sabato 30 maggio 2009

Balzani incontra Grillo a Forlì e promette il Porta a Porta


Questo video è stato girato in backstage al termine dello spettacolo di Beppe Grillo il 28 maggio scorso a Forlì, seguitelo con attenzione. Roberto Balzani candidato sindaco del PD si intrufola e promette a Grillo la realizzazione del porta a porta, invitandolo alla sua futura inaugurazione. Non voglio entrare nel contesto delle polemiche riguardo all'opportunità di un candidato sindaco di sfruttare qualsiasi buona occasione per darsi visibilità, vorrei rimanere sul fatto specifico di ciò che ha affermato Balzani con presenti numerosi testimoni: L'impegno a partire al più presto con il porta a porta.

Forse qualcuno dovrebbe ricordargli del fatto che sono passati oltre 4 anni da quando i cittadini forlivesi hanno raccolto ben 17.000 firme a Forlì per il porta a porta, sentendosi rispondere sempre "picche" in ogni occasione. Anzi, subendosi la costruzione di un nuovo inceneritore assolutamente sovradimensionato da ben 120.000 tonnellate. Non ce la si può cavare dicendo banalmente "prima o poi dobbiamo pure iniziare".

Per lo meno a Cesena il candidato sindaco Paolo Lucchi non è stato così ipocrita, decidendo fin da subito di non mettere il porta a porta all'interno del proprio programma elettorale, con il sottointeso pretesto fornitogli da Hera di presunti costi superiori per i cittadini.

La realtà è che non solo il porta a porta permette performance ambientali inarrivabili rispetto alla differenziata da cassonetto stradale, ma costa anche nettamente di meno nel medio-lungo periodo, come dimostrato da tante esperienze, specialmente in Veneto con il consorzio priula. I loro costi sono dimezzati rispetto ai nostri, pur utilizzando un sistema porta a porta (con tariffa puntuale) fin dal 2003, davvero i costi del sistema in sè sono elevati oppure è Hera a non essere così efficiente ?

Nonostante la campagna elettorale agli sgoccioli e lo promesse spese, il PD crede ancora alle favole di Hera. Bisogna svegliarlo!

7 commenti:

  1. Balzani si è dimostrato per quello che veramente è : un ipocrita opportunista, perche non solo ha affermato cose in cui non crede , ma ha sfruttato questo incontro fortuito con Grillo spacciandolo come sostegno al suo programma. Riguardo a Lucchi cambierebbe orientamento se i cittadini di Cesena avessero un inceneritore sotto casa e dovesse su questa scelta raccogliere il loro consenso.

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  2. Il problema non è se Balzani crede o no nelle cose che dice, quanto il fatto che la di la della "punta di diamante" c'è dietro una squadra che è immutata dalla vecchia amministrazione, e che non vuole le stesse cose che vuole balzani.
    Lo lasceranno fare ? Io credo di no, caso mai gli lasciano dire queste cose in campagna elettorale, dato che portano voti.

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  3. Balzani ha messo il porta a porta e lo farà se vincerà. Non è vero che anche Bulbi lo sbandiera, nel suo programma per la provincia c'è scritto che ogni città farà quello che vuole.

    Non è vero che c'era nel programma della Masini, nel 2004 lo chiedevano solo i Verdi, che invitarono il Priula a parlare, poi sappiamo come è andata.

    Nel programma della Masini c'era scritto, grazie alle richieste dei Verdi, che andava raggiunto il 50% di raccolta differenziata (ricordo che allora era un obiettivo che sembrava quasi utopistico, e le 17'000 firme della petizione del Clandestino, che ho sottoscritto e fatto sottoscrivere, chiedevano appunto di "PORTARE ALMENO AL 50% ENTRO UN ANNO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, FINALIZZATA AL RICICLAGGIO, DEI MATERIALI CONTENUTI NEI RIFIUTI SOLIDI URBANI")

    E' corretto quello che scrive Paolo, dicendo che la precedente amministrazione nonostante le proteste (anche interne di forze poi uscite dalla maggioranza) non l'ha voluto fare.

    Ma Balzani ha vinto le primarie anche per questo ed anche su questi temi. Non a caso Bulbi non l'ha inserito nel programma e Lucchi nemmeno.

    Il PD non è l'unico partito che lo sostiene, e se i partiti e le persone che sono più convinte su questo tema verranno elette allora si farà in fretta.

    Non capisco perché si debba tacciarlo di ipocrisia: lui è una persona nuova, non si possono fare processi alle intenzioni.

    Ma davvero credete che sarebbe stato meglio, per la causa che abbiamo in comune, che il candidato sindaco che ha più probabilità di essere eletto non inserisse questo tema nel suo programma e non si impegnasse così tanto, mettendoci la propria faccia, nel realizzarlo?

    Io sinceramente sono contento quando riesco a far diventare una idea comune un mio contenuto: vedi per esempio i farmers' market o il software libero, o la banda larga.

    Ma se lo farà, gli stringerete finalmente la mano e lo sosterrete, invitando magari Grillo come testimonial, oppure no? Questo mi pare sia il punto.

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  4. Stavo scrivendo quando Paolo ha risposto. Sottolineo che il PD non è affatto l'unica lista che sostiene Balzani e dalla forza che avranno le varie liste, in caso di vittoria, dipenderà anche l'equilibrio sui vari temi.

    I Verdi alle scorse elezioni erano una aggiunta di un solo voto in consiglio del quale si poteva fare a meno, fossero stati 3 come la Margherita, o fossero stati affiancati sui temi da altri pezzi di maggioranza, le cose non sarebbero andate come sono andate.

    E' chiaro che se il PD prende da solo 22 consiglieri, con un maggioranza che è di 21 (su 40), è il PD che può fare da solo la politica dell'amministrazione.

    Si chiama democrazia.

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  5. Chiunque vinca la poltrona in piazza saffi e si impegnerà per portare il porta a porta a forlì dovrà fare i conti con Hera? Lo chiedo perchè non mi è molto chiaro l'iter, perchè ricordo che a forlimpopoli ci sono state non poche difficolta aggiunte in corso d'opera o poco prima e soprattutto noto la diversa "libertà" verso la multiutility tra un sindaco Pd e qualunque altro candidato sindaco

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  6. Alessandro, ti prego non fare l'errore di fermarti ai numeri senza valutare il reale disegno sottostante.

    Al 50% ci si arriverà anche con il sistema tradizionale, ricorrendo massicciamente agli assimilati, agli sgravi in tariffa (autocertificazione delle imprese che smaltiscono in proprio) e alla ... crisi, che riduce i flussi di materiali.

    Ma io non lavoro per ottenere il numerino magico, cerco un sistema che chiuda "veramente" il circolo della sostenibilità, quell'RD% non ha quasi significato se non come parametro di legge, e tu lo sai bene. Pertanto la masini non ha proprio rispettato un bel niente.

    Aggiungo, che con le nuove leggi sulle assimilazioni e il vincolo di arrivare al 55%, poi al 60%, poi al 65%, il giochino industriale di Hera salta, ed i cittadini dovranno pagare una penale per essere sotto i limiti di obiettivo.

    Non è distribuendosi i voti che si va avanti, ma creando la volontà politica di prendere Hera per la giaccetta e dire: "adesso cominciamo a fare come diciamo noi, non come conviene a te".

    Non è certo un consigliere in più dei verdi a rendere possibile questo obiettivo. Il PD in primis deve risolvere questa contraddizione interna!

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  7. Per Paolo Ricci: sì, tutti dovranno fare i conti con Hera.

    Per Marani: Sono perfettamente consapevole dei trucchetti del 50%, non ho mai detto che il mio obiettivo è contabile, ed ho lottato in consiglio contro le vere e proprie fregature del multimateriale e degli assimilati.

    E' ovvio che con un consigliere dei verdi non si ottiene automaticamente tutto. Però i Verdi sono stati e possono essere veramente la scintilla che spinga gli altri partiti della coalizione a cambiare idea.

    La vittoria delle primarie interne del PD da parte di un Sindaco che prometteva il porta a porta è già un primo importante passo.

    Poi dovranno seguire tutti gli altri.

    Ma all'interno della coalizione e del consiglio concorderai con me che non è indifferente la presenza o meno dei Verdi, e più forza avremo in termini elettorali più sarà facile portare avanti queste cose.

    Non per rivendicare un primato, ma per la posizione: se la vostra lista civica avesse sostenuto Balzani probabilmente avremmo avuto il doppio della forza.

    Purtroppo si confonde il risultato del Sindaco con quello del Partito Democratico. Balzani potrebbe vincere, per assurdo, anche con il 51% delle altre liste che lo sostengono, senza il PD.

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