Il 55% di detrazione è salvo
Il governo l'aveva sparata veramente grossa. In principio il provvedimento è uscito con una norma retroattiva che avrebbe rischiato di mandare in fumo i programmi economici di coloro che nel 2008 avevano investito nella ristrutturazione energetica degli edifici. Poi il meccanismo del "silenzio diniego" che ha fatto inorridire persino Tremonti, secondo il quale se lo stato non risponde entro 30 giorni, la pratica di detrazione si intende rifiutata (campa cavallo), infine la limitazione al tetto di copertura finanziaria che avrebbe si e no garantito le sole richieste del Trentino Alto Adige. Poi finalmente qualcisa si è mosso.
Complici le proteste (sul web, su facebook, con petizioni, etc.) e qualche singulto di buon senso dell'esecutivo in fase di stesura della finanziaria, si è messo una pezza a queste norme che sembravano essere scritte letteralmente con i piedi (senza nemmeno togliersi le scarpe).
Ora finalmente una (piccola) buona notizia: con la nuova finanziaria é riconfermata la detrazione del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica; il 2008 rimane cosi' com'era, dal 2009 la detrazione verrà spalmata su 5 anni (anziché 3), spariscono il silenzio-dissenso e la retroattività, nonchè il tetto di spesa massimo, almeno per due anni., come chiarito quì. Rimane l'obbligo di presentare domanda online entro febbraio 2009 per non perdere i diritti acquisiti di chi ha già effettuato i lavori ma ancora non ha contattato l'ENEA, iter piuttosto complicato.
Tutte le informazioni dettagliate potete trovarle in questo comunicato.
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