sabato 23 agosto 2008

Cesena premia la sicurezza sul lavoro

Al fine di stimolare l’impegno di tutti a favore della sicurezza nel lavoro, la Giunta Comunale di Cesena ha deciso di istituire il “Premio Cesena Città per la sicurezza nel lavoro” che sarà attribuito ogni anno, a partire dal prossimo autunno. Vincerà chi si distingue nel territorio cesenate per la propria opera a tutela della sicurezza.

Giordano Conti, Sindaco di Cesena:
Le morti bianche e gli incidenti sul lavoro sono tragedie davanti alle quali non possiamo restare indifferenti, ma che dobbiamo affrontare con instancabile impegno a 360 gradi. Nella nostra città da diversi anni abbiamo avviato un percorso, insieme ai diversi soggetti locali coinvolti nel problema, che ha portato fino a oggi a diversi risultati importanti proprio perché condivisi e, quindi, attuabili concretamente. Ricordo, ad esempio, il protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza sul lavoro nel settore delle costruzioni e dei servizi, quello per la formazione dei neoassunti nel settore edile e le modifiche al Regolamento edilizio comunale che hanno intensificato gli obblighi di sicurezza nei cantieri privati. Il “Premio Cesena Città per la sicurezza nel lavoro” si inserisce in questo contesto di iniziative: non avrà valore economico, ma etico, e servirà a mettere in evidenza le persone e le aziende che si sono distinte per comportamenti esemplari sul fronte della sicurezza.

Non ho mai sentito una idea più ipocrita e velleitaria di questa!

Ma come ci siamo ridotti ? Premiare chi eccelle in comportamenti che dovrebbero essere come minimo dovuti e garantiti come la sicurezza sul posto di lavoro ?

Dare un premio per la sicurezza avrebbe lo stesso valore di dare un premio a chi paga più tasse, cioè effetto pressoché nullo come forza di incentivo verso comportamenti virtuosi. Oppure si pensa davvero che qualcuno sia incentivato a non violare più le norme sulla sicurezza in virtù della possibilità di ricevere un riconoscimento (magari una azienda su mille) e farsi così un po di pubblicità gratuita ?

Ma siamo seri, sono le classiche sparate di poca spesa ed alta resa (soprattutto di immagine da parte degli amministratori che le concepiscono).

Faccio una mia controproposta, perché non si inseriscono norme nei regolamenti delle gare di appalto pubblico in maniera da indicizzare il punteggio finale ottenuto anche in base al tasso di incidentalità dell'azienda ?

La tua azienda ha un tasso di incidentalità fuori norma ?? Sei penalizzato nei punteggi a gara di appalto. Rientri in gara a condizioni normali solo se dimostri di avere effettuato investimenti supplementari nella sicurezza del lavoro per almeno un anno, con verifica di efficacia statistica.

A mio avviso sarebbe enormemente più efficace rispetto ad un premio, però gli amministratori non potrebbero più pavoneggiarsi così tanto sui giornali con i loro discorsi pre-elettorali infarciti di etica a buon mercato... Se proponessero davvero norme simili ho come l'impressione che verrebbero defenestrati all'istante!

Photo: Costruzione del Rockefeller Center a New York negli anni 30

2 commenti:

  1. Penso che dovresti leggere l'ultimo post del blog di Antonella randazzo, dove dice:

    "Smascherare i gatekeepers può essere facile se non si è soggiogati ai meccanismi tipici della cultura di massa. Può essere difficile quando un determinato personaggio che svolge funzioni di gatekeeping raggiunge una notevole popolarità e ha i suoi “fans”, esercitando una certa suggestione e influenza. Addirittura, in alcuni casi gli stessi “fans” diventeranno piccoli gatekeepers, pronti a reagire contro coloro che smascherano la malafede dei loro idoli, utilizzando metodi propri della cultura di massa, ovvero cercando di colpire la persona, non potendo confutare i concetti."

    Ambientalismo di Razza;

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  2. O la tua citazione è molto dotta e sottile oppure è solo molto ermetica, fatto sta che non ho assolutamente capito il senso di questo tuo commento. Io non intendo colpire nessuna persona, solo mostrare le contraddizioni di proposte che a mio parere hanno più valenza mediatica che etica.

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