Che ARIA tira a Cesena
A Forlì i comitati cittadini stanno ipotizzando azioni legali a carico del sindaco (Nadia Masini) e della sua amministrazione (per la legge il sindaco è il responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini) per il continuo sforamento dei PM10 nell'aria della città. La costruizione del nuovo inceneritore non può che peggiorare la situazione, in quanto autorizzato per stessa ammissione della ditta costruttrice non considerando come vincolo la parità di emissioni rispetto al precedente impianto da smantellare (cosa irraggiungibile tecnicamente) quanto la parità diluizione al suolo degli inquinanti stessi. Come hanno risolto il problema ? Semplice, aumentando l'altezza del camino, con un "comignolo" più alto la dispersione aumenta, pertanto nei dintorni le rilevazioni al suolo rientrano ai livelli dell'impianto precedente. Questo però non succederà per le rilevazioni "in aria", dato che le polveri sottili hanno la capacità di percorrere anche decine se non centinaia di chilometri prima di depositarsi al suolo. Se tutto questo non bastasse, ci giungono le dichiarazioni dei medici x l'ambiente (quelli tanto sbeffeggiati da Bersani secondo il quale dovrebbero occuparsi solo di curare e non di prevenire) i quali attestano che il 30% delle morti per tumori é correlato direttamente all'inquinamento nell'aria (6000 casi ogni anno in Italia di tumori di cui 1500 solo a Forlì -25%- e 1000 a Cesena -17%-). Le cose a Cesena non sono migliori, anzi la situazione è semmai decisamente peggiore, pur non avendo inceneritori: è notizia di ieri che l'aria di Cesena è tra le più inquinate della regione (Domenica scorsa é stata la peggiore in assoluto). Gli sforamenti sono all'ordine del giorno, ce ne sono stati 7 consecutivi nell'ultimo periodo (non dovrebbero superare i 35 totali in un anno mentre già dai primi 3 mesi non li si contava nemmeno più tanto erano quotidiani). Quello che è peggio, è il fatto che i dati sono molto più correlati alle fluttuazioni casuali degli eventi atmosferici che non ai provvedimenti di limitazione del traffico, veri e propri palliativi. Se il fatto è vero, cioè che l'aria di Cesena è mediamente più inquinata di quella di Forlì, (lo dicono i dati delle centraline dell'ARPA), cosa dovremmo fare ? Almeno a Forlì hanno la scusa della battaglia contro l'inceneritore, ma a noi che ci resta ? Stare a guardare mentre il resto della romagna ci riversa addosso ogni genere di veleni finemente dispersi nell'atmosfera ? Non possiamo certo erigere dei muri in aria. I venti ahimè tirano spesso in direzione sud-est, per cui sono molti i casi registrati di gente a Pievesestina e Cesena che respira le emissioni dell'inceneritore di Forlì che dista solo una ventina di km in linea d'aria (fra poco -gennaio- si costruisce l'inceneritore di Riccione e quando i venti tireranno a nord avremo pure quelle). Mi sembra evidente come la prossima emergenza a Cesena, dopo il problema dei rifiuti che ci auspichiamo verrà affrontato introducendo il metodo "Porta a Porta", sarà l'ARIA e di conseguenza l'ACQUA. Nell'uffico ambiente del Comune di Cesena operano solo 3 tecnici (mentre la media per città come la nostra sono 10-13 tecnici) gli unici progetti per l'ambiente elaborati al momento sono la eterna lotta alla zanzare tigre, per la qualità dell'aria ci si limita alle lodevoli piste ciclabili e pochi autobus a metano, che rimangono per la gran parte sulla carta... Intanto si costruiscono nuovi mega parcheggi e si edifica una intera zona di Cesena con un progetto decennale ad alto impatto ambientale (vedi la zona di via Europa a lato della stazione). Noi del MIZ siamo pochini e praticamente tutti assorbiti dalla conclusione della nostra petizione per incentivare il porta a porta, difendere il territorio necessita di impegno e di risorse, non possiamo che confidare negli amministratori che ancora hanno una sana etica ambientale, e che per fortuna non mancano. Non vogliamo diventare i prossimi candidati alla lotteria della salute: a Cesena si rimane in salute per fortuna, non ancora per diritto.
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