Chi vuole il nucleare ?

Si fa un gran parlare di protocollo di kyoto, di riduzione delle emissioni per contrastare i cambiamenti climatici, l'italia si è impegnata formalmente a ridurre i limiti dal 1990 al 2012 del 6.5%, invece le abbiamo aumentate di quasi il 7% al 2005 ... per rientrare nei limiti (e non pagare pesanti sanzioni verso la comunità europea) servirebbero ora sforzi tecnicamente irrealizzabili. Allora che si fa ? Eolico ? Fotovoltaico ? Risparmio energetico ? NO! Costa troppo, si pensa di ritornare al nucleare. Leggete la lettera inviata al presidente napolitano e firmata da eminenti scienziati, come Tullio Regge (Fisico) per finire con .... Umberto Veronesi (famoso per essere uno strenuo difensore delle lobby farmaceutiche):

Lettera aperta par Napolitano pubblicata sulla rivista LE SCIENZE

Ecco cosa scrivono al proposito in questo articolo di approfondimento, tratto da un blog molto attivo ed autorevole sui temi energetici (petrolio, uno sguardo dal picco). Riassumendo, la lettera aperta afferma che l'eolico, il fotovoltaico, i biocarburanti, sono tutte utopie che anche se realizzate a suon di miliardi di euro darebbero un contributo assai modesto e non determinante. Il grosso problema è che questi signori hanno sostanzialmente ragione, ma che ricetta ci prescrivono ?? COSTRUIRE 10 NUOVE CENTRALI NUCLEARI! Ma nascondetevi.... anche se arrivassimo a costruirle in circa 10-15 anni (e non mi sembra che germania, francia, finlandia che pure ne hanno già tante siano esenti dal dovere intervenire con politiche che limitano comunque le loro emissioni), che cosa ci guadagneremmo ? I termini per ridurre le emissioni italiane sarebbero già scaduti da un pezzo, inoltre il prezzo del minerale uranio (in via di esaurimento) è in una fase di crescita esplosiva. Non ci possiamo quasi più fidare nemmeno del mondo scientifico nostrano. Ma verso quale mondo stiamo andando ?