domenica 13 febbraio 2011

Forlì parte con il porta a porta, Cesena a ruota ma in modo parziale


Uno dei motivi per cui è nata la nostra piccola associazione è stata la necessità di incentivare le amministrazioni pubbliche verso l'utilizzo delle migliori soluzioni disponibili per la raccolta dei rifiuti urbani. Il tema dei rifiuti è marginale rispetto all'impatto complessivo che la società ha sugli ecosistemi, ma indubbiamente di importanza simbolica, dato che interessa trasversalmente tutti noi cittadini. Di strada da percorrere ce n'è ancora tanta, qualcosa però si sta finalmente muovendo.

Da quando abbiamo intrapreso nel 2007 l'iniziativa di raccogliere firme a Cesena per sostenere il progetto della raccolta differenziata Porta a Porta, del quale siamo fermi sostenitori, ci sono state evoluzioni, ma non così veloci come ci aspettavamo. In Emilia Romagna vige tuttora dominante un concetto di raccolta rifiuti improntato alla gestione "industriale", affidata a un monopolista unico (Hera). Questa va benissimo quando si intende perseguire la massima efficienza finanziaria possibile, non va altrettanto bene quando le esigenze dei territori mutano rapidamente, ed una maggiore sensibilità ecologica costringe a ripensamenti radicali, sia per una migliore tutela dell'ambiente che per un uso delle risorse materiali più consapevole.

Oggi, dopo tantissimo lavoro di sensibilizzazione, vediamo finalmente affacciarsi sulla scena nuovi esempi di progetti di raccolta differenziata Porta a Porta, tenacemente difesi da pochi amministratori lungimiranti e spinti avanti fra mille difficoltà. Oltre all'esperienza già consolidata di Forlimpopoli, che avrebbe potuto rappresentare un apripista per l'intero territorio, arrivano alla meta Bertinoro, Forlì, Cesena, in ordine sparso.

Mentre Bertinoro sta adottando uno schema integrale simile a quello di Forlimpopoli (con partenza sull'intero comune), Forlì ha scelto la via prudenziale di partire con soli tre quartieri per un totale di circa 3500 abitanti, con l'obiettivo dichiarato di estendere il sistema a tutti gli oltre 115000 abitanti entro due anni, sempre con un sistema integrale simile a quello di Forlimpopoli.

A Cesena, le difficoltà (politiche) sono sempre state di ordine superiore, ma noi siamo stati tenaci, ed ora finalmente (anche se con un porta a porta parziale) verso la metà di Maggio partirà la raccolta domiciliare al quartiere oltresavio. Tutto questo ad oltre un anno di distanza dalla presentazione del progetto al quartiere stesso. Il portale ambientale del comune di Cesena riporta poche e scarse informazioni al riguardo, in posizione quasi nascosta, ma il progetto esiste ed è in fase esecutiva.

Porta a porta parziale significa che spariranno dalle strade solamente i bidoni per l'organico e per l'indifferenziato, mantenendo in strada quelli per le altre frazioni merceologiche, carta, plastica, vetro, lattine. Il quartiere ospita circa 8150 famiglie, per poco meno di 20.000 abitanti, che non sono certo pochi. Il quartiere comprende anche tre materne, tre scuole elementari, due scuole medie e l'istituto di Agraria. 

Garanzie che il sistema verrà esteso ad altre parti della città ? Nessuna.

Garanzie che il sistema verrà uniformato a quello di Forlì ? Nessuna.

Questo è quello che passa il convento, per ora accontentiamoci!

1 commento:

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