giovedì 28 febbraio 2008

Largo ai giovani nel PD, Marianna Madia

Qualche settimana fa Veltroni annuncia ufficialmente il capolista per il Partito Democratico alla Camera nella circoscrizione Lazio 1, che include la citta’ di Roma: Marianna Madia. Chi? Marianna Madia, ho detto. E chi e’? Domanda difficile; perché Marianna Madia, in pratica, non é, apparentemente, nessuno. Nella sua disperata rincorsa dell’antipolitica, Veltroni, dopo aver imbarcato Di Pietro, cerca di contrastare il risentimento contro ‘i soliti noti’ candidando una ragazza qualunque, ventisettenne, sconosciuta: alla quale non potremo cosi’ contestare di scaldare gli scranni del parlamento da una vita; fuori i Ciriaco De Mita, dentro le Marianna Madia. Perche’ avere una storia, in Italia, significa essere compromessi, quale che sia la propria storia. Il Partito Democratico e’ il partito del cambiamento, dei giovani, delle donne: allora ecco una giovane donna senza una storia, for a change. La strategia, fin troppo ovvia: la qualita’, come dimostrano le presidenziali americane, e’ molto piu’ difficile da comunicare della novita’.

Peccato pero’ che Marianna Madia Veltroni non l’abbia trovata in fila al supermercato: no, Marianna Madia e’ la figlia di Stefano Madia (nella foto qui a fianco), attore (“Caro papa’”, “Il miele del diavolo”) prestato alla politica, consigliere comunale a Roma con una lista civica per Veltroni, fino alla morte, nel Dicembre del 2004. Insomma Marianna Madia e’ l’orfana di un amico di Veltroni. Non sorprende che il buon Walter si sia sentito in dovere di prendersi cura della figlia dell’amico morto - quando poi c'e' di mezzo il cinema... Tutto questo, se avete la pazienza di un political junkie, potete trovarlo su internet. Dove potete anche scoprire che la bella Marianna lavora alla Presidenza del Consiglio: apparentemente alla segreteria tecnica dell’Osservatorio per la piccola e media impresa, con un contratto di consulenza – quelli che si usano per le assunzioni politiche; in realta’ mi dicono che la Dr.ssa Madia lavori alla segreteria di Enrico Letta – cui e’ legata anche attraverso l’Arel, l’Agenzia Ricerche E Legislazione, fondata da Nino Andreatta, che adesso e’, appunto, nell'orbita di Letta – ed e’ proprio grazie a questa non meglio precisata collaborazione con l’Arel che i media potranno presentarla come ‘giovane economista’. Sul web potrete anche scoprire che Marianna Madia collabora con Minoli a Rai Educational, conducendo, all’una di notte, una trasmissione su questioni ecologiche ed energetiche, eCubo.

Quello che non troverete da nessuna altra parte e’ questo: Marianna Madia non e’ solo giovane, donna, figlia di un amico morto di Veltroni, e collaboratrice di Enrico Letta (a proposito: dalle parti di Letta fanno sapere che la Madia non sara’ un loro candidato: ci tengono a dire che e’ in quota Veltroni); Marianna Madia e’ anche la ex del figlio del Presidente della Repubblica: sembra infatti che la storia tra la ventisettenne Marianna e Giulio Napolitano, quarantenne professore di diritto pubblico all’Universita’ della Tuscia, sia finita.

Fonte: nullo.it

6 commenti:

  1. Notizia interessante.

    Ci scriviamo qualcosa sopra a questa cosa, meglio diffonderla rapidamente...

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  2. Scusa Marantz ma questo post non lo capisco. Secondo me si così facendo si rischia di scivolare nei NO a tutto che contraddistinguono la Sinistra Arcobaleno.
    A me non mi frega se è la figlia di un amico morto di Veltroni, ma cosa c'entra? E' chiaro che la conosceranno e che si fidano in un qualche modo di lei| Ci macherebbe! Ma cosa si pretende che sorteggino dall'elenco del telefono? A me sembra che si stia esagerando onestamente. Invece di fare polemiche sterili su queste candidature bisognerebbe invece spingere per avere altre facce come quella di Maria cosa che non accade in tante circoscrizioni (http://www.giuseppeveltri.it/blog/?p=247).

    Io non conosca sta Maria, e non mi frega di quale famiglia fa parte, mi frega che è giovane e mi frega che fino ad ora non è mai stata amministratrice pubblica. Sicuramente vedrà le cose in modo diverso da come le vede Ciriaco. Mah, mi sbaglierò ma credo che invece questi piccolissimi ed infitesimali segni di cambiamento vadano estremamente incoraggiati piuttosto che constrastati! Anzi, devono essere applicati ovunque!

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  3. Premesso che la fonte della notizia non sono io, dato che sta rimbalzando da tempo a destra e a manca in rete, non ho certamente nulla in contrario alla candidatura della giovane Marianna Madia.

    Che possa avere qualche conoscenza altolocata è fuori di dubbio, ma sono anche convinto che se è stata scelta significa che ha buone doti di comunicazione (meglio di Prodi ci vuole poco).

    Il punto è un altro, davvero non ci sono giovani che si sono distinti in politica, nelle associazioni o nei movimenti civili per il loro impegno politico ? Dobbiamo sorbirci delle persone scelte su liste bloccate solamente perchè i dirigenti del partito hanno deciso che rappresenta il nuovo ? Dove è finita la democrazia ?

    Davvero tanto valeva pescare nell'elenco del telefono, dato che non la conosce nessuno.

    Una politica seria, che da davvero spazio e rappresentatività ai giovani, aspetta che essi stessi si candidino, e fa loro spazio, tanto più se sono giovani freschi di studio che si sono fatti largo con le proprie forze nelle associazioni.

    Francamente, il sospetto che la candidatura di un giovane sia una sorta di ipocrita biglietto da visita del partito, chiunque sia il giovane, mi amareggia un po. Tutto quà.

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  4. Ok, capisco il problema. Ma cosa bisognava fare esattamente? Delle primarie interne per stabilire le candidature?

    Certo! Sarei stato d'accordissimo! Tuttavia, non credo che ci fossero i tempi tecnici per organizzare una cosa fatta bene. Inoltre, già le pochissime esclusioni che sono state fatte dal PD per queste elezioni stanno agitando molto le acque all'interno del partito. In una situazione così fortemente incerte, con una scelta che inizialmente poteva sembrare discutibile di presentarsi da soli, delle primarie interne organizzate male ed in poco tempo per eleggere la lista dei candidati avrebbe solo frantumato il partito offrendo sponde preziose ad un PDL che non aspetta altro per fare campagna elettorale.

    Bisogna rinnovare ma bisogna anche avere un po' di pragmaticità quando si affrontano i cambiamenti perchè altrimenti rischi di essere sepolto da essi. Faccio poi notare che insieme al PD si presenta anche IDV che è un partito a livello nazionale giovane e che ha bisogno di molte energie per migliorare. In quel partito, forse, è più facile far emergere il proprio contributo qualora ovviamente sia un contributo costruttivo.

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  5. Quello che è stato fatto è ciò che bisognava fare, marketing. Fino a che ci saranno liste bloccate occorrerà sfruttare i vantaggi del marketing per sopperire alla mancanza di rappresentatività dei giovani e delle donne. Candidare una donna perchè politically-correct e per lasciare intendere che il partito è vicino ai bisogni delle donne (e prenderne i relativi voti), non certo per merito, almeno non solo. La spettacolarizzazione della politica impone questo, e così come in TV non possiamo pontificare sui programmi ma possiamo solo cambiare canale, così in politica possiamo solo cambiare bandiera, ma non scieglere realmente alcunchè. Taluni la chiamano antipolitica, io preferisco definirla ipocrita ed inevitabile realtà. Ridateci le preferenze, ridateci le primarie, ridateci la possibilità di sceglere chi ci rappresenta, davvero si allora che candidare una donna o un ragazzo può avere un senso. Cordiali saluti. Paolo

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  6. Sul ripristino di una legge elettorale democratica e seria mi trovi pienamente d'accordo!

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