domenica 25 luglio 2010

Quanto vale un albero ? Dipende dalle spese che ha il comune!

Il clima torrido di questi giorni lo abbiamo conosciuto tutti, una temperatura aliena che oltrepassa i 40 gradi, resa ancora più invivibile dal tasso elevato di umidità, tale da raggiungere assai probabilmente la fatale temperatura di bulbo umido (quella dove anche sudare non serve più).

Basta uscire di casa in questi giorni per rendersi conto di quanto importante sia il microclima in una qualsiasi cittadina cementificata come Cesena, e cogliere la fondamentale differenza fra trovarsi sotto gli alberi o meno.

Via Rasi e Spinelli, prima che recenti deviazioni dell'assetto urbanistico la rendessero inevitabilmente strada di grande traffico veicolare, era di quelle dove passeggiare, anche nelle giornate più torride, non ha mai rappresentato un peso, grazie alla presenza strategica di numerosi pini e prugnoli lungo tutto l'asse stradale, dalla via Emilia fino all'incrocio dell'ex macello di Cesena.

Ieri mattina sono passato proprio per via Rasi e Spinelli, e ho scoperto con raccapriccio gli operai intenti a segare gli alberi lungo tutta la via. Il tratto interessato al momento è solo quello che va dalla rotonda della via Emilia alla strada Fornaci.


Il mio timore è che approfittando della pausa estiva continuino lo scempio fino a radere al suolo anche tutti gli stupendi pini che stanno davanti all'asilo nido di via Rasi e Spinelli.

Evidentemente l'amministrazione pensa che gli alberi siano solo un costo, sacrificabile appena qualche cittadino lo richiede (magari perchè non passa più con il passeggino largo come un suv).

Dalle prime indagini telefonando a vari amministratori, sono saltate fuore le scuse più inverosimili:
  1. Erano malati
  2. I cittadini han raccolto le firme per toglierli
  3. Le luci dei lampioni non si vedevano bene
  4. Devono allargare i marciapiedi, non si passa
  5. L'assicurazione per coprire i danni se cade un ramo e si fa male qualcuno costa troppo
  6. La manutenzione della sede stradale rotta dai rami costa troppo
  7. Compenseranno il disagio piantandoli da altre parti
  8. Intervento già autorizzato da tanto tempo, lo sapevano tutti
Ovviamente sono tutte bugie, o meglio tutte mezze verità, specialmente inquietante la tesi dei costi assicurativi, che sembra avere avuto un qualche ruolo nelle decisioni dei brillanti tecnici all'urbanistica di Cesena. Anche le tegole sui tetti potrebbero infatti staccarsi e colpire qualcuno, emettiamo un ordinanza per eliminarle tutte definitivamente ?

Sul Corriere di Cesena è apparsa qualche notizia di cittadini furiosi, che a quanto pare se la prendono anche con il quartiere reo di non avere reagito, il quale però è rimasto esso stesso "quasi" completamente all'oscuro della vicenda, nel senso che si sapeva dell'esistenza di un progetto di killeraggio del verde stradale, ma non si presupponeva che fosse immediatamente esecutivo, e comunque il nuovo quartiere non ha ancora mai ricevuto alcun invito ad esprimere un parere in merito (lo so perchè sono vicepresidente del mio quartiere).

Al di la della necessità o meno dell'intervento, non era affatto necessario compiere l'atto piratesco ad orari impossibili, in pieno periodo di ferie, come fanno i ladri.

In perfetta continuità con le precedenti amministrazioni della città, manca un reale coinvolgimento dei cittadini, i quali sono considerati evidentemente non abbastanza responsabili da assumersi scelte anche dolorose ma condivise. Forse l'allargamento della sede di marciapiede imponeva qualche necessario sacrificio, ma doveva essere una evento portato alla luce del sole, partecipato come fosse una esecuzione pubblica, invece assomigliava più al sottrarre l'osso mentre il cane dorme, per paura di svegliarlo.

Vorrei vedere finalmente i cittadini partecipare attivi e compatti, affinché gestione e tutela del territorio siano improntate al rispetto di principi base di trasparenza, senso del bene comune, interesse ambientale. Nel frattempo, servono pressioni per impedire ulteriori tagli in attesa di capire meglio il perché di tanto sacrificio al verde pubblico, unica e labile ancora di salvezza al clima torrido di queste giornate infuocate.

Il quartiere centro urbano di Cesena è raggiungibile a questo indirizzo email: centrourbano.cesena@gmail.com

giovedì 15 luglio 2010

Forlì fa la differenza, Cesena ancora no

Sembra tutto pronto a Forlì per iniziare a tappe forzate la applicazione della raccolta domiciliare porta a porta. Inizialmente questa comprenderà entro la fine del 2010 un totale di tre zone selezionate, precisamente il Ronco, Villa Selva, San Leonardo. In seguito alla fase di avviamento verrà esteso il servizio al resto della città, per oltre 116.000 abitanti alla fine del 2011.

Nel frattempo, a Cesena, si progettano timidi tentativi per partire sempre entro il 2010 al quartiere Oltresavio, con una raccolta domiciliare che però interessa solamente l'umido e l'indifferenziato, lasciando alle campane stradali la raccolta di plastica, vetro, carta, lattine, prefigurando quindi un sistema misto.

Per quale motivo esiste una differenza così marcata fra quanto la stessa Hera prevede di realizzare a Forlì e Cesena ? Sono realmente così diverse le due realtà territoriali ? Visioni strategiche differenti delle due amministrazioni peraltro sorrette entrambe da una giunta di centrosinistra ?

Al momento è difficile dirlo, in mancanza di un chiaro progetto definitivo. Intanto il sito comunale Forlì Ambiente illustra le prime caratteristiche del suo progetto di porta a porta, mentre per Cesena si sa solamente che l'umido raccolto in modo domiciliare verrà consegnato alla avveniristica stazione di compostaggio a recupero energetico vicino a San.Carlo di Cesena, di proprietà di Romagna Compost.



venerdì 9 luglio 2010

Certificazione energetica anche per i contratti in affitto

Fino ad ora l'obbligo di esibire l'Attestato di Certificazione Energetica (ACE) in Emilia Romagna riguardava la conclusione dei lavori per nuovi edifici, gli interventi di demolizione/ricostruzione, le ristrutturazioni edilizie, la compravendita o il caso in cui si intendesse accedere ad incentivi e agevolazioni. Ora finalmente si aggiungono alla lista anche i contratti di affitto.

Per i contratti di locazione di immobili stipulati a decorrere dal 1° luglio 2010, la Deliberazione dell'Assemblea Legislativa n.156/2008 prevede l’obbligo da parte del proprietario dell’immobile di consegnare all’inquilino l’Attestato di Certificazione Energetica, redatto da un soggetto certificatore accreditato, relativo all’edificio o all’unità immobiliare, in copia dichiarata conforme all’originale in suo possesso.

La Regione Emilia Romagna precisa che l’obbligo si applica a tutti i contratti stipulati successivamente a tale data (indipendentemente dalla data di registrazione o di inizio della locazione), quindi limitatamente ai nuovi contratti. Non sono invece  soggetti a tale obbligo i casi di rinnovo di contratti in essere in cui il locatario sia il medesimo, così come i contratti non onerosi, quali ad esempio il comodato gratuito.

E' una buona notizia, ricordatevi che da oggi se chiedete una casa in affitto è un preciso dovere del proprietario fornirvi la certificazione energetica di ciò che sta per vendervi, così non avrete troppe sorprese all'arrivo delle prime bollette, e potrete sceglere anche in base a questi parametri. Noleggereste o comprereste mai un auto senza sapere quanto consuma ?

Altri approfondimenti su: Casa&Clima - ErmesEnergia Emilia Romagna

Se poi volete diventare certificatori, oppure semplicemente capire quali requisiti minimi deve avere oggi una abitazione in Emilia Romagna per rispondere alla normativa vigente, potete scaricare il pdf completo dell'atto approvato nel 2008 in Regione, la parte interessante parte dall'allegato 2 in poi, dove si parla di rendimenti, pompe di calore, rapporti di forma degli edifici, etc.etc.