La crisi come grande opportunità
In un mondo impazzito perché drogato dal paradigma della crescita infinita, sia economica che di sfruttamento indiscriminato e insostenibile delle risorse, occorre un periodo di riflessione per riprendere in mano ciò che realmente ci rende uomini.
Ciò condurrà auspicabilmente al ritorno del considerare la solidarietà come un valore, e la sobrietà, il senso della misura, l’umiltà nel rapportarsi ad un mondo in troppo rapida trasformazione, come una necessità.
Il riconoscimento di una nuova dimensione etica e morale dell’economia è elemento imprescindibile per condurre l’umanità verso un nuovo tipo di sviluppo, basato sul benessere distribuito delle persone anziché sull’egoistica predazione delle risorse a scopo monetario.
In altre parole, la decrescita, se gestita con intelligenza e lungimiranza, non potrà che farci del bene nel lungo periodo, non dobbiamo pertanto temerla oltre misura. Spero ci riconduca ad un mondo più reale, degno di essere preservato per i nostri figli, riavvicinandoci tutti al senso intimo delle cose.
E' per questo che quando sento parlare di vincoli economici e burocratici al recupero dei materiali, oppure di gestione privatistica dell'acqua, oppure di cambiamenti climatici che ci fanno bene, mi arrabbio come una pantera.
P.S. A Cesena ieri notte verso le 22:30 il terremoto si è avvertito distintamente, è sempre inquietante quando dalla tranquillità la natura ritorna improvvisamente a farsi sentire, giusto per ricordarci chi comanda realmente.
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