giovedì 9 luglio 2009

Gli oneri di urbanizzazione, un ricatto perpetuo

Sono gli oneri di urbanizzazione, i soldi facili da spalmare nei bilanci per coprire i buchi, che caratterizzano l'attuale politica fatta di espedienti e svendita del territorio. L'intervista che segue è stata realizzata a Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI), a seguito della sua inaudita decisione di vincolare il proprio comune alla crescita urbanistica zero:

Oggi i comuni versano in condizioni economiche precarie. Entrate in diminuzione e uscite in aumento producono bilanci in forte squilibrio. In assenza di una reale autonomia finanziaria, per un sindaco e la sua giunta, è sempre più difficile far quadrare i conti.
 Se poi l’attività amministrativa è ispirata da manie di grandezza (molti amministratori vogliono e promettono oltre misura: palazzetti, piscine, centri civici, bowling, rotonde, eventi e appuntamenti autoreferenziali), diventa ancora più difficile trovare le risorse necessarie.
 Così, grazie al combinato disposto di una legge, che consente di applicare alla parte corrente dei bilanci gli oneri di urbanizzazione e della disponibilità di territorio i comuni praticano la monetizzazione del territorio.
 Un circolo vizioso che, se non interrotto, porterà al collasso intere zone/regioni urbane. Un meccanismo deleterio, che permette di finanziare i servizi ai cittadini con gli oneri di urbanizzazione, con l’edilizia, la quale produce nuovi residenti e nuove attività e quindi nuove domande di servizi, e così via, con effetti devastanti. Un meccanismo che di fatto droga i bilanci comunali, finanziando spese correnti con entrate una tantum, che prima o poi finiranno, perchè ripeto il territorio non è infinito.
 Quindi il primo vantaggio, sta nell’aver interrotto questo circolo vizioso. Risparmiando la terra. Ma questa scelta oltre a recare beneficio alla terra, ha messo in moto, data la scarsità di risorse con le quali ci dobbiamo misurare tutti i giorni, sobrietà e austerità. Virtù amministrative che, dati i tempi, è sempre più urgente reintrodurre nella pratica politica quotidiana.

L'intervista completa continua sul sito dei comuni virtuosi.

mercoledì 8 luglio 2009

Una consulta a Cesena per l'ambiente

Il 6 Luglio scorso è uscito sul carlino di Cesena un articolo intervista al nostro presidente Barbara Martini che addirittura "anticipa" un progetto a cui stiamo formalmente ancora lavorando e che presenteremo alla nuova amministrazione entro qualche mese. Si tratta dell'idea di istituire anche a Cesena una consulta per l'ambiente, struttura che in realtà era già presente nella nostra città grazie a una delibera del'anno 2000 ma che è stata poi soppressa qualche anno fa.

Cosa è quindi una consulta per l'ambiente ?

La Consulta per l’Ambiente è una sorta di "Forum tematico", un luogo per il confronto e la collaborazione tra i rappresentati di enti, associazioni e gruppi di cittadini impegnati sulle tematiche ambientali. Lo scopo principale di questo organo di consultazione è, quindi, quello di promuovere iniziative capaci di diffondere la cultura della difesa del territorio e delle risorse naturali della città e, allo stesso tempo, seguire da vicino gli atti inerenti l’ambiente adottati dall’Amministrazione per esprimere pareri, dare suggerimenti e proporre eventuali modifiche.

Ci sono esempi eccellenti dove la consulta per l'ambiente partecipa a pieno titolo al tessuto culturale della città, come ad esempio a Venezia, dove funziona da anni, con compiti e limiti che sono formalizzati tramite un opportuno regolamento comunale. La tutela del territorio e la promozione culturale su temi ambientali sono le principali attività riconosciute dallo statuto.

Tante associazioni potrebbero farne parte, a partire dal WWF, al MIZ, vari comitati spontanei di estrazione ecologista, rappresentanti dei Verdi (oggi estromessi dal consiglio comunale), fino ad includere il raggruppamento delle guardie ecologiche volontarie, molto motivate nella vigilanza attiva sul territorio.

La coesione sociale nasce soprattutto da una partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte dell'amministrazione, specialmente su tematiche che investono l'ambiente e la salute, per questo motivo chiederemo al Comune di Cesena un percorso per riportare in vita la consulta per l'ambiente. Sarebbe una buona dimostrazione di come anche con poche risorse si possa fare tanto per rendere un buon servizio alla collettività.

martedì 7 luglio 2009

Insediamento di Paolo Lucchi a Cesena


Purtroppo la qualità video è quella che è, una modesta fotocamera digitale portata a braccio che dopo una decina di minuti di riprese video cominciava a pesare terribilmente. Gli inconvenienti tecnici verranno (forse) presto risolti grazie all'impegno della giunta di videoregistrare i consigli comunali, e renderli fruibili su internet, progetto fortemente portato avanti da Natascia Guiduzzi, consigliere unico della lista civica Cesena 5 stelle.

L'impianto audio della sala di palazzo Albornoz è talmente vetusto da utilizzare ancora vecchi registratori a bobina e microfoni antidiluviani, inaccettabili nell'era del digitale. Ecco quindi la prima (traballante) riproduzione online della nomina degli assessori in consiglio comunale e parte del discorso di insediamento di Paolo Lucchi, neo sindaco di Cesena, al quale rivolgiamo i nostri migliori auguri per un proficuo e soddisfacente lavoro.

P.S. La prossima volta uso un cavalletto, lo giuro!