Rifiuti elettrici, un ulteriore rinvio
Come volevasi dimostrare, della serie "si spendono parole al vento", siamo malauguratamente di fronte ad un ulteriore rinvio per l'entrata in vigore della raccolta differenziata per i rifiuti elettrici che è stata trattata in uno dei nostri precedenti post. Sembra proprio che il sistema di gestione di rifiuti elettrici ed elettronici RAEE, previsto dalle direttive comunitarie addirittura fin dal 2005, non entrerà in funzione nei tempi previsti: il Governo ha provveduto a varare un ulteriore rinvio contro il quale si è scagliata ANCI, l'Associazione nazionale dei comuni italiani.
Con quella del primo luglio - denuncia ANCI - se confermata, sono tre le proroghe dell'avvio del sistema (...) che viene posticipato a dopo la pausa estiva". "Sembra che il Governo - continua ANCI - non sia in grado di sbrogliare la matassa dei RAEE e nel frattempo il costo della gestione di questi rifiuti continua a gravare sui bilanci dei Comuni, nonostante una direttiva europea imponesse già dal 13 agosto 2005 una ripartizione delle spese di gestione tra enti locali e produttori di elettrodomestici, in base ai principi del chi inquina paga e della responsabilità condivisa. E così mentre il Governo non decide e il sistema non parte, i comuni da soli continuano a farsi carico dei costi delle operazioni di trasporto dei RAEE e del loro trattamento che poi inevitabilmente ricadono su tutta la collettività attraverso la tassa o la tariffa rifiuti.
Per saperne di più consultate la notizia su punto informatico.
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