Critica del MIZ a Calderoli della Lega
L'articolo del Corriere Romagna di stamattina dice già tutto quanto serve sapere. Il nostro ministro della semplificazione legislativa Roberto Calderoli, durante la sua visita a Cesena di Lunedì scorso, è stato dal MIZ interpellato in merito al provvedimento da lui firmato che rimuove il vincolo di allegare la certificazione energetica all'atto della compravendita degli edifici. La notizia non era certo di prima mano, tanto è vero che ne avevamo parlato ampiamente già in questo post datato luglio 2008, che vale la pena rileggere per capire la cronistoria della vicenda.
Ovviamente Calderoli, probabilmente appena tornato da una vacanza a Lampedusa data l'abnorme abbronzatura, nel suo discorso non ha proferito parola rispetto a qualsiasi tema di carattere ambientale. Si è limitato alle consuete sparate xenofobe contro gli immigrati respinti con orgoglio alle frontiere ed ha infervorato la platea annunciando la necessità di una deriva secessionista della Romagna come regione autonoma indipendente. (Ricordo che Calderoli definì tempo fa i Romagnoli come i terroni del Nord).
L'imbarazzo di DiPlacido traspariva evidente, mentre Antonella Celletti gongolava radiosa alle parole del suo beneamino ospite, ma arriva la domanda del MIZ: "Perchè ha rimosso il vincolo di presentare la certificazione energetica all'atto della compravendita degli immobili?".
La risposta ci lascia basiti: "Perché ai costruttori di case costerebbe troppo".
Al termine del botta e risposta con il ministro, una piccola folla ci si è assiepata attorno, compresi anche esponenti politici, giornalisti, agenti delle forze dell'ordine e sostenitori della lega, interessati a sapere la nostra opinione, in un clima di civile e tranquilla discussione, senza incidenti di sorta.
Questo il comunicato stampa che è stato diramato successivamente:
Cesena, 1-6-09
Con decreto n.37 del 25 giugno 2008, il Ministro delle Semplificazioni Calderoli ha abolito il vincolo di allegare il “certificato energetico” all’atto della compravendita di immobili.
Il movimento impatto zero ha approfittato della visita a Cesena di Calderoli per rivolgere al ministro proprio la domanda del perché una norma così intelligente, tra l’altro prevista dalle direttive europee, fosse stata rimossa. La incredibile risposta del ministro è stata: “ma lei ha idea di quanto costa una certificazione energetica ai proprietari e costruttori di case?”
Una norma del genere sarebbe stata importantissima per perseguire le finalità del risparmio energetico, al contempo rivalutando il valore immobiliare delle abitazioni meglio costruite e dando impulso all’economia delle ristrutturazioni edilizie a fini energetici. Si tratta di decine di migliaia di posti di lavoro.
Forse il ministro non sa che per proteggere i guadagni di pochi palazzinari i cittadini dovranno pagare più tasse, dato che l’Europa ha aperto una procedura di infrazione comunitaria proprio per questa norma disattesa.
Ci piacerebbe sapere dal PRI, alleato della Lega a Cesena, se è concorde o meno con tale scelta da noi giudicata irresponsabile e se questa rappresenta una visione comune in materia di politiche ambientali. Chi comprerebbe mai un auto senza sapere quanto consuma? Perché per le abitazioni non dovrebbe valere lo stesso? Quanto petrolio e gas si risparmierebbero se questo obbligo venisse reso esecutivo?
La lega si manifesta a parere del MIZ nemica della più spicciola sensibilità ambientale.
Paolo Marani – MIZ Cesena
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