Come ridurre le emissioni di gas serra degli autoveicoli
Il Parlamento Europeo ha proposto alla Commissione (il governo europeo) un rinvio al 2015 per fissare i limiti di emissioni di gas serra (CO2) delle auto prodotte nei paesi dell’Unione. A dicembre infatti la Commissione aveva proposto una legge per ridurre mediamente a 120 g/km le emissioni entro il 2012, mentre ora si propongono 125 g/km nel 2015. Tali riduzioni sarebbero in qualche modo indicizzate sul peso del veicolo, favorendo così le industrie che producono grandi e pesanti autovetture, come Wolkswagen, Chrysler. Fiat, Renault, Citroen e altri fornitori forti soprattutto nel mercato delle utilitarie sarebbero avvantaggiate, come ha sottolineato Emma Bonino.
Il vero nocciolo della questione però è un altro, come fare a convincere i consumatori ad acquistare vetture che producono meno emissioni di CO2 ? La questione è più complessa del previsto, in quanto moltissimi utenti confondono i limiti sulle emissioni di gas serra con i limiti sugli inquinanti (i famosi euro3, euro4 e presto euro5).
Ebbene, semplice domandina: Produce mediamente più gas serra una vecchia Euro1 oppure una scattante e moderna Euro4 ?
La risposta più scontata è quella sbagliata, in realtà entrambe ne producono in quantità paragonabili, anzi, forse producevano MENO gas serra (in media) le vecchie Euro1, per la semplice ragione che la produzione di CO2 è un fatto inerente al processo di combustione ed é legata quasi esclusivamente al puro consumo del veicolo. Il consumo a sua volta dipende prevalentemente da tre soli fattori, il peso dell'autovettura, l'aerodinamica, la potenza istantanea svilupata (in Cv o KW) dipendente dalla velocità di marcia del veicolo.
Le vecchie Euro1 erano in media molto più leggere (spartane) e avevano una potenza/cilindrata media minore (andavano più piano), ciò viene oggi compensato in parte dal miglioramento dell'efficienza aerodinamica e da limiti nei transitori di accelerazione imposti dall'elettronica, che però contano assai poco in ambito urbano, dove i frequenti stop&go fanno lievitare i consumi a dismisura. Questi sono i motivi prevalenti per cui le auto moderne sulle statali consumano pochissimo mentre nel traffico urbano consumano come fogne, ed emettono altrettanta CO2 di vecchi scarcassoni, dato che pesano molto e quindi consumano uno sproposito in città!
Il grafico sottostante mostra come, malgrado i "progressi" della tecnica, il consumo non sia mai realmente diminuito in proporzione, tendendo ad un valore medio pressoché costante che continua tuttora. Il reale grosso vantaggio si è avuto agli inizi degli anni 80 per l'adozione progressiva sul parco circolante della iniezione in sostituzione dei vetusti carburatori, riducendo di un buon 20% i consumi medi.
Nel frattempo, i pesi delle autovetture continuano e continueranno ad aumentare, per lo meno secondo i dati della americana "Environmental Protection Agency" (EPA):
(Fonte: EPA)
Nel grafico seguente si scopre come proprio in questi ultimi anni l'aumento medio del consumo degli autoveicoli abbia registrato una inversione di tendenza (in peggio) per ogni marca (a barre più basse corrispondono consumi maggiori) a causa del fatto che il portafoglio medio dei prodotti venduti è composto da auto sempre più grandi e poco risparmiose (consumo espresso in Mpg).
(Fonte: EPA)
In sostanza, per generare meno gas serra non serve rinnovare il parco macchine con nuovi modelli, occorre piuttosto invertire la tendenza che ci porta ad usare auto sempre più ipertrofiche e pesanti. Occorre incentivare l'uso di auto più piccole e leggere, motori ibridi ad alta efficienza, porre un freno alla diffusione degli inutili grossi SUV in città. Colpire i produttori di automobili con ecotasse alla fonte rischia solo di rendere i prodotti mediamente più cari senza innescare alcun circuito virtuoso nel consumatore.
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