Prosegue la crisi idrica in Romagna
Il Comitato Istituzionale riunitosi oggi a Bologna per fare il punto sull’emergenza idrica della Romagna, anche sulla scorta del parere del Comitato tecnico, non ha ritenuto necessario adottare nell’immediato misure di riduzione dell’erogazione dell’acqua nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla protezione civile e difesa del suolo Marioluigi Bruschini che presiede il Comitato stesso.
Negli ultimi giorni il prelievo di acqua dalla Diga di Ridracoli si è ridotto, attestandosi a quota 63 mila metri cubi al giorno. Complici la riduzione della pressione nelle condutture già attuata dai gestori dalla fine di settembre, l’abbassamento delle temperature che ha contribuito a ridurre la domanda, ma, anche la realizzazione e l’operatività di alcune delle opere infrastrutturali previste dal secondo Piano di interventi urgenti approvato il 24 settembre con decreto del Presidente della Regione Errani. Si tratta tra l’altro, dell’interconnesione dell’acquedotto di Cesena, di quella di Covignano e dei lavori realizzati a Torre Pedrera.
“La situazione – ha detto Bruschini – resta tuttavia complessa e richiede un monitoraggio attento e costante”. Per questo Bruschini ha deciso di convocare il Comitato in seduta permanente e di fissare già per lunedì 29 ottobre il prossimo incontro a Bologna .
“In quella riunione - ha detto - valuteremo, sulla base dell’evolvere della situazione, se e quali provvedimenti adottare.”
Bruschini ha anche annunciato che la Regione chiederà al Governo la proroga dello stato di emergenza dichiarata lo scorso mese di luglio e che verrà lanciata una campagna di comunicazione “perché i cittadini siano informati e coinvolti. L’acqua è un bene limitato ed è responsabilità di ciascuno di noi contribuire al risparmio”
Nell’incontro odierno si è anche deciso di fissare a quota 4 milioni di metri cubi il volume minimo dell’invaso di Ridracoli, che nella giornata odierna, alle ore 9, era di 5 milioni 607 mila metri cubi. Il livello minimo raggiunto risale al 1994 quando venne toccata quota 4 milioni 814 mila metri cubi. Secondo i dati forniti da Romagna Acque l’acquedotto della Romagna nei primi 9 mesi del 2007 ha erogato 33 milioni 660 mila metri cubi di acqua contro i 47 milioni 260 mila messi in rete nello stesso periodo del 2006.
(Fonte :Sestopotere)
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