclabili per tutti soprattutto bambini ed anziani. Una città dove il bene comune e la salute di tutti sia al primo posto nelle legittime rivendicazione delle varie categorie ed imprese che arricchiscono il tessuto economico della città.

Coniugare sviluppo sostenibile, benessere e speranza per il futuro pensiamo sia alla base di ogni nostra attività, anche delle associazioni che difendo il commercio a Cesena. Grazie per l’attenzione.

Gruppo Amici della Bici Cesena, Cell 3405263186