martedì 14 agosto 2007

L'idrogeno è la salvezza oppure una cattiva idea ?

I seguaci di Rifkin non demordono, promettono un futuro roseo dove un manipolo di scienziati illuminati sforneranno dal cappello le tecnologie magiche che ci affrancheranno dall'era dei combustibili fossili. Sono probabilmente gli stessi scienziati che attualmente, secondo le più inflazionate teorie cospirative, tengono nascoste volutamente le scoperte scientifiche per non pestare i piedi (e i portafogli) dei petrolieri. Sono tutte balle! La cruda verità è che non solo non c'è nessun complotto, non solo la società dell'idrogeno non esiste, ma assai probabilmente purtroppo (o per fortuna) non esisterà mai. Insomma, la donnina che fa il pieno della sua utilitaria all'idrogeno come nella foto, è una ... bufala scientifica. L'idrogeno, elemento assai raro in natura, ha il brutto vizio di occupare un volume spropositato rispetto al peso, pertanto comprimerlo in forma liquida (da conservare poi a -252 e rotti gradi centigradi) è assai dispendioso in termini di energia (circa l'8% se ne va in energia per comprimerlo). Se invece vogliamo conservarlo come gas in pressione, per avere autonomie appena accettabili occorrono bombole a 300 atmosfere (altro che metano!). Se lo facciamo assorbire sotto forma di idruri metallici, dobbiamo portarci poi appresso pesi dell'ordine di centinaia di kg. E il costo enorme delle infrastrutture ? E il fatto che la maggior parte dell'idrogeno che viene prodotto al mondo, anziché per elettrolisi dall'acqua, si ottiene da reforming del carbone (quindi da combustibili fossili) ? E le famose fuel cell che utilizzano membrane contenenti metalli rari come il platino, scarsissimo e costosissimo ? Insomma, comunque la mettiamo, la civiltà dell'idrogeno non verrà, almeno in tempi medio-lunghi. Eppure l'alternativa c'è! Una tecnologia semplice, affidabile, nata addirittura cento anni or sono!!! Si chiama AUTO ELETTRICA. Il rendimento di un auto elettrica è enormemente superiore ad ogni altra tecnologia attuale, ed in una fase di scarsità di risorse il rendimento totale (dalla produzione alla potenza scaricata sulle ruote) è l'unica cosa che realmente conta per discriminare fra tecnologie buone e tecnologie di carta. Tra l'altro, i motori elettrici producono un inquinamento pari a zero! Prevedo una fase di transizione in cui auto ibride come la toyota prius rappresenteranno una larga fetta di veicoli su strada. Poi arriverà la vera svolta, da una parte l'economia dell'idrogeno dall'altra l'economia elettrica.

1 commento:

  1. L'importante è non dimenticare come viene prodotta l'energia elettrica che alimenta poi la vettura e così, se proprio crediamo nella vettura elettrica, occorre perlomeno iniziare a valutare il solare fotovoltaico e, magari, il microelico.... così non ci facciamo trovare sprovvisti quando il mercato offrirà dei mezzi anche economicamente convenienti.

    La mia paura è che tutto stia convogliando (in Italia) al Nucleare ed a farlo tornare in auge quindi ... ognuno faccia la sua parte di energia prima di dover scendere in piazza contro il nucleare.

    Saluti radiosi

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