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giovedì 10 febbraio 2011

C'entro in Bici, in sostegno della mobilità sostenibile


Non accenna a placarsi la diatriba fra i commercianti in centro e le associazioni di cittadini. Per alcuni giorni gran parte dei commercianti hanno esposto un cartello che recita: "SINDACO FERMATI: Non è ora di chiudere il centro".

La risposta dei cittadini non si è fatta attendere, si concretizzerà a partire da Sabato 12 Febbraio e forse per tutti i sabati successivi, con l'iniziativa C'ENTRO IN BICI.

C'ENTRO IN BICI
Sabato 12 Febbraio
Dalle ore 9:45 
ritrovo davanti al Duomo (critical mass)
Dalle ore 11:00 partenza del corteo davanti Pz.Libertà 

L'invito è rivolto a tutte le persone che considerano l'auto solo uno dei tanti mezzi con cui spostarsi e vivere la città, non l'unica soluzione possibile. La biciclettata simbolica e successiva manifestazione è indetta ed auto-organizzata da varie Associazioni e gruppi di persone (come gli amici della bici) che sognano una città a misura d'uomo. La manifestazione vuole raccogliere il sostegno di tutti i cittadini e delle famiglie del nostro territorio, è apartitica e apolitica, e ovviamente aperta a tutti.

Il ritrovo è alle ore 9:45 davanti al Duomo per la "biciclettata" organizzata dal gruppo amici della bici (critical mass), poi dalle ore 11 in Piazza della Libertà (quella della foto sopra) partenza del corteo a piedi con le bici in mano per le vie del centro: Corso Mazzini, Via Zeffirino Re, Piazza Amendola, Via Strinati, Corso Sozzi.


Parafrasando il cartello esposto dai commercianti, altrettanti cittadini vorrebbero che recitasse: "CITTADINO VAI AVANTI: E' ora di restituire il centro a ciclisti e pedoni"

Proviamoci!

lunedì 9 novembre 2009

Innamorata della bici a Copenaghen

Il Corriere Cesenate pubblica questo appello di una vera amante della bicicletta, per valorizzare il ruolo di uno dei pochi mezzi realmente sostenibili che abbiamo a disposizione:

Tutta colpa di Copenaghen. Ci ho abitato solo 6 mesi, ma sulle sue fantastiche piste ciclabili mi sono perdutamente innamorata della bicicletta. Da allora,sono una ciclista urbana sfegatata, quasi una “drogata” del pedale. Non ho rinunciato alla bici neanche a Milano(nonostante le maledette rotaie del tram)e,una volta tornata a Cesena,ho continuato a spostarmi in bici da sola, col pancione, con i bimbi piccoli, con i bimbi a seguito… Attualmente nel nostro garage l’auto è una sola, le bici sono 5, e utilizzate di continuo.

Io uso la bici perché mi piace, mi mette di buon umore, mi permette di salutare chi incontro, di guardarmi intorno, di pensare, di tenermi in forma, di muovermi più velocemente che in auto (sotto i 3-4 km è quasi certo) ma con meno stress (questo è certo!), di spendere e inquinare di meno… Come me,tante altre mamme e babbi usano la bici per gestire la complicata logistica familiare, tra lavoro, scuola, nonni, palestra… E siamo proprio noi genitori, con bimbi sul seggiolino o che ci pedalano dietro a ruota, le persone più indicate per dare suggerimenti su come rendere migliore la vita dei ciclisti urbani.

Innanzi tutto servirebbe una rete di piste ciclabili più completa e sicura, possibilmente piste solo per bici, e non ciclo-pedonali. Non è una posizione ideologica, ma assolutamente pratica. Quando pedalo con mio figlio che mi segue a ruota con fiducia, mi accorgo in maniera evidente che quando la pista ciclabile finisce nel nulla, la sua sicurezza è messa a repentaglio, perché siamo costretti o ad inserirci sulla strada carrabile, dove le macchine rischiano di non vederci o investirci, o su un marciapiede, dove rischiamo di far del male ai pedoni. Inoltre, in alcuni luoghi cruciali mancano parcheggi per biciclette. Un esempio per tutti, la piscina comunale.

Ci avete fatto caso? Fino all’estate scorsa era permesso parcheggiare le bici nel cortile interno e l’accesso era consentito anche alle moto, in maniera non regolamentata. Verso fine estate, una bimba (nella fattispecie mia figlia!) si è bruciata un polpaccio sfiorando la marmitta rovente di una moto parcheggiata vicino alla nostra bici. Segnalato l’accaduto, i gestori hanno vietato il parcheggio all’interno della cancellata, spostando il problema di qualche metro, senza però risolverlo, perché la gestione del cortile interno è del Comune. A questo punto,la palla passa all’Amministrazione, e speriamo che tra un rimpallo e l’altro si faccia gol e si istituisca un parcheggio per bici vicino alla piscina…

Caterina Molari

domenica 26 aprile 2009

Arrivano gli incentivi sulle biciclette

Dal giornale la gazzetta, arriva la notizia che sono stati sbloccati dal ministero dell'ambiente gli incentivi per l'acquisto di nuove biciclette, con un sconto fino al 30% sul prezzo di listino.

Accordo tra il Ministero dell'Ambiente e l'Associazione dei costruttori: si può risparmiare fino a 700 euro. Agevolazione anche sui veicoli elettrici

MILANO, 23 aprile 2009 - Sono operativi da ieri gli incentivi messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente, in accordo con Confindustria Ancma, per l’acquisto di biciclette, ciclomotori e veicoli elettrici. Si tratta di un fondo di 8.750.000 euro da erogare nel corso del 2009 a chi decide di comprare una nuova bicicletta (comprese le bici elettriche a pedalata assistita), senza obbligo di rottamazione, oppure un ciclomotore Euro 2 termico o elettrico, in questo caso con obbligo di rottamazione di un ciclomotore omologato Euro zero o Euro 1. La grande novità è lo sconto per le biciclette.

COSA FARE - Lo sconto sulla bici è pari al 30% del prezzo di listino fino a un massimo di 700 euro di sconto. L’elenco dei produttori che aderiscono all’iniziativa si trova su www.minambiente.it, sito del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Cliccando su "news" si arriva alla voce "Incentivi alla diffusione di veicoli a basso impatto ambientale". Cliccando ancora su "listini", si apre un lungo elenco (3.154 mezzi) con marca, modello, prezzo di listino (Iva inclusa) e contributo del ministero già calcolato. A questo punto, fatta la scelta, bisogna presentarsi per l’acquisto presso un rivenditore autorizzato. Ogni persona può comprare al massimo 3 bici presentando il codice fiscale o la partita Iva. A tutto il resto penserà il rivenditore.

Mannaggia... avevo appena comprato la bicicletta nuova!

lunedì 2 febbraio 2009

Da Copenhagen al PRIM di Cesena

Sul sito Treehugger (in inglese) c'è un interessante confronto fra le capitali “ciclabili” europee: Amsterdam vs Copenhagen. Pare infatti che gli olandesi stiano salendo nelle statistiche di utilizzo della bicicletta all'interno delle grandi città rispetto ai rivali danesi: che vinca il migliore.

Il punto è un altro. Come si arriva ad ottenere risultati simili ai nostri amici nord europei, dove dal 36% al 55% delle persone dichiara di andare al lavoro in bici? Punto primo, bisogna lavorare sul lungo termine, non ci si può aspettare cambiamenti di rotta dall’oggi al domani. Punto secondo, bisogna prendere decisioni importanti. Quotiamo allora la frase che ci ha colpito maggiormente:

…the bike is used most often, and the car least often. This can be attributed to restrictive parking practices enacted since the 1990’s.

Traducendo grossolanamente: la bici è usata di più, l’auto meno grazie ai divieti di sosta entrati in vigore sin dagli anni ‘90. Ad Amsterdam esistono persone che si sono viste “costrette” a vendere l’auto o lasciarla fuori città, non per la scomodità ma per la pratica impossibilità di utilizzarla in certi contesti, crediamo che gli olandesi abbiano preso seriamente la questione.

E’ possibile realisticamente prendere Amsterdam come modello? Ci sembra oggettivamente poco praticabile, per lo meno nel breve periodo. Viviamo in città dove persino il cambio di un senso unico incontra diatribe costituzionali/politiche/lobbistiche/personali. Il fatto è che in Italia siamo bravissimi a predicare bene e a razzolare male, un esempio su tutti il PRIM di Cesena (Piano Regolatore Integrato della Mobilità). Sulla carta promette "mirabilie" in fatto di viabilità, nei fatti ha scontentato praticamente tutti, dimostrandosi irrazionale e inutilmente vessatorio.

Cosa non va in fin dei conti nel "prim" di Cesena ? A mio parere due cose. La prima è l'impostazione ideologica asservita a un fine che non è quello della sostenibilità, ma solo quello della fluidità del traffico. Non si incide quindi sul "modo" con cui si utilizza l'auto ma solo sul suo percorso all'interno del tessuto urbano. La seconda cosa che non và è l'intento di stabilire regole dall'alto che appaiono punitive senza progettare al contempo un reale percorso di confronto con i cittadini per risolvere le conseguenti e inevitabili difficoltà pratiche.

Se avessero chiuso completamente alcune vie al traffico, pedonalizzando integralmente e rimuovendo i parcheggi, magari al contempo offrendo una seria alternativa di utilizzo dei mezzi pubblici, forse paradossalmente il sacrificio ne sarebbe valsa la pena, ma ridurre a senso unico qualche via ad alta percorrenza, senza impedire l'utilizzo dell'auto ma anzi costringendo a percorsi tortuosi per arrivare nello stesso punto di prima, appare più una sadica tortura che un piano per il miglioramento della viabilità cittadina.

Notizia dell'ultima ora è che il comune di Cesena ha finalmente intenzione di rivedere alcune scelta fatte, in particolare quelle su via Plauto e la parte di corso Cavour che da Casali va verso la Stazione FS. Speriamo la saggezza prevalga e si entri finalmente nell'idea che i sacrifici devono avere uno scopo condivisibile e devono essere giustificati in una logica di mobilità nel lungo periodo, solo così i cittadini riusciranno ad accettarne il sacrificio superando le immediate convenienze di bottega. Quando si chiuse al traffico il centro di Cesenatico, tutti a piangere, poi dopo anni di distanza a tutti sembra normale che sia così.

Quello che ci sembra di capire è che tutto ha un prezzo, compresa la nostra presunta libertà di utilizzare l’auto sempre e comunque. Siamo disposti a pagarlo? Con quali tempi e modi? La parola a voi.

mercoledì 5 marzo 2008

Critical Mass a Cesena per l'8 Marzo

La secante di Cesena è stata completata, pertanto come ci ricordano gli amici del gruppo "Amici della Bici", la cittadinanza non ha più scuse. Sabato 8 Marzo, di fronte al Duomo di Cesena, alle ore 9.45 prende vita una edizione straordinaria del Critical Mass, appuntamento da non mancare per tutti gli amanti della bicicletta. Confidando in un clima clemente, la città diventerà per poche ore di proprietà esclusiva delle biciclette, per chiedere all'amministrazione comunale di compiere scelte importanti che riguardano la mobilità, la sicurezza e la qualità della vita di tutti noi. Piste ciclabili, parcheggi scambio, servizi pubblici, nuove pedonalizzazioni, in poche parole meno polveri sottili e più bicicletta e aria pulita. Si ricorda chi intende aderire alla biciclettata di gruppo che è altamente consigliabile arrivare indossando un giubbetto di sicurezza fosforescente, ce l'avete tutti in auto, vero ? Partecipate numerosi!

CRITICAL MASS
Appuntamento Sabato 8 Marzo
davanti al Duomo di Cesena, ore 9.45


Per ulteriori informazioni leggete il Volantino della manifestazione e il Depliant