lunedì 19 ottobre 2009

C'è arrivato persino un comunista!

La settimana scorsa si è svolto a Torino Uniamo le Energie, incontro realizzato dalla Regione Piemonte e dedicato alla sostenibilità ambientale. Si è discusso del futuro dell'energia e delle prospettive socio economiche di un mondo che potrebbe dover rinunciare al petrolio.

Il nucleare ne è uscito ovviamente con le ossa rotte, dato che richiede investimenti enormi e produce pochissimi posti di lavoro, senza nemmeno citare il problema delle scorie e il fatto che si tratta comunque di una fonte di energia non rinnovabile se affrontato con la tecnologia attuale (L'uranio fissile disponibile sulla terra è molto limitato e in via di esaurimento).

Uno degli ospiti d'onore è stato Michael Gorbachov, oggi a capo del World Political Forum da lui stesso fondato, occupandosi tra l'altro anche di cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale. Sentite con quali parole il "comunista" Gorbachov ha esordito all'assemblea:

L'unico futuro possibile, ed anche l'unico futuro senza guerra, è quello in cui il consumo di energia derivante da fonti rinnovabili arrivi non al 20 o al 50%, ma al 100 per cento. A quelli che ci dicono che la crisi è finita e che il peggio è alle spalle - ha proseguito - vorrei dire che ci stanno ingannando.

La crisi c'è e, secondo ogni ragionevole previsione, ci resteremo a lungo. Per la semplice ragione che quel tipo di sviluppo che ci ha sostenuto fino ad oggi non è più procrastinabile per l'apparizione dei "limiti". Che sono molteplici e invalicabili.

Intendo dire che, anche se dal punto di vista delle energie tradizionali non ci fosse un'urgenza drammatica, e io ritengo invece che questa urgenza ci sia, noi dovremo fronteggiare comunque il problema del riscaldamento climatico che, anche da solo, costituisce un rompicapo di una difficoltà senza precedenti nell'intera storia dell'umanità


Avercene di "comunisti" così lucidi! Occorre aggiungere altro ?

Fonte: Blog Crisis

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