Buon 2009 foderato di felicità e di sobrietà
Il mio nonno era un sarto, ed io passavo le giornate aggrappato sul bancone di legno grezzo chiaro e morbido, pieno di graffi come fossero antichi geroglifici, dove venivano stese le stoffe per il taglio dei vestiti. L'unico odore che permeava l'aria era quello fresco e pungente del gesso, in panetti rettangolari e affilati come rasoi, conservati in scatole come fossero reliquie.
Sotto le mani abili di mio nonno i gessi scivolavano rapidi in gesti netti e precisi, disegnando un panorama di contorni bianchi, pensavo fossero profili di prati e di fiori, col senno di poi scoprii con disappunto che erano solo i segni per le asole.
Poi quel suono feroce e dolce, come un colpo di sciabola che sibilando arrivava fino in fondo inesorabile, fendendo l'aria con uno stridore metallico acuto. ZZZzziiiiANNNngggggg, forbici di metallo duro e pesante come fossero spade, seguivano i contorni bianchi e staccavano dalla stoffa i prati e le colline, nei tratteggi arrivavano ondate di spilli come se fossero frecce scagliate da gnomi immaginari.
Un manichino nudo e nero rivestito di panno, senza testa, aspettava pazientemente il suo turno per regalarsi un vestito.
Diamo un taglio netto a questo 2008... ZZZzziiiiANNNngggggg, buon 2009 foderato di felicità e di sobrietà!
Evviva il 2008 sta per finire...... prepariamoci ad accogliere l'anno nuovo con la volontà di migliorarci e migliorare tutto ciò a cui teniamo!
RispondiEliminaP.S. mi piaci quando scrivi dei tuoi ricordi di bambino.............