Aggressioni edilizie alla collina cesenate

Non poteva essere diversamente, poiché la Magistratura era stata allertata da segnalazioni dei cittadini, da denunce politiche dei Verdi, da diversi articoli della stampa locale.
Cogliamo l’occasione di questo importante processo penale che si è aperto a Forlì, che riguarda l’uso comunque distorto del nostro territorio (indipendentemente dalle sentenze del Tribunale), per avanzare al Comune di Cesena alcune richieste e fare alcune proposte.
Sono anni che il Gruppo Consiliare dei Verdi denuncia politicamente con forza – spesso isolatamente - una continua aggressione edilizia alla collina cesenate; per i Verdi tale territorio va tutelato e salvaguardato sotto il profilo ambientale, e il Comune di Cesena deve evitare di rilasciare Permessi di Costruire che legittimano una ingiustificata degenerazione edilizia alla collina (e alle zone rurali in genere) da parte di società industriali, costruttori di impattanti ville, di pseudo-agricoltori per la costruzione di fittizie case rurali mai state al servizio dell’attività agricola, di fittizie attrezzaie trasformate in residenza.
Anche nel caso specifico di ALNE srl Davide Fabbri, ben prima del sequestro preventivo della lottizzazione (avvenuto il 13 ottobre del 2004), aveva segnalato il 4 marzo del 2004 agli uffici competenti presunte irregolarità a tale lottizzazione; segnalazione caduta nel vuoto.
Chiediamo al Comune di Cesena alcune cose importanti:
- Come mai il Comune di Cesena è rimasto inerte e non ha esercitato il diritto di costituirsi Parte Civile per chiedere il risarcimento dell’eventuale danno arrecato all’ambiente nel processo penale iniziato ieri a Forli? Ritiene il Comune che l’atto d’accusa pesantissimo del P.M. Monica Galassi, nei confronti di tre Dirigenti e Funzionari Comunali (Bonaretti, Lorenzini, Brighi) imputati di reati gravi, non sia da tenere in considerazione? L’ordinanza del giudice di ieri in Tribunale che rigetta la costituzione di Parte Civile del WWF implicitamente ammette che il reato cosi’ come contestato astrattamente dal PM costituisce un reato che cagiona danno ambientale.
- Come mai il Comune di Cesena non intensifica le attività di vigilanza e di controllo all’attività edilizia? Anche recentemente, la Procura della Repubblica di Forli ha disposto il sequestro preventivo di una mega attrezzaia che si stava trasformando in agriturismo sulle colline di Carpineta (questo è l’atto d’accusa della Magistratura); anche in questo caso vi era stata – sei mesi prima del sequestro preventivo dell’ immobile da parte del Tribunale di Forli - una segnalazione dei Verdi agli uffici comunali competenti, segnalazione caduta nel vuoto.
Chiediamo al Comune di Cesena di controllare la regolarità delle destinazioni d’uso di tutte le attrezzaie – proservizi agricoli presenti sul territorio comunale, dato che molte di esse non appaiono regolari sotto il profilo tipologico-costruttivo e delle destinazioni d’uso.
La moda di edificare ognidove e fare passare tutto per attrezzaia, pur in presenza di proprietari che si e no saprebbero coltivare un orto, deve essere interrotta con una vigilanza più rigorosa del territorio ed un maggiore rispetto delle norme, specialmente a tutela dei "veri" agricoltori.