giovedì 17 gennaio 2008

Il diritto alla scomparsa della monnezza

Siamo sempre pronti ad indignarci di questo e di quello, a brandire le asce, rischiando di perdere di vista la reale valenza delle cose che guidano le nostre scelte quotidiane. Oggi sono tutti a protestare per la monnezza (non solo quella campana), si aprono i TG con servizi sulla monnezza, nei talkshow si parla solamente della monnezza, gli articoli di approfondimento sono oramai interminabili sequenze di degradazione urbana provocata dallo sversamento criminale e incontrollato della monnezza. Ma è mai possibile che la consapevolezza di vivere in un mondo fatto di monnezza ci colpisca solamente ora come un fulmine a ciel sereno ??

La monnezza esiste da sempre, l'uomo l'ha sempre prodotta (la natura invece non si sognerebbe mai di farlo), ora siamo arrivati quasi al punto che affrancarci dalla vista della monnezza sia un aspetto essenziale che tocca i diritti e la dignità stessa degli esseri umani! Appare un diritto sacrosanto il non vederla più disseminata per le strade.... ebbene

Penso che vivere affrancati dalla monnezza NON sia un diritto dell'uomo!

Nella dichiarazione universale dei diritti umani si parla del diritto alla salute, del diritto di espressione della propria personalità, del diritto alla vita, del diritto alle pari opportunità, del diritto alla integrità fisica, del diritto alla cittadinanza, del diritto al riconoscimento giuridico ed alla tutela della propria libertà personale.

Non si parla affatto del diritto di vivere senza monnezza!

Certamente, questo potrebbe anche in subordine essere compreso nel diritto alla salute, non si spiega però per quale assurdo motivo la gente esasperata protesti dando fuoco ai cassonetti, creando diossine migliaia di volte più pericolose del cumulo di monnezza che vorrebbe rimuovere. Sostenere che abbiamo il diritto di non vedere più ciò che sappiamo esistere ma che non ci offende più se non l'abbiamo sotto il naso (in discarica o nell'aria poco importa) sarebbe come ribadire che abbiamo il "diritto alla benzina" o il "diritto allo sfruttamento delle risorse naturali fino al loro esaurimento" o il "diritto di inquinare purché non nel mio giardino". O forse qualcuno crede forse ancora che termovalorizzare o mandare in discarica significa fare sparire il rifiuto per sempre ?

Propongo di istituire il diritto di vivere in un ambiente non inquinato dalle attività umane!

Non produrre e smaltire correttamente quanto ci intossica è quindi un dovere per garantire la sopravvivenza nel lungo periodo della nostra specie, non un diritto da difendere per non turbare la nostra coscienza, nessuno può chiamarsene fuori, altrimenti l'immondizia basterebbe spedirla tutta in africa con il primo container (tanto la i diritti umani hanno ben poca rilevanza).

Mi capita spesso sui blog di leggere qualcosa di straordinario e di ricavarne concetti ai quali non avevo mai pensato prima, volevo segnalarvi questo stupendo post di Debora Billi, parla ovviamente di monnezza, spero che vi faccia riflettere:

http://petrolio.blogosfere.it/2008/01/il-diritto-alla-scomparsa-della-monnezza.html

Veramente istruttivo e degno di attenta lettura anche il post di Lameduck:

http://ilblogdilameduck.blogspot.com/2008/01/linvasione-dellultramunnezza.html

1 commento:

  1. Per fortuna che anche la natura la produce la sua "monnezza":
    Senza la fotosintesi clorofilliana dei vegetali non avremmo di che respirare,
    solo che quella monnezza della natura è la nostra sopravvivenza quindi ... la natura pensa a noi!!!

    Ma la nostra monnezza servirà a far progredire la natura e permetterle di continuare a fornirci ossigeno???? Ma noi producendo monnezza senza ritegno staremo pensando di contraccambiare la nostra "Natura"???

    Meglio lasciare stare altrimenti potrei veramente sragionare :-)))

    Grazie ragazzi, saluti radiosi

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