Comunicato stampa di Palmiro Capacci sulla raccolta differenziata
I risultati della sperimentazione di Forlimpopoli e le prospettive di estensione del metodo porta a porta
DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE PALMIRO CAPACCI
Leggendo sui giornali gli articoli dedicati ai risultati della sperimentazione del sistema di raccolta dei rifiuti ”porta a porta” a Forlimpopoli mi sembra che il messaggio fondamentale che il lettore riceve sia che l’operazione, tutto sommato, sia riuscita, costi esorbitanti non vi siano, ma che quella (di Forlimpopoli) rimarrà una esperienza isolata. Mi sembra opportuno fare alcuni precisazioni:
1) il Consiglio Comunale di Forlì il 4 giugno 2007 ha approvato a larga maggioranza una mozione in cui si chiede alla Giunta Comunale di procedere “all’avvio della raccolta differenziata porta a porta in alcune realtà del territorio comunale” questo indirizzo trova riscontro nel “documento operativo” (PGS) della Amministrazione in cui per il 2008 si pone l’obbiettivo di dare “ l’avvio di un sistema di raccolta porta a porta in alcune realtà del territorio forlivese…”2) Per questo motivo ho atteso i risultati della “sperimentazione” di Forlimpopoli, risultati che esaminerò attentamente, ma dalle anticipazioni della stampa mi sembrano incoraggianti, anche sotto il profilo dei costi. Per Forlimpopoli, con 12.500 abitanti, il costo “secondo la stima di ATO è 1.385.000 euro” ovvero 110,8 euro pro capite. Tanto per fare un sommario confronto nel Comune di Forlì il costo 2007 è stato valutato in 12.917.269 che diviso per 114.000 abitanti dà un pro capite di 113 euro (nel 2008 è previsto un aumento del 4%). Va precisato che il costo pro capite comprende il costo degli assimilabili, poco meno della metà, pagati dalle imprese artigianali e commerciali.
3) Per potenziale la raccolta differenziata non c’è solo il metodo “porta a porta”, va bene quindi anche la “verifica” che HERA (strumento operativo) ha chiesto di fare in un quartiere di Forlì, individuato in quello di Ca’ Ossi come il più adatto.
Caro Palmiro Capacci, chi ti ha suggerito il punto 3 ? Stai forse facendo il gioco delle 3 carte ?
No!, non si tratta del gioco delle tre carte. Ammetto che dalla lettura di solo questo comunicato non si abbia una opinione compiuta di quanto io sostenga(il neretto della frase riportata non è tuttavia mio) Sostemgo l'introduzione del "porta a porta" su tutto il territoro urbanizzato (in cima al monte di Bucchio non manderei mai un mezzo "porta a porta" delle 3 casi presenti nell' arco di 10 Km) confermo non c'è solo il porta a porta, ci sono i composter, le stazioni ecologiche,
RispondiEliminaed in specifico credo che la verifica sulla potenzialità dei cassonetti sia importante per capire qual è la potenzialita di questo sistema per differenziare il rifiuto domestico, i miei calcoli mi dicono che ora è meno del 20%.Si! sono proprio interessato a vedere le conclusioni della verifica.
HERA presenta questa verifica come un sistema alternativo ed altretanto efficace al porta a porta, ma è HERA non io. Io lo giudico per quel che è, una mera verifica di quanto renda il sistema dei cassonetti quando è fatto al meglio.
Saluti
Palmiro Capacci
Assessore all' ambiente Comune di Forlì
Nulla in contrario in linea di principio su ogni tipo di verifica.
RispondiEliminaIl nostro timore, giustificato dalle dichiarazioni di Talamonti, Sacchetti, e tanti altri consiglieri legati ad Hera, è che questa sperimentazione sia un tentativo disperato di NON fare il porta a porta per cercare di ottenere i risultati minimi di legge in altro modo. A breve non sarà più possibile computare tutti gli assimilati che oggi si mettono in conto, a cesena rappresentano più di 1/3 del totale, inoltre il giochetto dello sgravio in tariffa non c'entra nulla con la sperimentazione e serve solo per innalzare le percentuali di RD artificiosamente. Io sono convinto che i dati reali della RD stradale sia a Cesena che a Forlì si collochino attorno al 20%, che sperimentazione vorranno mai fare ? Sapere se riusciranno ad arrivare magari al 25% ?
I limiti di legge saranno del 60% per il 2012, siamo quindi in ogni caso completamente fuori.
Devono fare entrambe, la loro verifica di elasticità del sistema tradizionale se vogliono, tanto costa relativamente poco, ma devono soprattutto organizzare il porta a porta, altrimenti le direttive europee che abbiamo recepito ci costringeranno ad applicare un sovrapprezzo del 20% nel conferimento in discarica, costo che graverà sui cittadini se si insiste a perdere tempo con il metodo tradizionale.
Comunque, noi del MIZ davvero apprezziamo l'impegno di Palmiro Capacci, che non ha esitato ad esporsi per migliorare la situazione stagnante in cui hera ci sta mettendo.