Primo articolo del corriere cesena sul convegno MDF
E' uscito stamattina sul corriere il primo articolo stampa sul convegno del movimento della decrescita felice che si terrà a Gambettola il 21-22 Giugno. Dopo una conferenza stampa molto dettagliata e ricca di informazioni, nella sintesi dell'esiguo spazio dedicato all'articolo, si sono commessi alcuni errori piuttosto elementari.
In primis, il designer proprietario di "Fabbrica", sito del convegno, è Angelo Grassi e non Aldo Grasso, giornalista e critico televisivo. Inoltre, l'unica affermazione tecnica presente nell'articolo, come qualsiasi studente di liceo potrebbe attestare, è ovviamente errata. Fra i criteri per valutare il risparmio energetico degli edifici non è contemplata in se la produzione di anidride carbonica, ma il consumo di carburante equivalente per sostenere i bisogni di riscaldamento.
Sette metri cubi di emissione di CO2 all'anno è un dato che non ha senso fisico per una abitazione, al massimo sarà quanto produce un abitante in un giorno semplicemente respirando. Il dato corretto per valutare il consumo energetico è il litro di gasolio per metro quadrato per anno, oppure il metro cubo di gas per metro quadrato per anno.
Una abitazione che possa fregiarsi di una buona efficienza dal punto di vista energetico, come previsto ad esempio negli standard di casaclima in classe C, non dovrebbe infatti superare i 7 litri di gasolio per metro quadrato all'anno, standard che a Bolzano è considerato normale ed obbligatorio per legge nelle nuove costruzioni, mentre nelle nostre abitazioni "colabrodo" è un dato almeno tre volte migliore di quanto consumiamo in realtà ai soli fini del riscaldamento.
In primis, il designer proprietario di "Fabbrica", sito del convegno, è Angelo Grassi e non Aldo Grasso, giornalista e critico televisivo. Inoltre, l'unica affermazione tecnica presente nell'articolo, come qualsiasi studente di liceo potrebbe attestare, è ovviamente errata. Fra i criteri per valutare il risparmio energetico degli edifici non è contemplata in se la produzione di anidride carbonica, ma il consumo di carburante equivalente per sostenere i bisogni di riscaldamento.
Sette metri cubi di emissione di CO2 all'anno è un dato che non ha senso fisico per una abitazione, al massimo sarà quanto produce un abitante in un giorno semplicemente respirando. Il dato corretto per valutare il consumo energetico è il litro di gasolio per metro quadrato per anno, oppure il metro cubo di gas per metro quadrato per anno.
Una abitazione che possa fregiarsi di una buona efficienza dal punto di vista energetico, come previsto ad esempio negli standard di casaclima in classe C, non dovrebbe infatti superare i 7 litri di gasolio per metro quadrato all'anno, standard che a Bolzano è considerato normale ed obbligatorio per legge nelle nuove costruzioni, mentre nelle nostre abitazioni "colabrodo" è un dato almeno tre volte migliore di quanto consumiamo in realtà ai soli fini del riscaldamento.
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