venerdì 9 gennaio 2009

Il MIZ alla fiaccolata per la pace in palestina

Per contrastare la logica della guerra, che sta falcidiando la popolazione di un paese nell'indifferenza degli altri stati e degli organi che dovrebbero garantire la pace.

L'unica bandiera ammessa alla fiaccolata è quella della pace, non si viene per sostenere una parte o per decidere chi attacca e chi difende, ma solo per ribadire la necessità di un impegno forte nel ripudiare la guerra in ogni forma, giusta o ingiusta che sia.

Non gli uni contro gli altri ma uniti per proteggere i deboli, gli unici a pagare per l'orrore degli attacchi militari.

Promuovono l'iniziativa: Centro per la Pace di Cesena, Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese, Gruppo Convivialità delle Culture, TavoloCesena, Arci Cesena, Il Castello di Sorrivoli, ViaTerrea, Memoteca, ON Nucleo Culturale, EducAid Rimini, Gruppo Nonviolenza Attiva - Rimini e tanti singoli cittadini.

Si parte da piazza del popolo di Cesena, Sabato 10 Gennaio alle ore 18, porta la tua fiaccola e cammina con noi fino al nuovo giardino comunale, dove ascolteremo le parole di chi vuole invocare a gran voce la pace.

Scarica il volantino

giovedì 8 gennaio 2009

Si allarga il Porta a Porta a Capannori

Continua senza sosta la lunga marcia del comune di Capannori (LU) che si avvia a diventare uno dei primi comuni in Italia rispondenti alla "Strategia Rifiuti Zero". Con il concludersi del 2008 il comune toscano ha confermato l'ottenimento di una performance stabile della raccolta differenziata sulla soglia del 70% (nelle zone dove il servizio è attivo) coinvolgendo con l'ultimo adeguamento del servizio "porta a porta" oltre l'80% del suo territorio. Ciò corrisponde ad almeno 36000 persone servite su un totale bacino di utenza di 46000 persone.

La strategia perseguita dal giovane assessore Alessio Ciacci, non si limita alla sola gestione dei rifiuti ma tenta di introdurre concetti di eco-efficienza in tutta la gestione dei beni e dei servizi del comune, cercando di impegnare meno risorse, consumare meno energia, ridurre le emissioni, modificare le prassi per progettare e produrre i beni (limitazione degli usa e getta), rimettere in discussione i comportamenti consolidati e gli stili di vita. In soldoni, si promuove la cultura del recupero, del riuso, e del riciclaggio. Capannori si posiziona infatti in vetta alle classifiche per il riciclo "reale" del materiale e non per la semplice "raccolta" ai fini dello smaltimento.

A dimostrazione della sensibilità che interessa l'intera macchina comunale e non solamente la gestione del rifiuto, questa amministrazione è stata fra le prime ad applicare la metodologia GPP (Green Pubblic Procurement) per le procedure di acquisto dei beni per la pubblica amministrazione.

Ulteriore passo di questa strategia è stata nel dicembre 2008 l'introduzione di 4 nuovi mezzi elettrici adibiti al servizio domiciliare, finanziati in parte dalla cassa depositi e prestiti e in parte da contributi regionali a disposizione per l'introduzione dei mezzi ecologici. L'obiettivo entro il 2009 é di completare il progetto ed interessare nei prossimi anni il 100% della popolazione residente, con l'obiettivo finale di raggiungere il "Rifiuto Zero" entro il 2020, ovvero ne discariche ne inceneritori ma riutilizzo integrale come materia prima seconda.

Non bisogna pensare che Capannori sia solo una mosca bianca, anche grazie a questo esempio virtuoso tanti altri comuni toscani stanno raccogliendo la sfida, per dimostrare, soprattutto in tempi di crisi, che spendere bene le risorse significa:

Né investimenti miliardari, Né grandi opere, Né tecnologie futuribili, ma buone pratiche e attenzione all'ambiente: Lo smaltimento finale rappresenta solamente una parte del problema, la soluzione comincia da una gestione più intelligente dei consumi!


Fonte: Comuni Virtuosi, AltraCittà

lunedì 5 gennaio 2009

Per il vaticano la pillola "inquina" l'ambiente

Aborto, devastazione dell'ambiente e violazione dei diritti umani. Ma anche causa della sterilità maschile. La pillola anticoncezionale, quella comunemente usata dalle donne di tutto il mondo, torna sul banco degli imputati. A muoverle accuse di crimini gravi e finora sottovalutati o ignorati è un articolo dell'Osservatore Romano firmato dal presidente della Federazione Internazionale delle associazioni dei medici cattolici, Pedro José Maria Simon Castellvi.

Nell'articolo, intitolato "L'Humanae Vitae, una profezia scientifica", l'esperto cattolico non parla della pillola abortiva RU486, ma dell'anticoncezionale che fu vietato nella controversa enciclica "Humanae Vitae", firmata nel luglio 1968 da Paolo VI, dedicata alla regolazione delle nascite. Ispirandosi a quel testo "profetico", l'associazione internazionale dei medici cattolici ha redatto un documento di un centinaio di pagine, sintetizzato nei suoi punti principali, dal prof. Simon Castellvì sul giornale del Papa.

Anche la pillola a basso dosaggio ormonale - si legge sull'Osservatore Romano - "funziona in molti casi con un effetto abortivo" ed ha comunque "conseguenze devastanti sull'ambiente" in quanto il rilascio di "tonnellate di ormoni" (attraverso le urine femminili ndr.) è una delle cause dell'infertilità maschile in Occidente.

I mezzi contraccettivi - incalza il medico cattolico - "violano" almeno cinque importanti diritti dell'uomo: "il diritto alla vita, il diritto alla salute, il diritto all'educazione, il diritto all'informazione (la loro diffusione avviene a discapito dell'informazione sui mezzi naturali) e il diritto all'uguaglianza fra i sessi (il peso dei contraccettivi ricade quasi sempre sulla donna)".

Il che non è poco - fa osservare l'articolo - se si pensa che la comunità internazionale ha appena celebrato i 60 anni della Dichiarazione universale a difesa dei diritti dell'uomo, mentre il Vaticano ancora si ostina a non firmare parte di quell'accordo, comprendente norme per la non discriminazione dei disabili e dei gay, (nemmeno il PD ha firmato quest'ultimo accordo d'altronde).

Immediata la reazione della comunità scientifica laica:
"Affermazioni fantascientifiche": così Gianbenedetto Melis, vice presidente della Società italiana della contraccezione ha definito le riflessioni riportate dall'Osservatore Romano. "La pillola - ha spiegato - non è in grado di provocare l'aborto in quanto impedisce l'ovulazione e se non c'è l'ovulo da fecondare non ci può essere gravidanza".

"Assurde" per gli esperti anche gli effetti "ecologici" della pillola. "Gli ormoni contenuti nei contraccettivi orali - ha detto ancora Melis - una volta metabolizzati dal fegato non sono più in grado di indurre effetti ormonali femminili". "Se vogliamo dare la colpa dell'infertilità maschile agli estrogeni - gli fa eco la farmacologa Flavia Franconi - dobbiamo ricordare che il mondo è pieno di sostanze ad attività estrogeniche".

"Anche una bottiglia di plastica lasciata al sole libera estrogeni ‘inquinando' il liquido che beviamo"
, ha esemplificato.

Non ho parole ... posso solo citare una frase di Spinoza: "La pillola abortiva inquina". Ma hanno idea questi di quanto caga un bambino?

Update: Lameduck in questo suo post si è superata!

Fonte: Unità , Corriere della sera