Visualizzazione post con etichetta allarmismi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta allarmismi. Mostra tutti i post

domenica 7 dicembre 2008

Lo stato boicotta il latte crudo in TV


Davvero singolare la campagna anti-promozionale che sta passando in questi giorni su alcune testate giornalistiche televisive e non, tese a diffondere una irrazionale paura verso il fenomeno assai recente della diffusione dei distributori di latte crudo.

Va da se che elementari regole di igiene devono essere rispettate, trattandosi ovviamente di prodotto altamente deperibile, in particolare deve essere assolutamente garantita la catena del freddo dalla produzione alla distribuzione, con temperature sempre comprese fra 2° e 4°. Tuttavia terrorizzare i consumatori, addirittura paventando una moratoria sulla distribuzione per ragioni di salute, mi sembra davvero troppo.

Oggetto della vicenda sono le incredibili dichiarazioni di alcuni senatori del PD (e pure alcuni dell'IDV), i quali si meravigliano di come il parlamento non risponda a seguito delle notizie di casi di infezioni sospette causate dall'assunzione di latte crudo. In effetti, una teorica probabilità di prendere un qualche batterio esiste, nulla però che non si possa risolvere velocemente con un po di cagotto ...

Tutti noi da bambini abbiamo assunto quintalate di latte crudo, le nostre mamme sapevano benissimo che se non consumato entro pochi giorni andava necessariamente bollito, qualcuno se lo ricorda ancora il "bollilatte", con quel coperchio strano bucherellato che serviva per separare la schiuma di bollitura ? Oggi si pensa che se non è infarcito di tetrapack che rilascia inchiostro nel prodotto, non è stra-pastorizzato con il metodo UHT, al punto da snaturarne le proprietà, sia pericoloso per la salute... (per i guadagni dei grandi distributori sicuramente si).

In Italia i distributori, censiti dal sito milkmaps, sono circa 2000 e servono un bacino di almeno 100.000 persone (risibile quindi che per 9 casi di infezione batterica si gridi all'epidemia), al contempo i vantaggi per la collettività sono assai evidenti:
  • Prodotto più sano, più buono, più naturale
  • Risparmio garantito (circa 1€ al litro in media)
  • Meno rifiuti (imballaggi, tetra pack)
  • E' a Km zero per necessità di cose
  • Incentiva la diffusione di prodotti alla spina
  • Batteri utili (si, il latte contiene batteri utili)
I benefici, superano enormemente i rischi, specialmente in vista di una futura economia autarchica in cui qualche compromesso dovrà necessariamente essere accettato, pur di continuare il nostro dispendioso stile di vita occidentale. Sorge il legittimo sospetto che siano state le lobby della grande distribuzione a promuovere spot dementi come questo, come reazione alla forma di concorrenza che i distributori di latte crudo creano.

Update: Se,brerebbe che i casi non siano 9 ma solamente 3 e divisi negli anni 2007 e 2008. Complottismo ? Forse... vale la pena di sentire l'intervista che Grillo ha fatto al giornalista Matteo Incerti...